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Melius Club

streaming musicale e acquisti di supporti


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ascoltoebasta
Inviato

Personalmente non sono bulimico d'ascolti,ascolto musica quotidianamente ma solo quando ho voglia di ascoltarla, non di sentirla,ho avuto abbonamenti streaming ma li ho abbandonati,ho trovato pochissime cose interessanti zippando,tanto tempo sprecato ascoltando troppe porcherie,come entrare in ogni ristorante o trattoria che si trova sul cammino, assaggiando qualcosa sperando di trovare il piatto eccellente,preferisco leggere recensioni e ascoltare poi qualche brano in rete per decidere se acquistare il CD,di questi ne ho circa 1200 e tutti scelti con cura e infatti mi piacciono tutti.

  • Melius 1
Inviato
8 ore fa, ascoltoebasta ha scritto:

preferisco leggere recensioni e ascoltare poi qualche brano in rete per decidere se acquistare il CD,di questi ne ho circa 1200 e tutti scelti con cura e infatti mi piacciono tutti.

e dov’è la differenza con fare le stesse identiche cose con uno streamer? invece che doversi occupare di uno scaffale noiosamente fisico uno il risultato della sua selezione se la mette tra i preferiti e se l’ascolta con un clic invece di doversi alzare ogni volta, cercare (e mai trovare) e spendere n volte tanto per aver la stessa cosa.

1’200 cd sono, malcontati, 12-15’000€… 1200 mesi, 100 anni di abbonamenti ma con i 1200 lavori disponibili già dopo i primi 10-12€ spesi, fruibili in ogni luogo con o senza rete, basta un ssd capiente in cui salvare anche in locale

Inviato

@wow per dirla tutta faccio un po tutte e due le cose, passo da un pezzo ad un altro o ascolto tutto il disco e poi magari quello che mi suggerisce la testa per intuizione o somiglianza, ho modo di conoscere anche cose nuove e ascoltare magari classici che non ho voglia di tirare giu dallo scaffale, magari non sono neanche a casa. Della qualità audio in buona parte non mi interesso perchè a parte le condizioni d'ascolto, non sono a casa in poltrona. Approfondisco quando arrivo a casa e accendo lo stereo. 

  • Melius 1
Inviato

non sono contro il supporto ma la comodità di manovrare dall'app non ha prezzo

Inviato

Personalmente, ogni volta che ascolto qualcosa di interessante su radio3, altri canali, in tv, shazammo e inserisco in libreria (uso Roon + qobuz). Un ascolto lo do sempre, se è roba inascoltabile o che non mi interessa, elimino. Su Roon ho anche tutti i miei circa 1000 cd liquidizzati, altri album in formato digitale che possedevo da prima e la libreria, adesso, contiene varie migliaia di lavori. 

Quando non ho voglia di scegliere faccio suonare, con l'apposita funzione, i dischi meno suonati. 

Inviato

Ultimamente ascolto parecchio Radio Paradise Rock Mix Mqa… una qualità strepitosa, non una volta sola verificata brano vs brano, e mi levo il pensiero terribile « ma mo’ che menghia mi ascolto? » uccisore di molta voglia di ascoltare. Invidio quelli della classica che tra edizioni, interpreti e registrazione hanno da fare per settimane con la stessa opera… ci ho provato ma faccio periodini poi mi rompo le scatole, jazz peggio mi sento. 

Rovinato dal pupo sto mettendo qualcosa di musica giovanile ma pur piacendomi qualcosa mi infastidisce la totale assenza di musica in questi generi… sono frequenze audio alternate e ricorrenti non musica

