Martin Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 Qui vicino la Slovenia ha una sua centraletta nucleare piccina piccina e molto carina che praticamente sta lavorando solo per noi dal mese di Marzo: Ha una pot.nominale di 700MW e l'export medio verso l'Italia è di poco superiore. Avevano in programma il raddoppio, potremo stimolarlo con un contratto long-term di acquisto energia
Amministratori cactus_atomo Inviato 7 Luglio 2022 Amministratori Inviato 7 Luglio 2022 @maurodg65 in Giappone ne hanno 15, ma quelle di Fukushima adesso son fuori uso e non mi pare che abbiano in programma di sostituirle. Costruire una centrale costa tantissimo e i tempi sono lunghi, la produzione Eu di uranio arricchito basta appena per il parco macchine esistente. E per fare questo impianto c'è voluta una cooperazione tra Francia Italia Germania UK e altri. Resta il gatto che ci servirebbero almeno 15 centrali da 1000 MW e anche a disseminarle in Europa la vedo dura. Ma pensare a cambiare un sistema di sviluppo che consuma tutto no? Non illudiamoci che il nucleare sia eyerno
Martin Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 Come dicono gli inglesi perculandoci imitando l'accento italiano: Uì èv ciù pràioriti: _ Il probblema energetico a medio lungo termine e - Il pranzo di natale al caldo coi nipotini che recitano la poesiola in piedi sulla sedia Non è facile mettere d'accordo la soluzione alla prima pràioriti - passanti pe runa revisione globle dell'approccio con l'energia - con quelle per la seconda, che richiedono interventi brutti, sporchi e subito.
toctoc60 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 @31canzoni quoto. Intendevo i fiumi/navigli, ma con Bologna mi son voluto allargare 😊
maurodg65 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 2 ore fa, cactus_atomo ha scritto: Ma pensare a cambiare un sistema di sviluppo che consuma tutto no? Non illudiamoci che il nucleare sia eyerno Come si fa? Il nucleare potrebbe o poteva, come preferisci, essere per noi una risorsa perché non abbiamo materie prime, tutto qui, petrolio e gas o li hai o non puoi che comprarli.
Amministratori cactus_atomo Inviato 7 Luglio 2022 Amministratori Inviato 7 Luglio 2022 @maurodg65 intanto evitiamo le ipocrisie, compriamo e abiamo comprato gas e petrolio da paesi non democratici e non affidabili (paesi arabi, lgeria, libia, sira di assa, iraq di saddam, iran dello scià e di khomenini), abbiamo continuato a comprare senza vergogna gas russo, facendo in modo che le sanzioni riguardassero il calcio, gli yatch, le ville, la voka, il caviale, ma giardandoci bene dal metterne sul gas, oggi non siamo noi che non vogliamo comprare il gas russo, è la russi non ce lo vuole vendere, come fece l'opec negli anni '70 non abbiamo gas, non abbimo petrolio, ma non abbiamo neppure uranio, cambia solo quello da cui dipoendiamo. l'uranio naturale non vine usato nelle centrali occidentali, va arricchito e siccome l'arricch9mento è il primo passo verso la bomba atoic, gli impianti di arricchimento sono pochi. oltretutto realizzarli costa tantissimo e, lo ripeto, per tutta l'europa c'è solo l'impianto eurodif in grancia che già oggi è al limite delle sue capacità. ure ammesso che grazie al mago zurlì, con un colpo i bacchett magica avessimo da doani 20 impianti nucleari, non sarebbero sufficienti a soddisfare la domanda attul e comunque tra 30 anni anche l'uranio sarà non più diponibile. il punto è che con gradualità dobbiamo cercare di contenere i consumi, non iseguire asinescamente la domanda. le uniche fonti energetiche che ci mettono al sicuto da dipndenze estere sono le rinnovabili, il sole lo abbiamo, proviamo a seguire l'esempio della danimaarca, ch ne ha meno di noi. alla fine della fiera i costi di smaltimento del solare sono infinitesimi rispetto a quelli del nucleare (ricordo chr ad oggi non esiste nessuna centrale smantgrllata completamente, non esistono depositi nazionli per i rifiuti radiattivi seri, si salvano sull carta solo i paesi che hanno il nucleare di guerra, perchè conferiscno il plutonio e l'uranio 235 ai militari e d wul momento se ne perdono le tracce. non riusciamo a smaltire i rifuti urbani, dove e a che prezzi metteremo tutto quello che prviene da una centrale dismessa, operativ per 30 anni e poi lasciata a far decadere l a radittività residua per alri 30? i giapponesi non sapevano dove stipare il combustibile esaurito delle centrali di fukushima e non avendo spzio lo hanno messo dentro i reatorim creando i presupposti per il disastro. consumiamo inutilmente troppa energia per pigrizia o per rrisparmiare ed alla fine il conto che ci viene prsentato è salatissimo
