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Melius Club

streaming musicale e acquisti di supporti


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Inviato

scrivo qui perchè il discorso è crossover ma se i moderatori ritengono possono spostare: da quando ascolto in streaming non compro quasi più suppporti. Non ne ho piu voglia. Ascolto tutto quello che mi passa per la testa in auto, a piedi, a casa. praticamente sono connesso sempre.  Attenzione il discorso si presta per lo più a chi è bulimico musicalmente.

ovviamente chi vuole può di re la sua esperienza

  • Melius 1
Inviato

@crosby mi ritrovo nella tua descrizione e nella stessa situazione...

però un po' mi dispiace e mi rendo conto che alla fine mi mancherà qualcosa, anche se avrò avuto la possibilità di ascoltare molto di più di quanto mi sarei immaginato...

Ciao ☮️

Stefano R.

Inviato

@minollo63 anche a me dispiace non avere tra le mani il supporto, a tal proposito vinile tutta la vita, ma anche il cd senz'altro meno fascinoso.  Ma la possibilità d saltare da un disco all'altro e ascoltare cose di ogni genere non ha prezzo

Inviato
2 minuti fa, crosby ha scritto:

ascoltare cose di ogni genere non ha prezzo

su questo concordo, anche se temo che alla lunga un prezzo lo si pagherà, di persona o nella collettività... purtroppo !

Ciao ☮️

Stefano R.

mariovalvola
Inviato

Io sono anni che godo con lo streaming di Qobuz. Molta musica la tengo per ascoltarla off-line in auto.

Acquisto, dalla medesima piattaforma, i "dischi" più meritevoli. Non è detto che rimangano sempre disponibili per lo straming. Pago più che volentieri la possibilità di averli fisicamente con la qualità che desidero. Addirittura è possibile scaricarli in Hi-Res in formato WAV. A casa, ho poco spazio. Poter aumentare la quantità di musica senza mandare in crisi gli spazi, è solo un vantaggio. Per lo stesso motivo, mia moglie ed io compriamo solo ebook. 

Per quanto riguarda i supporti fisici, adoro il vinile ma tutte le nuove proposte di musica barocca non le trovi sul disco nero. 

Inviato

Per ragioni personali ascolto sempre meno musica e, in generale, cerco (a fatica) di distaccarmi dal possesso di oggetti fisici.

(Negli ultimi 15 anni il dover avviare in discarica quelli dei familiari che ho perduto ha cambiato decisamente le mie prospettive in merito.)

Inviato

Saranno dieci anni che non compero un ciddì, non ci ho manco per suonarli. Forse più di un decennio.

Vinili li ascolto poco ma do' loro dignità perchè suonano diversi, non necessariamente meglio ma piacevolmente diversi.

Ciò che apprezzo di più non è né la qualità né il risparmio che sono econormi ma la ricerca... se anche avessi tutti i ciddì del mondo solo l'idea dover far passare pareti di dischi  mi farebbe uscire di senno... alla fine ascolta solo quello che si ricorda di avere.

Con lo streaming ogni stimolo che si riceve lo si va a ricercare ed in 3 secondi lo si trova, pronti sul divano.

Sono due sport diversi ormai ciddi e streaming

è un po' tardi il 2022 per accorgersi di sta cosa 😆 i miei figli diciotttenni non hanno mai usato un ciddi, proprioa mai concepito l'esistenza in vita 

  • Melius 1
Inviato

mi sono reso conto di essere 'schiavo' psicologicamente dello streamer. ma non in senso positivo.

da quando lo ho, ho praticamente smesso di comprare vinili (CD ne compravo pochi già prima, ma ogni tanto qualcuno arrivava) perchè mi pare di sprecare soldi: "perchè dovrei comprarlo se posso scaricarlo ?"

il punto è che non amo però la fruizione della musica tramite streamer.

non la amo perchè nel mio caso specifico la differenza all'ascolto fra streamer (Bluesound Node 2i) e giradischi (un Denon d'antan e un rega RP8) è netta -a favore dell'analogico; e perchè quando uso lo streamer mi faccio prendere dal "devo scoprire qualcosa di nuovo", solo che a oggi ho ascoltato decinaia di dischi e artisti che non conoscevo ma, com'è come non è, quasi mai (diciamo con 2-3 eccezioni) non son tornato a riascoltarli. sono passati senza lasciar traccia, se mi passate il gioco di parole.

ammetto e premetto che si tratta di un mio limite psicologico: forse basterebbe comprarmi uno streamer che suoni almeno bene quanto le altre sorgenti (anche il CDP è molto superiore al BS) e, se proprio non riesco ad appassionarmi al nuovo, riascoltare gli album che amo, solo via web invece che da supporto fisico.

ma come dicevo, sono 'bloccato' psicologicamente, sono in stallo.

quanto sopra, assieme ad altre vicissitudini personali con cui non vi tedio, ha come risultato che l'impianto è spento da non pochi mesi. in questo momento, il CDP non è nemmeno collegato, prima o poi dovrò vincere le mie inerzie e almeno attaccare quei cavi.

