acusticamente Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 1 ora fa, wow ha scritto: 1 ora fa, Roberto M ha scritto: "Dodge and Burn" ecco, vorrei imparare queste tecniche ... Con Photoshop hai il massimo controllo perché puoi creare un livello di regolazione luminosità e con una maschera di livello applicarlo solo nelle zone che vuoi tu (in modo non distruttivo e con la possibilità di interventi successivi) Altri programmi che possano farlo in modo così elastico e preciso ? (metto le mani avanti precisando che non sono molto aggiornato) Comunque P. viene sfruttato al meglio per montaggi e interventi più pesanti, per pubblicità e riviste, e comprendo che possa essere malvisto per le sue possibilità interpretative e qui si aprirebbe un tema più “etico” su quando e quanto sia giusto intervenire. Riporto, a proposito delle sue possibilità, due esempi di semplici interventi (prima e dopo) che avevo fatto anni fa. 1
analogico_09 Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 2 ore fa, wow ha scritto: secondo me la foto scarsa, hai voglia di fotosciopparla, resta scarsa. Tuttalpiù la pp consente quel pelino di drammatizzazione in più che mi affascina tanto. Siamo evidentemete d'accordo su questo. Io non "criminalizzo" la pp, tutt'altro, ne stigmatizzo l'abuso che se ne fa in maniera massiva, la convinzione che "pompando" la forma si migliori la sosyanza espressiva che non c'è. 2 ore fa, Roberto M ha scritto: Poi scattano i gusti personali, la fotografia di natura non è come la street, la prima foto è semplicemente più piatta, meno tridimensionale, più banale. Si, sono situazioni fotografiche diverse, ma anche con la street, il mio "genere" preferito, quello a cui mi dedico maggiormente (anche nelle foto di natura, paesaggistica, monumentale, mi piace poter inserire la presenza umana, la sua stessa figura oppure un "oggetto" che la richiami, anche un animale, qualcosa di "vivo"; mi piacciiono i ritratti, specialmente quelli "ambientati", dell'essere umano ripreso nel contesto nel quale "agisce") capita ciò che evidenzi tu. Io fotografo abitualmente in JPEG, forse per pigrizia.., e devo dire che anche nella street mi capita di ritrovarmi degli scatti più piatti e banali, immagini meno dettagliate, con la scala dei bianchi, dei grigi e dei neri meno equilibrata, e se la carenza è di natura formale cerco di migliorare i parametri espositivi con il fotoritocco, mai con la pp più potente e invasiva, per cercare di far risaltare meglio il buon contenuto espressivo della foto quando secondo me c'è, e quando non cè salto il giro.., impossibile fare miracoli, si potrà al massimo migliorare tecnicamente l'immagine insignificante.., meglio cestinare. 1
acusticamente Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 Ci sono generi, o foto, che si maggiormente si prestano ad essere interpretati, anche in un modo pesante che può trasfigurare l’originale. Se diventa “altra cosa” mi sembra non si ponga il tema etico (è giustificato oppure no ?) perché rimarrebbe comunque un messaggio, rafforzato o anche cambiato. Ad esempio questa foto che ho scattato nella zona di City Life, Milano, e modificata in Photoshop. . 2
Roberto M Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 1 ora fa, acusticamente ha scritto: Ad esempio questa foto che ho scattato nella zona di City Life, Milano, e modificata in Photoshop. Bella !
analogico_09 Inviato 5 Luglio 2022 Inviato 5 Luglio 2022 @acusticamente Credo che prendere "spunto" da un determinato soggetto per realizzare una forma geometrica plastica, od astratta, di qualsiasi altro tipo, significhi interpretare lo stesso "oggetto" in modo più o meno "rivoluzionario", in base alle capacità immaginifiche del fotografo e alla sensibilità del suo "occhio". Quella che hai postato non è l'immagine convenzionale e realistica, inespressiva di un grattacelo (ce ne saranno a milioni di questo tipo, tutte uguali benchè diverse...) bensì la tua personale interpretazione poetica o trasfigurante del grattacielo. In un certo senso mostri la tua stessa sensibilità fotogrfica "sacrificando" la forma del tuo soggetto. Bello scatto!
