claravox Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 Sanzioni flop, mosca cresce 6 volte l’europa DUE ANNI DI PROPAGANDA E DATI IGNORATI - Crescita, Pil, Borse e banche (non il gas): i numeri sull’economia russa indicano che è ancora lontano l’obiettivo perseguito dall’Unione. Si va verso il 14° pacchetto DI MARCO MARONI Con il 13° pacchetto di sanzioni approvato dall’Unione europea ed entrato in vigore ieri, con misure restrittive su altre 1056 persone e 88 entità, il volume delle iniziative messe in campo per frenare l’economia russa e la sua capacità di finanziare la guerra in Ucraina ha raggiunto lo straordinario volume di oltre 19 mila. I bandi all’importazione e all’esportazione, il price cap sui prezzi energetici, la stretta su sistemi di pagamento e intermediari finanziari, il congelamento di beni pubblici (300 miliardi di dollari di riserve valutarie) e privati all’estero, fanno della Russia il Paese più sanzionato al mondo e il più sanzionato della storia. Ma dopo due anni di guerra economica scatenata dai Paesi ai due lati dell’Atlantico, e mentre il presidente Usa Biden studia un ulteriore pacchetto da 500 nuove sanzioni, sembra essere senza precedenti anche lo scostamento tra l’obiettivo che si voleva raggiungere e la realtà dei fatti. Partiamo dalle macro cifre. Il Fondo monetario internazionale (Fmi) che nel settembre 2022 stimava un’economia russa in contrazione del 6% per quell’anno e del 3,5% nel 2023, ha dovuto fare un notevole lavoro di revisione: gli ultimi dati pubblicati indicano che nel 2023 il Prodotto interno lordo (Pil) russo è cresciuto del 3%, e la previsione per il 2024 è del +2,6%. La crescita è la migliore di tutti i Paesi dell’area dell’euro, quasi in stagnazione: più 0,5% nel 2023 e una previsione dello 0,9% per quest’anno. Peggio di tutti la Germania; l’economia della cosiddetta locomotiva europea, prima vittima del caro energia e dei cali nell’export, l’anno scorso è entrata in recessione, con un Pil a meno 0,3% che quest’anno potrebbe risalire allo 0,5%. Peggio di Mosca hanno fatto anche gli Stati Uniti, più al riparo dagli effetti delle sanzioni: più 2,5% l’anno scorso e una previsione del 2,1% quest’anno. Riguardo ai mercati finanziari, la Borsa di Mosca ha guadagnato il 27% rispetto a due anni fa, il cambio del rublo ha recuperato le perdite subite, tornando ai livelli del 2021. A sperimentare una crescita da record è il sistema bancario. Grazie alla corsa ai nuovi mutui sussidiati dallo stato e ai finanziamenti per acquistare le attività delle imprese occidentali che lasciano il Paese, le banche russe l’anno scorso hanno fatto profitti per 37 miliardi di dollari, 16 volte quelli dell’anno precedente. I buoni dati economici, insieme a una propaganda che è riuscita a descrivere la guerra come una necessità esistenziale, contribuiscono peraltro al consenso, con la popolarità di Putin ai massimi da sette anni, è all’85% di gradimento. Ciò che analisti e politici cercano di capire è come mai le sanzioni non sortiscano l’effetto sperato. I motivi sembrano risiedere in una notevole capacità della Russia e dei suoi partner commerciali di aggirare le sanzioni, e in una riconversione nell’economia e nei rapporti finanziari internazionali. Mosca ha spinto su nuovi mercati, alleato cinese innanzitutto. L’anno scorso l’interscambio commerciale tra Cina e Russia è stato di 240 miliardi di dollari, in aumento del 26,3 % sull’anno precedente. A seguire gli scambi in valuta, con la yuan cinese che sta sostituendo il dollaro. Capitolo importazioni, ambito sensibile per i partner Nato in quanto funzionali anche all’industria degli armamenti. Dopo il brusco arresto nei primi mesi dell’invasione, con le consegne dall’Europa calate del 52%, ora si è tornati ai livelli pre-guerra. È aumentato l’import dai fornitori esistenti, sono stati sostituiti prodotti, fatti accordi con nuovo fornitori e, soprattutto si è seguita la strada delle importazioni parallele. Crescite dell’export si sono registrate dalla Turchia e da una serie di Paesi dell’ex blocco sovietico, come Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirgizistan. Segue…..
