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Attenti al lupo (switching e paccottiglia domestica varia)


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Inviato

Solita diatriba scienza vs suggestione.

Ieri mattina il mio imopianto suonava molto più trasparente ed articolato rispetto al giorno prima...ovviamente non avevo cambiato nulla...

Certo che se si crede che scollegando il caricabatterie dalla presa il proprio impianto diventi hi end, siamo messi proprio male...🤣

  • Melius 1
Inviato
43 minuti fa, gimmetto ha scritto:

Ieri mattina il mio imopianto suonava molto più trasparente ed articolato rispetto al giorno prima.

Il giorno prima l'avevi acceso di mattina o di pomeriggio/sera?

 

 

Inviato
45 minuti fa, gimmetto ha scritto:

Certo che se si crede che scollegando il caricabatterie dalla presa il proprio impianto diventi hi end, siamo messi proprio male...🤣

Neanche il più idiota degli audiofili arriverebbe a tanto… 😁 o si?

Inviato
1 ora fa, gimmetto ha scritto:

Solita diatriba scienza vs suggestione

Che dice la scienza in merito?

Dice che il semplice collegamento di un dispositivo elettronico o elettrico alla rete elettrica, determini già un preciso fenomeno fisico, e un'altro ancora qualora il suddetto dispositivo venga eventualmente attivato tramite accensione.

 

Determinano questi fenomeni, per qualsivoglia motivazione,  variazioni sulle sensazioni d'ascolto o risultano essere del tutto ininfluenti sulle stesse?

Ciascuno giudichi in base alla propria sensibilità ed alla propria capacità di osservazione, e nell'eventualità di un riscontro della variazione, ne valuti soggettivamente l'entità e

l'importanza ai fini del risultato desiderato

 

https://www.swissgrid.ch/it/home/operation/power-grid/emissions.html

Inviato
1 ora fa, alexis ha scritto:
2 ore fa, gimmetto ha scritto:

Certo che se si crede che scollegando il caricabatterie dalla presa il proprio impianto diventi hi end, siamo messi proprio male...🤣

Neanche il più idiota degli audiofili arriverebbe a tanto… 😁 o si?

Io penso questo:

se in presenza di un caricabatteria, un impianto mi riproduce un  suono secco, impoverito dai 1000 in su, ottoni splaschi e acciai frizzanti… e un altro impianto a parità di caricabatteria non lo fa, e mi restituisce lo stesso suono indifferentemente se collego il caricabatteria o no, io, preferisco il secondo


In queste 8 pagine sono stati postati molti ed inuitli link: nessuno parla di una correlazione tra presenza di alimentazione switching e suono secco, impoverito, con scena ristretta  o alti frizzanti.

 

 

  • Melius 2
Inviato
49 minuti fa, scroodge ha scritto:

nessuno parla di una correlazione tra presenza di alimentazione switching e suono secco, impoverito, con scena ristretta  o alti frizzanti.

@scroodge Infatti. Lasciando da parte le misure oggettive, nessuno ha mai dimostrato neanche "soggettivamente" molti altri fenomeni audiofili (influenza dei cavi, accessori ed ammenicoli vari). Se infatti prendiamo un sufficiente numero di ascoltatori (centinaia) e somministriamo in doppio cieco la percezione di differenze con l'utilizzo dei sopraindicati accessori, la distribuzione dei risultati è circa il 50% ( o comunque statisticamente non significativa) come nel caso dell'effetto placebo.

  • Melius 2
Inviato
2 ore fa, scroodge ha scritto:

Il giorno prima l'avevi acceso di mattina o di pomeriggio/sera?

@scroodge Domanda molto pertinente. Il giorno precedente lo avevo ascoltato comunque di mattina, ma generalmente c'è una differenza di percezione tra l'ascolto del mattino e quello della sera. Lo stato psicofisico influisce sulla percezione in maniera notevole, al contrario di cavi ed accessori vari...

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, alexis ha scritto:

Neanche il più idiota degli audiofili arriverebbe a tanto… 😁 o si?

@alexis ...temo di sì...e non solo il più idiota!🤣

Inviato
48 minuti fa, gimmetto ha scritto:

generalmente c'è una differenza di percezione tra l'ascolto del mattino e quello della sera. Lo stato psicofisico influisce sulla percezione in maniera notevole, al contrario di cavi ed accessori vari...

Ad esempio, esso "status", come ebbi a dire in altre occasioni è influenzato, per quanto riguarda le funzioni uditive e percettive,  tra gli altri, dai livelli plasmatici del cortisolo, che variano coi bioritmi circadiani e con i livelli di stress emotivo  e distress psicofisico

Ben più dell'effetto sulla percezione dell'entanglement quantistico.

Almeno, il primo è dimostrato.

Mi fermo qui anche se ritengo questo mio contri non  meno OT di altri che nulla dicono su cosa fanno  alle percezioni uditive in ambito audiofilo le psu switching o i campi eletromagentici generati da elettrodomestici o da cavi volanti connessi ad una presa elettrica.


Sono comunque, lo dico davvero, fiducioso che magari qualcosa arrivi..

 

P.S.

Ah giusto per chiarezza, ma sono certo che non ve ne sia bisogno, nessun cavo può modificare la percezione, il cortisolo sì, il colore, la luce pure, e anche altro

  • Melius 2
Inviato
12 minuti fa, scroodge ha scritto:

chiarezza, ma sono certo che non ve ne sia bisogno, nessun cavo può moficare la percezione

Aggiungi "a mio parere" , in base alle mie esperienze e conoscenze

Inviato
1 minuto fa, leonida ha scritto:
14 minuti fa, scroodge ha scritto:

chiarezza, ma sono certo che non ve ne sia bisogno, nessun cavo può moficare la percezione

Aggiungi "a mio parere" , in base alle mie esperienze e conoscenze

No. Questa volta no.