acusticamente Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 @Roberto M @analogico_09 Grazie per l’apprezzamento 🙂 Alle volte è interessante cercare una ulteriore interpretazione, oltre a quella che comanda la ripresa che già lo è di suo per scelta obbiettivo, posizione e momento dello scatto.
wow Inviato 7 Luglio 2022 Autore Inviato 7 Luglio 2022 @acusticamente molto sinteticamente, che tipo di pp c'è su quella foto?
Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 7 Luglio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Luglio 2022 Se permettete, vorrei sfatare un mito...Ovvero il fatto che l'analogico sia scevro da PP. Il lavoro in camera oscura (e di lavoro se ne faceva parecchio, dalla scelta dei chimici in avanti fino a tutto il maneggio sotto all'ingranditore) ma anche le scelte effettuate per un processo apparentemente privo di PP come l' E6 (le dia comuni) sono tutti fattori aggiuntivi allo scatto. Idem gli equilibrismi incredibili quando in grande formato si facevano esposizioni multiple, mascherature, montaggi in macchina ecc ecc. Certo gli strumenti offerti da PS non sono paragonabili al poco che si può fare nell'analogico, ma l'atteggiamento talebano che vorrebbe lo scatto scevro da ogni intervento successivo (o precedente-come la scelta dell'emulsione, eventuali tiraggi o sovra/sotto esposizioni-) non è mai esistito se non nella testa di qualcuno. Oggi, se uno ha le idee ben chiare di ciò che vuole raggiungere, la strada è molto più semplice e il risultato qualitativamente superiore. Certo bisogna evitare di farsi prendere la mano, perché come in ogni cosa il troppo stroppia e produce mostri. E se ne vedono fin troppi Ultima cosa ovvia (ma non troppo, anche da parte di alcuni "Professionisti" vedo cose che voi umani...): migliore il lavoro in ripresa, superiore sarà il risultato in postprod. Non lasciatevi impigrire dal "tanto lo faccio in post" che tanto va di moda oggi. Se ne siete capaci, fate le cose fatte bene in ripresa, poi sarà tutto più semplice e migliore. 4
analogico_09 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 2 ore fa, Velvet ha scritto: Se permettete, vorrei sfatare un mito...Ovvero il fatto che l'analogico sia scevro da PP. Non si è mai negato questo nelle nostre discussioni, da sempre; nessun talebalesimo, non qui. Sono stati fatti dei giusti ed utili distinguo. Anche io faccio del fotoritocco basilare con le foto analogiche, e si può intervenire, lo si è sempre fatto, fin dalla nascita della fotografia (stessa cosa vale per il cinema, gli "effetti speciali" ci sono sempre stati li facevano già i Melies.., ma come erano realizzati, e di che tipo?), anche in maniera più articolata e complessa, a fini creativi, interventi importanti ma non invasivi, come da quelli quelli da te descitti, della tua personale esperienza. Ma, come più volte sostenuto in altre analoghe discussioni, sono procedimenti "manuali", realizzati con strumenti molto ma molto più "limitati" , non già limitanti..., dei potenti softwrae digitali. Per fare camera oscura analogica soddisfacente ci voleva e ci vuole molta perizia.., non è come smanettare i software digitali alla portata di TUTTI. Ora siamo diventati tutti grandi fotografi, prima, col pellicola, era tutto da vedere... Questo salto tecnologico portentoso ha portato certamente cose buone, ma anche cambiamenti non solo nelle tecniche formali sempre più sofisticate che sembrano prendere il sopravvento sui contenuti fotografici, sull'espressione fotografica, cambiamenti non solo di "costume", ma anche e soprattuto di estetica fotografica, di cultura/valore fotografico, di psiche fotografica, di idealità fotografica, mentre vediamo come la fotografia stia sempre più diventando la "peripatetica" di tutti gli selfisti e scattisti e fotoscioppisti del pianeta. Questo è il vero "talebanesimo", la massificazione coatta che crea false autoconvinzioni di (onni)potenza.
