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Melius Club

Il surriscaldamento globale


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Inviato

ps: noi ci ridiamo su, ma una volta in illo tempore i contadini dalle nostre parti facevano veramente il bucato grosso due volte l' anno. ci voleva un fine settimana intero e partecipava tutta la famiglia. ecco perchè le doti da marito dovevano essere ampie e abbondanti, la roba di ricambio doveva per forza essere tanta.

pps: si viveva male, mia nonna mi diceva spesso che nonostante i problemi della vita moderna non

avrebbe mai fatto cambio.

 

Inviato

Ok capito, quindi chiedo come sta sincronizzata la nostra rete elettrica con quella ucraina e poi in caso premo Start non senza aver fatto prima il segno della croce. 

Inviato
3 minuti fa, audio2 ha scritto:

si viveva male, mia nonna mi diceva spesso che nonostante i problemi della vita moderna non

avrebbe mai fatto cambio.

Male, sotto semischiavitù (pochi possedevano la terra) e con un'aspettativa di vita dimezzata rispetto ad oggi. Però si inquinava niente eh 

Inviato
2 minuti fa, Velvet ha scritto:

Male, sotto semischiavitù (pochi possedevano la terra) e con un'aspettativa di vita dimezzata rispetto ad oggi. Però si inquinava niente eh 

negli anni 30-40 si mettevano a stendere i panni a Sesto san Giovanni, e quando erano asciutti da bianchi diventavano grigi.

Proprio niente si inquinava.

Inviato

@Turandot Perché eravate ad uno stadio più avanzato. 

Qui negli anni 30/40 si moriva di pellagra 

Inviato

esatto. i miei nonni erano contadini che facevano s. martino. una vita di stenti.

 

Inviato
49 minuti fa, mariovalvola ha scritto:

se distruggi il nostro apparato industriale votato alla meccanica e all'automotive, non è tirare la cinghia? Se imponi a tutti di comprare l'auto elettrica, richiedi una maggiore spesa.  Abbiamo giusto le risorse per dare reddito a tutti i senza lavoro del settore.

Quando hanno inventato la locomotiva a vapore tutti si lamentavano della sorte dei maniscalchi e degli artigiani che realizzavano carri da traino. 

Il futuro è l'auto elettrica, ibrida o meno, il futuro saranno eventualmente le celle a combustibile, l'idrogeno ecc.

In definitiva, parliamo sistemi di sistemi centralizzati di produzione di energia elettrica da trasformare in energia cinetica per muovere mezzi su gomma, più efficienti di nmila sistemi che trasformano energia fossile in calore e in subordine in energia cinetica. 

In definitiva parliamo di un totale ripensamento del modo di muoverci e trasportare. 

Per quale motivo il nostro settore automotive (ormai ridotto agli sgoccioli) non dovrebbe fare ricerca e lavorare su queste nuove tecnologie? Per quale motivo dovrebbe tirare la cinghia per questo? 

L'auto elettrica costa di più perché ancora non è una tecnologia non matura. Quando si avranno le opportune economie di scala costeranno di meno.

Ma pensi che ci muoveremo ancora a lungo bruciando petrolio? 

1 ora fa, mariovalvola ha scritto:

Nessuno nega che sia necessaria una nuova mentalità nei cittadini e nelle imprese. Ma se un imprenditore per smaltire un modo corretto determinati rifiuti si trova ad avere costi crescenti mentre le multinazionali patteggiano con governi del terzo mondo per scaricare le loro schifezze, che succede alla competitività dell'impresa italiana?

Quindi? Suggerisci di far smaltire a tutti rifiuti in Africa e nelle mille terre dei fuochi, così la nostra economia non soffre? 

Queste cose si vanno a discutere nelle sedi opportune, ci vanno i nostri politici, non i marziani. 

Nei programmi dei partiti nulla di tutto ciò, se non vaghissima fuffa.

Come pensiamo di comportarci come governo italiano quando si ragiona su questi problemi? 

Girandoci dall'altra parte, perchè così fan tutti? 

Agitando il rosario della Madonna, tanto è tutta propaganda di Greta ? 

Oppure, negando la causa antropologica, come stiamo pensando di gestire il clima sempre più impazzito e l'inquinamento entro i prossimi 15 - 20 anni? 

 

 

mariovalvola
Inviato

@wow lo sai che un dipendente di un'azienda che non fattura viene di solito licenziato.? Gli operai, i meccanici gli esperti di motori e di sensoristica per motori termici saranno per strada.

La vita è molto più interconnessa e costosa di una volta. Se tu fossi un imprenditore o un dipendente del settore, sentirsi raccontare la storiella del maniscalco ti farebbe stare meglio?

L'auto elettrica è ancora terribilmente acerba per poterla considerare come un sicuro futuro percorribile. Ci sono ancora troppi problemi a livello produttivo ( batterie e elettronica di bordo) e a livello infrastrutturale rete di ricarica.

Il costo non è detto che scenda se aumenta la domanda ( anzi ). È certamente ingenuo pensarlo a priori.

Se non abbiamo alternativa come fonti, carichiamo le batterie delle auto "green" con le centrali a carbone?

le lunghe percorrenze su strada? Il trasporto aereo?

