diego_g Inviato 13 Luglio 2022 Inviato 13 Luglio 2022 @ascoltoebasta Hai ragione, e te lo dice uno che ormai usa quasi solo lo streamer.
senek65 Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 7 ore fa, aldofranci ha scritto: moralismo Moralismo?
Jack Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 10 ore fa, ascoltoebasta ha scritto: è come criticare in realtà non sto criticando, porto un altro punto di vista. Non sentirti criticato. È chiaro che uno si comporta di conseguenza alla propria scala di valori. Io i ciddi li comperavo dove mi capitava, non gli do nessuna importanza di per sé… è come il boccale della birra, basta che contenga adeguatamente il contenuto 😁 Ma evidentemente sono interiormente portato allo streaming … ho pochi, avevo pochi ciddi, perché mi è sempre piaciuta molto di più la radio, che era lo streaming dei nostri tempi. Soprattutto quelle trasmissioni che facevano un percorso su un’artista o un genere. Ecco quello manca, dovrebbero streammare podcast di qualità fatti così anche.
Sonicrage Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 Il 12/7/2022 at 22:19, Capotasto ha scritto: Io mi chiedo, invece, come fa il mercato discografico a restare in piedi, con qualità, se quasi nessuno compra più supporti musicali, e le piattaforme streaming remunerano gli artisti con una pipata di tabacco (quando gli va bene). Il mercato (fisico) discografico mainstream e' morto e sepolto da un pezzo! Una nuova Madonna o un nuovo Michael Jackson che vendono vagonate di dischi diventando straricchi e facendo arricchire ancora di piu' i loro discografici, non si vedono e non si veddranno mai piu' nella storia della musica. Il file sharing prima, e lo streaming oggi, hanno demolito solo quella fetta di mercato e impedito a quei pochi nuovi cantanti, potenziali blockbuster, e a quei tanti discografici, di diventare dei miliardari. Il mercato discografico rock, indipendente e non, quello non morirà mai. Faceva numeri piccoli prima e fa numeri piccoli oggi. Fare un disco, per fortuna, non costa quanto fare un film. Anche per un film di Woddy Allen ci vogliono 6 o 7 milioni di dollari!! Un album, pur volendo contare il fitto della sala d'incisione e la stampa e distribuzione del supporto fisico, tenendo conto dei piccoli numeri che deve fare il rock, sara' sempre alla portata di tutti. E se pure scomparissero le sale d'incisione, ci saranno artisti come Martin Newell che e' una vita che incide da se' dischi pop di qualita' eccelsa. E per restare in Italia, mi vengono in mente Amerigo Verardi o lo stesso Federico Fiumani (Diaframma), quest'ultimo incartava i cd con la madre. Con la musica non si fanno piu' un sacco di soldi questo e' certo, per quello ora c'e' il lavoro di influencer. Comunque, io continuo a comprare cd e vinili di artisti nuovi che mi piacciono ed in alcuni casi, vedi i dischi della Slumberland Records, se non li prendo in tempo vanno anche fuori stampa. Continuo a comprare il supporto fisico semplicemente perché ne sono innamorato perso da 40 anni circa, non ne faccio una questione di migliore qualità audio. E' una passione, insensata come tutte le passioni. Cio' detto, per me "Tidal" continua ad essere solo il 1* album di Fiona Apple e "Qbuz" l'espressione dialettale di una contadina di Alberobello che quando bussano forte alla porta dice :"Qbbuzz!!!" (da "Fantozzi subisce ancora"). 1
Superfuzz Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 9 minuti fa, Sonicrage ha scritto: Cio' detto, per me "Tidal" continua ad essere solo il 1* album di Fiona Apple e "Qbuz" l'espressione dialettale di una contadina di Alberobello che quando bussano forte alla porta dice :"Qbbuzz!!!" (da "Fantozzi subisce ancora"). ok, però così ti perdi davvero un sacco di ottima musica (che poi, volendo, potresti acquistare in cd/vinile).