Inviato

io ascolto jazzradio.com mi sembra che abbia una buona qualità e un sacco di canali 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

non so se lo treaming, ci fosse sto 50 nni fa, mi avrebbe fatto bene o male. di certo il fatto di dover scgkiere cosa comprare mi ha obbligato ad acqusiti conspevoli 8(che magari con il senno di poi si son rivelati sbagiati), quindi ho dovuto documentarmi leggere ascotare e via discorrendo, con lo streming avrei potuto ascoltare molte più cose, mq al solito se ho troppo la uqntitànva a scapito della qualità. se compravo un qualcosa che non mi convimceva, lo ascoltavo più volte e magari scoprivo che effettivamente era un error ma anche una scoperta, il rischio potndo scoltare tutto è di eliminare quello che ad un primoi ascolto non piace per passare ad altro. ripeto sono filosofie dipende da cosa di ascolta e dl perchè si ascolta, se fossi un critico musicale la possibilità di poter ascoltare in modo rapido e ravvicinato 50 diverse edizioni della 9 di lvb è impagabile

Inviato
11 ore fa, Capotasto ha scritto:

Io mi chiedo, invece, come fa il mercato discografico a restare in piedi, con qualità, se quasi nessuno compra più supporti musicali, e le piattaforme streaming remunerano gli artisti con una pipata di tabacco (quando gli va bene).

la questione è esattamente questa. Un ritorno prepotente al supporto fisico lo vedo altamente improbabile, le nuove generazioni manco sanno cosa sia (con qualche eccezione numericamente trascurabile). Royalties più decorose da parte delle varie piattaforme di streming, che comunque non sono tutte proprio uguali, aiuterebbe. Non so però se potrebbe bastare a tenere in piedi il baraccone già fortemente traballante. Credo/temo che tra qualche decennio, anche meno, la musica sarà altra cosa.

Inviato

Sono tre anni che non compro cd come saranno più di una decina che non compro dvd/br ad eccezione di un paio di Morricone che con l’impianto ht mi risultano più coinvolgenti, sarà l’età ma la smania del possesso è andata scemando per cui senza farmi troppe domande utilizzo sky/netflix/prime video e tidal e ho la fortuna di non essere bulimico, i film li scelgo scientemente e per le serie tv se mi intrigano i primi episodi vado avanti sennò passo oltre, per la musica ascolto nuove uscite e vecchi lavori senza frenesia, per cui posso annoverarmi fra quelli che hanno vissuto questa transizione fisico/etereo in maniera indolore.

Nota a margine mio figlio (fruitore dei miei stessi servizi) compra cd/vinili escludendo quelli già presenti in casa per non avere doppioni 😁 

Inviato
12 ore fa, Capotasto ha scritto:

Io mi chiedo, invece, come fa il mercato discografico a restare in piedi, con qualità, se quasi nessuno compra più supporti musicali, e le piattaforme streaming remunerano gli artisti con una pipata di tabacco (quando gli va bene).

@Capotasto va ridisegnato il rapporto con gli artisti/casa discografica ma ritengo che con i concerti, seminari, corsi  dal vivo si posso stare in piedi . la musica si celebra dal vivo in teatro non solo sui dischi

  • Melius 1
Inviato

@crosby

Infatti i concerti live hanno raggiunto prezzi abnormi. 

Gli artisti, se non incassano decentemente dalla vendita della musica, possono rifarsi solo lì.

Però si possono rifare lì solo quelli che hanno già "un nome", cioè le vecchie glorie, tipo Vasco e i Rolling Stones; gli emergenti, le nuove leve, devono invece tentare di rifarsi collezionando milioni di visualizzazioni su YouTube (i like), e puntare sui ritorni pubblicitari. 

Corollario, devono puntara alla "massa", e quindi sulla quantità a discapito della qualità.

Perché "massa" e "qualità" nella stessa frase è noto che raramente ci possono stare.

In poche parole, da oggi in poi difficilmente potremo più avere un altro Fabrizio de André (tanto per fare un esempio), nemmeno se ne nascesse uno ogni 6 mesi.

Inviato

Il mercato della musica punterà agli "eventi" e agli inserti monetizzati: Film, spot, serie, etc.   La corsa verso il gratis-ascolto-di-massa appare forse rallentabile, ma inarrestabile. 