analogico_09 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 2 ore fa, Velvet ha scritto: Ultima cosa ovvia (ma non troppo, anche da parte di alcuni "Professionisti" vedo cose che voi umani...): migliore il lavoro in ripresa, superiore sarà il risultato in postprod. Non lasciatevi impigrire dal "tanto lo faccio in post" che tanto va di moda oggi. Se ne siete capaci, fate le cose fatte bene in ripresa, poi sarà tutto più semplice e migliore. Pienamente d'accordo! La pellicola "costringeva" e costringe ancora a fare questo perchè aveva una v ciambella di salvataggio post-produttiva molto meno garantita.., enorme differenza.
Velvet Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 10 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Questo è il vero "talebanesimo", la massificazione coatta. Sono i "mostri" di cui parlavo nel precedente intervento. Nel mio settore ormai si è imposta una sorta di estetica "piallata", dove la luce arriva ovunque anche quando è fisicamente impossibile, dove il soggetto è liscio come una statua di gesso e dove l'immagine nel suo complesso somiglia più ad un render 3D che ad una fotografia. Siamo arrivati ad un reale iperrealistico, quasi metafisico, e questo è dovuto al massiccio intervento in post su tutto ciò che viene dato in pasto al pubblico. Paradossalmente il pubblico oggi è abituato ad un'estetica renderistica e manco comprende la falsità palese della gran parte delle immagini che circolano (tipicamente quelle pubblicitarie, per dire) e nemmeno la loro bruttezza intrinseca dovuta alla sensazione plasticosa che emanano. Ma combattere questo oggi equivale ad andare contro ai mulini a vento...Basta guardare le immagini che vincono i principali premi fotografici da qualche anno a questa parte, la maggior parte delle quali mi fa orrore. Non capisco, ma mi adeguo.
acusticamente Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 3 ore fa, wow ha scritto: molto sinteticamente, che tipo di pp c'è su quella foto? L’intervento è molto semplice tecnicamente ma più complicato per quanto riguarda il come e il dove, nel senso che si deve decidere in quali zone intervenire e come. Il tutto è regolato da una “pila” di livelli che contengono curve di regolazione di luminosità, ognuna mascherata per agire su una zona precisa. In soldoni ogni livello che vedi nella schermata allegata agisce sulla luminosità e sul contrasto, sul livello di sfondo, solo dove la sua maschera (quella di fianco) è in bianco. Metto l’esempio di un’altra foto perché è più articolata. . 1
analogico_09 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 1 ora fa, Velvet ha scritto: Sono i "mostri" di cui parlavo nel precedente intervento. Nel mio settore ormai si è imposta una sorta di estetica "piallata", dove la luce arriva ovunque anche quando è fisicamente impossibile, dove il soggetto è liscio come una statua di gesso e dove l'immagine nel suo complesso somiglia più ad un render 3D che ad una fotografia. Siamo arrivati ad un reale iperrealistico, quasi metafisico, e questo è dovuto al massiccio intervento in post su tutto ciò che viene dato in pasto al pubblico. Paradossalmente il pubblico oggi è abituato ad un'estetica renderistica e manco comprende la falsità palese della gran parte delle immagini che circolano (tipicamente quelle pubblicitarie, per dire) e nemmeno la loro bruttezza intrinseca dovuta alla sensazione plasticosa che emanano. Ma combattere questo oggi equivale ad andare contro ai mulini a vento...Basta guardare le immagini che vincono i principali premi fotografici da qualche anno a questa parte, la maggior parte delle quali mi fa orrore. Non capisco, ma mi adeguo. Sottoscrivo in pieno! Ogni immagine deve esere la "bella immagine, a tutti i costi e con tutti i mezzi, non più un'immagine bella... Basta incontrare il gusto della "gente" oramai assuefatto, portato allo stato di assuezazione in queste società del profitto, delle pubblicità, dell'utilitarismo spregiudicato che mira all'effetto delle foto (che chiamano foto ma che sono computer grafica, illustrazione.., oleoagiografie.., fantasyland...) e la sostanza viene sacrificata al portafoglio. Tocca adeguasse.., capisco il profesionista che deve lavorare e accettare anche di andare contro il proprio autentico ideale fotografico, a volte (anche i gran di artisti, attori, hanno fatto o dovuto fare matchette nella pubblicità); io da dilettantre mi prendo la libertà di non entrare nel gregge e di tornare anzi da dove ho iniziato, alla pellicola (per ora solo sviluppo del negativo e scansione la più "flat" possibile, spero di trovare il modo, anzi lo spazio per tornare anche a stampare) senza disdegnare ovviamente il digitale che seguito usare ma con lo spirito e la testa, il "gusto" dell'analogista, ticorrendo al più basilare fotoritocchismo che si fa anche nell'analogico.
