gorillone Inviato 3 Settembre 2022 Inviato 3 Settembre 2022 Rispondo alla domanda del thread: certo che compriamo gli originali, quando possibile e ad un prezzo equo, altrimenti restano lì. Non sono mica un ristamparo (con rispetto a tutti coloro che amano le ristampe … beh, non tutti, quasi tutti)
Moderatori Mister66 Inviato 3 Settembre 2022 Moderatori Inviato 3 Settembre 2022 Da venditore discogs credo sia una bufala quello che ammette. Ci sono molti titoli con centinaia di stampe… basta prendere come esempio una qualsiasi dei Beatles, un titolo 350 stampe diverse… risalire alla prima stampa ci vuole parecchio tempo, ma ci si arriva, spesso nelle note è specificato che si tratta della prima stampa, fondamentale munirsi di lente d’ingrandimento e verificare le matrici di stampa lato A lato B, verificare foto label dei due lati, eventuali particolari della copertina, leggere attentamente le note nella pagina di pubblicazione… etc etc… 1
BasBass Inviato 3 Settembre 2022 Inviato 3 Settembre 2022 @Mister66 Concordo al 100%, è esattamente così!
gorillone Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 Su Discogs si compra bene, non come una volta, ma è sempre un sito dove si trova quasi di tutto.. A me piacciono i dischi normali, odio i dischi audiofili e le ristampe super mega ultra e chi più ne ha più ne metta. Basta saper comprare, poi qualche problema penso possa capitare con venditori poco esperti che hanno problemi a catalogare le loro copie, ma è la rarità, non la normalità. Poi, c’è qualcuno che ogni tanto mi dice che non mi intendo di stampe AAA. Certo, non mi intendo di ristampe AAA o pseudo tali … non li spendo tutti quei soldi in un disco, non mi va proprio. Ci vorrebbe più informazione sulle stampe normali che suonano bene, invece che endorsement di piccole etichette audiofile, che vendono solo agli audiofili più talebani
Tronio Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 6 minuti fa, gorillone ha scritto: odio i dischi audiofili e le ristampe super mega ultra e chi più ne ha più ne metta. ... non li spendo tutti quei soldi in un disco, non mi va proprio. ... piccole etichette audiofile, che vendono solo agli audiofili più talebani Per carità, ciascuno ha il sacrosanto diritto di fare ciò che vuole con i propri danari e non c'è a mio avviso alcuna relazione diretta tra "spendere tanto" e "ascoltare bene", però quando si dileggia o si sminuisce l'altrui scelta il tutto suona un po' come la vecchia storiella della volpe e l'uva... 😉
gorillone Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 @Tronio Condivido, ma non fraintendere, se non compro è perché ritengo che il prezzo non sia equo … non ho problemi economici
ferdydurke Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 1 ora fa, gorillone ha scritto: Basta saper comprare, poi qualche problema penso possa capitare con venditori poco esperti che hanno problemi a catalogare le loro copie, ma è la rarità, non la normalità. La qualità è molto variabile, a volte dischi classificati NM sono inascoltabili, mentre dischi classificati VG sono perfetti. La fregatura poi sono le spese postali che incidono drammaticamente sui costi
Tronio Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 2 ore fa, gorillone ha scritto: se non compro è perché ritengo che il prezzo non sia equo … non ho problemi economici Ovvio, e vorrei esser certo anche io di non essere frainteso: nonostante l'andazzo che ha preso negli ultimi anni il mercato dei vinili (e non solo) non penso e non credo che l'ascoltare bene la musica sia necessariamente un hobby per pochi danarosi aristocratici. Spesso purtroppo la confezione attrae più della sostanza e mentre una ristampa mint in cofanetto foderato in pelle di squalo viene venduta a 200 Euro magari una stampa d'epoca viene snobbata perché c'è qualche graffietto che all'ascolto manco si sente oppure sulla copertina c'è scritto "Mario" e l'etichetta col prezzo ha lasciato un segno.
gorillone Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 @Tronio Bravissimo! Stai scoperchiando un grosso dilemma che consegue alla crescita vertiginosa del costo dei vinili. Io vado spesso a festival musicali, dove espongono venditori privati di vinili usati e negozianti che trattano sia nuovo che usato. Ebbene, la voce comune è che non si può andare avanti con questi prezzi che danneggiano noi ma anche loro. Vinili singoli da oltre 25 € non si vendono, la gente dice che costa troppo e loro sopravvivono con numeri magari non grandi ma almeno decenti. Dicono tutti che non così non c’è la fanno; i vinili audiofili non li tengono nemmeno, altrimenti restano sul loro groppone.