maurodg65 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 28 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: intanto evitiamo le ipocrisie, compriamo e abiamo comprato gas e petrolio da paesi non democratici e non affidabili Non democratici senz’altro, non affidabili non direi visto che per nessuno di quei paesi si è verificato ciò che sta accadendo con la Russia e che non riguarda solo noi. 28 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: proviamo a seguire l'esempio della danimaarca, La Danimarca ha il nucleare da decenni. Poi che il nucleare abbia anche delle controindicazioni nessuno lo mette in dubbio, ma il punto non è questo. P.S. Ho scritto una cazzata, Svezia si, ma la Danimarca non ha il nucleare, ne ero convinto ma sbagliavo. 😞
criMan Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 3 ore fa, Roberto M ha scritto: Le zone sismiche poi non dovrebbero essere un problema, i nostri terremoti rispetto a quelli del Giappone fanno ridere eppure in giappone hanno tante centrali nucleari. Diciamo che dalla Campania in giù + tutto il centro Lazio la scossa "fuori scala" in 50 100 anni può accadere.
criMan Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 Comunque 20 centrali in 10 - 20 anni (diciamo 20 perché andremmo a costruire un numero consistente di centrali) facendo dei conti a braccio penso che ci conviene il duce putinesco con tutti gli aumenti... Nel frattempo si investe in rinnovabili e a rendere le abitazioni autonome dal pdv energetico.
toctoc60 Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 Ritengo la poliedrica e circostanziata analisi di @cactus_atomo giustamente impietosa non solo sulla fattibilità del nucleare in Italia e ma anche dell'esigenza di smarcarsi in tempi medio-brevi dalla dipendenza di energia da Paesi indesiderati. Sarà anche una nuova tecnologia dichiarata green, anzi full green, ma lo verificheremo a posteriori dall'esame del registro dei tumori, il tempo si dice sia un galantuomo.
Savgal Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 Chiedo conferma a Cactus, è realistico pensare che tra 20-30 anni potremmo ottenere energia con la fusione nucleare?
maurodg65 Inviato 9 Luglio 2022 Inviato 9 Luglio 2022 Nel frattempo: https://www.ft.com/content/d0c5815f-f0a2-49ad-8772-f4b0fbbd2c94La Germania attenua le luci per far fronte alla crisi dell'approvvigionamento di gas della Russia I timori di una crisi energetica invernale portano a richieste di docce calde più brevi e piscine più fresche . Un forte aumento dei prezzi del gas innescato da una riduzione delle forniture russe alla Germania ha fatto precipitare la più grande economia europea nella sua peggiore crisi energetica dallo shock del prezzo del petrolio del 1973 © Martin Schutt/dpa . La Germania sta razionando l'acqua calda, attenuando i suoi lampioni e spegnendo le piscine mentre l'impatto della sua crisi energetica inizia a diffondersi dall'industria agli uffici, ai centri ricreativi e alle case. Un enorme aumento dei prezzi del gas innescato dalla mossa della Russia il mese scorso di ridurre drasticamente le forniture alla Germania ha fatto precipitare la più grande economia europea nella sua peggiore crisi energetica dallo shock dei prezzi del petrolio del 1973. Gli importatori di gas e le utility stanno lottando per la sopravvivenza mentre le bollette dei consumatori stanno salendo alle stelle, con qualche avvertimento di crescente attrito. "La situazione è più che drammatica", ha affermato Axel Gedaschko, capo della federazione delle imprese abitative tedesche GdW. "La pace sociale della Germania è in grande pericolo". Con l'escalation delle tensioni sulla guerra russa in Ucraina, i funzionari temono che la situazione possa peggiorare. Lunedì, la Russia sta chiudendo il suo principale gasdotto verso la Germania, Nord Stream 1, per 10 giorni di manutenzione programmata. Molti a Berlino temono che non riaprirà mai. Il mese scorso la Germania ha compiuto un passo cruciale verso il razionamento del gas quando il ministro dell'economia Robert Habeck ha attivato la seconda fase del piano di emergenza del gas del paese. "La situazione sul