Gaetanoalberto Inviato 24 Luglio 2022 Autore Inviato 24 Luglio 2022 27 minuti fa, mom ha scritto: Per questo si devono creare istituti adeguati. Il buonismo che proclama socializzazione in classe e l’accettazione del “caro” compagno ( che può essere fatta in altri contesti ) nega l’evidenza e nasconde gravi colpe sotto il tappeto. Per carità, è un opinione, anche questa parte della nostra storia scolastica. Al tempo di mia madre, insegnante elementare, esistevano le "classi differenziali": lei, vecchio stampo, mi portava a "vederli" da lontano. Ricordo ancora l'effetto "zoo" . Ad un certo punto, non so se per "buonismo", le norme sulla disabilità hanno inteso fosse parte del pieno sviluppo della persona umana, la socializzazione con i coetanei. Alcuni, hanno anche pensato che la compresenza con i coetanei, fosse elemento di crescita sana anche dei più fortunati, coinvolti in un processo di solidarietà ed aiuto. Pensa che si è ritenuto l'aiuto verso i compagni in difficoltà un elemento di accrescimento delle competenze civiche e di crescita degli alunni "sani". Hanno fatto seguito alcuni interessanti sviluppi pedagogici, frutto di studi ed esperimenti sul campo che, partendo dal concetto di "abilità residue" e non di "disabilitá", hanno dimostrato che alcune metodologie permettono di ottenere ottimi risultati di gruppo, partendo da un approccio che costruisce processi di apprendimento che partono dal disabile, a beneficio di tutti. L'insegnante "di sostegno della classe", e non semplicemente del bambino disabile, dovrebbe infatti intervenire a favore di tutto il gruppo, ed in tal caso si rivela un'ottima risorsa anche a beneficio dei più fragili tra i "normali"! Certo, costa un pochino di fatica: la maggiore di queste è aggiornare le competenze degli insegnanti, far accettare la questione che l'obiettivo non è il programma, e che qualche fastidiosa presenza in classe debba essere sopportata. Ci sono ottimi progetti di interazione con strutture esterne di supporto. Investire su queste potrebbe essere un'idea. Oppure, in effetti c'è la separazione, o il "sistema Adolfo". È compito degli insegnanti, attraverso i piani educativi individualizzati e le riunioni della equipe psicopedagogica, individuare gli obiettivi raggiungibili, e farli accettare alla famiglia. Spesso, tra le quotidiane fatiche, noi DS cerchiamo di dare una mano, accompagnando e parlando con quelle famiglie in cui è più difficile accettare i limiti del disagio. A volte non si riesce, più spesso si. 1
Velvet Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 5 minuti fa, mom ha scritto: ragazzi affetti da gravi patologie psichiche La disabilità ha molte sfaccettature: si va dal "quasi normodotato" ai casi gravissimi. Ci sono procedure e modalità per stabilire se un ragazzo o una ragazza possono (e devono) stare in una classe oppure no. Una signora che conosco ha due figli gemelli entrambi autistici che hanno compiuto 18 anni quest'anno: ebbene si sono diplomati (allo scientifico statale) con una votazione da far invidia a molti loro compagni "normodotati". Altro che buonismo. Tu invece sostieni che in quanto disabili certificati, avrebbero dovuto stare fuori dalla scuola per essere chiusi in una struttura tutta per loro, fuori dalla società "normale" Metti quasi i brividi eh...
mom Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 1 minuto fa, Velvet ha scritto: Tu invece sostieni che in quanto disabili avrebbero dovuto stare fuori dalla scuola per essere chiusi in una struttura tutta per loro. Metti quasi i brividi... Non ho affatto detto questo. Ho detto che ci devono essere sezioni specifiche non chiuse ma seguite, secondo la gravità, da specialisti, insegnanti e medici. Tu conosci una signora, io molte di più e ti assicuro che, annientate dalla fatica e sfinite dai non aiuti, obbligate a lasciare il lavoro per seguire ragazzi anche molto forti e violenti, sognavano una scuola diversa dal liceo frequentato dai figli. Poi vedo che mi inserisci tra i razzisti e mi rendo conto che non hai compreso il mio spirito esattamente opposto. Pazienza!
