Ultima Legione @ Inviato 3 Settembre 2022 Inviato 3 Settembre 2022 Credo di non sbagliare dicendo che al di lá del grande interesse che suscitano giá di per sé i Convertitori D/A in tecnologia R2R Ladder, l'interesse e le aspettative sull'annunciato nuovo GUSTARD R26, dopo le incredibili performance strumentali e le straordinarie doti musicali del GUSTARD X26 Pro, sono veramente elevatissime. . E allora ecco qua di seguito la sua prima recensione del quale non vi anticipo nessuna conclusione...😉😉. . 1
TopHi-End Inviato 3 Settembre 2022 Inviato 3 Settembre 2022 @Ultima Legione @ sembra molto interessante. Visto che sto cercando uno Streamer (in questo caso anche DAC) potrei tenerlo seriamente in considerazione. Peccato non abbia un'App di gestione diretta di Qobuz. Ma essendo compatibile UPnP, il problema non dovrebbe sussistere, nella speranza che via LAN non inceppi. Ma non credo sia questo il caso.
blueray Inviato 24 Settembre 2022 Inviato 24 Settembre 2022 Su un altro Forum italiano, è in corso un test a confronto tra il Gustard R26 il Denafrips Pontus ed il Denafrips Terminator. Appena usciranno i risultati ve lo farò sapere.
TopHi-End Inviato 25 Settembre 2022 Inviato 25 Settembre 2022 @blueray io lo sto seguendo su di un forum straniero. Potresti, gentilmente, postare il link o il nome del forum? Grazie
blueray Inviato 25 Settembre 2022 Inviato 25 Settembre 2022 @TopHi-End Ok: https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t46144-nuovo-gustard-r26-r2r-il-primo-con-questa-tecnologia-dal-produttore-cinese Se vuoi, posta pure quello straniero
stefano_mbp Inviato 25 Settembre 2022 Inviato 25 Settembre 2022 La versione di firmware 1.3 appena uscita sembra che aggiunga la funzionalità HQP NAA ma non vi sono conferme in rete al riguardo. Sarebbe interessante che qualche felice possessore facesse l’upgrade e confermasse la cosa
AlbertoPN Inviato 25 Settembre 2022 Inviato 25 Settembre 2022 Seguo anche io questo prodotto dalla recensione di Sandor (quella linkata sopra), soprattutto perché permette di usare anche il solo ingresso LAN che non è affatto una cosa trascurabile. Se ho colto bene la parte DSD (col suo “secondo DAC” ad 1 bit) non è granché ed è un peccato, perché nella sua fascia di prezzo rischia davvero di essere un prodotto interessante. Per gli altri ingressi, compresa la USB, se non ricordo male sempre la recensione, pare benefici (molto) di un DDC a valle, cosa che fa aumentare sensibilmente il prezzo del “pacchetto”, ed a quel punto ci si avvicina pericolosamente ad un Holo Spring 3 ….
blueray Inviato 25 Settembre 2022 Inviato 25 Settembre 2022 @AlbertoPN @AlbertoPN Comunque il Gustard R26 più il DDC U18 ,sempre dello stesso marchio, siamo sui 2150. 600 euro in meno rispetto all' Holo Dac 3. In ogni caso l' R26 una caratteristica molto interessante, poco comune in molti dac anche più costosi, è l' ingresso per il clock esterno a 10Mhz che può dare un ulteriore "boost" alle prestazioni dell' apparecchio.
AlbertoPN Inviato 25 Settembre 2022 Inviato 25 Settembre 2022 Il modello U18 non si è rivelato strumentalmente “adeguato” quando questo che invece sembra il non plus ultra: https://magnahifi.com/it/singxer-su-6-usb-digital-interface-xmos-xu208-cpld-femtosecond-clock/ hai ragione, non avevo considerato il plus dell’ingresso del clock esterno.
