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Melius Club

Gli oggetti “particolari” che (purtroppo) vi ritrovate in casa vostra


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Inviato
2 ore fa, Gaspyd ha scritto:

Vi vergognate? 

Ci vergogniamo sia degli oggetti che di vergognarci dei medesimi. 

Io di robaccia da borsellato da postare ne avrei in abbondanza, ma non è colpa mia. Se non fosse per la gentile consorte, sui mobili ci sarebbero praticamente solo oggetti di antiquariato elettronico e modellini di treni. 

 

bungalow bill
Inviato

Ho un crocefisso in ottone e legno ( alto circa 70 centimetri ) ed un porta ostie .

Inviato

Comunque di certi oggetti non capisco se è più stupefacente che qualcuno li abbia fatti o che qualcun altro li abbia acquistati.

Inviato

Non posso postare la foto perchè non esiste più da anni, ma ricordo che quando mi sposai qualcuno ci regalò un "coso" che in teoria doveva essere un'insalatiera di plastica arancione semitrasparente, in pratica sembrava un lampadario da cucina (di quelli con la circolina fluorescente) rovesciato. 

Tra gli altri regali inutili ricevuti, una mezza dozzina di servizi da macedonia. Uno va bene, anche due, ma sei... eppure all'epoca i fruttariani non c'erano... boh...

 

Inviato
Adesso, paolosances ha scritto:

cantalupo

Cos'è un "cantalupo" ? Un oggetto che va esposto solo nelle notti di luna piena ? 🤣

  • Moderatori
Inviato

@lufranz per adesso mi accontento di questo cielo stellato...

20220827_052454.jpg

Inviato
6 ore fa, paolosances ha scritto:

no cantalupo inanellato?

Eh, potrebbe essere.

Parafrasando una vecchia canzone dei Due Corsari (Gaber-Jannacci) "Una fetta di melone".

 

  • Haha 1
Inviato

Un oggetto meraviglioso che ricicciava sempre fuori a casa dei miei (credo fosse una sorta di regalo di nozze) era una fruttiera in pregiato legno di teak con al centro una piccola incudine elevata su un piedistallo e corredata dell'apposito martello, sempre in legno di teak.  Doveva essere uno schiaccianoci particolarmente elegante da mettere a centro tavola dopo i pranzi di fine anno, quando gli ospiti, finito il caffè dato fondo alla bottiglia di grappa, cominciavano ad annoiarsi alternandosi in distacchi verso la finestra socchiusa per fumare schifose nazionali-senza-filtro.  Il designer di quello schiaccianoci doveva essere un genio: A parte il contenitore, che doveva tenere le noci frammiste alle cocce di quelle frantumate, anche la posizione ed il metodo di apertura era furbissimo: Sotto i colpi del martelletto buona parte dei frantumi veniva proiettata nei meandre della stanza, e si ripresentava sotto ai piedi sino a maggio inoltrato. 

Il momento di maggior audience dei dopocena natalizi era però dato dalle prestazioni missilistiche del cugino Sandro, costui già abbondantemente maggiorenne realizzava razzetti mettendo a treppiede 3 cerini e avvolgendone la capocchia con un pezzo di stagnola ex-incarto della cioccolata. L'ordigno veniva acceso con un quarto cerino o con la brace di una sigaretta, e si levava lasciando dietro una scia di fumi solforosi. I miasmi si confondevano presto con quelli di sigaretta, di umani concentrati, di cibi ingollati, e di caffè corretto e contribuivano al clima di festa familiare...  poi non ci si cagava per il resto dell'anno. 

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Inviato
34 minuti fa, Martin ha scritto:

. I miasmi si confondevano presto con quelli di sigaretta, di umani concentrati, di cibi ingollati, e di caffè corretto

Poi uno dice che va a fare l'eremita... 

Inviato
1 minuto fa, lufranz ha scritto:

Poi uno dice che va a fare l'eremita... 

Infatti la forte allergia agli eventi tipo matrimoni, reunion familiari, inviti varii con più di 6 persone a tavola, "team-building-weekend" e altre minchiate aziendali credo dipenda anche da quei traumi infantili...

  • Melius 1
  • Moderatori
Inviato

Dovremmo forse insuinare che la ghigliottina di @cactus_atomo sia realmente in casa dello stesso,avuta come cadeaux?

Screenshot_20220906-132058_Samsung Internet.jpg

Inviato

Il fratello di mio nonno è stato colonnello dell'esercito, ha fatto la grande guerra.

Negli anni '70 sua figlia mi regalò un po' di cimeli (ero l'unico erede del cognome di famiglia, poi ho provveduto e pure mio figlio l'ha fatto) tra i quali queste cornice che conteneva la sua nomina a podestà (di un paesino) negli anni '30.

La nomina l'ho buttata ma la cornice l'ho voluta conservare vuota, uno specchio m'è parsa la scelta migliore.

L'artigiano che l'ha fatta l'ha pure firmata sul retro, la ali dell'aquila sono ben fatte, i cosciotti sono ridicoli e la testa pare di un colombo, ma non mi son sentito di metterla nel camino.

Ognuno ha i suoi orrori per casa.

Inviato

@meliddo

53 minuti fa, meliddo ha scritto:

La nomina l'ho buttata ma la cornice l'ho voluta conservare vuota,

La storia non si cancella.

Puoi andarne fiero o vergognartene, ma quella è e rimane.

  • Moderatori
Inviato

@vizegraf La Storia ,in quanto tale, resta.

La Geografia,a volte, muta nel tempo.

Inviato
15 minuti fa, vizegraf ha scritto:

Puoi andarne fiero o vergognartene, ma quella è e rimane.

Non me ne vergogno, il camino ce l'ho, certo non voglio celebrare il ventennio.

Comunque non credo che il mio prozio fosse un gran fascistone, gli avrebbero dato un comune meno derelitto(non lo cito ma ben più giù di Eboli).

Inviato
2 minuti fa, paolosances ha scritto:

La Geografia,a volte, muta nel tempo.

Quella politica.

Quella fisica ci mette un po' di più.


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