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Siamo veramente la generazione che ha avuto di più?


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Inviato

"Siamo la generazione che ha di più eppure vuota d’amore" Ho preso a prestito questa frase dall'argomento sul meeting di Rimini, a quanto riportato è una citazione del cardinale Zuppi ex arcivescovo di Bologna, da mangiapreti quale sono sempre stato devo però riconoscere che questo prete a mio avviso è uno dei migliori, da emiliano ho più volte avuto l'occasione di ascoltarlo e giudicarlo anche per quanto di buono ha fatto nella sua diocesi per aiutare gli ultimi, ma non è di Zuppi che intendo discutere, quanto della sua frase, siamo davvero la generazione che ha avuto di più e come mai allora tutto questo pessimismo che ci circonda, è la paura di perdere tutto, è che abbiamo più poco a cui aspirare rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto, oppure sono solo fisime del cardinale a cui io ho dato risalto? O c'è ancora dell'altro che io non ho tenuto in considerazione?  

Inviato

Non mi capacito di che mondo stiamo lasciando ai nostri figli e nipoti!!!!

E' vero che molte libertà e consuetudini le abbiamo ottenute con la nostra volontà e caparbietà e questo ci ha fatto vivere una meravigliosa gioventù, ma come diceva @vizegraf ne abbiamo potuto godere grazie ai sacrifici di tutti i nostri genitori.

Inviato

Mi piacerebbe leggere tutto il discorso, per ora mi limito a dire che Zuppi a Bologna è amatissimo e stimatissimo, nonostante sia una città di mangiapreti.

Inviato

Ogni generazione poggia sui sacrifici della maggior parte dei componenti della precedente. Per noi la svolta è venuta col ripudio della guerra e del totalitarismo. Da lì pietra su pietra si è potuta costruire la realtà attuale.

Inviato

Nato nel 65, a boom economico agli sgoccioli.

Nel momento dell'ormone al massimo stadio, pronto a concretizzare i sogni puberali ed adolescenziali di interminabili sessioni di sesso libero, ecco che arriva la piaga dell'AIDS. Ed il primo castello crolla.

Nel momento poi in cui avrei dovuto massimizzare lo sforzo lavorativo per garantirmi una maturità tranquilla, una bella crisi finanziaria tipo '29.

Ti rimbocchi le maniche e nel momento in cui pensi di aver raggiunto, con grave ritardo, una situazione tranquilla, arriva il COVID a resettare tutto, togliendoti due anni di vita e azzerando le tue riserve.

Si, che gran bel cūlus abbiamo avuto, cardinale Zuppi!

 

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briandinazareth
Inviato

se escludiamo il disastro ambientale (che conta molto comunque) dobbiamo però riconoscere che complessivamente il mondo di oggi (e ancora di più l'italia e l'europa) è molto meno violento, molto meno povero, con più diritti, più libertà, più scolarizzazione, più possibilità culturali ecc. 

Inviato

@briandinazareth Sono d'accordo ed aggiungo che oggi c'è sicuramente un'attenzione all'ambiente maggiore di quella degli anni 80 e 90, per non parlare dei 70 nei quali se avessimo potuto avremmo inquinato anche nostra madre. Se il cardinal Zuppi si è basato sulle osservazioni fatte durante la parabola della sua vita, per questioni anagrafiche è giusto quello che dice @vizegraf

Schelefetris
Inviato

la generazione che va dalla fine anni 50 agli inizi degli 80 è stata (da noi) la più culosa della storia IMHO

nessuna guerra, nessuna grave pandemia/epidemia, bene o male cibo per tutti, inizio dell'epoca del divertimento, considerazione per i minori... l'uso che se ne è fatto è però risultato scellerato. 

Inviato

La generazione nata durante la guerra o poco dopo ha indubbiamente avuto un mondo da inventare e scoprire.

La percezione che domani sarà sicuramente meglio di ieri, della crescita, del progresso, magari sogni, ma aiutano a vivere bene pure quelli.

A vent'anni negli anni 60, la luna, negli anni giusti per mettere la testa a posto e occuparsi di politica nei 70, i mitici anni 80 con soldi e posizioni e nei 90 con pensioni facili.

E mo' stanno qua sul forum

Impossibile, secondo me, dire che i giovani di oggi stanno meglio: ma voi li invidiate? Li vedete felici? 

Inviato

Indipendentemente da tutto e comunque la si pensi credo sia arrivato il momento di smetterla di ragionare guardando indietro e cominciare a preoccuparci di ciò che si dovrà fare per continuare ad andare avanti, autoflagellarsi non serve a nulla ed a nessuno, serve avere una visione per il futuro.

  • Melius 1
Inviato

@maurodg65 Eh vabbè, ma questa è la discussione sulla generazione che ha avuto di più...

Schelefetris
Inviato
4 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

cominciare a preoccuparci di ciò che si dovrà fare per continuare ad andare avanti

 

il problema è questo, non considerare la fortuna avuta e voler rimanere attaccati a certi privilegi

Inviato
1 minuto fa, Guru ha scritto:

è la discussione sulla generazione che ha avuto di più...

Va bene e poi? Stabilito qual è che accade? 

Inviato
Adesso, maurodg65 ha scritto:

Stabilito qual è che accade? 

Si apre un'altra discussione su come dovrebbe essere la visione per il futuro 😛

Inviato

Al di là dei privilegi e delle opportunità c'era un aspetto immateriale fondamentale.

L'idea che tutto sarebbe andato meglio, sempre meglio. La scienza, il benessere, la democrazia e anche la globalizzazione.

Mi pare che la fase aperta sia molto diversa e più problematica.

  • Melius 2
Inviato
10 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

autoflagellarsi non serve a nulla ed a nessuno

Certo Mauro, però guardarsi indietro a volte (anzi spesso) dovrebbe perlomeno servire a non ripetere gli stessi errori, invece è mia opinione che dalla storia passata in fondo in fondo l'uomo ha imparato poco. Tu dici che invece questa sia la volta buona? Me lo auguro davvero, anche se più di qualche dubbio io però ce l'ho.   

Inviato

Difficile mettere sui piatti della bilancia chi ha avuto di più, perché ognuno da peso diverso alle cose. Sicuramente la generazione “vecchia” ha avuto una vita meno complessa di quella dei giovani d’oggi

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