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Melius Club

Il programma di Salvini


Muddy the Waters

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Inviato

Che la Lega sia filoputiniana e’ un falso clamoroso, e non serve ripeterlo per farlo diventare vero.

Salvini ha ribadito senza possibilità di dubbio 

Ripensare (che non significa “togliere”, casomai incrementare) le sanzioni non significa “favorire Putin”.

E comunque gli intelligentoni del PD rischiano di fare un favore a Salvini, visto che il 51% degli italiani e’ contro queste sanzioni.

Vedremo come andrà a finire e chi morderà il cuscino lunedì 26 settembre.

  • Haha 1
Inviato

Salvino ha fatto un discorso che pareva scritto da Peskov.

Lunedi il csx morderà il cuscino, anche se doveva morderlo alle ultime amministrative e non andò così ma i fan dells dx subiranno cinque anni di prese per il cūlus, nella migliore delle ipotesi... 

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Questo è un fenomeno leghista, a calci in cūlus sarebbe poco:

è leghista...

Inviato

In ogni caso la collocazione atlantica dell’Italia non e’ proprio in discussione, la Meloni dovrebbe prendere il doppio di Salvini, per cui non si pongono particolari problemi.

Se con questa propaganda la Lega rubera’ un po’ di voti alla Meloni o tra gli astenuti “pacifisti per opportubismo” e perfino tra gli elettori del PD.

A leggere questo forum nel periodo pre-elezioni, ad esempio, i pacifisti @appecundria e @31canzoni sembrano perfettamente allineati con Salvini (cit. thread “la questione Ucraina”).

A maggior ragione ora che, e’ dimostrato, le Sanzioni non solo ci stanno massacrando, ma stanno facendo guadagnare il doppio a Putin.

Inviato

@Roberto M guerrafondaio 😂 Roberto, tu sei allineato con Salvini e la Meloni contemporaneamente...diciamo che sono tempi difficili e che c'è confusione trasversale, per non dire altro.

Inviato
56 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Che la Lega sia filoputiniana e’ un falso clamoroso

Ma Salvini lo sa 'sto fatto?

Inviato
43 minuti fa, Roberto M ha scritto:

la collocazione atlantica dell’Italia non e’ proprio in discussione, la Meloni dovrebbe prendere il doppio di Salvini

A parte che Meloni è diventata atlantica come me quando diventai juventino, Salvini è determinante.

Comanderà lui come comandava nel Conte Uno.

Inviato
3 minuti fa, Roberto M ha scritto:

In ogni caso la collocazione atlantica dell’Italia non e’ proprio in discussione, la Meloni dovrebbe prendere il doppio di Salvini, per cui non si pongono particolari problemi.

Il rischio è che i voti di Salvini servano per fare il governo e che senza quei voti la maggioranza non ci sia, quindi non hai garanzia sulle scelte politiche, purtroppo oggi la Lega non è in linea con il resto della coalizione esattamente come nel CSX la linea del PD sull’ atlantismo non è garantita a causa dei Verdi e della Sinistra italiana.

37 minuti fa, appecundria ha scritto:

Salvini è determinante.

Comanderà lui come comandava nel Conte Uno.

Non sono d’accordo, non comanderà perché non sono sicuro neppure che comando ancora lui nella Lega, ma di certo potrà condizionare l’azione di governo e farci perdere credibilità a livello internazionale ed all’interno dall’Alleanza Atlantica, dove rischiamo di essere trattati come un’Ungheria o una Turchia “qualsiasi”, un primo assaggio lo abbiamo già avuto con i precedenti governi con la Lega al suo interno.

Inviato
39 minuti fa, appecundria ha scritto:

quando diventai juventino

Tu da juventino facevi cagare e non eri credibile, Salvini invece da filoputiniano ha il physique du role e tutto sommato gli piace, ha già scambiano due Merkel prima e due Mattarella poi per un Putin, esistesse un fantacalcio della politica giocherebbe in interregionale. 

