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L'FBI a casa di the Donald


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@briandinazareth ho letto l’articolo de Il Corriere della Sera, decisamente una situazione preoccupante, adesso tutte le armi in giro in mano a squilibrati diventano un grosso problema, più di quanto non lo siano state in passato perché minano alle fondamenta uno dei passaggi chiave della democrazia, il voto.

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Il 17/8/2022 at 11:15, briandinazareth ha scritto:

non è ancora finito, purtroppo.

Era quel che dicevo durante la fase di orgasmi parossistici generalizzati da vittoria Biden: Occhio che Trump è il candidato potus più votato della storia dopo Biden stesso,  quegli elettori, e quelli dell'assalto al capitol hill, non si dissolvono nel nulla. 

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"In God we trust", la svolta religiosa delle scuole del Texas

Le scuole del Texas stanno ricevendo da settimane poster con il motto nazionale “In Dio noi crediamo”. E ad accompagnare le spedizioni c’è un avviso: vanno esposti in pubblico.

 

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https://www.repubblica.it/esteri/2022/08/23/news/texas_scuole_svolta_religiosa-362616286/

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https://edition.cnn.com/2022/08/19/us/texas-schools-in-god-we-trust/index.html

.

Presto anche su questi schermi avremo i poster del sacro cuore di Maria?

Ad ognuno i suoi Kirill...

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@Martin

Nel 2016 Trump fu eletto nonostante avesse avuto quasi tre milioni di voti in meno rispetto alla Clinton. Divenne presidente per il particolare sistema elettorale statunitense. 

Accortezza vorrebbe che l'essere stato eletto da una minoranza comporta molta attenzione nelle scelte politiche, che non mi pare vi sia stata.

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6 ore fa, Savgal ha scritto:

Accortezza vorrebbe che l'essere stato eletto da una minoranza comporta molta attenzione nelle scelte politiche, che non mi pare vi sia stata.

Il problema non è tanto l'accortezza politica di Trump, ma lo straordinario numero di voti che ha raccolto contro Biden, pur risultando perdente. Purtroppo il "trumpismo" seguiterà ad esistere anche senza di lui, e temo continuerà a manifestarsi negli anni a venire. 

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@Martin

Una mia tesi, il conflitto di classe si è spostato a destra. La coscienza e la solidarietà di classe del proletariato si è persa ed è stata sostituita da un miope individualismo che ha la sua manifestazione politica nel populismo. 

I rapidi mutamenti della struttura produttiva rendono inoltre ancora più incerta e precaria la condizione economica di coloro che sono deboli sul mercato del lavoro. Ma avendo abbracciato senza riserve il massimo liberismo economico e l'individualismo non possono negare il sistema

 La reazione è identificarsi con chi è riuscito (Trump nel caso) e cercare il responsabile ed il capro espiatorio della propria condizione di precarietà in nemici dai contorni non ben definiti.

Vi sono poi due caratteri propri della cultura statunitense, un razzismo mai rimosso del tutto e uno sviluppo economico che si è concentrato in alcune aree (costa del Pacifico e dell'Atlantico) a discapito delle aree interne. 

Attendo che qualche forumer che vive o ha vissuto in USA confermi i confuti le mie tesi.

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4 ore fa, Martin ha scritto:

Il problema non è tanto l'accortezza politica di Trump, ma lo straordinario numero di voti che ha raccolto contro Biden,

Secondo me il numero di voti non va sopravvalutato.

La tenzone non era tanto Trump-Biden quanto DEM vs GOP

In America, quasi più che in Italia, la maggioranza vota per partito preso, indipendentemente dal candidato. In Italia uno di destra vota destra, che ci sia Berlusconi, Salvini, Meloni o La Russa poco importa, uno di sinistra vota a sinistra  che sia Letta, Bersani o chiunque altro. 

In USA questo atteggiamento è ancora più radicalizzato, e le recenti elezioni sono state 'sentite' più della media.

La percentuale che è disponibile a cambiare schieramento a seconda del candidato o del programma è molto bassa.

In USA dipende anche dalle migrazioni interne che possono cambiare l'orientamento di uno Stato. L'anno scorso per esempio è avvenuto in Georgia, tradizionalmente GOP che invece ha votato DEM ed è stato un peso notevole sulla bilancia.  Altri Stati come la Florida (che era sempre stata in bilico) si sono radicalizzati GOP. Texas e California non cambieranno mai sponda, a meno di vere rivoluzioni.

La cosa preoccupante è la (troppo) alta percentuale di 'seguaci' propensi a credere alle teorie più sballate per scatenare un malcontento personale che è veramente a livelli di guardia. Dai q-anon ai no-vax superradicali a quelli che credono ai voti stampati in Italia. E a seguire tutti vari arruffapopoli che giocano su questo per portare a casa la loro parte di dollari almeno per qualche annetto (vedi i Giuliani ed avvocatume vario alla Sidney Powell, che sapevano benissimo di propinare fuffa ma che hanno incassato abbastanza da affrontare le relative denunce e vivere bene per il resto della vita) 

 

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