mercato del gas è tesa e purtroppo non possiamo garantire che non peggiorerà", ha detto martedì. "Dobbiamo essere preparati affinché la situazione diventi critica". Habeck, che dice che ora sta facendo docce più brevi, ha fatto appello alla popolazione per risparmiare energia - e i comuni e i proprietari di immobili hanno assuto alla chiamata. Giovedì Vonovia, il più grande padrone di casa residenziale del paese, ha detto che avrebbe abbassato la temperatura del riscaldamento centralizzato a gas dei suoi inquilini a 17 ° C tra le 23:00 e le 06:00. Ha detto che la misura risparmierebbe l'8 per cento nei costi di riscaldamento. Un'associazione abitativa nella città sassone di Dippoldiswalde, vicino al confine ceco, ha fatto un ulteriore passo avanti questa settimana, dicendo che stava razionando la fornitura di acqua calda agli inquilini. D'ora in poi possono fare solo docce calde tra le 4-8, le 11:00 e le 17:00 e le 21:00. "Come abbiamo annunciato nella nostra assemblea generale, dobbiamo risparmiare per l'inverno", si legge in un avviso nei blocchi interessati. Tali misure potrebbero diventare di routine nelle prossime settimane. Helmut Dedy, capo dell'Associazione tedesca delle città, ha affermato che "l'intera società" deve ora ridurre il suo consumo di energia, risparmiando in estate "quindi abbiamo appartamenti caldi in inverno". "Ogni chilowattora che risparmiamo aiuta a riempire un po' di più lo stoccaggio del gas", ha detto. Dedy ha fatto appello ai consigli comunali su e giù per il paese per intraprendere azioni di emergenza. Aveva alcuni suggerimenti: spegnere i semafori di notte; spegnere l'acqua calda negli edifici comunali, nei musei e nei centri sportivi; regolare i condizionatori d'aria; e smettere di illuminare gli edifici storici. Alcuni hanno già preso misure. Il quartiere di Lahn-Dill, vicino a Francoforte, sta spegnendo l'acqua calda nelle sue 86 scuole e 60 palestre da metà settembre, una mossa che spera gli farà risparmiare 100.000 euro in costi energetici, e Düsseldorf ha temporaneamente chiuso un enorme complesso di piscine, il Münster-Therme. Nel frattempo, Berlino ha abbassato il termostato sulle piscine all'aperto, riducendo la loro temperatura di 2 gradi. Nella Germania occidentale, Colonia sta oscurando la sua illuminazione stradale al 70% della piena forza dalle 23:00. Anche i clienti residenziali stanno agendo, riattivando stufe a legna e caminetti. Le vendite di legna da ardere, pellet di legno e carbone, nonché di contenitori e cartucce di gas, sono aumentate. Non è chiaro fino a che punto tali misure ammorbidiranno l'impatto delle bollette di riscaldamento più elevate. Il GdW ha affermato che la guerra in Ucraina spingerà verso l'alto i prezzi dell'energia per i consumatori tra il 71% e il 200%, pari a costi annuali aggiuntivi compresi tra 1.000 e 2.700 euro per una famiglia di una persona e fino a 3.800 euro per quattro persone, rispetto ai livelli del 2021. Consigliato I costi potrebbero aumentare ancora di più a seguito di una nuova legge che si fa strada attraverso il parlamento tedesco. Ciò consentirebbe al governo di imporre un prelievo di emergenza a tutti i consumatori di gas per distribuire il costo di prezzi più elevati in modo più uniforme. È progettato per evitare che gli importatori di gas diventino insolventi, uno scenario che i ministri temono possa causare un tracollo in stile Lehman Brothers dell'intero settore. Uniper, il più grande importatore di gas russo in Germania, è già in trattative con i funzionari su un salvataggio statale che secondo gli esperti potrebbe arrivare fino a 9 miliardi di euro. I consumatori tedeschi, sia industriali che residenziali, stanno tagliando il loro consumo di energia. Uno studio della Hertie School di Berlino ha affermato che il consumo di gas industriale è diminuito dell'11% a marzo e aprile di quest'anno, rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 6% nelle famiglie private. Molto di più deve essere fatto, ha detto Lion Hirth, uno dei coautori dello studio. "Il calo della domanda che abbiamo visto fino ad ora è purtroppo tutt'altro che adeguato per colmare completamente il divario di offerta che ci minaccia quest'inverno", ha affermato. Nel suo appello ai comuni tedeschi questa settimana, Dedy ha fatto un punto simile. "La situazione è molto grave", ha detto. "È già chiaro che dovremo lasciare la nostra zona di comfort".