Decenni di cuffiettizzazione hanno ridotto di molto la scala della qualità percepita, che quindi tende a non essere più una discriminante di vendita.  Appare in controtendenza solo il supporto vinile ma, al di la delle speranze degli audiofili, è inutile raccontarsela: Dietro ai numeri in crescita c'è una moda, non prestigiosi setup analogici. E la moda è effimera per definizione. 

Non sfugga infine  il fatto che non pochi artisti sono corsi a monetizzare i diritti di  corposi repertori personali prima che sia troppo tardi.

  • Melius 1
ascoltoebasta
Inviato
13 ore fa, Jack ha scritto:

e dov’è la differenza con fare le stesse identiche cose con uno streamer? invece che doversi occupare di uno scaffale noiosamente fisico uno il risultato della sua selezione se la mette tra i preferiti e se l’ascolta con un clic invece di doversi alzare ogni volta, cercare (e mai trovare) e spendere n volte tanto per aver la stessa cosa.

1’200 cd sono, malcontati, 12-15’000€… 1200 mesi, 100 anni di abbonamenti ma con i 1200 lavori disponibili già dopo i primi 10-12€ spesi, fruibili in ogni luogo con o senza rete, basta un ssd capiente in cui salvare anche in locale

Mah sai, è come criticare chi ama scarpinare in montagna quando si potrebbe stare beatamente in spiaggia, io amo scarpinare così come amo alzarmi dal divano e scegliere nel mobile porta cd tra i miei 1200 cd, dei quali,di molti mi ricordo chi me l'ha consigliato,quando e con chi ero quando lo comprato,è per me,un insieme di ricordi e li considero tra i soldi meglio spesi,ho la fortuna di avere amici tra i quali alcuni espertissimi e grandi conoscitori del mio genere preferito (ProgressiveRock), due dei quali avevano negozi di dischi rari,e seguo le riviste specializzate di questo genere, è solo la mia opinione non preconcetta,ma nata dall'esperienza con lo streaming,che semplicemente non fa per me.

Inviato

Che dire, fermo restando che ognuno fa le scelte che ritiene, e su questo non è corretto sindacare, avendo una certa età ed una collezione di lp di vari generi costruita negli anni, anch’io ho ceduto alla curiosità per queste nuove forme di fruizione musicale.

Con l’intento di ridurre l’esborso annuale per i dischi, ho investito l’equivalente di un anno di acquisti in un discreto streamer/Dac + Tidal, e trascinato da amici entusiasti ho persino acquistato dei files HR. 

Comodita’ grandissima, ma sia dal punto di vista qualitativo (ma l’analogico viaggia su ordini di grandezza differenti) che del puro piacere del possesso e della fruizione di un oggetto che va oltre il semplice contenuto musicale (cover, testi e commenti, profumi, fatica, scaffali pieni e variopinti) proprio non c’è confronto, per me.

Inviato

Io proprio non riesco a scegliere con lo streaming.  Mi succede pure con Netflix e simili.

Ho tutto a disposizione ma non riesco a scegliere nulla.

Sarà un tara genetica 

  • Melius 2
Inviato
Il 12/7/2022 at 15:28, daniele_g ha scritto:

quando uso lo streamer mi faccio prendere dal "devo scoprire qualcosa di nuovo", solo che a oggi ho ascoltato decinaia di dischi e artisti che non conoscevo ma, com'è come non è, quasi mai (diciamo con 2-3 eccezioni) non son tornato a riascoltarli. sono passati senza lasciar traccia, se mi passate il gioco di parole.

Secondo me questo è esattamente il punto.

Non si tende a riascoltare, ad amare, a conoscere bene un disco.

Si ascoltano sempre cose diverse, come una specie di “radio” on demand illimitata.

ascoltoebasta
Inviato
47 minuti fa, Collegatiper ha scritto:

Non si tende a riascoltare, ad amare, a conoscere bene un disco.

Ahimè questa è la tendenza,consumare velocemente,soffermarsi quasi nulla sui contenuti,motivo per cui diventa inutile inserire contenuti di valore,il "mastica e sputa" è ciò a cui si è giunti,convinti d'averlo scelto.

  • Melius 1

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