Roberto M Inviato 3 Settembre 2022 Inviato 3 Settembre 2022 4 ore fa, wow ha scritto: Quindi, il comunista Putin Putin e’ ontologicamente comunista, il suo governo e’ rappresenta pari pari la continuazione del comunismo sovietico e cinese. Infatti ora come allora governa un “partito” su tutto, controlla tutta l’economia (che non e’ privata, ma controllata da un gruppo di oligarchi a loro volta controllati dal capo del partito, come in Cina). Ora come allora non esistono le libertà individuali, men che meno la libertà di stampa e di pensiero. Ora come allora c’è lotta e contrapposizione contro l’Occidente e la NATO, e contro i “nazifascisti” ucraini. Ora come allora i vessilli alzati dai russi sono quelli con la falce e il martello. Negare l’evidenza e’ ridicolo, peraltro tutta l’estrema sinistra italiana (a cominciare dall’Ampi di Pagliarulo, passando per potere al popolo e per gli stessi miliziani comunisti andati a combattere a fianco di Putin) e’ dichiaratamente filo russa proprio perché parteggia per quella che, oggi, e’ la rialzata di testa del Comunismo. 1
wow Inviato 3 Settembre 2022 Inviato 3 Settembre 2022 @Roberto M quindi questo è comunismo? Vabbè... Che la Forza sia ontologicamemte con te. 😉 2
wow Inviato 3 Settembre 2022 Inviato 3 Settembre 2022 Quindi siccome tu hai dichiarato di votare Salvini e siccome Salvini è pappa e ciccia con Putin il comunista, anche tu sei comunista (sempre ontologicamemte, ci mancherebbe). 1
Roberto M Inviato 3 Settembre 2022 Inviato 3 Settembre 2022 Salvini può aver sbagliato nel passato, come anche Letta, Conte e tanti altri nell’ apprezzare Putin. L’importante e’ non perseverare. Oggi i putiniani veri (L’estrema sinistra di Fratoianni e dell’Anpi) stanno nella cosa rossa e sono alleati con il PD. Se sei antiputiniano ma per tue ragioni non sopporti Salvini d il CDX dovresti votare per Renzi-Calenda, mai per chi e’ contro la NATO e l’invio delle armi all’ucraina.
maurodg65 Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 Salvini è incommentabile ed inqualificabile.
maurodg65 Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 Sarà la salvezza del CSX perché farà perdere consensi alla coalizione, lui è Berlusconi ovviamente, l’unica speranza per il CSX che la destra non superi i 2/3 dei seggi.
wow Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 @maurodg65 tranquillo, che qualche settimana dopo la vittoria della dx dichiareranno guerra all'Ucraina ... (credo tu abbia realizzato il giochino di Putin in queste elezioni) 1
penteante Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 23 ore fa, Roberto M ha scritto: Le armi russe e cinesi sono come i vaccini russi e cinesi (fanno cagare) e quelli cubani (non esistono proprio). I regimi comunisti non solo sono feroci, totalitari, e portatori di fame e miseria. Sono anche civiltà inferiori a tutti gli effetti. QUASI 500 MEDICI CUBANI ARRIVERANNO IN CALABRIA _ https://www.ice.it/it/news/notizie-dal-mondo/219972 _ La Calabria è una civiltà inferiore a quella cubana?
