Franco66 Inviato 22 Luglio 2022 Inviato 22 Luglio 2022 Buongiorno. Ho assistito al meraviglioso concerto musicale di Cesare Cremonini nello stadio Arena della Vittoria di Bari, secondo il mio modesto parere, devo dire che l'amplificazione è stata impeccabile, sia per le voci che per gli strumenti, ma mi è mancata la potenza, anche se si avvertivano le vibrazioni provenienti dalla gradinata. Chiedo agli esperti del suono, se ci sono compromessi di natura tecnica che impongono scelte di qualità audio anzichè potenza oppure si può avere più potenza senza rovinare il suono, o ci sono altri motivi. Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno darmi una spiegazione.
corrado Inviato 22 Luglio 2022 Inviato 22 Luglio 2022 Credo che per legge non si possono superare certi decibel anche se alcuni giorni fa i Rammstein a Torino a momenti buttavano giù lo stadio.
Simo Inviato 22 Luglio 2022 Inviato 22 Luglio 2022 @Franco66 qualità negli stadi tra virgolette. Fonometro alla mano e ti accorgeresti che la dinamica è inesistente e la risposta in frequenza molto limitata in altro e assolutamente non lineare in basso. Di solito impressionano per impatto e grandezza del suono. Sui livelli ci sono dei limiti ma spesso dipende dalla voglia del fonico di smanettare. Ricordo i chemichal Brother allo stadio di Livorno. Ero lungomare a fare un aperitivo sul mare a circa 1 km in linea d'aria e mi tremava la sedia sotto le chiappe. Chi c'era poi mi ha detto che i bassi erano devastanti, da togliere il fiato.
Amministratori cactus_atomo Inviato 22 Luglio 2022 Amministratori Inviato 22 Luglio 2022 @Franco66 tutti i suoni amplidficati. al chiuso o alla'perto, sonosoggetti inevitabilemntr a compromessi. in uno stadio la dustanza degli ascoltatri dai sisyemi di amplificazione non è fissa, ma assai variabile, il pibblico può stare nel parterre sulle gradinate, pià o meno vicino agli altoparlanti, occorre trovare una soluzione ragionevole per tutti e non impossibile per alcuni. il pubblico di un concerto live poi non sta vermo, si muove, chiacchiera va la bar, mangia beve poga fa il coro. poi uno stadio è uno spazio aperto e non è che il serive possa provare a lungo,in genere devono montare tutto e provare in meno di una giornata
corrado Inviato 23 Luglio 2022 Inviato 23 Luglio 2022 Il 22/7/2022 at 11:45, cactus_atomo ha scritto: poi uno stadio è uno spazio aperto e non è che il serive possa provare a lungo,in genere devono montare tutto e provare in meno di una giornata Se suona la banda di paese sì, altrimenti può volerci anche una settimana a seconda del gruppo/cantante..
Capotasto Inviato 23 Luglio 2022 Inviato 23 Luglio 2022 Ante covid ho assistito ad un concerto di Vasco a San Siro. Non sono un suo fan, ma mia moglie si, è non lo aveva mai sentito live. Eravamo in tribuna arancione, piuttosto centrale. Fosse stato per una partita di calcio, una posizione eccellente. Bene, mai sentito niente di peggio in vita mia. Anzi, "sentito" è già una parola grossa, perché un rumore (suono non lo si poteva proprio definire) così magmatico, squilibrato, fastidioso, esageratamente pompato era difficile aspettarselo, visto che i concerti di "Vasco a San Siro" sono entrati nel mito collettivo. Non si riuscivano nemmeno a capire le parole delle canzoni, tanto il tutto risultava sovrastato da un casino indecente. Giusto perché sono canzoni note, e tutti le conoscono a memoria, altrimenti intelligibilità praticamente zero. Il classico concerto per poter dire "io c'ero". Sì, però uno c'era non ha potuto sentire un ca..o. Bell'affare. Faccio fatica a capire cosa ci sia di mitico in tutto ciò.
senek65 Inviato 23 Luglio 2022 Inviato 23 Luglio 2022 Sentito Robert Plant a Lucca la settimana scorsa. Audio perfetto.
Velvet Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 Ci vuole manico, impianto e posto giusti. Una delle cose più appaganti a livello audio (impianti hi-end compresi) che ho sentito finora è stato un live dei Kraftwerk nei primi anni 2000. Con una dinamica e potenza devastanti eppure dettagliatissimo nei suoni. Quanto all'SPL esistono limiti stabiliti da ogni comune in base alla zona e al "contenitore" perciò da quelli non si prescinde indipendentemente dal resto. 1
senek65 Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 20 minuti fa, Velvet ha scritto: Ci vuole manico, Soprattutto. All'Unipol arena di Bologna ho visto Paul Mccartney, suono al top, e Rogers Waters suo o così, così. Mi è capitato di sentire lo stesso gruppo con due fonici diversi e luoghi diversi e passare dall'eccellente all'inascoltabile. Sting all'Area di Verona aveva un suono eccellente, così come Capossela in teatro.
Velvet Inviato 24 Luglio 2022 Inviato 24 Luglio 2022 Con la tecnologia di oggi (DSP, linee di ritardo, sistemi iperdirettivi) si può far suonare decentemente anche un luogo ostico e non progettato per l'audio (i famigerati palasport sono un buon esempio) che solo 20 anni fa sarebbe stato una tortura per le orecchie. Ma ci vuole appunto manico e la possibilità/tempo per cucire su misura il setup sul luogo. Questo non sempre è possibile per i tempi stretti dei tour (un giorno per montaggio palco, un giorno per soundcheck e concerto). Ho sentito recentemente due concerti "open field" di orchestra, coro e cantanti d'opera amplificati devo dire in modo lusinghiero. Okkei i violini suonavano inscatolati e non era certamente un suono "acustico" ma mi sono meravigliato di come oggi si possano raggiungere risultati molto buoni in una situazione criticissima, con cantanti che si muovono liberamente sullo spazio di 50 metri, coro idem ecc.
davenrk Inviato 26 Luglio 2022 Inviato 26 Luglio 2022 L'italiana Powersoft è leader mondiale in questo settore.