oscilloscopio Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 Il mio budget per l'acquisto di un vinile è di 10 max 15 euro rarissimamente sono arrivato a 20 (ma saranno non più di 5 album), spendere di più non rientra nei miei parametri. 1
gorillone Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 @oscilloscopio Bravo, neanche nei miei. Se facessimo così in tanti e gli restano sul groppone, vedi che l’andazzo cambia subito.
one4seven Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 Dai miei pusher nulla a più di 15€ (copie solo M/NM, il supporto, delle copertine basta che non sia proprio stracciata, se c'è scritto sopra "Con affetto, Roberta" va benissimo, fa parte della storia di quel disco!). Poi se hanno etichettato tipo 20/25€, cmq lo pago max 15€ 😁 Qualche eccezione la faccio, ma solo per stampe tipo Jap che effettivamente non si trovano a poco. Ma max 40€, altrimenti cerco altro.
oscilloscopio Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 @capodistelle incisioni o ristampe d'epoca.
OTREBLA Inviato 5 Settembre 2022 Autore Inviato 5 Settembre 2022 Più che altro s'intende prime stampe. O perlomeno così lo intende Michael Ludwigs nel video indicato. Dice che per alcuni dischi si arriva a 300 versioni di stampa d'epoca ed è quindi fondamentale che il venditore sappia cosa sta vendendo, perché l'acquirente non può far altro che fidarsi. Di un disco fa vedere che gli è arrivata le versione (spacciata per prima stampa) priva di qualunque codice inciso sul solco vuoto. Naturalmente il fatto gli pare stupefacente. Io non ho mai visto un vinile senza uno straccio di codice sul solco vuoto. Credo che la difficoltà di Ludwigs dipenda dal fatto che cerca le prime stampe. Se cercasse una qualunque ristampa d'epoca dalla seconda stampa in poi, le cose andrebbero diversamente. Circa invece lo stato di conservazione non corrispondente al grado dichiarato, Ludwigs è un tedesco. E ho detto tutto. Che poi non vuol dire, perché anche io sulla scala di valutazione sono piuttosto pignolo. Tanto è vero che non compero da italiani, avendo imparato a mie spese che la valutazione dello stato di conservazione da parte di un venditore italiano è spesso frutto della fantasia. Non so quanti dischi ho venduto classificati come Excellent che chiunque tranne me avrebbe classificato Near Mint. Difatti mai avuto mezzo problema. Alberto.
one4seven Inviato 5 Settembre 2022 Inviato 5 Settembre 2022 54 minuti fa, OTREBLA ha scritto: Più che altro s'intende prime stampe. La ricerca spasmodica delle prime stampe, però, rischia di assomigliare a quella delle ristampe AAA. Non è detto che sia necessariamente la migliore in quanto tale, e di sicuro paghi anche il fatto che sia la prima. Ci sono pure "i malati" delle Test Pressing volendo... Anche qui, bisogna intendersi, se si da più importanza al buon suono, o se si cerca in primis l'oggetto e quello che rappresenta. Sulle condizioni può essere un terno al lotto, come no. Se, nel tempo, si riesce a costruire un rapporto di fiducia con dei venditori specifici, le sorprese negative non ci saranno più, o quasi. Si può essere pignoli alla tedesca, o magari ci si può dare delle regole precise sull'accettabilità delle condizioni (come faccio io). Ma si deve partire dal fatto che quello delle vecchie stampe, NON è il mercato del nuovo. Se si ha questa pretesa, allora meglio rivolgersi direttamente al nuovo.
OTREBLA Inviato 6 Settembre 2022 Autore Inviato 6 Settembre 2022 Tu e gli altri fautori del "purché respiri", che danno dei "malati" agli altri, dovete capire che non tutti ragionano soltanto in funzione della musica ma anche della qualità della copia vinilica o semplicemente del collezionismo. Un appassionato di musica, quale senz'altro è il tedesco e credo nessuno possa metterlo in dubbio, può essere interessato anche alla completezza, coerenza cronologica, uniformità rispetto allo stato di conservazione (compero soltanto copie "Near Mint"), rarità e non ultimo valore economico della propria collezione. Non è essere talebani, significa avere altre aspirazioni oltre a quella di ascoltare il disco. Non c'è nulla di sbagliato, potendo permetterselo. Alberto.
one4seven Inviato 6 Settembre 2022 Inviato 6 Settembre 2022 1 ora fa, OTREBLA ha scritto: "purché respiri", Mah... Purché suoni bene, direi. Infatti prendo solo copie con supporto M/NM. Se uno ha altre o maggiori aspirazioni (collezionismo, coerenza etc..), ossia vuole di più, beh è chiaro che deve faticare di più. È nella logica delle cose rispetto al mercato dell'usato/collezionismo, non vedo cosa ci sia da lamentarsi allora.
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