TopHi-End Inviato 26 Settembre 2022 Inviato 26 Settembre 2022 @blueray Ho letto un po' a rate il tutto, sia sul forum internazionale, sia su Il Gazebo. Vedo anche che l'utente Mantraone, come me, è presente su tutti e due i forum. Faccio un veloce riepilogo a memoria, perché mi secca rileggere tutte le pagine della discussione. A me l'R26 interessa quasi esclusivamente come streamer/DAC, quindi streaming da Qobuz a risoluzione massima di 192Khz a 24bit (no DSD e MQA). I recensori su Youtube e Web non hanno provato lo streaming via UPnP, ma l'utente ray12345 sul Forum di Head-Fi lo ha testato. Vista l'ottima alimentazione e vista l'ottima sezione Ethernet del Gustard R26, le prestazioni superano, a suo dire, quelle di uno streamer bridge più lo stesso R26. Potete leggere qui il suo parere: Parere di ray12345 su Head-Fi Altri ascolti li ha fatti confrontando i due fratelli, R26 e X26 Pro. Il R2R risulta più musicale, mentre l'X26 Pro, sempre ottimo, ma più aperto e tendenzialmente "analitico/freddino"; e questa mi pare proprio derivi proprio dalla personalità dei DAC Sabre che, in certe implementazioni, non amo particolarmente. Ma poi arriva qualcuno, sempre sul forum, che afferma il contrario: più caldo X26 Pro, più aperto (ma non analitico) l'R26 (ma è l'unico ad affermare ciò, mi pare di ricordare). Sui forum si legge il tutto e il contrario di tutto, come sempre. Sempre l'utente ray12345 afferma anche che si può vivere tranquillamente col solo R26, senza quindi U18+C18, specialmente per uso streaming, in quanto la presenza dei due apparecchi aggiuntivi sembrano influenzare meno le prestazioni complessive del nuovo arrivato rispetto all'X26+U18+C18, dove il miglioramento è più evidente (altra ottima notizia per me). Ma, nota importante dello stesso utente, usando BubbleUPnP ha rilevato prestazioni diverse usando due smartphone differenti. E qui vorrei capire da @stefano_mbp, se effettivamente è possibile che lo smartphone può inficiarne le prestazioni via UPnP, presumendo che entri in gioco anche il DAC del cellulare. . Altri forumer, sempre su Head-Fi, lo hanno confrontato con altri DAC (più o meno costosi) e il nuovo arrivato sembra davvero uno o più step sopra il suo prezzo, anche se i commenti e le recensioni troppo entusiastiche meritano un adeguato approfondimento. Adesso attendiamo notizie su Il Gazebo per il confronto con gli altri due più costosi e vediamo cosa ne esce fuori. Di certo ho sempre mostrato interesse per questo Streamer/DAC, ma voglio ponderarne bene l'acquisto e non farmi prendere dall'euforia, visto che la frenesia del nuovo oggetto spesso gioca brutti scherzi e poi la delusione è dietro l'angolo. Inoltre, ogni utente ascolta con le proprie orecchie e col proprio impianto. Quindi, siccome non ho fretta, voglio attendere ulteriori conferme e confronti, e poi acquistarlo, ascoltarlo e confrontarlo sul mio di impianto, visto che gli acquisti sulla carta e gli altrui pareri li prendo sempre con le dovute pinze. Ovviamente, per me, sarà d'obbligo la possibilità di restituzione, anche se stavolta spero vivamente che sia un apparecchio molto valido. Ho riportato tutto, o quasi, a memoria. Quindi ci potrebbero essere delle inesattezze, anche se il succo è quello. Per maggiore precisione e completezza, vi consiglio di leggere tutte le pagine della discussione su Head-Fi, anche perché molto interessante: Thread Gustard R26 su Head-Fi 1