TetsuSan Inviato 26 Luglio 2022 Inviato 26 Luglio 2022 Avere un suono qualitativamente uniforme su tutta l'area occupata dal pubblico di un concerto è abbastanza complesso. I grandi cluster dei medio alti + i subwoofer che costituiscono il fronte principale devono integrarsi perfettamente con i sistemi che servono il fronte palco ed i sistemi per il pubblico più laterale ed arretrato, con le opportune linee di ritardo. Il "casino" molto spesso è riconducibile alla sovrapposizione dei medesimi suoni, sfasati temporalmente, e serve veramente molto manico per far convivere il suono amplificato con l'assorbimento fisico ed il casino generato dal pubblico. Fortunatamente la massiccia diffusione dei mixer digitali che "parlano" tramite il protocollo Dante (incapsulato in ethernet) con il palco e con le amplificazioni, consentono ai tecnici di passeggiare tra il pubblico con un tablet wifi, propaggine fisica della consolle, ed apportare le necessarie modifiche alle impostazioni delle varie apparecchiature. Mediamente ormai i service lavorano tutti bene, anche perché il livello dell'hardware è parecchio spostato in alto. Per il resto serve manico, orecchio e tanto buon gusto da parte del fonico, che oltretutto deve conoscere benissimo la struttura della scaletta e dei brani. In questo senso, la possibilità offerta dai mixer digitali di lavorare per "scenari" (preset per ogni brano commutabili in tempo zero) aiuta tantissimo. Mi permetto di linkare la descrizione di 2 semplici mixer digitali utilizzati per piccoli concerti live, per dare l'idea delle possibilità operative. https://www.thomann.de/it/behringer_x_air_xr18.htm ( completamente gestibile via app ) https://www.thomann.de/it/behringer_x_32.htm
captainsensible Inviato 26 Luglio 2022 Inviato 26 Luglio 2022 Nei grossi live non è il fonico a regolare il PA, ma una persona dedicata (il PA-man) che si assicura che lo stesso venga installato secondo le linee guida del costruttore e venga settato "al meglio" per quella location. E' ovvio che sia difficile ottenere uniformità di prestazione in ogni posizione dell'audience, soprattutto in caso di grossi eventi, anche se ci sono dei programmi di simulazione (che usa appunto il PA-man) per fare il puntamento dei diffusori, calcola i ritardi, ecc. Storicamente il posto "migliore" è sempre quella in corrispondenza del mixer di sala. L'ambiente live è più ostico di quello di casa, anche se a qualcuno potrebbe sembrare il contrario. CS
Velvet Inviato 26 Luglio 2022 Inviato 26 Luglio 2022 1 ora fa, captainsensible ha scritto: L'ambiente live è più ostico di quello di casa Non solo, per un dato impianto che ti porti in tour non esiste "un" ambiente, ma "N" ambienti completamente diversi fra loro per capienza, conformazione fisica, trattamento, progettazione ecc ecc. Anche il meteo, date le lunghe distanze di propagazione del suono, ci mette la sua nelle location all'aperto: fare tarature e check finale alle 19 e poi trovarsi alle 22 con il meteo cambiato per umidità, temperatura, vento significa ascoltare un suono molto diverso. Quindi? Eh quindi ci vuole manico... 😉
captainsensible Inviato 26 Luglio 2022 Inviato 26 Luglio 2022 9 minuti fa, Velvet ha scritto: Eh quindi ci vuole manico... 😉 Non è semplice, non è questione di manico. Vogliamo pensare che il fonico di Vasco o il PA man di Vasco sono ragazzetti alle prime armi senza "manico" ? No, questi sono signori professionisti che fanno questo mestiere da decenni. E poi ripeto gli impianti andrebbero valutati al mixer, se proprio si vuole fare gli audiofili anche in questo caso. CS
Velvet Inviato 26 Luglio 2022 Inviato 26 Luglio 2022 16 minuti fa, captainsensible ha scritto: Vogliamo pensare che il fonico di Vasco o il PA man di Vasco sono ragazzetti alle prime armi senza "manico" ? Scusa e questo chi l'avrebbe scritto qui? Come in ogni lavoro, ci sono onesti professionisti e fuoriclasse. I secondi sono contesi a livello globale i primi no.
corrado Inviato 26 Luglio 2022 Inviato 26 Luglio 2022 31 minuti fa, captainsensible ha scritto: E poi ripeto gli impianti andrebbero valutati al mixer, se proprio si vuole fare gli audiofili anche in questo caso. Anche se non sono quasi mai al centro.
Simo Inviato 30 Luglio 2022 Inviato 30 Luglio 2022 @Capotasto esatto, negli stadio difficilmente ho capito qualcosa dalle tribune, ci ho sbattuto le corna 2 volte e mai più. L'unica è andare fronte palco. Io se posso mi piazzo sempre qualche metro davanti al mixer. @Velvet kraftwerk dal vivo sono qualcosa di spettacolare, lasciano il segno! Pure Aphex twin non scherza. che chiulo averli visti insieme a due passi da casa.. che serata😍
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