gorillone Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 Io non uso streamer, ma sto comprando pochissimo da alcuni mesi. Sento poche cose che mi appassionano. Ultimamente, è già dura arrivare al terzo ascolto. Sono pensionato, quindi la musica datata la compro da oltre 50 anni, quindi .. qualcosa ho già e, in questo periodo (a mio modesto avviso) di magra, me lo faccio bastare. Anche a me, comunque, piace il supporto fisico
Sonicrage Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 59 minuti fa, Superfuzz ha scritto: ok, però così ti perdi davvero un sacco di ottima musica (che poi, volendo, potresti acquistare in cd/vinile). Capisco il tuo punto di vista, ma il tempo a disposizione per ascoltare musica tra lavoro e, soprattutto ora che ho una figlia piccola, famiglia, e' quello che e'. Mettici, poi, il fatto che mi piace riascoltare anche le cose che già ho. Prendo un disco degli Husker Du e poi finisco per ascoltare per gg. la loro discografia, stessa cosa coi Kinks o Tom Waits, ecc., ecc. Non dovrei neanche andare a dormire, per non perdermi nulla! Faccio come facevo prima, leggo qualche recensione e compro ad intuito. Poi, continuo ancora a comprare album "vecchi" che non ho. Sicuramente mi perdo tantissimi album nuovi, ma, e su questo concorderai, anche l'ascolto compulsivo via streaming ti fa perdere il piacere di ascoltare e riascoltare un album. Tu ami molta della musica che piace anche a me, e sai che spesso un disco di rock alternativo puo' non colpirti al primo ascolto (a me, incredibilmente, capito' con "Psychocandy"!), la tal cosa ti porterebbe a non ritornare su quell'album perdendoti ore ed ore di piacevoli ascolti. Per finire, da ragazzo dicevo che non mi volevo sposare per poter avere la possibilità di andare a letto con tutte le donne che volevo, senza patire i sensi di colpa per aver tradito la mia eventuale moglie, poi ho capito che, pur avendone la possibilità, non avrei mai avuto ogni donna che mi attraeva, anche perché non avevo il fisico😂. Convivo felice con questo stato di fatto, convivo felice anche con I "pochi" dischi nuovi che riesco ad acquistare. 1
wow Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 Il vinile si sente meglio, comporta un rituale tanto affascinante, ci fa tornare giovani, però tutta questa scelta non ce la vedo, specie se si hanno gusti poco convenzionali.
Sonicrage Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 5 minuti fa, wow ha scritto: però tutta questa scelta non ce la vedo, specie se si hanno gusti poco convenzionali. Nella musica alternativa, poco convenzionale, il vinile e' il supporto d'elezione da sempre. Nella metà degli anni novanta, quando gli lp erano praticamente spariti, le etichette indipendenti continuavano a fare uscire dischi e singoli, i mitici 7", in vinile. Gli artisti piu' o meno conosciuti facevano quasi solo i CD, infatti le stampe in vinile dei '90 sono rarissime e costosissime. Vedi, chesso', "Sweet Revenge" di Sakamoto. Oggi, che il vinile e' di moda, escono piu' lp che cd. Comunque, il fatto che esista lo streaming e' un bene per chi ritiene superfluo ed uno spreco di soldi acquistare musica su supporto fisico. Prima questa alternativa non c'era, per fortuna ora c'e'. Per dire, se per vedere l'ora esistessero solo orologi costosi, io sarei sempre in ritardo😁 2
minollo63 Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 @wow Concordo con quanto detto da @Sonicrage in entrambi i suoi ultimi interventi precedenti: proprio di musica per gusti "poco convenzionali" c'è ne è parecchia in giro, soprattutto in vinile ma anche in altri formati meno "nobili" (cassette, cd) ovviamente non la trovi in vendita nei grandi magazzini o nei negozi generalisti, devi cercare in negozi "poco convenzionali" ! In più ora con internet hai maggior possibilità di contattare direttamente artisti, etichette e distributori per entrare in possesso del disco desiderato che non un tempo, quando avevi solo la posta e i cataloghi cartacei, e se fortunato il telefono, ovvero potevi contattare telefonicamente il negozio (in Italia, visti i costi delle chiamate internazionali...) Purtroppo tutto questo rischia di perdersi con l'avvento massiccio dello streaming, che se da un lato ha aperto infinite porte su un mondo altrettanto infinito di musica, dall'altro rischia di strozzare e inaridire la produzione musicale per così dire specializzata non in grado di sostenere certi costi. Ciao ☮️ Stefano R. 1
