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Melius Club

Sardine e canne


Roberto M

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Ma che c'entrano quelle due brutte facce col cannellone ?

Se è la solita storia "ma la lega/ma la sardina (o il pd)", ricordo che se Pippo puzza (di pesce marcio).la cosa non giustifica il fatto che Peppe non si lavi da un mese. Vuol dire solo che sono zozzi in due. O in tre.

 

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La cosa divertente è che il branco di cani della cosiddetta destra moderata, da quello che su queste pagine si definiva razzista, alla dama dal linguaggio violento al doroteo, ben si guardano dal far notare al nostro Roberto, anche sommessamente, che alle assurdità c'è un limite. Però negli attacchi a Santori partono con la bava alla bocca senza porsi domande sull'eventuale senso di certe dichiarazioni... Solo sete di sangue e vendetta. Al loro posto qualche domanda me la farei.  

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1 minuto fa, Guru ha scritto:

negli attacchi a Santori partono con la bava alla bocca

Non capisco perche’ continui ad usare questi toni, ne’ perche’ consideri Santori “non criticabile” manco fosse Totti oer un Romanista o Maradona per un Napoletano.

Santori e’ un politico ed un uomo pubblico che come tale e’ soggetto ad essere criticato per le cose che fa e che scrive. 

Peraltro senza nessuna “bava alla bocca” ma casomai con una risata sgargiante, che lui  fa ridere piu’ di Checco Zalone e Antonio Albanese messi assieme, tra freesbie, selfi coi bennetton e oche.

Ed oggetto di questo thread e’ l’ultima Santorata, cioe’ la rivendicazione orgogliosa (che magari sara’ seguita dai suoi fans) della coltivazione e del consumo costante di droga. 

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11 minuti fa, Guru ha scritto:

il branco di cani della cosiddetta destra moderata

E dai usa un linguaggio piu’ consono e continente, sei fuori dal linguaggio amichevole e dalla netiquette del forum.

Datti una ripassata agli art. 4 e 5 del regolamento.

Poi se vuoi far chuidere questo thread alzando i toni ok, pero’ non e’ propriamente democratico,

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3 minuti fa, lufranz ha scritto:

Perché non ne ha altri 

 

3 minuti fa, Roberto M ha scritto:

dai usa un linguaggio piu’ consono e continente, sei fuori dal linguaggio amichevole e dalla netiquette del forum

No cari, non cercate di coglionarmi. Andate a rileggervi la shitstorm che è stata scatenata nelle prime pagine, e in tutte le discussioni sulle sardine, contro Santori e contro di me.

Aggiungo, dopo la minchiata dell'aver paragonato uno che usa costumi di scena con quell'imbecille, Roberto, pretendi ancora di avere una credibilità? Ora vuoi passare per vittima? Più metodi fascisti di questi...

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Ritornando nel Thread (o IT), che non c’e’ bisogno di perdere le staffe e partire con gli insulti a mezzo forum (anche perche’ domani torna Karonte, come ricorda @akla) ecco un articolo divertente di Selvaggia Lucarelli, non proprimanente una “fascista” “razzista “ di centrodestra con la bava alla bocca:

https://www.tpi.it/opinioni/mattia-santori-chi-e-pagina-sardine-imbarazzante-agiografia-20200823653155/

 

“Insegnante di frisbee” e “occhi stanchi” l’imbarazzante agiografia di Mattia Santori sulla pagina delle Sardine

 

 

Leggo l’agiografia di Mattia Santori, 33 anni, sulla pagina delle Sardine e mi sembra di ascoltarla con la voce narrante che accompagna l’arrivo di Enzo Paolo Turchi all’Isola dei famosi o qualcosa del genere. E intanto non posso smettere di interrogarmi su quale sia il mio passaggio preferito, perché è tutto un immenso capolavoro. Intanto la foto: c’è Mattia, di spalle, con un paio di pantaloncini pezzati di sudore sulle chiappe che osserva un doppio arcobaleno. Perché se un normale sognatore vede un arcobaleno, Mattia Santori ne vede due coi pony che ci volano dentro. E si commuove, assieme ai suoi pantaloncini pezzati.

Apprendo poi che quando Mattia aveva 14 anni le insegnanti lo volevano allo scientifico, ma lui ha scelto “di testa sua” l’alberghiero. Insomma, già l’animo del sovversivo. Poi però capisce che la cucina non era il suo mondo. Quindi quella che a 14 anni viene dipinta come una scelta rivoluzionaria, di opposizione alle autorità, era una cazzata. Appena scopre che per preparare una lasagna ci vogliono tre ore di lavoro e poi non c’è più tempo per le biciclettate e gli arcobaleni, Mattia cambia strada. Avevano ragione le insegnanti.

 

Ma, attenzione, perché chi pensa che Santori sia un fancazzista, chi sospetta che questa agiografia sia una clamorosa montagna di cazzate fuffose, trova subito conferma dei suoi sospetti nell’elenco delle attività praticate da Santori negli anni in parrocchia. Tra queste spicca “insegnante di frisbee”. Giuro. C’è scritto. Ora, tutti noi qualche volta nella vita abbiamo infarcito il curriculum di esperienze irrilevanti per fare volume, per carità, ma dopo “insegnante di frisbee” vale tutto. Vale “esperto scavatore di piste per biglie su sabbia”. Vale “pulitore di fughe nere”. Vale “coltivatore di rosmarino a tempo perso”. Si spera solo che in parrocchia avesse sufficiente spazio per insegnare frisbee ai bambini, altrimenti si giocavano un prete a settimana.

Ma le esperienze di Mattia non si fermano qui, perché è “una vita vagabonda la sua”. Lui non viaggia come noi, no, le sue sono vere e proprie “emigrazioni”, dice l’agiografia. Cioè, per lui l’Erasmus è emigrazione. Quindi se passeggia fino a una malga in Trentino fa turismo aerospaziale. Attenzione, però, perché ha viaggiato anche tra Ecuador, Colombia, Venezuela e Grecia. In Grecia “per amore” non si sa di che, se del sirtaki, della moussaka o del decifit pubblico. Insomma, resta solo il dubbio su come facesse a campare tra emigrazioni, frisbee e arcobaleni, ma lui è una sardina mica un mulo da soma, non siate severi. E quindi Mattia diventa un ragazzo “forgiato alla diversità”.

In effetti, tra chi lavora e chi “vagabondo che son io”, c’è una bella differenza. E in questo senso, il passaggio sulla sua “sensazione di non fare mai abbastanza che lo divora”, è pertinente. Non è una sensazione, Mattì. Tante friggitorie ti hanno atteso invano, negli anni. Ma l’agiografia ha i suoi picchi sul finale: “La sua presenza in televisione, il suo tenere testa ai lupi della politica”, “i suoi occhi stanchi”, “un senso di appartenenza a una dimensione sardinica” e così via, un florilegio di boiate enfatiche che ti chiedi chi abbia potuto scrivere una cosa così, pensando che potesse essere d’aiuto a Mattia Santori. Forse la madre di Mattia Santori. Forse uno a cui sta sui cogliote Mattia Santori. Forse Mattia Santori. Fatto sta che un insegnante di frisbee, magari con qualche rudimento sui boomerang, dovrebbe sapere che certe cose tornano indietro.

 

 

 

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