Roberto M Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 9 ore fa, analogico_09 ha scritto: non è come smanettare i software digitali alla portata di TUTTI. Non e’ alla portata di tutti. Anzi, e’ pure più difficile degli interventi in camera oscura analogica. Anche la stampa fine Art da digitale e’ estremamente difficile e alla portata di pochi. Pensa che esistono manuali di 400 pagine in inglese solo sui profili colore.
analogico_09 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 @Roberto M Sarà come dici tu per la fine art, per la comuper grafia, per l'illustrazione, per l'immagine oleografica, ecc. , non per l'arte della fotografia che si potrà avvalere, come dicevo sopra, anche della pp, ma moderatamente, non di una pp da manuale di "400" pagine in inglese o finlandese. I grandi maestri del passatopresentefuturo lavoravano "manualmente", imparando le tecniche forti del talento, innanzi tutto, del senso innato dell'espressione e della creatività immaginifica, facendo esperienza, senza smazzarsi i super manuali di pp che servono per l'appunto per gli "effetti speciali", per le "super foto", che hanno invaso il mondo e che stanno spingendo molti fotografi (cineasti, musicisti e altri artisti.., tutta l'arte è afflitta dalle sovrastrutture tecniche e vuotamente "virtuosistiche".., il formale, l'apparenza, più facile da gestire e consumare...) a tornare alla semplicità profonda e fragrante dell'espressione analogica e digitale per la quale serve tanta esperienza e occhi lungimiranti e perfino preveggenti, anticipatori, concentrati sullo scatto nel momento dell'azione, della creazione in atto, della "caccia", quella vera; occhi non rivolti verso le comode e facili retrovie della post produzione che all'occorrenza salva spesso, massivamente, capre e cavoli. Questi tipi di intervento massivi e potenti, per quanto complessi siano, sono alla portata di tutti, a prescindere dall'impegno e il tempo che ci vuole.., si imoparano anche meccanicamento, non occorre avere già dentro il talento della fotografia che ha bisogno di quella tecnica che nasce direttamente dall'estetica, connaturata, legata a tutti gli altri elementi che formano l'"oggetto" fotografico. IL livello di pp che serve per la fotografia autentica, quella che esprime il carattere artistico, la sensibilità di chi la realizza, non è quella che ci vuole per le "belle immagini" di inflazionata e ripetitiva, calligrafica e levigata, spesso sconfortante, perfezione. Ma su queste cose ci siamo soffermati a lungo nel passato più prossimo e pure su quello più remoto.., alla fine tutti gli assassini tornano sempre sul luogo del delitto... 😄 Diciamo che quando non vi sia stato un cambiamente naturale nel tempo rispetto a certe convinzioni, si resta da dove si era partiti.., il che è un bene, il mondo è bello perchè vario. 😉
analogico_09 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 53 minuti fa, Roberto M ha scritto: Anzi, e’ pure più difficile degli interventi in camera oscura analogica. Sarà.., ma non credo.., in camera oscura se non sai fare bene le cose sprechi pure un sacco di materiale affatto costoso.., e fare le cose bene, o eccellenti in camera oscura non è solo far uscire una foto ben esposta e stampata, è creare arte. In ogni caso la maggiore o minore difficoltà tecnica di una realizzazione fotografica non determina la diretta, speculare corrispondenza per quanto riguarda il risultato espressivo della realizzazione stessa. Una tecnica prodigiosa al servizio di un contenuto modesto mediocre è puro e vuoto esercizio formale; un contenuto espressivo interessante servito da una tecnica modeto o mediocre... potrebbe avere un suo perchè...