claravox Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 In molti casi questi Paesi fanno da tramite, riesportando in Russia prodotti importati da altri che adottano la politica sanzionatoria. Per avere un’idea di come funziona, basti pensare al boom dei cellulari (i cui chip possono essere usati anche per gli armamenti) in Armenia, dove le importazioni sono decuplicate in valore. Qualche effetto positivo sembrano invece aver avuto le misure su gas e petrolio, prima voce dell’export russo. Se nell’estate del 2022 i prezzi del gas erano arrivati a 340 euro per Megawattora, una manna per le casse russe impegnate a finanziare la guerra, la quotazione ora è a 23 euro. Mentre il petrolio è sceso dai 120 dollari al barile dell’estate 2022 a 76 dollari. Ma anche qui, Mosca non è stata messa fuori gioco. Prima del price cap, che ha proibito agli importatori occidentali di trattare petrolio russo a più di 60 dollari al barile, il 60% dell’export russo era trasportato da petroliere europee. Oggi gran parte di quel petrolio è trasportato da compagnie con sedi in Paesi non sanzionatori. Le prossime misure, secondo quanto annunciato da Biden, dovrebbero colpire di più le banche e i loro affari, spesso poco rintracciabili con le imprese che riforniscono la Russia. Ma secondo gli analisti, il rischio qui è di mettere in pericolo la stabilità del sistema finanziario internazionale. Chi dubita sulla reale ripresa del sistema produttivo russo argomenta che la crescita è dovuta soprattutto alla riconversione di parte della sua economia in un’economia di guerra, non sostenibile sul lungo periodo. Un ragionamento che sembra non considerare che, nella storia, la guerra è ciò che ha fatto fare un balzo in avanti produttivo alle economie in crisi.
appecundria Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 @claravox non si incolla tutto il mattone ma qualche riga più il link. Primo c'è il copyright, secondo chi ti legge deve avere la possibilità di andare a controllare.
tigre Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 2 ore fa, claravox ha scritto: Sanzioni flop, mosca cresce 6 volte l’europa DUE ANNI DI PROPAGANDA E DATI IGNORATI - Crescita, Pil, Borse e banche (non il gas): i numeri sull’economia russa indicano che è ancora lontano l’obiettivo perseguito dall’Unione. Si va verso il 14° pacchetto É tipico delle democrazie. A quanto pare.
claravox Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 @appecundria in effetti dovrei chiedere a @maurodg65 ripetizioni private sui copia/incolla. ps. Anche se si cita la fonte? (in questo caso Il Fatto Quotidiano)
appecundria Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 5 minuti fa, claravox ha scritto: Anche se si cita la fonte? Per il copyright dici? Non puoi riportarlo integralmente, solo parti. 1
criMan Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 2 ore fa, claravox ha scritto: Chi dubita sulla reale ripresa del sistema produttivo russo argomenta che la crescita è dovuta soprattutto alla riconversione di parte della sua economia in un’economia di guerra, non sostenibile sul lungo periodo. non capisco perche' non dovrebbe essere sostenibile. La macchina economica ormai e' convertita , invece di produrre lavatrici si producono droni. Invece di produrre bicchieri si producono mine. Hanno le entrate delle materie prime , affameranno un po' il popolo delle periferie dell'impero. Se prendono tutta l'Ucraina non avrebbe senso fermarsi e convertire di nuovo l'economia per X anni e poi riconvertirla per prendere qualche altro paese ; procederanno subito come da programma con gli stati limitrofi. Magari un annessione completa di Georgia e della Bielorussia che oggi e' solo stato fantoccio. Non so' se puo' puntare anche ad altro. Il duce cosi' avra' il suo posto nella storia.
tigre Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 4 minuti fa, criMan ha scritto: Bielorussia Che senso può avere annetterla? Nessuna. Come gli Usa non annettono il Canada, perché non ha senso
criMan Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 5 minuti fa, tigre ha scritto: Che senso può avere annetterla? Nessuna. diciamo riannettere paesi ex URSS. Visti i precedenti Georgia , Crimea.