stefano_mbp Inviato 26 Settembre 2022 Inviato 26 Settembre 2022 16 minuti fa, TopHi-End ha scritto: Ma, nota importante dello stesso utente, usando BubbleUPnP ha rilevato prestazioni diverse usando due smartphone differenti. E qui vorrei capire da @stefano_mbp, se effettivamente è possibile che lo smartphone può inficiarne le prestazioni via UPnP, presumendo che entri in gioco anche il DAC del cellulare. Il protocollo upnp prevede che il control point invii al renderer l’indirizzo (url) della traccia da riprodurre, il renderer quindi richiede al mediaserver la traccia corrispondente a quell’indirizzo (url) e la esegue. Pertanto il dac dello smartphone o tablet su cui gira il control point (Bubbleupnp in questo caso) non entra mai nell’equazione, non viene mai usato. C’è una differenza nel modo in cui diversi control point si comportano riguardo alla playlist in esecuzione: Bubbleupnp e MConnect mantengono la playlist al loro interno poiché la funzionalità OpenHome è integrata Lumin, Linn, Kazoo invece, appoggiandosi a Bubbleupnpserver per la funzionalità OpenHome, trasmettono tutta la playlist e poi non fanno altro che ricevere dal renderer le informazioni relative all’avanzamento della riproduzione. Per questo motivo se chiudi Bubbleupnp o MConnect mentre qualcosa è in riproduzione la riproduzione stessa si interrompe, ciò non accade invece per Lumïn, Linn o Kazoo. . L’unico motivo per cui chi ha scritto potrebbe aver notato differenze può essere solamente una diversa impostazione di Bubbleupnp nei due smartphone: Bubbleupnp ha anche delle impostazioni di resampling e probabilmente nei due smartphone erano impostate in maniera diversa. . Per chiarire meglio il concetto di indirizzo/url inviato dal control point al renderer qui in allegato puoi vedere cosa viene trasmesso al renderer (in questo esempio è l’url delle traccia in Minimserver)
TopHi-End Inviato 26 Settembre 2022 Inviato 26 Settembre 2022 @stefano_mbp ti ringrazio per la delucidazione, Stefano. Infatti ricordavo che il control point si limitasse solamente alla trasmissione della URL, ma non capivo come mai l'utente di Head-Fi avesse fatto questa affermazione. Inoltre, quali impostazioni su BubbleUPnP potrebbero fare la differenza sulla riproduzione? 26 minuti fa, stefano_mbp ha scritto: Bubbleupnp e MConnect mantengono la playlist al loro interno poiché la funzionalità OpenHome è integrata Lumin, Linn, Kazoo invece, appoggiandosi a Bubbleupnpserver per la funzionalità OpenHome, trasmettono tutta la playlist e poi non fanno altro che ricevere dal renderer le informazioni relative all’avanzamento della riproduzione. In questo caso, sia per BubbleUPnP che per MConnect, dovrebbe essere un vantaggio avere la OpenHome integrata, giusto? Per questo motivo l'App Lumin/Teac quindi carica tutto l'indice, che poi deve essere "ripulito" dopo un certo numero di brani riprodotti? 30 minuti fa, stefano_mbp ha scritto: Per chiarire meglio il concetto di indirizzo/url inviato dal control point al renderer qui in allegato puoi vedere cosa viene trasmesso al renderer (in questo esempio è l’url delle traccia in Minimserver) Certo, null'altro che un semplicissimo indirizzo URL.