  • Haha 1
Inviato

 

Calenda: “Governo di unità nazionale, con Lega e Fdi”

Dopo il voto, “non farò un’alleanza con il Pd, altrimenti l’avrei fatta prima” ma “vorrei fare un governo di larga coalizione che pacifichi l’Italia. Non è mai con il Pd, penso vada fatto un governo di unità nazionale con Pd, Lega e anche Meloni, se con un’agenda di buonsenso”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite di Rtl 102.5.

 

Inviato
3 ore fa, 31canzoni ha scritto:

guerrafondaio 😂 Roberto, tu sei allineato con Salvini e la Meloni contemporaneamente...diciamo che sono tempi difficili e che c'è confusione trasversale, per non dire altro.

per questo esistono la curvatura dello spazio tempo, i multiversi e la Forza ... 

Inviato

I voti di Calenda saranno in quantità minore delle particelle di sodio in un litro di acqua Lete (sponsor di una grande squadra) ...  

Inviato

Vediamo, un governo del buonsenso sarebbe una bella novità 

Inviato
2 ore fa, Roberto M ha scritto:

vorrei fare un governo di larga coalizione

Carle' magna tranquillo. 

Inviato

Grave affronto subito da Salvini: rimossa da Spotify la hit "Vesuvio erutta, Napoli distrutta". Resta però disponibile sulle altre piattaforme di streaming. 

Notizia vera.

Inviato

 

https://www.open.online/2022/09/05/elezioni-politiche-2022-matteo-salvini-condanna-sanzioni-russia/
 

Salvini torna a condannare le sanzioni alla Russia: «L’unica emergenza si chiama bolletta, la Ue aiuti gli italiani»

5 Settembre 2022 - 12:59

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Il leader della Lega, in contrapposizione rispetto agli altri partiti del centrodestra, insiste sulla necessità di rimodulare la risposta all’invasione dell’Ucraina

 

Da Fano a Cernobbio, passando per i talk show in radio e tv: Matteo Salvini, ormai da giorni, sta criticando il sistema sanzionatorio che le istituzioni europee hanno imposto alla Russia. La sua voce – l’unica nel centrodestra che va in questa direzione – rivela l’ennesima crepa di una coalizione che non è mai apparsa davvero compatta su svariati temi di politica interna ed estera. Dopo il Forum Ambrosetti di ieri, nella mattina di oggi – 5 settembre – il leader del Carroccio è tornato a mostrare scetticismo sull’efficacia delle misure: «Al posto delle sanzioni, che dovevano danneggiare i russi, sarebbe meglio proteggere gli italiani ed europei con uno scudo, un paracadute». A Bolzano, per un evento di campagna elettorale, Salvini ha sottolineato che «l’unica emergenza in questo momento si chiama bolletta luce e gas. È grave che una parte della politica non lo capisca. Si tratta di un problema continentale e nazionale».

«Servono soldi da Bruxelles che ha chiesto le sanzioni evidentemente sbagliando i conti – ha proseguito il leghista -. Sarebbe incredibile se l’Europa non muovesse un dito, visto che rischiamo di lasciare al buio e al freddo milioni di italiani. Se non si muove l’Europa, deve farlo il governo nazionale. L’Europa che impone sanzioni è la stessa che ha il dovere di aiutare gli italiani a pagare le bollette, non può essere Bolzano a pagare per le sanzioni alla Russia – e ha concluso -. Il debito? Se serve sì, subito. Lo hanno fatto tedeschi, francesi e spagnoli. Meglio 30 miliardi oggi per salvare un milione di posti di lavoro, invece di 100 per un milione di casse integrazioni». L’insistenza di Salvini sul tema costringe i suoi alleati a ribadire il proprio sostegno, invece, alla strategia sanzionatoria dell’Unione europea.

Il sottosegretario alla Difesa di Forza Italia, Giorgio Mulè, parlando ad Agorà in contemporanea con l’evento del leader del Carroccio, ha smentito seduta stante l’alleato di coalizione: «Il centrodestra non ha mai fatto mancare i voti nel parlamento italiano e in Europa a sostegno delle sanzioni contro la Russia che, invadendo l’Ucraina, è venuta meno a quei valori che per Forza Italia sono non negoziabili. Su questo non facciamo un solo passo indietro. Anzi, diciamo che laddove l’effetto delle sanzioni non sia più quello dovuto è necessario individuare nuovi ambiti dove colpire ancora più duramente la Russia». In onda su Radio24, anche Luigi Brugnaro – presidente di Coraggio Italia, componente della lista di centrodestra Noi moderati – ha contraddetto Salvini sulle sanzioni: «Noi dobbiamo essere assolutamente compatti con gli Stati Uniti e con l’alleanza storica che abbiamo da sempre. Nessun cedimento assolutamente».

