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Melius Club

La democrazia, la maggioranza, i torti, le ragioni e altre amenità.


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Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

La maggioranza va temuta (basta scambiare due chiacchiere con chicchessia per aver terrore di maggioranze e minoranze) e tutto cio’ che serve ad annacquare impulsivita’ democratica (o pseudodemocratica visto il modo in cui si forma l’opinione pubica) di maggioranza e minoranza e a immetterlo nei sentieri razionali del diritto e della civilta’ che solo esso garantisce e’ da me bene accetto

Hai connesso due interessanti considerazioni di rilievo già sfiorate in precedenza:

1) quella relativa ai tempi di "digestione" delle nuove istanze, non so se temere più i conservatori retrogradi o i presunti innovatori a tutti i costi e le loro intemperanze..

il tempo smussa gli spigoli da una parte e le esagerate velleità da un'altra, permettendo mediazioni altrimenti impossibili.

 

2) quella della "presunta perfetta razionalità" del diritto e dei parametri della civiltà, che non sono immutabili, così come molti cosiddetti principi, che spesso risultano pure incomprensibili a larga parte della popolazione, creando non pochi problemi nel guidare e dirimere le varie controversie.

anche in questo caso il tempo fa spesso da ammortizzatore permettendo, ad alcuni, di accettare posizioni che posso apparire lunari ad altri, sopratutto  nei primi tempi.

 

Ps.

ciò non toglie che gli scontri che si vengono a creare continuamente sulle supposte ragioni (inalienabili) degli uni e degli altri, maggioranza o minoranza che siano, sfianchino anche i più disponibili alla partecipazione attiva alla vita democratica.

tutto pare questione di vita e di morte ormai, e un serio attentato alla democrazia, anche le più stolte banalità.

un al lupo al lupo continuo e fuorviante.

Inviato

Quindi gira e rigira... nullo dice un po' a tutti che non hanno capito la domanda, ci sono interventi interessanti ma sono riflessioni, e lui non dà una risposta... Quindi il "la democrazia non è il miglior sistema ma gli altri sono peggio" era così sbagliato? Si parlerà pure di misure, ma non s'è andati oltre.

briandinazareth
Inviato
20 ore fa, nullo ha scritto:

accettare di dovere aspettare che particolari movimenti culturali abbiano il tempo di sendementare nella coscienza maggioranza delle persone.

 

questa è una follia che non ha diritti in democrazia. 

ovvero il dibattito pubblico è libero e non vincolato dal fatto che le argomentazioni siano maggioritarie oppure no.

moltissime opinioni che sono adesso considerate basilari della nostra vita e cultura sono nate in totale minoranza, ovviamente non hanno aspettato chissà cosa ma hanno cambiato la realtà.

vedi divorzio, aborto, soppressione del delitto d'onore, lo stupro come reato contro la persone e non contro la morale ecc. 

basterebbe poi pensare alla questione omosessuale, se avessimo dato retta a quelli del "non sono maggioranza" saremmo ancora con i gay che si nascondono o il partner che rischia di non poter neppure andare a trovare ilsnuo compagno di vita in ospedale. 

senza libero dibattito non esiste democrazia e l'idea che la maggioranza abbia ontologicamente più ragione della maggioranza e fuori da ogni orizzonte di qualunque dei maestri di questa forma di gestione del potere.

  • Melius 1
Inviato
16 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

ovviamente non hanno aspettato chissà cosa ma hanno cambiato la realtà.

Hanno aspettato la maturazione culturale e il giusto humus.

sul divorzio te lo dice il risultato del referendum.

tante altre non sono così importanti per la maggioranza delle persone, ma possono rappresentare delle medaglie irrinunciabili per alcuni, non farei affidamento su quelle.

chiaramente, parlando di andare contro la maggioranza con ragioni che vincono, si parla di mediazione che ribalta un risultato altrimenti scontato, e non esiste senza il giusto lasso di tempo per l'opportuna elaborazione, almeno poggiandoci su basi statistiche rilevanti e ce ne sono.

Ps

se invece parliamo di ragioni su battaglie ancora da vincere è altro discorso.

Inviato
31 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

basterebbe poi pensare alla questione omosessuale, se avessimo dato retta a quelli del "non sono maggioranza"

Ma che stai a dire?

che c'entra se i gay siano la maggioranza o meno.

sono le persone e l'ambiente in cui interagiscono che in maggioranza devono imparare ad accettarli.

E sta succedendo, come è normale che sia, senza bisogno di correre oltremodo col risultato di fare alzare steccati da parte dei più retrivi.

ovvio che ci sarà sempre qualche fesso che starnazzerà, ma saranno sempre più marginali e quindi irrilevanti col passare del tempo, davanti ad una nuova normalità.

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, nullo ha scritto:

Ma che stai a dire?

 

sto a dire che quando a 19 anni suonavo di fronte al vescovo e ai suoi preti e un paio di migliaia di altre personeuna canzone sulla liberazione dallo stigma dell'omosessualità (liberamente tratto dalla storia d'amore di due mie amiche sedicenni) eravamo in fortissima minoranza.

l'insulto peggior che potessi fare ad un uomo era "frocio". 

grazie alla cocciutaggine di una minoranza che se ne sbatteva del fatto di essere tale, nel corso degli anni si è riusciti a cambiare così profondamente il sentire comune da rendere oggi assurdo il discriminare qualcuno perché preferisce la fava alla patata o viceversa.

non è poco e dimostra ancora una volta che essere in maggioranza o in minoranza non dice assolutamente nulla sulla fondatezza o civiltà delle rispettive posizioni.