stefano_mbp Inviato 26 Settembre 2022 Inviato 26 Settembre 2022 32 minuti fa, TopHi-End ha scritto: Per questo motivo l'App Lumin/Teac quindi carica tutto l'indice, che poi deve essere "ripulito" dopo un certo numero di brani riprodotti? Dipende da come la usi, io ascolto selezionando uno o più album e ricopro sempre la playlist di riproduzione quindi ho al massimo 60/70 brani quando carico un’album di un’opera lirica altrimenti mai più di 4/5/10 tracce se sono concerti o sinfonie, del resto puoi scegliere se accodare o sostituire e io sostituisco sempre … quindi è tutto pressoché automatico. 1
stefano_mbp Inviato 26 Settembre 2022 Inviato 26 Settembre 2022 37 minuti fa, TopHi-End ha scritto: In questo caso, sia per BubbleUPnP che per MConnect, dovrebbe essere un vantaggio avere la OpenHome integrata, giusto? Dipende … come dicevo questo comporta che se chiudi l’app la riproduzione si ferma e a me … irrita. Preferisco quindi usare Lumïn (anche e soprattutto per la sua ergonomia) e Bubbleupnpserver in modo che se chiudo la app la riproduzione continua fino ad esaurimento della coda di riproduzione. Nel mio setup Bubbleupnpserver gira sulla stessa macchina dove c’è anche Minimserver, entrambi si avviano automaticamente all’avvio del server quindi è comodissimo 2
stefano_mbp Inviato 26 Settembre 2022 Inviato 26 Settembre 2022 19 ore fa, stefano_mbp ha scritto: La versione di firmware 1.3 appena uscita sembra che aggiunga la funzionalità HQP NAA ma non vi sono conferme in rete al riguardo. Sarebbe interessante che qualche felice possessore facesse l’upgrade e confermasse la cosa C’è almeno una conferma da parte di un felice possessore sul forum Audiophile Style. Quindi i protocolli/funzionalità disponibili sono Roon UPNP HQP NAA quindi comincia a essere un dac con connessione Ethernet che ha quasi tutto … mancherebbe ancora Squeezelite …
blueray Inviato 26 Settembre 2022 Inviato 26 Settembre 2022 Sul sito degli "audioscienziati" Diverso, MOLTO incoraggiante, ma troppo presto per dirlo. . . . Ho appena preso in consegna R26. Alcune prime impressioni molto preliminari. A partire da un rig principale (non il mio desktop - a seguire più avanti): Krell 320e, PSAudio BHK Sig Pre, Wilson bookshelf's, Roon Nucleus Prior e A/B dac's - Chip Bryston, Oppo Sonica, Esoteric, SMSL m400 AKM Unboxing: unità pesante e ben costruita solo per la sensazione. buon lavoro di rifinitura, viti, piedini, ecc. molto solido. mi piace. Concordo sul fatto che l'estetica del frontale è più simile al set-top box degli anni '90 piuttosto che a un serio equipaggiamento audio. Preferisci il case X26Pro. Non è il mio 'look' ma l'ho comprato per andare, non per mostrarlo. Display e menu sono. . . . .cattivo. Massima luminosità, 8, appena visibile in una stanza ben illuminata o soleggiata. E il suo OLED: buon contrasto ma luminosità più limitata. Il carattere del menu è inutilmente piccolo e compresso: difficile da leggere. E perché con tutto quello spazio sullo schermo?! Grande signorina, Gustard. Avrai bisogno di una residenza chirurgica di 5 anni presso la Johns Hopkins: alternare e selezionare le voci di menu è microchirurgia. Lettering così piccolo e inceppato (stipato) in un'area ridicolmente piccola. Per quello? Anche la rotellina di scorrimento non è la mia preferenza: troppo sensibile, manca di trazione e goffa rotella che gira con il dito. . . semplicemente non è uno strumento di navigazione facile e tattile. Accensione: la mia unità spedita negli Stati Uniti è arrivata impostata su 220, quindi assicurati di ripristinare due/entrambi gli interruttori di alimentazione sul retro su 110 se negli Stati Uniti. Mi fermo qui per dire che, nonostante un'interfaccia utente molto ostile, le cose diventano più interessanti quando premiamo il gioco Ma prima, connettersi. Scaricato il manuale del proprietario GR26 e il ragazzo è minimo. Non ti dice nulla sulla connessione a rete, Roon, dispositivi USB. . . . .o Plutone e St. Louis per quella materia. Il tuo assolo di volo sulla connettività è importante. Fortunatamente Roon alla fine troverà l'R26, o almeno