tigre Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 5 minuti fa, criMan ha scritto: diciamo riannettere paesi ex URSS. Non avrebbe molto senso dal pdv dell'economia Paese ,quello si. Nessuna SuperPotenza ha interesse ad apparire come impero. Gli Usa impiegano termini come alleati quando si rivolgono ai loro Paesi vassalli. Immagino che certi termini siano impiegati anche dalla controparte russa con i suoi Paesi satellite
criMan Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 10 minuti fa, tigre ha scritto: Nessuna SuperPotenza ha interesse ad apparire come impero. perdonami stai andando fuori discussione. Non mi va di fare 2 pagine a spiegare la differenza tra una dittatura di un macellaio russo e la potenza Americana. Le differenze nei rapporti militari con gli alleati. Rimanendo invece in tema ,il duce sanguinario nei fatti e nella pratica ci dice lui cosa vuole. Riannettere "province" dell'ex urss. Scioccamente poi perche' l'unica provincia veramente ricca di materie prime da sfruttare e' solo parte dell'Ucraina. Ovviamente e' una mia ipotesi , il tempo ci dira'.
tigre Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 Adesso, criMan ha scritto: Ovviamente e' una mia ipotesi Direi che é na boutade, piú che un'ipotesi 😅
criMan Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 1 minuto fa, tigre ha scritto: Direi che é na boutade meno male che tu hai certezze
tigre Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 Il 17/8/2022 at 13:49, briandinazareth ha scritto: ma ormai lo ammettono pure i russi... dall’analisi di Herman Gref, presidente del principale istituto di credito russo Sberbank. Secondo quanto riporta Gref, per far recuperare i livelli preinvasione (2021) alla Russia ci vorranno almeno 10 anni. Lo scenario di inerzia, continua il leader di Sberbank, conferma che il Pil russo scenderà del -7%, confermandolo come il dato peggiore dell’intera economia mondiale. Il motivo? Il legame tra l’economia russa e quella occidentale. L’impossibilità di esportare il 56% dei prodotti e di importare il 51% dall’estero ha creato una grave stagnazione del mercato. É passato poco piú di un anno da queste previsioni con cui il buon Brian cercava indefessamente di convincere del buon operato occidentale, motivate con ferocia, coloro che manifestavano dubbi rispetto ai pacchetti sanzionatori alla Russia. Che credibilitá possono avere gli enti ed i soggetti a cui fa riferimento in questo post? E lui stesso che credibilità può avere quando si esprime ora su tutto lo scibile umano con la sua classica sicumera dopo gli sfondoni emessi in sto semplice post? Ah.. Brian non é altro che un capro espiatorio, visto che buona parte qui sparavano sentenze assurde simili. Bastava leggere i dati economoci dela Russia ed i suoi fondamentali per capire che trattavasi di boutade propagandistica dette senza vergogna alcuna 😅
audio2 Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 1 ora fa, criMan ha scritto: perche' non dovrebbe essere sostenibile perchè anche loro hanno problemi sociali e demografici. i morti sono morti in qualunque posto.
tigre Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 Il 17/8/2022 at 13:40, briandinazareth ha scritto: le sanzioni alla russia hanno provocato al momento danni per oltre 100 miliardi di euro, una caduta del pil di oltre il 10% e il blocco di tantissime attività produttive. questo oltre ai problemi di approvvigionamento di molti beni fondamentali (a partire dall'informatica e componenti elettronici) che creeranno problemi ancora più rilevanti in futuro. N'altra sua.. di pochi giorni prima.. 😂
audio2 Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 per le perle il number one assoluto resta maurodg, però sul podio ce ne sono anche diversi altri.
tigre Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 Il 17/8/2022 at 13:49, briandinazareth ha scritto: ma ormai lo ammettono pure i russi... dall’analisi di Herman Gref, presidente del principale istituto di credito russo Sberbank. Secondo quanto riporta Gref, per far recuperare i livelli preinvasione (2021) alla Russia ci vorranno almeno 10 anni. Lo scenario di inerzia, continua il leader di Sberbank, conferma che il Pil russo scenderà del -7%, confermandolo come il dato peggiore dell’intera economia mondiale. Il motivo? Il legame tra l’economia russa e quella occidentale. L’impossibilità di esportare il 56% dei prodotti e di importare il 51% dall’estero ha creato una grave stagnazione del mercato. Vedi @LUIGI64.. se fosse come dici tu.. quel presidente bancario che rilascia per mezzo di stampa internazionali, non solo falsità sul conto dell'economia Russia, una c.d. fake news come la si chiama da queste parti, ma una f.n. non fine a se stessa ma con lo scopo lampante di metter in cattiva luce la leadership del suo regime, dovremmo trovarlo imbottito di polonio o appeso a testa in giú.. Dici che a Putin sta cosa non sia arrivata all'orecchio? 😅 Ed invece, guardacaso, questo continua ancora oggi a parlar e a dire stupidaggini.. Non ci son piú le dittature di un tempo 😅
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