speaktome74 Inviato 29 Settembre 2022 Inviato 29 Settembre 2022 @audio2 Ricordo che di listino Sonus Faber il tweeter delle Concertino di ricambio costava 50 mila lire.
Dufay Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 10 ore fa, verdino ha scritto: delusioni, specie le EA1 non sono facili da pilotare e gli ambienti sono più quelli che non vanno bene rispetto a quelli idonei Dal punto di vista elettrico sono facilissime
il Marietto Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 Per gli amanti dell'era Serblin suggerisco se non già fatto d'ascoltare le attuali Accordo Essence , il progettista dovrebbe esser il genero che già collaborava quando Serblin era in vita. A mio parere molto simili come filosofia di suono ma sempre imho decisamente meglio .
subsub Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 Probabilmente Franchino.. si rigira nella cassa...a vedere non la bellezza ..quella rimane.. ma i componenti che vengono usati attualmente.. con rispetto.
Tronio Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 2 ore fa, il Marietto ha scritto: Accordo Essence Oggi purtroppo la produzione punta più sulla forma (sempre bellissima, non c'è alcun dubbio) che sulla sostanza. Se poi vogliamo parlare del rapporto q/p il discorso non ha proprio storia...
verdino Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 @Dufay Il problema delle EA1 non è elettrico, è il messaggio sonoro che riproducono che non è neutro. Hanno il basso che facilmente diventa ridondante, gli alti in evidenza, ma solo dopo ore di utilizzo e medi arretrati, da qui la necessità di avere ampli molto di qualità per controllare soprattutto il basso e ambienti molto fonoassorbenti e grandi per lasciare molto spazio dietro e di lato, io le ho cedute per quest’ultimo motivo, avevo sempre zone della stanza (mt 4 x 8)con bassi che ridondavano. Serblin non era particolarmente simpatizzante dell’Esotar, a suo giudizio era troppo invadente. Infatti dopo si è concentrato su sviluppare le EA2 con Skanspeek e il D28 Dynaudio sul resto della produzione (Sua spiegazione alla presentazione delle EA2 a Padova al Miror de la Music) per 2 motivi. Le Minima erano un successo, così pure le Guarneri, le EA1 non avevano il messaggio sonoro equilibrato come le due sorelle ed erano una via di mezzo, chi aveva la possibilità prendeva le Guarneri, molti hanno venduto le EA1 quasi subito proprio per questi motivi. Di qui la scelta di cambiare completamente progetto con le EA2 con un diffusore a radiatore passivo dal suono equilibrato e di più facile posizionamento in ambiente. Le EA1 sono bellissime, difficile lasciarle andare, anche l’occhio vuole la sua parte, ma nella musica è l’orecchio che deve giudicare per primo. 2
Dufay Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 9 minuti fa, verdino ha scritto: Serblin non era particolarmente simpatizzante dell’Esotar, a suo giudizio era troppo invadente Bastava filtrarlo bene cosa che non faceva . La prima serie aveva l'acutissimo in evidenza e non ci sarebbe voluto molto per regolarizzarlp. Lo tirava troppo in basso con incroci a bassa pendenza. Il tutto per seguire un modus operandi che poteva andare benissimo per le Minima ma non per le electa amator. Quindi si le amator (anche le minima amator) era un modello con più di un errore . I modelli successivi con altri altoparlanti erano più equilibrati ma anche più "coprenti "
Tronio Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 16 minuti fa, verdino ha scritto: nella musica è l’orecchio che deve giudicare per primo Da scolpire nella pietra. 10 minuti fa, Dufay ha scritto: Bastava filtrarlo bene cosa che non faceva ... non ci sarebbe voluto molto per regolarizzarlp ... le amator (anche le minima amator) era un modello con più di un errore Vabbè, adesso salta fuori che Serblin come progettista fosse una pippa! 🤣 Peccato che certi guru da tastiera non fossero lì quando combinava tali castronerie, altrimenti avrebbero potuto erudirlo e magari, chissà, avrebbe anche potuto tirar fuori qualche diffusore decente... 😁
il Marietto Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 33 minuti fa, Tronio ha scritto: Oggi purtroppo la produzione punta più sulla forma (sempre bellissima, non c'è alcun dubbio) che sulla sostanza. è evidente che abbiamo posizioni opposte per quanto riguarda la qualità di quanto possano esprimere , spero tu le abbia ascoltate in ambiente conosciuto e soprattutto pilotate a dovere . Da mio dealer ascoltate più volte , il confronto con diffusori ben più costosi non ha lasciato dubbi . Ma chiaramente sono solo opinioni personali nel nostro caso . 1
il Marietto Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 48 minuti fa, verdino ha scritto: Serblin non era particolarmente simpatizzante dell’Esotar, semplicemente avrebbe potuto dopo i suoi test bocciarlo.. a me risulta che Dynaudio non glielo fornì più perché ne snaturavano il progetto originario. Via via anche qualcun altro che non ricordo... Rimasero fedeli alla natura e filosofia Dynaudio dell'Esotar la Merlin e la Eggleston .
