ferrocsm Inviato 24 Agosto 2022 Autore Inviato 24 Agosto 2022 19 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Però Melius dovrebbe mettere nel nick un numerino per distinguere la generazione di ciascuno Questo l'ho pensato anch'io quando ho letto la frase del cardinale, ho wikipardato per cercare quale età avesse lui e ho visto che è del 1955, tra una generazione e l'altra mediamente trascorrono 25-30 anni (correggetemi se sbaglio) e così arriviamo all'incirca abbondando un poco agli anni 90, da quello che spesso si è letto e detto questo bar è perlopiù frequentato da 40-50-60enni e oltre, quindi a mio avviso siamo per la stragrande maggioranza titolati ad intervenire, casomai i 20-30enni si facciano avanti che troveremo sicuramente parole di conforto per come li abbiamo trattati e per il mondo che gli abbiamo lasciato in eredità. 😁
vizegraf Inviato 24 Agosto 2022 Inviato 24 Agosto 2022 7 ore fa, mozarteum ha scritto: E invero anche dei giovani che pagano laute pensioni retributive scollegate dai contributi Si, ma non vi preoccupate che abbiamo ancora poco da campare.
Martin Inviato 24 Agosto 2022 Inviato 24 Agosto 2022 Forse è vero che queste sono le generazioni che hanno avuto di più, ma la percezione individuale si basa più sulle aspettattive che sul livello acquisito. I miei, cresciuti in anni non facili, subendo la guerra e dovendo emigrare, hanno conquistato obiettivi che sulla bilancia odierna apparirebbero risibili anche al sottoproletariato, ma che sicuramente hanno dato loro l'impressione di avere il mondo ai loro piedi molto più di quanto non sia per me oggi. Ed è questa percezione individuale a determinare il "mood" complessivo. Certo, da allora sono cambiate le "costanti di tempo" del sistema (perdonatemi se non conosco l'appropriato lessico sociologico) - tutto è più rapido, il cosiddetto "tempo di attesa della gratificazione" si è oltremodo ristretto, e questo aggrava la percezione negativa di cui sopra.
Messaggi raccomandati