Roberto M Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 Hanno creato proprio la figura dell’insegnante di sostegno per gli studenti portatori di handicap. Comunque condivido tutto quello che ha scritto mom sul punto, inserire ad minchiam nelle classi alunni portatori di handicap nelle classi sulla base del pregiudizio che questa e’ una cosa buona e “inclusiva” ed aiuta lo studente invece di affossarlo e’ sbagliato. I casi andrebbero visti caso per caso e sezioni specializzate proprio per venire incontro alle esigenze specifiche di questi studenti non significa per niente “ghettizzarli”.
Panurge Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 La scuola deve educare o istruire? Questo è il problema.
Gaetanoalberto Inviato 24 Luglio 2022 Autore Inviato 24 Luglio 2022 2 minuti fa, Roberto M ha scritto: aiuta lo studente invece di affossarlo e’ profindamente sbagliato. Questo lo deduci, o hai esperienze specifiche a supporto ? Tra l’altro, da chi protegge il “diritto alla vita”, ci si aspetterebbe al contrario l’inclusività. Li ospedalizziamo, che dici? Una bella vita lontano dagli occhi e vicina al cuore.
Velvet Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 18 minuti fa, mom ha scritto: ci devono essere sezioni specifiche non chiuse ma seguite, secondo la gravità, da specialisti, insegnanti e medici Peccato che tutto ciò esista già. A seconda, appunto, della gravità. Non è che un "disabile" sia automaticamente un danno da tenere lontano dalla scuola, tutt'altro. 18 minuti fa, mom ha scritto: Tu conosci una signora, io molte di più La mia compagna lavora con le disabilità da oltre vent'anni. L'esempio di cui sopra era solo UN esempio, ma potrei fartene a decine, compresa una ragazza con fortissimi problemi relazionali dovuti a componenti psichicofisiche piuttosto compromesse che ha appena ottenuto un contratto di occupazione a tempo indeterminato grazie al lavoro fatto intorno a lei all'interno della scuola pubblica con il sostegno di personale esterno. 18 minuti fa, mom ha scritto: obbligate a lasciare il lavoro per seguire ragazzi anche molto forti e violenti, sognavano una scuola diversa dal liceo frequentato dai figli. esistono anche queste realtà, l'ho scritto in un intervento qualche giorno fa in questo stesso thread, vai a rileggerlo. Ma aggiungo che spesso queste realtà sono anche causate da genitori che non accettano la gravità del proprio figlio e insistono perchè abbia un percorso "normale". E' la componente più difficile da affrontare e risolvere, perchè la famiglia fa muro. 18 minuti fa, mom ha scritto: Poi vedo che mi inserisci tra i razzisti Lungi da me Maria Teresa, vorrei solo far capire che bollare come "buonismo" (parola che oggettivamente fa ribrezzo e vedo bene solo in bocca a Salvini) un sistema che fra alti e bassi (ed errori, ci mancherebbe) porta dei risultati che vengono anche studiati a livello europeo, forse è sbagliato.
Velvet Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 8 minuti fa, Roberto M ha scritto: I casi andrebbero visti caso per caso e sezioni specializzate proprio per venire incontro alle esigenze specifiche Guarda che è già così. Poi da qualche parte funziona meglio o peggio sicuramente, ma da qui a pensare che i ragazzi vengano buttati nella classi ad minchiam ce ne passa, vuol dire ignorare che esistono i comitati di valutazione (composti da medici, psicologi, insegnanti, assistenti sociali ecc), le procedure protratte nel tempo ecc.
Gaetanoalberto Inviato 24 Luglio 2022 Autore Inviato 24 Luglio 2022 49 minuti fa, Velvet ha scritto: o un male O un male non lo è mai! È faticoso, ma stare coi coetanei è un evidente diritto del minore. Altra questione è studiare ed integrare gli aiuti I vincoli di spesa, dato che questo tipo di assistenza è demandato a comuni e regioni, impediscono quella specializzazione continua di interventi da parte di professionalità molteplici, che pure si fa, nei limiti del possibile. Avete presente il costo di una simile struttura? Per questo si fa quello che si può, tanto, attraverso la scuola. Est modus et ratio in rebus.