Coltr@ne Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 15 minuti fa, penteante ha scritto: QUASI 500 MEDICI CUBANI ARRIVERANNO IN CALABRIA Speriamo li facciano votare E speriamo non scambino il Silvio per Fidel😁
wow Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 13 ore fa, Roberto M ha scritto: Se sei antiputiniano ma per tue ragioni non sopporti Salvini d il CDX dovresti votare per Renzi-Calenda, mai per chi e’ contro la NATO e l’invio delle armi all’ucraina. Kyiv, oltre i sondaggi “La guerra non è più nei trend, ma in Ucraina si decide il nostro destino”. La linea di Letta Il Foglio Quotidiano 3 Sep 2022 Micol Flammini Roma. Sotto il frastuono elettorale, quello delle bombe. “Ché forse qualcuno tende a dimenticare, qualcun altro vorrebbe invece che gli altri la dimenticassero, per mettere in ombra anche le proprie contiguità con Putin”. E però, “la guerra è ancora lì, col suo carico di atrocità e con le scelte nette che richiede a noi tutti”. Enrico Letta ne è convinto: forse la faccenda ucraina non muove più gli umori della gente, non commuove e non strazia come avvenne nei primi mesi, “ma sta ancora lì a imporci di scegliere da che parte stiamo”. Il Pd, per il suo segretario, il lato della barricata lo ha scelto fin dal primo momento, e non rinnega nulla: “Dal lato della resistenza, dal lato di Zelensky, dal lato dello stato di diritto e della libertà”. Anche ora, dunque, ora che in Europa la guerra sembra più una rogna che ci costringe a pagare bollette più salate, e a guardare con ansia all’inverno che verrà, Letta non tentenna: “Le ragioni per cui scegliemmo di sostenere il popolo ucraino stanno ancora tutte lì”. Richiama insomma i suoi all’ordine, il generale Enrico. Anche quelli, e non sono pochi, che segnalano come il tema dell’ucraina non dimostri un grande appeal elettorale. “Non importa”, dice Letta. “E anzi, vedo semmai delle titubanze preoccupanti, in giro”. Matteo Salvini, certo, è sempre il più esplicito, nelle sue ambiguità. Ma i dubbi sulle sanzioni, la critica esplicita alle sanzioni, perfino, non riguardano solo la Lega. “C’è una grossa pulsione nel centrodestra, che attraversa anche Forza Italia, che spinge a rivedere al ribasso le sanzioni. Del resto Silvio Berlusconi resta, per sua stessa ammissione, il più grande amico di Putin”. E non a caso, ricordano al Nazareno, fu il suo governo, nel 2008, ad avviare quegli accordi commerciali con Mosca che innescarono la spirale per cui la nostra dipendenza dal gas del Cremlino si è fatta sempre più significativa, negli anni. Senza contare, poi, che anche Giorgia Meloni mostra, a giudizio del segretario dem, qualche ambiguità di troppo. “Perché il suo migliore alleato europeo, quello che dovrebbe indicarci la via sullo stato di diritto e sui diritti delle donne, quel Viktor Orbán accolto con tutti gli onori ai congressi di FDI, è lo stesso che per mesi ha tenuto in ostaggio il Consiglio europeo sulle sanzioni a Putin. Ed è lo stesso che, guarda caso, ha rotto la compattezza dell’ue rinnovando accordi sull’energia con Mosca, pochi giorni fa. Non ho sentito alcun commento da parte di Meloni”, lamenta Letta. E poi, ovviamente, ci sono le solite convergenze parallele del grilloleghismo, la solita corrispondenza di vedute tra Salvini e Giuseppe Conte. Ed è del resto lì, dalle capriole orsiniane del capo grillino, dalle sue critiche pretestuose all’invio di armi a Kyiv, che Letta individua, tutt’ora, l’inizio di una divaricazione tra il Pd e il M5s che si è poi esasperata con la crisi di governo. E siccome ne ha per tutti, l’ex premier ricorda di come “anche Calenda sull’ingresso dell’ucraina in Ue si diceva contrario”. Insomma, “da più parti cresce un’ambiguità fastidiosa”. Che non tiene conto dello stato reale delle cose. L’invasione lanciata è ancora in atto. C’è ancora un paese libero e sovrano che è stato attaccato militarmente, nel 2022, in Europa, da chi nel 2022, in Europa, pretende di riscrivere le carte geografiche a colpi di carrarmato. “E noi ci giriamo dall’altra parte, facciamo spallucce, solo perché gli spin doctor ci hanno detto che la guerra non è un argomento che tira in campagna elettorale, non è un hashtag che raccoglie like?”