Un cavo può cambiare il funzionamento di un apparato e poi esso funzionamento venire percepito.


Se tu mi mostri un cavo, questa volta sì, che basandosi su evidenze scientifiche, influisce direttamente  sulla percezione, cambierò idea.

All'istante. E ti darò ragione. Come ho fatto altre volte.
 

Al momento: io ho fatto una affermazione, di cui mi assumo la responsabilità, tu non la pensi così?

Tu ritieni che un cavo elettrico possa modificare direttamente la mie capacità percettive?

Buon per te.

 

Inviato
4 minuti fa, scroodge ha scritto:
10 minuti fa, leonida ha scritto:
24 minuti fa, scroodge ha scritto:

chiarezza, ma sono certo che non ve ne sia bisogno, nessun cavo può moficare la percezione

Aggiungi "a mio parere" , in base alle mie esperienze e conoscenze

Expand  

No. Questa volta no.

Un cavo può cambiare il funzionamento di un apparato e poi esso funzionamento venire percepito.


Se tu mi mostri un cavo, questa volta sì, che basandosi su evidenze scientifiche, influisce direttamente  sulla percezione, cambierò idea.

citi spesso Galilei a supporto del tuo presunto procedere scientificamente

Quando GALILEI chiese allo scettico cardinale Cremonini di guardare attraverso il cannocchiale, non gli presentò una documentazione  da cui risultava l'evidenza scientifica dell'ingrandimento delle immagini, gli disse di guardare, ossia di sperimentare attraverso il senso della vista.

Ed il cardinale rispose di non voler guardare e che non  avrebbe guardato perché l'osservazione gli "imbalordiva" il cervello.

 

Tu chiedi l'evidenza scientifica come la chiese il dottor Hughes Bennet, lo scopritore della leucemia, al dottor Lister che era convinto  dell'esistenza degli germi , in funzione dei quali aveva preparato una soluzione a base di acido fenici per minimizzare le infezioni post operatorie. 

 

Germs,  Germs, show me the Germs and i will believe...

 

  • Haha 1
cactus_atomo
Inviato

@alexis te lo ripeto dato che ogni cosa attaccata ad una presa altera il suono, l'unica è staccare utoo o come male minore passare ad u compatto con un dsolo cavo di alimentazione. Ovviamente tutto il resto disconnesso incluse le luci il citofono ed il campanelle sulla porta. Oppure dai a questo problemi il giusto peso

Inviato

@leonida:

Facciamo a capirci Giuseppe: nessuno, nessuno (salvo i delirati terrapiattisti) ha bisogno di dire: la terra è sferica secondo le mie conoscenze e la mia esperienza. La terra è sferica e basta.

Allo stesso modo sono in grado di affermare, senza bisogno di aggiungere altro, che nessun cavo può influenzare direttamente la capacità percettiva di un essere umano, neanche di un animale, a dirla tutta, di un vegetale non so.

Si accomodi e accetto, come accetto le convinzioni dei terrappiattisti, chi pensa il contrario. 

In un forum è lecito scrivere tutto.
 

Riguardo al Cardinale N.H. Cremonini, il non voler accettare di usare uno strumento perchè lo "imbalordiva" la dice lunga su quanto fosse appunto necessario usare un adeguato metodo speculativo. Figuriamoci a presentargli qualche calcolo (fatto da Keplero per altro).

Dopodiché chiunque si fosse dato la possibilità di seguire quel metodo doveva accettare la realtà oggettiva e non quella esclusiva ed escludente mediata SOLO dai sensi.

Ora, a me sembra che tu sia molto molto vicino alle posizioni del Cremonini, ti fidi SOLO dei tuoi sensi e della fede che ti sei creato

 

 

Inviato

1. Stabilire se eventuali effetti influiscono

2. Definire dei parametri per valutare l’influenza di quanto si sta ipotizzando

2. Misurare in che misura influiscono.

Il resto è filosofia, in quanto potrebbero influire in maniera irrisoria, tali da essere definiti marginali e irrilevanti

Inviato
3 ore fa, scroodge ha scritto:

ti fidi SOLO dei tuoi sensi e della fede che ti sei creato

San Tommaso affermava che nulla può risiedere nell’intelletto se prima non qualcosa non sia stata rilevata attraverso i sensi.

Se per fede si intendesse l'acquisizione una convinzione o una certezza, anch'essa quindi, dovrà scaturire attraverso l'esperienza della realtà mediante i sensi.

Se, diversamente, per fede si alludesse al classico concetto di  adesione a verità altrui rivelate, allora, agli antipodi del concetto,  affermo che la gran parte di quanto venga considerata cultura acquisita e sedimentata in materia acustica, di altro non si tratti che di un cumulo di credenze tramandate ed acriticamente acquisite,  e che oltretutto non reggono ad un minimo di approfondimento e relativo tentativo di falsificazione. 

 

Ratio ed observatio, osservazione derivante da un ragionamento,  il metodo che, mi sembra, ispiri  il tuo modo di accedere alla comprensione della realtà 

All'inverso, observatio et ratio, osservazione, ed a seguire ragionamento, il mio

 

Ratio et observatio è il modo di procedere che pervade e governa la materia audio, merodo che non ha mai dissipato caos ed incertezza del risultato,  e che di fatto non ha  prodotto, da decenni, alcun sostanziale avanzamento nella comprensione dei fenomeni e nessun avanzamento riguardo l'auspicahile  fruibilità collettiva  del suono musicale.

 

 

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