crosby Inviato 14 Luglio 2022 Autore Inviato 14 Luglio 2022 @minollo63 secondo me la produzione indie, non sarà intaccata dal fenomeno streaming semmai avvantaggiata. I dischi si posso ordinare direttamente dall'artista o comprare sul web in generale e se qualcuno buca di più lo trovi su spoty (e che comunque nessuno vieta all'artista di dare i propri lavori alla piattaforme per l'ascolto. sono mica i pinkfloi che per qualsiasi stronzata hanno il preorder, per gli "indi" più gente ti ascolta meglio è per te
scroodge Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 Pure io ascolto musica ovunque, restando come momento priviligiato, appena posso, quello seduto davanti allo "stereo". Ascolto in streaming e su supporti. Non posso però prescindere dall'avere la musica di mia proprietà e sopratutto svincolata da una connessione col mndo esterno. Ovvero, rimane prioritaria, ma non esclusiva, l'esigenza che l'unico limite all'accesso alla mia musica sia la disponbilità di energia elettrica e null'altro.
minollo63 Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 @crosby si la produzione indie sarà avvantaggiata se saprà resistere e sopportare questa situazione contingente. Perchè se non riusciranno a superare la crisi di produzione dei vinili (poche stamperie dedicate a pieno ritmo ai lavori della major) e la grande visibilità solo degli artisti mainstream, per forza di cose saranno costrette a soccombere. E lo dico con il cuore e la mente piena di tristezza e angoscia (passatemi i termini un po' forti riferiti a un bene non di stretta necessità...) Ciao ☮️ Stefano R.
crosby Inviato 14 Luglio 2022 Autore Inviato 14 Luglio 2022 @minollo63 anzichè farsi stampare il vinile si faranno stampare i cd che costano niente in autoproduzione
Sonicrage Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 1 ora fa, minollo63 ha scritto: Perchè se non riusciranno a superare la crisi di produzione dei vinili (poche stamperie dedicate a pieno ritmo ai lavori della major Si questo e' un problema non di poco conto. Alcuni artisti indipendenti, ad es. "The Reds, Pinks and Purples, hanno dovuto rinviare di parecchi mesi l'uscita della versione in vinile dei loro album per i motivi da te riferiti. Ma, premesso che ogni musicista vorrebbe vendere il piu' possibile, un gruppo rock spesso propone un lavoro che ha anche un valore artistico e pur di farlo uscire si accontenterbbe anche di una musicassetta o un cd, come diceva@crosby. Diverso il discorso per progetti musicali che nascono solo come "prodotto" e basta, li' contano i grandi numeri ed i soldi che si riescono a tirare su'! Ma, vedi il fenomeno Maneskin, mi pare che questi musicisti guadagnino piu' con la "vendita" della loro immagine, ben costruita, che con quella dei vinili/cd. Per carita' nulla di male, bravi loro e tanto di cappello a chi gli sta dietro; sono un azienda fiorente e finché e' caldo fanno bene a battere il chiodo!
CDJ Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 Buongiorno a tutti. Non ho mai dato molta importanza ai supporti fisici (eccetto i libri),diciamo che "li subivo" (anche se spesso andavo a Londra,a volte anche solo per un giorno dal mio pusher Nicky Blackmarket a rifornirmi...) Finalmente nel 2003 iniziai a trovare file di mio gradimento e da allora ho sposato questo tipo di fruizione.
briandinazareth Inviato 14 Luglio 2022 Inviato 14 Luglio 2022 i supporti fisici non suonano meglio dello streaming, punto. si può sperimentare facilmente. siamo noi che tendiamo a suonare meglio con i supporti fisici: la scelta, il valore dato dall'acquisto e, soprattutto, il rito di mettere un vinile o un cd, cambia totalmente la nostra attenzione alla musica. il problema dell'infinita scelta e disponibilità è proprio questo...
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