Gaetanoalberto Inviato 24 Luglio 2022 Autore Inviato 24 Luglio 2022 10 minuti fa, Panurge ha scritto: scuola deve educare o istruire? Questo è il problema. E soprattutto, ogni tanto ci vorrebbe una rinfrescata per gli adulti?
Roberto M Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 15 minuti fa, Panurge ha scritto: La scuola deve educare o istruire? Questo è il problema. Deve istruire e insegnare a ragionare. Insegnare lo spirito critico e il valore del dubbio. Non deve avere la pretesa di “educare” o tanto meno, di “rieducare”. Quello lo fanno le scuole nei regimi totalitari, islamici e comunisti. 12 minuti fa, Velvet ha scritto: Guarda che è già così. Meno male allora.
wow Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 Il 23/7/2022 at 13:51, melos62 ha scritto: ad esempio prevedendo un voucher Vedi, per me è inconcepibile che un imprenditore privato possa utilizzare finanziamenti statali (e avere una remunerazione) per istruire e curare, se non in pochi determinati casi o situazioni. Naturalmente non sto dicendo che da noi non debbano esistere scuole private e cliniche private. Per esempio, in Italia e altrove, non esisterebbero cliniche private se non esistessero H pubblici. Analogamente le assicurazioni (che dovrebbero essere il motore di tutto) non hanno il minimo interesse ad assicurare a prezzi umani ed in modo decente una persona anziana ed ammalata. Ma in passato ci siamo scontrati su questo e so che non saremo mai d'accordo.
wow Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 Il 23/7/2022 at 15:59, melos62 ha scritto: 12k a cranio mentre i concorrenti privati costano mediamente meno di 6 k Occhio, perche nei 12 a cranio (di cui prendo atto sulla fiducia) rientra anche il sostegno e le dotazioni labotaoriali, tecniche e informatiche che, obiettivamente, non ho notato in queste proporzioni in occasione delle mie esperienze di commissario in istituti tecnici privati.
wow Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 22 ore fa, Roberto M ha scritto: vede che la scuola l’aveva combiata veramente grossa, perche’, come ti confermera’ @mozarteum, i ricorsi contro le bocciature o comunque in materia di valutazione sono difficili da vincere, anche perche’ i giudici non possono entrare nel merito della valutazione, salvo errori macroscopici, e gli avvocati seri sconsigliano proprio i clienti dal farli se non rilevano vizi di legittimita’ o palese eccesso di potere. Poi se il TAR non “prende in considerazione” la documentazione in genere e’ perche’ la ritiene inconferente. Tutta, dico tutta la scuola italiana, eccetto il sottoscritto e qualche altro pazzo, è letteralmente terrorizzata dal famigerato ricorso. Il 50% della inutile burocrazia è finalizzata a una messa in sicurezza delle chiappe di ds e insegnanti per la paura del ricorso. La sublimazione si ha negli eccessi di pignoleria formale (che toccano la paranoja) con i quali si giustificano voti, eventuali bocciature o non ammissioni agli esami di maturità. Tutto per la serie non voglio noje nel mio locale.
wow Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 6 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: le corporazioni stabiliscano chi entra e chi esce Inutile dire che le corporazioni sono in ampissimo conflitto di interessi.
Gaetanoalberto Inviato 24 Luglio 2022 Autore Inviato 24 Luglio 2022 5 ore fa, Panurge ha scritto: scuola deve educare o istruire? Direi educare, istruire e formare. Se qualcuno avesse dubbi, ricordo la prevenzione del bullismo, la legalità, l'educazione civica. L'istruzione ha a che fare col riempire, l'educazione col aiutare ad. ex ducere.
wow Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 5 ore fa, Panurge ha scritto: educare o istruire Ambedue (imo), anzi ambo i tre (formare) con il dettaglio che la sola educazione è necessaria ma non sufficiente.
Roberto M Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 9 minuti fa, wow ha scritto: è letteralmente terrorizzata dal famigerato ricorso Non capisco perché. Se lo perdono, anche per gravi errori commessi, non rischiano proprio nulla come il 99% dei dipendenti statali. Il rischio che la corte dei conti contesti un qualche danno erariale e’ praticamente inesistente.
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