La posizione della Lega sembrerebbe un tentativo per recuperare i consensi nel tessuto imprenditoriale del Nord, terra di elezione per il Carroccio ma dove, secondo gli ultimi sondaggi, il partito di Giorgia Meloni avrebbe strappato la leadership a Salvini. Le aziende del Nord-Est sono quelle che più hanno sofferto delle sanzioni, avendo costruito negli anni un fitto sistema di scambi commerciali con la Russia. Ed è stato lo stesso leghista a rendere pubblica la richiesta arrivatagli dagli imprenditori: «Mi stanno chiedendo di rivedere le sanzioni alla Russia, perché è l’unico caso al mondo in cui le sanzioni, volute per fermare la guerra e colpire un regime, danneggiano non i sanzionati ma coloro che sanzionano». 

La battaglia della Lega sta diventando una spina che minaccia non tanto gli avversari di centrosinistra – anche nella coalizione a guida Pd ci sono opinioni contrastanti sul tipo di supporto da dare all’Ucraina -, ma la bolla che Meloni sta cercando di far crescere intorno a sé. Una bolla fatta di rassicurazioni nei confronti delle istituzioni internazionali, degli stakeholder finanziari, di quelli che un tempo erano i poteri forti da combattere e che oggi sono interlocutori necessari per permettere davvero alla prima donna della storia italiana di entrare a Palazzo Chigi da presidente del Consiglio. Ma che da Meloni pretendono massima chiarezza sulla collocazione dell’Italia nello scacchiere internazionale.

 

Inviato

Alla fine Salvini e la Lega oggi rappresentano nel CDX esattamente cioè che i Verdi e Sinistra Italiana rappresentano in seno all’alleanza di CSX, sono completamente avulsi dalla coalizione, non li accomuna niente sul tema della politica estera, hanno delle questioni di politica interna una visione demagogica e populista che li porta non ad affrontare i problemi alla radice con una precisa strategia per cercare delle soluzioni a lungo termine, ma solo l’idea di portarsi a casa il maggior consenso elettorale nell’immediato.

Il passaggio in cui Salvini chiede al Governo di “pagare” le bollette anche facendo ulteriore debito ne è un esempio lampante, rilancia la proposta di maggiore presa elettorale immediata senza avere una reale visione del futuro e nello specifico del settore che ha bisogno, prima di ogni iniziativa tattica, che venga disegnata ed attuata una strategia chiara per il paese, soprattutto alla luce di quanto oggi stiamo vivendo, senza una quadro chiaro del futuro un aiuto alla imprese sul versante energia diventa inutile perchè estemporaneo e non garantisce la sopravvivenza delle imprese nel medio lungo periodo. 

Inviato

Il leader della Lega è attento soprattutto a mettere in atto la strategia del Cremlino relativa alle sanzioni, la controffensiva mediatica al riguardo è partita all’unisono su tutti i media e da più fonti si sente ripetere lo stesso mantra, ripetendo falsità e slogan, “le sanzioni non colpisco la Russia ma colpiscono noi”, “la sanzioni stanno arricchendo Putin” ed altre simili amenità che non hanno fondamento alcuno, i dati confermano altro ma, soprattutto, ci dicono che i costi dell’energia non hanno correlazioni dirette con le sanzioni, anche eliminarle nell’immediato non porterebbe ad alcun cambiamento nei costi dell’energia e quindi in quelle delle bollette ma, soprattutto, non porterebbe nessun cambiamento nella necessità strategica di trovare altri fornitori più affidabili della Russia di Putin che, per ovvi motivi, oggi non può più rappresentare un fornitore praticamente esclusivo ne per l’Italia e neppure per la UE.

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