wow Inviato 9 Luglio 2022 Inviato 9 Luglio 2022 Il fattore che chiude definitivamente la discussione è quello nimby. Però è anche triste pensare che questo paese possa andare avanti con le quattro pezze della meid in itali e mostrando il colosseo... 1
vizegraf Inviato 9 Luglio 2022 Inviato 9 Luglio 2022 Premesso che, da parte di alcuni forumers, mi è stato graziosamente ricordato che sono vecchio (grazie, lo sapevo da solo) e pertanto potenzialmente rimbambito, anziché offendermi, questo mi induce a ritenermi libero di fare alcune osservazioni ricorrendo al classico "ai miei tempi". Dunque, ai miei tempi e mi riferisco agli anni '50 e buona parte dei '60 Il riscaldamento domestico invernale era prevalentemente costituito dalle cosiddette "cucine economiche" che venivano utilizzate anche per cucinare e produrre un, sia pur limitato, quantitativo di acqua calda per usi domestici vari. La gente non pretendeva di girare per casa con indosso solo una Tshirt a maniche corte, ma si copriva adeguatamente con abiti da casa pesanti. Le case non erano illuminate come alberi di Natale, l'illuminazione era più sobria, ma sopratutto venivano utilizzati particolari strumenti tuttora esistenti chiamati interruttori, tramite i quali si utilizzava l'illuminazione solo laddove e quando fosse necessaria. Altra fonte di spreco, la doccia. Due, anche tre (specialmente d'estate) doccie al giorno. Ma dove sei stato? A lavorare in miniera? Mi viene in mente Gaber quando cantava "quasi quasi mi faccio un shampo". Cosa voglio dire? Voglio dire che con un po' di sacrificio, ma sopratutto con comportamenti più responsabili e razionali potremmo contribuire tutti ad affrontare questa probabile crisi energetica e se permettete un tocco di raffinatezza: In cūlus a Vladimiro. 2
Roberto M Inviato 9 Luglio 2022 Autore Inviato 9 Luglio 2022 @vizegraf Se uno e’ rimbambito lo si capisce da come scrive e di sicuro tu non sei rimbambito, e’ un fatto oggettivo. Il mancato rispetto verso le persone anziane, che hanno una enorme riserva di saggezza dovuta dall’esperienza, e’ un malcostume tipico dei nostri tempi, sconosciuto, ad esempio, nella cultura Greca e Romana, che dovrebbe essere alla base della nostra civiltà. 1
Schelefetris Inviato 9 Luglio 2022 Inviato 9 Luglio 2022 1 ora fa, wow ha scritto: Però è anche triste pensare che questo paese possa andare avanti con le quattro pezze della meid in itali e mostrando il colosseo... non è sempre così, ci sono anche personaggi di rilievo e vanno citati: Arriva dalla luce il super-wireless, con un chip che sarà 100 volte più potente Ricerca coordinata dal Politecnico di Milano, in collaborazione con Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, l'Università di Stanford e quella di Glasgow, nell'ambito del progetto europeo Superpixel
audio2 Inviato 9 Luglio 2022 Inviato 9 Luglio 2022 41 minuti fa, vizegraf ha scritto: Il riscaldamento domestico invernale era prevalentemente costituito dalle cosiddette "cucine economiche" che venivano utilizzate anche per cucinare e produrre un, sia pur limitato, quantitativo di acqua calda per usi domestici vari. ci ho fatto l' infanzia così e sono ancora vivo ( seppur ridotto in questi stati ) 41 minuti fa, vizegraf ha scritto: l'illuminazione era più sobria, ma sopratutto venivano utilizzati particolari strumenti tuttora esistenti chiamati interruttori, tramite i quali si utilizzava l'illuminazione solo laddove e quando fosse necessaria. parole sante, mio padre mi tirava di quelle cazziate perchè dalla camera andavo in bagno senza spegnere la luce. inutile spiegargli che poi in camera ci ritornavo
wow Inviato 9 Luglio 2022 Inviato 9 Luglio 2022 48 minuti fa, Schelefetris ha scritto: Ricerca coordinata dal Politecnico di Milano Ovviamente, il mio, è un paradosso. Peraltro come teste e ricerca siamo forti, alla faccia di come viene dipinto il sistema scolastico. Il problema è "la messa a terra" di queste ricerche e di questi progressi che si scontra inevitabilmente con la politica e con il nimbismo.
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