. E sta qui il senso dello sforzo che Letta ha chiesto anche ai membri della sua segreteria: a Lia Quartapelle, responsabile Esteri; a Enrico Borghi, che ha le deleghe sulla Sicurezza; a Chiara Gribaudo, che gestisce il Dipartimento Giovani, e insomma un po’ a tutti i candidati. Spiegare, raccontare, aiutare a capire la delicatezza della sfida in atto. “A Kyiv, in Crimea, nel Donbas, si combattono molte battaglie”, ripete il segretario. “Quella del popolo ucraino per la sua indipendenza. Quella dell’europa per la democrazia. E quella dell’italia, all’interno dell’europa e della sua alleanza atlantica, per la sua credibilità internazionale”. La linea netta, giustamente intransigente di Mario Draghi, non può essere smentita o contraddetta per logiche di propaganda. “Ne va della nostra serietà nel mondo: non si rinnegano valori, alleanze, impegni, perché cambiano i sondaggi. Non è da paese maturo, fondatore dell’ue e membro storico del G7 e della Nato”. Quanto alla crisi energetica, infine, anche qui c’è “troppa ipocrisia in giro”. Quella di chi, ad esempio, lascia intendere che il prezzo del gas sia alto “per colpa della guerra”, quasi fosse un elemento della natura, “e non colpa di chi la guerra l’ha scatenata”, e cioè Putin. E del resto il paradosso è evidente nell’atteggiamento di Meloni e Salvini. “Perché anche sulla crisi energetica si rinnova il fallimento del sovranismo”. Nel senso che non c’è alcuna reale soluzione, al di là di misure tampone, che non sia europea. “Dove sono i lepenisti nostrani che dicevano che le patrie si salvano da sole, senza l’ingombro dell’europa?”. 1
31canzoni Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 A me sembra che i bei discorsi sulla Cina che deve diventare come noi e poi la Russia che deve diventare come noi e poi l'Africa che deve diventare come noi... cioè devono consumare come noi per essere civili come noi, siano discorsi che non stanno in piedi. Il pianeta è uno e ad oggi l'occidente con il 30% della popolazione ha consumato e consuma circa l'80% delle risorse, il restante 70% di popolazione consuma il 20%. O troviamo un altro pianeta da depredare o bisogna trovare un modus vivendi, un mondo multipolare dove non c'è più un solo padrone, perché gli schiavi non sono più d'accordo. Lo stesso fatto che le conseguenze economiche della guerra le stiano pagando gli europei e non i cittadini americani dovrebbe fare pensare che nella visione USA del mondo non siamo propri uguali: la torta si restringe e quindi anche una parte dei privilegiati per la dottrina USA deve abbandonare la mensa. Questione di tempo che anche i più illusi ci arriveranno a capire. 1
31canzoni Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 Quando si dice il potere dell'ideologia che acceca: Salvini dice per sbaglio una cosa giusta ed evidente, e cioè che le sanzioni invece di uccidere il sanzionato uccidono il sanzionatore, e i governanti e governaturi europei invece di cambiare strategia o (bestemmia papale e putiniana) cercare una soluzione diplomatica (la parola pace è bandita dal vocabolario del perfetto democratico) insistono nelle pratiche di BDSM estremo dei loro cittadini senza aver chiesto democraticamente il permesso. Mazziati, abusati e non consenzienti. 2
audio2 Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 5 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Salvini dice per sbaglio una cosa giusta ed evidente tra un pò la diranno anche altri politici europei, se già non lo stanno facendo
criMan Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 14 ore fa, Roberto M ha scritto: Salvini può aver sbagliato nel passato, come anche Letta, Conte e tanti altri nell’ apprezzare Putin. L’importante e’ non perseverare. scusa roberto , mi trovo molto spesso d'accordo con te pero' sul rapporto salvini / duce putin c'e' qualcosa che non va'. Gli ha "leccato" troppo il sedere negli anni , davvero troppo. edit. Sta perseverando. Questo preoccupa molto piu' della meloni.
maurodg65 Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 49 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Quando si dice il potere dell'ideologia che acceca: Salvini dice per sbaglio una cosa giusta ed evidente, e cioè che le sanzioni invece di uccidere il sanzionato uccidono il sanzionatore, e i governanti e governaturi europei invece di cambiare strategia o (bestemmia papale e putiniana) cercare una soluzione diplomatica (la parola pace è bandita dal vocabolario del perfetto democratico) insistono nelle pratiche di BDSM estremo dei loro cittadini senza aver chiesto democraticamente il permesso. Mazziati, abusati e non consenzienti. I numeri dicono ben altro, ma come hai giustamente scritto nella premessa l’ideologia acceca ed i tuoi post sono permeati di ideologia.
31canzoni Inviato 4 Settembre 2022 Inviato 4 Settembre 2022 2 minuti fa, maurodg65 ha scritto: I numeri dicono ben altro, ma come hai giustamente scritto nella premessa l’ideologia acceca ed i tuoi post sono permeati di ideologia. Che detto da te è un complimento, ma a parte le battute se smetti le ideologie rimangono i fatti e quelli sono i fatti, anzi sono un elenco di fatti brutali e controvertibili solo dall''ideologia o peggio dal tifo.
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