.

per contro, uso volentieri Tidal o Spotify da cellulare, in palestra...

Inviato

cd non ne acquisto più da un bel pezzo, ascolto tantissima musica in streaming, ma, da vecchio babbione quale sono (comunque sia, a quanto leggo, resto tra i più giovani qua dentro 😄 ) acquisto ancora, ultimamente forse anche di più, vinili. Questo per soddisfare il desiderio di possesso di un oggetto fisico, tra l'altro bellissimo, e perchè comunque il vinile, come dice bene @Jack più che meglio o peggio suona diverso

  • Melius 1
Inviato

Ho scoperto lo streaming di Qobuz con un convertitore di alta qualità e  Roon. Il risultato è che non ascolto più cd, anche se ne ho diversi scaffali pieni. Vinili ogni tanto quando ho tempo e voglia ,ossia sempre più raramente 

Inviato

il fascino di una parete traboccante di libri e dischi non si batte. Ho fin troppi cd da ascoltare, per ora non sento la necessità dello streaming. Ma sono scelte personali e non sindacabili

 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

senza voler innescare polemiche o guerre di religione, è probabile che se cominciassi oggi ad ascoltare musica mi butterei a cpofitto nello streaming. ma ho oltre 2500 cd ed altrettanti vinili (anzi direi che cd evinili viaggiono pian piano verso quota 3000), e sono la risultante della scrematura che ho fatto nel tempo. oggi compro poco,sopratutto curiosità, chicche, ediioni particolari,. bazicoi  mercaini per cercare ualcosa di atipico e fuori cmmercio (la ricerca del piacer è essa stessa un piacere): Alla fin della fiera il costo dello streaming è più o meno quello che spendo annualmente in supporti digitali,quindi nel mio caso non c'è neppure la convenienza economica. aggiungo poi alcune considerazioni a margine, ho sempre il timore che la musica di nicchia possa sparire dalle piattaforme streaming (giù succede con i film, almeno con riferimento a quello che piace a me).poi c'è un altro aspetto spesso sottovlutato quando compro un cd fisico t4ndo ad ascoltarlo più vole, in tempi successivi, lo streaming mi porta invece a cercare compulsivamente novità da aggiungere mentre preferisco approfonsire (ma èun problema mio). anche la facilità di scelta noj è necessatiamente un vantaggio, con lo streaming decido di ascoltare tfsotm oppure la Y di lvb, l cerco e le ascolto, con i supporti fisici mi capita spesso che metre cerco un cd l'occhio mi cade su un altro che non ascoltavo da tempo e a cui nonj pensavo.

ho avuto ospite mia nipote, che ha un abbonamento netflix, in nove mei lo avrò utilizzato 4 volte un po poco per freun abbonamento.

ultima cos, avere un computer davanti mi distrae, quano asclro music, ne cell ne pc ne libri o giornali, 

ovviamente non siamo tutti uguali e lo streamoing va benissimo per esplorare, ma oggi ne ho un po meno voglia

Inviato

Lo streaming mi annienta. Continuo a ascoltare materiale fisico. 

Inviato
7 ore fa, crosby ha scritto:

Ma la possibilità d saltare da un disco all'altro e ascoltare cose di ogni genere non ha prezzo

Ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma secondo me se intendi uno zapping da un brano di un disco ad un altro penso che sia un modo sbagliato di usare lo streaming.

Personalmente mi sono imposto di ascoltare un lavoro dall'inizio fino alla fine perché un disco è sempre un concetto.

Inutile dire che con le piattaforme di streaming riesco a compiere percorsi musicali che prima, per ovvie ragioni, mi erano preclusi. Essenziale l'utilizzo di Roon in questo. 

Inviato
8 ore fa, minollo63 ha scritto:

anche se temo che alla lunga un prezzo lo si pagherà, di persona o nella collettività... purtroppo !

Secondo me il vero punto ormai è solo questo.

Le questioni meglio la solida o la liquida?, voglio il supporto fisico in mano, con la liquida non ti resta niente in mano, etc... sono discorsi che non mi appassionano più da oltre 10 anni.

Io mi chiedo, invece, come fa il mercato discografico a restare in piedi, con qualità, se quasi nessuno compra più supporti musicali, e le piattaforme streaming remunerano gli artisti con una pipata di tabacco (quando gli va bene).

E infatti ci avete fatto caso cosa e chi sono i nuovi artisti che "emergono", da qualche anno a questa parte?

Gente buona a raccogliere milioni di like su YouTube, tarata su cervelli lobotomizzati.

Inviato

@Capotasto non sono espertissimo in materia, ma penso che prima pagavi soprattutto supporto, package, distribuzione e in parte il lavoro dell'artista. Adesso non hai più questi costi. Se adesso l'artista prende una pipata di tabacco, la prendeva evidentemente prima. 

(vorrei anche io guadagnare certe pipate di tabacco) 

Poi non ho capito bene il discorso di YouTube, ma forse dipende dal tipo di musica. 

(per inciso, a 62 anni del supporto fisico in mano non mi interessa nulla) 

  • Melius 1

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