acusticamente Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 @analogico_09 vorrei fare alcune considerazioni sui tuoi due ultimi interventi. La post produzione digitale è una tecnica che viene principalmente usata nella correzione e nella creazione di immagini per la pubblicità o per riviste che hanno bisogno di elaborazioni a supporto del contenuto (posso citare ad esempio la rivista Focus) Ci sono figure professionali che fanno solo questo lavoro e ti assicuro che di bravura ce ne vuole molta, e anche di senso artistico per produrre immagini che abbiano un’ottima estetica e anche una perfezione formale. Si possono casomai discutere le intenzioni dei pubblicitari, e sappiamo che quello che viene presentato è molto spesso meglio dell’originale, ma non la professionalità e l’abilità di queste persone, non certo alla facile portata di tutti. In questo campo è perfettamente giustificato il manuale di 400 pagine sui profili colore e altro. Passando al campo puramente fotografico non mi sembra che i fotografi, famosi o un po’ meno conosciuti, ne facciano un uso distorcente o snaturante l’essenza di questo gesto. Si noterebbe comunque una forzatura e a me non sembra di vederne. Mi sembra che ci sia comunque un senso etico ancora forte. Se poi andiamo al campo amatoriale lì può evidentemente capitare di tutto, anche perché nessuno commissiona ed è tutto lasciato all’iniziativa personale, ma “Questi tipi di intervento massivi e potenti, per quanto complessi siano, sono alla portata di tutti, a prescindere dall'impegno e il tempo che ci vuole”, come scrivi sopra, mi permetto di negare che siano alla portata di tutti ma spesso casomai una vaga approssimazione. Mi riferisco sempre alla figura del ritoccatore professionista, e comunque questa esisteva anche nel mondo analogico. Ricordo ancora una persona che eseguiva correzioni e montaggi da pellicole con l’aerografo e altre tecniche. Se avessi visto cosa riusciva a fare saresti rimasto molto sorpreso e forse oggi penseresti che siano state fatte in digitale. Va benissimo il richiamo e l’intenzione ad una certa purezza e la considerazione che una foto deve essere prima di tutto bella in se ma penso sia giusto separare i diversi contesti se si vogliono fare considerazioni generali.
Roberto M Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 3 ore fa, analogico_09 ha scritto: Sarà come dici tu per la fine art, per la comuper grafia, per l'illustrazione, per l'immagine oleografica, ecc. , non per l'arte della fotografia che si potrà avvalere, come dicevo sopra, anche della pp, ma moderatamente, non di una pp da manuale di "400" pagine in inglese o finlandese. No, quel manuale non e’ per la computer grafica o illustrazione o altre cose manipolate, ma solo per la profilaziome del colore. Se vuoi ottenere un immagine perfetta e stampata in maniera perfetta (ovviamente secondo il gusto dell’autore) devi conoscere al meglio gli strumenti. Perche’ i software di PP non sono altro che strumenti.
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