feli Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 27 minuti fa, Tronio ha scritto: Vabbè, adesso salta fuori che Serblin come progettista fosse una pippa! 🤣 Peccato che certi guru da tastiera non fossero lì quando combinava tali castronerie, altrimenti avrebbero potuto erudirlo e magari, chissà, avrebbe anche potuto tirar fuori qualche diffusore decente... Ai tempi ho posseduto ed amato i Minima FM2, le Electa BW, le Electa Amator 1. Il grande e amatissimo Franco Serblin è stato sicuramente un genio del marketing, con il suo gusto estetico ha rivoluzionato il mercato dei diffusori non solo in Italia ma in tutto il mondo. Le sue opere erano così attraenti che veniva voglia letteralmente di abbracciarle e portarsele a letto... Ma come progettista, beh si dice fosse poco più di un autodidatta, non per nulla si narra che attaccasse e staccasse bobine e condensatori "ad orecchio", il suo e dei venditori-giornalisti-collaboratori fidati. Il suo lavoro, fino a quando la splendida creatura Sonus Faber non ha "sfondato", era quello di odontotecnico con la passione dell'hifi, con poca o nessuna formazione tecnica che da buon autocostruttore evoluto, è certo cresciuta nel tempo ma fondamentalmente quella era. Gli errori tecnici su crossover e accordi reflex errati, anche sui suoi diffusori più belli e amati, sono (sin dai primi test "seri" effettuati, quindi, da sempre) lì a testimoniarlo...tutto questo non toglie certo che una delle creature firmate da Franco, possa essere ambita ancora oggi.. 1
Dufay Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 Questa è la risposta degli altoparlanti filtrati e dell'accordo della Electa amator 1. Si può vedere l'incrocio a 1500 hz, molto basso e con passa alto a pendenza bassa. La risposta del midwoofer non molto regolare. La esaltazione bdel tweeter intorno ai 10000 hz e la forte spuria del condotto di accordo a 800 in piena gamma vocale e pure l'accordo a 45 hz che unira al volume ridotto della cassa poteva dare vita ad un basso un po' diciamo particolare (non smorzatissimo insomma). Ecco questi sono i difetti della electa amator 1. 1
Dufay Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 Questa è la risposta total sempre da stereophile. Si notano bene le esitazioni con picchi e buchi di 5 db in gamma media e l'esaltazione in gamma acutissima sempre di 5 db. Esaltazione non compensata dalla dispersione del tweeter (questo lo aggiungo io perché lo so...) . Si vede anche il passa alto in gamma bassa molto netto indice di smorzamento non estremo. 1
Questo è un messaggio popolare. Look01 Inviato 30 Settembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Settembre 2022 Me ne intendo poco da un punto di vista tecnico . Oggi hanno dei programmi computer come quelli della Nasa 🤣 per testare i diffusori e sicuramente la possibilità di sbagliare è minima. Però non tutto si fa con le misurazioni e la scienza soprattutto in ambito di passioni una Minima o Minima Amator o Electa Amator si compra di pancia 🤣 é un pezzo di storia di altri tempi dove regnava la magia , lo stupore e la passione per determinati oggetti. 3
Dufay Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 7 minuti fa, Look01 ha scritto: Me ne intendo poco da un punto di vista tecnico . Oggi hanno dei programmi computer come quelli della Nasa 🤣 per testare i diffusori e sicuramente la possibilità di sbagliare è minima Beh già allora, cioè alla fine degli anni ottanta, era possibile sia pure con qualche difficoltà simulare e misurare ... Ora è più semplice ma si sbaglia ancora e di brutto a volte. È sempre sottinteso che a cassa dalla buona progettazione non è detto corrisponda buon suono. 1
Dufay Inviato 30 Settembre 2022 Inviato 30 Settembre 2022 9 minuti fa, gug74 ha scritto: leonida pensaci tu Ci mette su pecette e cambia il colore dei condensatori.
Questo è un messaggio popolare. leonida Inviato 1 Ottobre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Ottobre 2022 @gug74 Non ho alcun motivo di intervenire se c'è gia l'esegeta Dufay ad illuminare, lui guardando i grafici di qualsiasi diffusore è in grado di spiegare la motivazione delle loro pecche all'ascolto. Suggerirà in seguito il cambio dei condensatori delle resistenze e delle induttanze dei loro crossover sostituendo i componenti originali con quelli buoni, e magicamente, senza che che i grafici si schiodino di una virgola, ed a risposta assolutamente intatta, garantirà un nuovo risultato del tutto diverso e ben superiore al precedente, dimostrando in tal modo che è possibile ottenere un illimitata varietà di prestazioni acustiche di livello progressivamente più alto in relazione al valore dei componenti, ad assoluta parità di rilevazioni strumentali. Questa si che è magia,risolvere senza cambiare nulla, senza poter dimostrare che sia cambiato qualcosa, attribuendo però il presunto miglioramento ad un reale cambiamento della qualità del segnale. Purtroppo sulle Electa Amator non potendo ispezionare il crossover in quanto annegato nella resina, non può applicare questa modalità di miglioramento ma potrà comunque offrire l'opzione di realizzarne uno nuovo, ovviamente esente da qualsiasi pecca, e che, unitamente all'utilizzo dei migliori componenti passivi sulla piazza, sicuramente garantirà al committente il magico raggiungimento del paradiso sonoro, e questo indipendentemente dalla qualità delle apparecchiature e dell'ambiente dove il capolavoro verrà utilizzato. 2 1
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