 

 

Inviato
18 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

grazie alla cocciutaggine di una minoranza che se ne sbatteva del fatto di essere tale, nel corso degli anni si è riusciti a cambiare così profondamente il sentire comune da rendere oggi assurdo il discriminare qualcuno perché preferisce la fava alla patata o viceversa.

Ma questo non c'entra nulla col giusto e lo sbagliato, il torto e la ragione,

sono cambiati costumi, come sempre del resto, e di conseguenza l'atteggiamento....

e sono occorsi decenni e altri ce ne vorranno.

 

anche se tua moglie ti cornifica non gli "devi" più sparare per salvare l'onore. 

qualche ritardatario ( o ritardato) spara ancora.

le leggi seguono di conseguenza la nuova maggioranza, durante il passaggio fra un sistema di costumi e altro c'è stata qualche rogna, come è normale che sia.

e nel tempo di passaggio tu vuoi sempre accelerare più di quanto possa fare il mondo. Convinciti, non sei il sistema di misura di riferimento del mondo.

il mondo va coi suoi tempi.

 

briandinazareth
Inviato
Adesso, nullo ha scritto:

Ma questo non c'entra nulla col giusto e lo sbagliato, il torto e la ragione,

sono cambiati costumi, come sempre del resto, e di conseguenza l'atteggiamento....

e sono occorsi decenni e altri ce ne vorranno.

 

anche se tua moglie ti cornifica non gli "devi" più sparare per salvare l'onore. 

qualche ritardatario ( o ritardato) spara ancora.

le leggi seguono di conseguenza la nuova maggioranza, durante il passaggio fra un sistema di costumi e altro c'è stata qualche rogna, come è normale che sia.

e nel tempo di passaggio tu vuoi sempre accelerare più di quanto possa fare il mondo. Convinciti, non sei il sistema di misura di riferimento del mondo.

il mondo va coi suoi tempi.

 

e dall'inizio che dico che la democrazia non ha a che fare con il torto o la ragione. 

e neppure essere in maggioranza o minoranza ha una diretta connessione con giusto o sbagliato (ammesso e non concesso che possiamo delimitarli con una precisione sufficiente). 

"il mondo va coi suoi tempi" è una di quelle frasi finto-profonde alla fabio volo che non significano assolutamente nulla.

una pseudo-saggezza che non dice nulla sulle questioni ma che si affida ad un fatalismo conservatore che impedisce di comprendere, per quanto possibile, come le opinioni minoritarie possano divenire dominanti e come tutto questo abia portato, in generale, ad un drammatico miglioramento della civiltà della vita di tantissime persone. 

nel mondo reale i movimenti di opinione e, a volte, singoli personaggi, hanno influenzato profondamente la storia anche se originariamente in forte minoranza.

non esiste un "tempo" del mondo, la questione è assai più complessa e affascinante.

io ringrazio sempre quelli che, in minoranza, hanno combattuto per rendere la vita su questo pianeta migliore.
la battaglia contro la schiavitù, il voto per le donne, i diritti degli omosessuali, la libertà di espressione, l'abolizione dei titoli nobiliari, la democrazia stessa... e potrei continuare a lungo.
tutte battaglie cominciate in fortissima minoranza ma che plasmano quelli che oggi consideriamo i valori dell'occidente.

è molto facile stare sempre dalla parte della maggioranza e non sporcarsi mai le mani.

  • Melius 1
Inviato
45 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

tutte battaglie cominciate in fortissima minoranza ma che plasmano quelli che oggi consideriamo i valori dell'occidente

Gli aspetti rivoluzionari di un cambiamento di costume sono cominciate da una posizione di minoranza, notizia che mi lascia indifferente, mia pare la norma.

e sono diventate di maggioranza atttaverso una forzatura o una larga condivisione maturata nel tempo?

statisticamente la prima quando sono relative ad argomenti molto divisivi, come già scritto in precedenza.

tra l'altro la qualità del risultato della rivoluzione non è necessariamente esente da critiche e ulteriori aggiustamenti, compreso qualche passo indietro.

vedi suffragio universale, che va e viene da un campo positivo a quello negativo a seconda della bisogna su questi schermi.

 

45 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

molto facile stare sempre dalla parte della maggioranza e non sporcarsi mai le mani.

E chi starebbe sempre e comunque dalla parte della maggioranza?

questa frase è cretina, lasciala a chi non ci arriva e si è già espresso in tal senso.

Non confondere i ruoli con le strategie.

Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

dall'inizio che dico che la democrazia non ha a che fare con il torto o la ragione

Veramente siamo partiti dall'affermazione tua che non necessariamente la maggioranza in democrazia abbia ragione.

continuo a pensare che fino a che la maggioranza delle persone non cambi idea, diviene difficile accettare democraticamente l'affermazione di una posizione contraria a quella di maggioranza e giustificarlo a quella stessa maggioranza.

oltrettuo è pure molto pericoloso per i conseguenti squilibri che questo può creare, veri mostri in politica.

abbiamo recentemente dato troppo al riguardo.

 

diverso è essere e/o sentirsi liberi di operare stimoli al cambiamento nei termini consentiti.

Sono sempre per la massima libertà, in tal senso, ma un conto è operare uno stimolo, altro è sentirsi uno spirito guida.

 


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