Cavo spdif dal suono "aperto"

28 Agosto 2022

Come promesso, spendo due parole sul Kimber Kable DV30 terminato WBT 0114Cu, arrivatomi da qualche giorno.

Forse potrebbe essere ancora un po' presto per esprimere un giudizio definitivo, dovrei abituarmi bene al risultato finale... per ora però posso tranquillamente affermare che, in effetti, la differenza con il cavetto economico Mogami si fa sentire nettamente.

Non posso dire che il suono risulti più "aperto" nel senso di essere più evidente e marcato in alto, ma nel suo insieme è sicuramente più preciso, controllato in basso e arioso, con una dinamica sensibilmente migliorata e un dettaglio più raffinato rispetto a prima.

I componenti che va a collegare sono già di per sé piuttosto neutri e lineari (meccanica Cambridge CXC V2 e Pre/DAC Rotel RC-1572) e direi che questo cavo contribuisce indubbiamente a farne risaltare le caratteristiche.

I diffusori sono Indiana Line Tesi 661, i cavi di segnale che collegano il Pre al finale (sempre Rotel, un RB-1582 MkII) e i diffusori sono tutti Van den Hul, rispettivamente una coppia di The Wave e gli ottimi CS-122 Hybrid; questa combinazione restituisce una sonorità piuttosto bilanciata e mai stancante, sicuramente di buon livello.

Unica nota negativa, ma forse è più una caratteristica, è il fatto che il Kimber, essendo un solid-core, non è per niente, e sottolineo per niente, flessibile... una volta collegato da una parte, è assolutamente necessario lasciare una quantità idonea di spazio necessario a fargli fare la sua "curvatura naturale" ed arrivare all'altro capo.

A parte questo, per il resto posso ritenermi pienamente soddisfatto ed aggiungo che non credevo di ottenere risultati così evidenti al cambio di un cavo digitale: di solito, parlando di segnale, questa è prerogativa dei cavi analogici... almeno, fino ad un certo livello qualitativo, a quanto pare.