quella è stata la mia esperienza 'wow'. Nucleo Roon in esecuzione. Collegato R26 via LAN a Nucleus. Nucleus non ha visto l'R26 durante la ricerca di dispositivi dopo più tentativi e commutazioni, quindi ha riavviato Nucleus e Roon, ha aspettato e infine Roon ha trovato il Gustard R26. Non ho idea di cosa stessero dicendo gli altri su ciò che funziona e non in NOS, DSD - ho appena provato e fallito l'impostazione del menu w abbastanza volte fino a quando, voilà, musica. E qui diventa dannatamente interessante. Nota che questo è fuori dagli schemi, freddo come la pietra, riproduzione di musica R2R, quindi prendi le mie prime impressioni con un granello di sale fino a quando non avrò la bruciatura 100-200 in ore nello specchietto retrovisore. E, altrettanto importante, ascolta come suona con altri dispositivi audio. Detto questo, le prime impressioni di ascolto mi dicono che questo è un equipaggiamento completamente diverso dai miei chip dac. E non sottilmente. I miei chip dac possono essere molto dettagliati, articolati e dinamici. Il palcoscenico sonoro può essere abbastanza ampio (a seconda dell'attrezzatura). A volte possono anche essere 'musicali'. flusso e timbro. . . . . finché non sento l'R26. Intendiamoci, fuori dagli schemi. Ci sono così tante informazioni musicali che vengono pompate fuori. Di fascia alta, pazzesco, dettagliato e articolato. Mid è ancora congestionato. E all'inizio tutto suonava sottile con una piccola estremità inferiore. Poi sono passato alla musica con più bassi. . . . e il basso mi è saltato addosso. Ancora una volta, non (si spera ancora) così articolato come vorrei, ma l'R26 può sicuramente suonare il basso. Mi rendo conto che sto seppellendo il titolo proprio ora per arrivare a ciò che rende questa unità così 'promettente'. Non sono un recensore professionista, ma cercherò di descrivere quello che sento perché è piuttosto speciale. Il primo è l'incredibile separazione e dettaglio di note, voci, strumenti: inizi (è necessario che il burn-in) ascolti un'incredibile quantità e separazione di informazioni musicali. Dall'alto in basso, da lato a lato. Alcuni sono spaventosi 'dal nulla' chiari, dettagliati, mai sentiti prima. La fascia alta sicuramente non è andata via come alcuni suggeriscono con R2R: questo è un mostro di dettagli, come ha detto il recensore. Altrettanto importante, quel dettaglio non ha bordi netti, vitrei e abbaglianti. Solo enormi quantità di informazioni musicali. Quello che sto aspettando dal burn-in è sentire queste informazioni fluire più liberamente - per ora sembra che l'R26 stia cercando di spingere troppe informazioni attraverso un tubo troppo piccolo. Se questo ha un senso. In attesa di una pipa più ampia dal dac agli altoparlanti. Il secondo è ciò che penso che la maggior parte di noi stia cercando da un R2R: aria analogica, simile a un tubo e decadimento attorno alle note. Fuori dagli schemi, sento sicuramente i primi accenni di quell''aria' fluttuante. Sperando solo che dopo il burn in questo accada ancora di più. Lo dirò anche dopo aver ascoltato per circa 3 ore. Sono fiducioso che questo pezzo di kit fornirà proprio quello che stavo cercando. E anche ad un ottimo prezzo. Ponto II? Non l'ho sentito, quindi non ho idea di come si confrontino (o qualsiasi altro R2R). E, naturalmente, anche la corrispondenza del sistema, la tua stanza e la tua musica sono enormi variabili. Quindi, lunga nota sulle prime impressioni, ma anch'io stavo perlustrando Internet e YouTube per recensioni diverse dalle 2 che abbiamo visto tutti. Una cosa su cui sono totalmente d'accordo da queste recensioni, questo dac è un mostro di dettagli. Non riesco a immaginare che lasci 1 o 0 sul disco. Proverò a scrivere di più, se a nessuno importa delle note prolisse, dopo il burn-in. Primo giorno: rimorso o sorriso dell'acquirente? 100% di sorriso finora Il Gustard R 26 è un vero affare."
blueray Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 Sul Gazebo, sono sono state postate le prime impressioni di ascolto, molto positive. 😉
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