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Melius Club

Fine Vita. Scegliere con dignità


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Inviato
1 ora fa, audio_fan ha scritto:

Pensavo che si parlasse di morte.

No, di eutanasia che è qualsiasi di un po’ diverso che non parlare di morte in modo generico.

Inviato

Credo che Cappato sara’ assolto anche con l’attuale formulazione, perche’ “agevolare” implica un ruolo “attivo” di facilitazione che qui non sussiste essendo la Signora perfettamente consapevole autodeterminata e anche autosufficiente per affrontare la trasferta.

Il mero accompagnamento non si configura in agevolazione.

Diverso se avesse dovuto organizzare un trasferimento assistito ad esempio

Inviato
46 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Semplicemente prendiamo atto

La presa d’atto e che ci possono essere posizioni differenti su qualsiasi posizione, al netto di soprusi o sopraffazioni che violano la legge sono tutte posizioni che hanno eguale dignità, solo questo, poi nel

merito si discute.

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

La presa d’atto e che ci possono essere posizioni differenti su qualsiasi posizione, al netto di soprusi o sopraffazioni che violano la legge sono tutte posizioni che hanno eguale dignità, solo questo, poi nel

merito si discute.

 

Non è evidentemente così quando limiti la libertà altrui, come in questi casi.

 

C'è una profonda differenza tra opinioni e limitare le libertà personali altri.

Inviato
2 ore fa, loureediano ha scritto:

Il fascismo è quando lo stato si intromette su come devi vivere o morire

Il fascismo è qualcosa di legato al fascismo ed alla storia e non a qualsiasi cosa vi venga in mente che pesiate sia antidemocratica, tra l’altro l’Italia è una democrazia con le sue leggi approvate dal Parlamento ed i diritti fondamentali dell’individuo garantiti dalla prima parte della Costituzione, quindi evitiamo di lanciarci in astruse congetture per mettere il fascismo dappertutto come fosse il prezzemolo.

Inviato

Questo in linea di principio e’ corretto, ma ogni divieto imposto dalla legge e’ un limite alla liberta’ personale.

Bisogna vedere se quel divieto ha una radice condivisa nella societa’ e qual e’ l’avamposto che realizza il miglior equilibrio fra istanze di liberta’ e obblighi di convivenza.

In questa materia i termini sono secondo me come sopra detti.

 

  • Thanks 1
Inviato
4 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Non è evidentemente così quando limiti la libertà altrui, come in questi casi.

C'è una profonda differenza tra opinioni e limitare le libertà personali altri.

Fino ad oggi ci sono le leggi dello stato che regolano la cosa è non la volontà dei singoli. se si vogliono cambiare le norme va benissimo, si discute e si votano norme diverse, ma non spacciano per illiberale ciò che di illiberale non ha nulla.

Inviato
2 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Bisogna vedere se quel divieto ha una radice condivisa nella societa’ e qual e’ l’avamposto che realizza il miglior equilibrio fra istanze di liberta’ e obblighi di convivenza.

Che non è escluso non possano essere cambiato al variare delle sensibilità nella società, ma un divieto regolato da leggi non è illiberale.

Inviato

il problema esiste anche perchè negli anni la tecnica è cambiata

una volta si era ben lungi da tutto, vita media 65 anni, questione non esistente

quando cambia la tecnica deve adeguarsi anche la legge

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, mozarteum ha scritto:

Questo in linea di principio e’ corretto, ma ogni divieto imposto dalla legge e’ un limite alla liberta’ personale.

Bisogna vedere se quel divieto ha una radice condivisa nella societa’ e qual e’ l’avamposto che realizza il miglior equilibrio fra istanze di liberta’ e obblighi di convivenza.

 

Ma tra queste limitazioni alcune hanno impatto sugli altri, come i limiti di velocità o costruire una casa sulla spiaggia, mentre altri sono molto più circoscritti alla sfera personale, come con chi voglio condividere la vita, che religione praticare o no e cosa fare della mia vita se ho la sla e ogni giorno è una tortura.

  • Melius 1
Inviato
21 ore fa, 31canzoni ha scritto:

Scegliere di determinarsi, di avere una scelta. Perchè non poterlo fare a casa propria? ma quasi in esilio?

Altro non aggiungo, pubblico il video che poi ognuno di noi si interroga da solo.

Appena visto su FB, la vita è la mia ma c'è chi deve decidere per me, siccome viviamo nella totale censura non (posso) dico quello che penso.

Inviato
19 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Si, andando in Svizzera o di nascosto con gravi rischi per chi "aiuta".

In realtà, come già scritto, Cappato c’era già stato in precedenza con un’altra persona ed è stato assolto da ogni accusa.

Membro_0015
Inviato

Per colpa della destra bigotta votata da @Jack et al. Non sarà possibile per lungo tempi

Inviato
3 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

non spacciano per illiberale ciò che di illiberale non ha nulla.

direi che non ci siamo e i libri di storia lo dimostrano (ad esempio voto femminile… e tantissimo altro)…..non è che la possibilità di abolizione-revisione di una norma ne renda a prescindere il contenuto ‘’liberale’’

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
3 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Che non è escluso non possano essere cambiato al variare delle sensibilità nella società, ma un divieto regolato da leggi non è illiberale.

 

Questo è un assurdo logico...

 

Come fai a sostenere che nessuna legge possa non essere illiberale?

 

Potremmo fare mille esempi di possibili leggi illiberali, il limite è solo la fantasia

 

 

Inviato
6 minuti fa, audio2 ha scritto:

quando cambia la tecnica deve adeguarsi anche la legge

Involontariamente hai posto un tema ampiamente dibattuto in filosofia.

La tecnica guida la legge o esiste ancora la possibilita’ che la legge (e dunque la regola etica che la sottende qualunque essa sia) orienti la tecnica?

Se la tecnica predice una malattia grave d’un nascituro, che accade?

Se la tecnica consente l’inseminazione con materiale genetico di un defunto che accade?

E se mai consentira’ di scegliere il colore degli occhi o della pelle?

La questione e’ molto attuale e affascinante

Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

Questo è un assurdo logico...

Come fai a sostenere che nessuna legge possa non essere illiberale?

Potremmo fare mille esempi di possibili leggi illiberali, il limite è solo la fantasia

Perché le leggi vengono discusse e votate dal parlamento, i passaggi democratici previsti dalla nostra costituzione, come ha giustamente ricordato Mozarteum ogni legge mette dei limiti ma questo non le rende illiberali, quando il divorzio non era consentito perché nella società la sensibilità era quella il divieto non era qualcosa di illiberale, era la legge, quando la sensibilità nella società è cambiata si è cambiata la legge, l’iter è stato quello necessario per arrivarci, lotte sociali incluse, stesso discorso per l’aborto che forse si avvicina come esempio maggiormente all’argomento del thread, entrambe non era norme illiberali era norme dettate della sensibilità sociale del tempo.


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