Comprendo che la strada futura dovrà considerare questi aspetti ma non è che a bruciare le tappe si faccia la cosa giusta dopo decenni di voluto ritardo.

Ripeto. Il sacrificio porta dei benefici? Io francamente non lo so. Se la popolazione mondiale aumenta, Putin permettendo, e tutti ambiscono a sopravvivere e ad aumentare il proprio benessere, francamente la vedo molto dura. 

Saremo con l'auto elettrica ( pagata non so come ) devastata dalla grandine o inondata oppure colpita da un albero secolare. Una fantastica consolazione.

Inviato

@mariovalvola Mario, non riesco a seguirti.

Se il mondo dell'automotive va in una certa direzione si fa ricerca, si aggiorna, si forma e si cambia. 

Viceversa avremmo ancora maniscalchi e cavalli per le strade. 

Si chiama progresso e l'abilità sta nel riuscire a stargli dietro. 

Inviato
5 minuti fa, wow ha scritto:

Viceversa avremmo ancora maniscalchi e cavalli per le strade. 

Eh! già.

 

"Telefono? No, grazie, abbiamo i portalettere

Sir William Preece, capo ingegnere delle Poste britanniche (1878)

L’automobile è una moda passeggera

Il presidente della Michigan Saving Banks consigliando di non investire nella Ford (1903)

Non credere alla trasmissione della voce

Un pubblico ministero durante il processo a Lee De Forest e alla sua Radio Telephone Company (1913)

Un mercato minuscolo?

L’IBM ai futuri fondatori della Xerox (1959)

Il computer non entrerà nelle case

Ken Olsen, presidente e fondatore della Digital Equipment Corporation (1977)"

 

 

mariovalvola
Inviato

Nessuno nega il passaggio più o meno obbligato. Sono i tempi a essere sbagliati e non garantiscono l'effetto voluto ( se non meno PMI nelle aree urbane ).

Inviato
Adesso, mariovalvola ha scritto:

Nessuno nega il passaggio più o meno obbligato. Sono i tempi a essere sbagliati e non garantiscono l'effetto voluto ( se non meno PMI nelle aree urbane ).

Ne abbiamo discusso fino allo sfinimento, ma è un concetto che non arriva perciò è inutile.

PS fa impressione vedere che ad esempio le vendite dei veicoli EV id3/id4 VW  in Europa sono ferme al palo da due anni nonostante non ci siano grossi problemi produttivi. Fanno un misero +10% anche quest'anno, il che è segno che qualcosa nel disegno è fuori posto nella precipitosa corsa della UE ad una conversione che si è già rivelata impossibile nei tempi previsti appena partita.

  • Melius 1
mariovalvola
Inviato

@Velvet hanno anche terrificanti problemi di affidabilità. Gli incauti acquirenti passano più tempo nelle officine autorizzate che a viaggiare. Manco fossero a carburatori🤣

Inviato

Io, cmq, non parlavo di auto elettriche.

Per me la transizione verso le auto a pile non è alle viste. 

Facevo un discorso leggermente più articolato. 

Però, come diceva qualcuno, un termine per lo stop ai motori termici più perentorio e non lontano nei secoli, fa trottare la vecchia. 

Inviato
6 minuti fa, Velvet ha scritto:

PS fa impressione vedere che ad esempio le vendite dei veicoli EV id3/id4 VW  in Europa sono ferme al palo da due anni nonostante non ci siano grossi problemi produttivi.

Sai com'è, ognuno giustamente legge, assimila e fa suo quello che più gli aggrada.

https://insideevs.it/news/587468/auto-elettriche-circolanti-vendite-mondo/

Poi sono anche d'accordo che l'auto elettrica sia ancora tutta in divenire, ma davvero mi sembrate quelli della moda passeggera senza futuro.  

 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

Partiamo da un presupposto,  i cambiamenti climatici ci sono sempre stati non avessimo avuto l'ultimo surriscaldamento globale avremmo ancora la terra coperta dai ghiacci. E ogni cambiamento climatico comportava la sparizione di specie ed ecosistemi. 

Quello che oggi cambia è la velocità dei cambiamenti climatici innescato dall'uomo ed ill fatto che la prima specie a rischio siamo noi.  

Il punto è che abbiamo un modello di sviluppo basato sullo spreco  e sul consumo,  che sta portando a esaurimento le risorse necessarie al nostro benessere ed alla stessa sopravvivenza.  

Da qualche parte bisognerà iniziare,  ance se la dimensione nazionale non può invertite la tendenza mondiale, può comunque mitigare le conseguenze locali in attesa che gli altri siano obbligati dai fatti a prendere contromisure.  

mariovalvola
Inviato

@wow tutto quello che vuoi. Ma il nostro agire virtuoso, giustissimo e doveroso, quanto cuba sull'emissione complessiva di gas serra? Si possono e si devono fare sacrifici se il beneficio è raggiungibile. Ma se la tua mancata emissione di gas serra se la erode facilmente la Cina l'Africa e l'India, rimani con il cerino in mano con la magra consolazione di essere stato tardivamente buono e virtuoso.

Se manca un reale accordo globale, è tutta aria fritta.

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