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Perché servono i leader.


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Inviato

I miasmi di questa campagna elettorale, la pochezza degli argomenti, lo scontro degno del Bar Sport, mi hanno portato a pensare, per contrasto, a quanto siano stati di fondamentale importanza le leaderships, nella storia, per affrontare i momenti più delicati, creando un solco, un sentiero, un ipotesi di speranza su cui credere e su cui aver fede per poter costruire.

Limitandomi allo scorso secolo, forse il più catastrofico per il genere umano ma pure, non a caso, il più rivoluzionario in senso positivo, mi vengono in mente tre momenti: il discorso di Churchill alla camera, quello della chiamata alle armi per il popolo inglese, il discorso di Kennedy per la cerimonia di insediamento e quello di Reagan al muro di Berlino.

Tre uomini che hanno cambiato la storia, tre leaders, tre discorsi che hanno segnato un'epoca.

La storia è fatta dalle masse, ma senza un front runner, rischiano di disperdersi.

Non c'è bisogno di dire, anche per rispetto della scelta della moderazione, che non era mia intenzione far riferimento all'attuale campagna elettorale, se non come spunto di partenza.

  • Melius 1
Inviato

Se per leader intendi "l'uomo (o la donna) forte" è invocato da molti in Italia, e non da ora.

A settembre vedremo come sarà dal vero.

Inviato
39 minuti fa, Velvet ha scritto:

Se per leader intendi "l'uomo (o la donna) forte" è invocato da molti in Italia, e non da ora.

A settembre vedremo come sarà dal vero.

Mi spiace leggere questo commento. Il senso del 3d è tutt'altro, ho escluso immediatamente riferimenti alla campagna elettorale, se non per lo spunto.

E i miei esempi sono leader democraticamente eletti, uomini forti per le idee, non per abuso di potere.

Inviato

@gianventu Era solo una battuta. E comunque non mi pare che in questo paese ci siano abusi di potere in tal senso, siamo in democrazia.

Inviato
10 minuti fa, Velvet ha scritto:

siamo in democrazia.

Per ora.

Ma con quasi il 50% di fascisti (fonte Melius)  ...

Inviato

@gianventu l'argomento è intrigante. Naturalmente nella mia concezione filosofica della storia, il leader non esiste  🙂

Esso è solo una illusione creata dal cervello umano che ha bisogno di razionalizzare eventi che non lo sono per definizione.

Insomma, Churchill era uno lì per caso. Se lui non fosse mai nato, quel giorno a pronunciare lo stesso discorso ce ne sarebbe stato un altro come lui.

La storia è fatta da forze cieche e sovrumane, il Mulo esiste nei romanzi. 

Inviato
5 minuti fa, appecundria ha scritto:

ce ne sarebbe stato un altro come lui

Massì, idem per Gesù, Gandhi, ecc.ecc.

che esistano particolari momenti della storia in cui un catalizzatore possa generare una reazione fuori dall’ordinario è possibile, ma non esageriamo nello sminuire la portata della comparsa in scena di taluni personaggi.

 

  • Melius 2
Inviato

Di fronte ai c.d. "leader" odierni, l'unica cosa che mi viene in mente è che giù è difficile pensare di credere a un dio trascendente, figuriamoci se posso perdere tempo dietro a un cogl..ne immanente.

 

Inviato
3 ore fa, gianventu ha scritto:

La storia è fatta dalle masse, ma senza un front runner, rischiano di disperdersi

La conclusione mi sembra un'ovvietà, ma non condivido la premessa: un leader è necessario tanto che perfino le api si disperdono in assenza della regina, e un leader che non abbia le doti per esserlo realmente, è quasi come se non ci fosse (e dura poco).

Non credo affatto che la storia sia fatta dalle masse, ma dai leaders sì.

Inviato
10 minuti fa, lufranz ha scritto:

giù è difficile pensare di credere a un dio trascendente, figuriamoci se posso perdere tempo dietro a un cogl..ne immanente.

Splendida, me la rivenderò spesso.  😁

Inviato

Non bisogna disprezzare i leaders apparentemente deboli o "molli", perché è normale che sia così in tempo di pace, serenità e prosperità. L'uomo forte salta sempre fuori quando c'è malcontento o caos, e non sai mai cosa porti.

Inviato

Aggiungo che il leader che ostenta forza e decisionismo quando va bene è un ambizioso furbacchione, quando va male è pericoloso.

  • Melius 1
Inviato
16 minuti fa, Guru ha scritto:

La conclusione mi sembra un'ovvietà

Mica tanto. È la combinazione tra esigenze di un popolo e leadership per realizzarle ad essere alchimia rara.

La Germania ai propri bisogni rispose con Hitler, la GB con Churchill.

Inviato

@gianventu Mi riferivo al tuo "senza un front runner rischiano di disperdersi", e questo è sicuramente ovvio. Poi che un popolo si accodi ad un leader piuttosto che ad un altro, dipende sicuramente dalla sua indole, ma anche dal grado di fame, malcontento, e dalla spregiudicatezza del leader stesso. Non so se possa aver avuto il peso ma credo di sì, nel confronto tra Germania ed Inghilterra va detto che nell'isola un sovrano "illuminato" c'era già.

Inviato
44 minuti fa, appecundria ha scritto:

Insomma, Churchill era uno lì per caso. Se lui non fosse mai nato, quel giorno a pronunciare lo stesso discorso ce ne sarebbe stato un altro come lui.

Capisco cosa vuoi dire, in parte pure concordo, ma non sull’estremizzazione che la condizione e la necessità, avrebbero comunque generato un Churchill.

Personalmente parlerei di perfetta corrispondenza tra momento e leader idoneo a gestirlo. Che, purtroppo, non è regola ma piuttosto eccezione.

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

È interessante vedere punti di vista così disparati.

E pacifico pensare che la situazione faccia la differenza.

Solo alcuni, pochi eletti, sono dotati allo stesso tempo della caparbietà, visione d'insieme, coraggio, prospettiva e intuito che definiscono il leader. 

In condizioni normali (benessere-crescita) ci si può prendere qualche rischio e puntare su un innovatore, magari visionario. 

Diversa è la situazione dove ci si trova fra disperati a reagire a una condizione che porta al baratro (naufragio-calamità)

In questo caso immagino che sia  più probabile che la massa punti ad affidarsi al più nerboruto e facciatostuto del recinto.

Nel primo caso ci guida la speranza, nel secondo la paura.

Noi esattamente siamo più vicini al baratro o al benessere 🤔

 

 

 

Inviato

Non servono leader ma ideologie.

Non servono idoli ma ideali.

Kennedy? Mamma mia che bell'esempio

Il leaderismo,il culto della persona, hanno rovinato la politica, lo sport e tutto ciò dove sono arrivati.

 

Inviato
27 minuti fa, Turandot ha scritto:

Non servono idoli ma ideali.

Non capisco l'equazione leader=idolo.

29 minuti fa, Turandot ha scritto:

Il leaderismo,il culto della persona,

Idem come sopra.


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