Martin Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 27 minuti fa, Velvet ha scritto: Lo fa ancora, che io sappia. E ne riceve in cambio lauta ricompensa. E' un dittatore part-time.
OLIVER10 Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 si ma alla fine Draghi ? è un fine statista o uno che ancora non ha capito come fare in ambito politica estera ? già in libia non mi era piaciuto...
Guru Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 E' un economista, più che uno statista. Un economista più che un politico. Tutto sta nel capire di cosa abbiamo più bisogno in questo momento.
andpi65 Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 28 minuti fa, Guru ha scritto: Un economista più che un politico. Io non ne sarei affatto così sicuro .
extermination Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 Draghi, nel tempo, ha esercitato una " leadership" (riconosciutagli) che va ben oltre l' altrettanto riconosciutogli know-how in ambito economico. Forse e dico forse, manca un poco di ' diplomazia"!
Guru Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 Ma certo, però per certi versi dimostra che come politico deve ancora farsi.
extermination Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 33 minuti fa, Guru ha scritto: certo, però per certi versi dimostra che come politico deve ancora farsi Probabile che gli manchino i lati " peggiori" ( o se vuoi le peggiori caratterizzazioni) del politico "standard"( bad practices) ! Dunque, a mio modestissimo parere, meglio che non si completi e/o non si allinei.
Martin Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 Draghi farebbe bene al posto di Biden. La mia impressione è che non abbia ancora trovato il "fitting" giusto per gestire, pur da posizioni di vertice, organizzazioni di fatto limitate come potere. E' uomo da portaerei ammiraglie, ora comanda un gruppo di dragaggio a dir tanto. Il whatever it takes effettivo di cui dispone è un fuciletto a tappo.
extermination Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 16 minuti fa, Martin ha scritto: organizzazioni di fatto limitate come potere Detto terra terra ed in termini esplicativi.... Dato che l'Italia nello scacchiere geopolitico ( ma che dico geopolitico ...manco geografico) non conta una cippa.....Draghi è .....!! Anche se a dirla tutta geograficamente parlando..con il medioriente " in front".....!
audio2 Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 3 ore fa, extermination ha scritto: forse, manca un poco di ' diplomazia"! il punto è che a certi livelli non esistono gaffes, quando uno se ne viene fuori con certe uscite ci deve pure essere dell' altro dietro.
extermination Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 15 minuti fa, audio2 ha scritto: essere dell' altro dietro. Dietro al suo " Ego"?! Forse.
criMan Inviato 12 Aprile 2021 Inviato 12 Aprile 2021 Riepilogo da Repubblica sugli equilibri politici dell'area Mediterranea; A quanto pare, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha scelto la Libia per giocare la sua partita con il premer italiano Mario Draghi, che giovedì gli ha dato scacco al re definendolo «un dittatore». Oggi, e per due giorni, mezzo governo libico sarà ad Ankara per un vertice ai massimi livelli con il leader turco. Ci saranno non solo il premier Abdul Hamid Mohammed Dbeibah ma anche 13 ministri, il capo di Stato maggiore dell' esercito e il governatore della Banca centrale. A quanto filtra da ambienti governativi l' incontro «era programmato da tempo» ma «è stato messo in agenda negli ultimi giorni»; e arriva in un momento delicatissimo nei rapporti tra Italia e Turchia, le due potenze con i maggiori interessi in Tripolitania. Se non è uno schiaffo, è certamente un avvertimento: Ankara mette sul piatto la sua enorme influenza conquistata sul campo di battaglia (difendendo Tripoli dall' avanzata del generale Khalifa Haftar e dei mercenari russi della Wagner) per costringere Roma a ritrattare le accuse al suo leader, con l' implicita minaccia di chiuderle la porta in faccia in Libia. E in ballo non c' è solo lo sviluppo economico: c' è il controllo delle migrazioni, la grande arma che Erdogan già usa sul fronte orientale dove ospita tre milioni di profughi siriani diretti in Europa dietro lauto pagamento Ue. Sulla carta, secondo versioni coincidenti in entrambe le capitali, la missione ha obiettivi chiari: riattivare il business florido di un tempo, quando in Libia c' erano 128 imprese turche attive solo nel campo delle costruzioni, per far ripartire il Paese che ha fame di infrastrutture e sta per approvare (con grande fatica nel passaggio parlamentare) il bilancio più ricco di sempre. Poi c' è un altro tema spinoso, il Memorandum firmato nel 2018 che crea la zona di giurisdizione marittima turco-libica. Taglia in due il Mediterraneo e danneggia in modo molto grave la Grecia. Il premier Kyriakos Mitsotakis era a Tripoli nei giorni scorsi e ha chiesto a Dbeibah di recedere dal Memorandum ottenendo promesse di mediazione. Ma a Tripoli contemporaneamente a Mitsotakis c' era anche Draghi: per la sua prima missione all' estero da premier aveva portato con sé le chiavi per riaprire tutti i capitoli - economici e politici - sospesi se non devastati dalla rivoluzione, dalle guerre e dallo sfacelo istituzionale degli ultimi dieci anni. Un incontro «molto positivo» per entrambe le parti, ma la tensione improvvisa tra Roma e Ankara rischia di rendere difficile una competizione già ardua. Mario Draghi e Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh La partita a scacchi è appena iniziata. Il presidente turco se n' è guardato bene dal buttare a terra i pezzi come fece con Emmanuel Macron dopo la morte del professor Samuel Pety, invocando il boicottaggio dei prodotti francesi rigidamente osservato in Libia. Stavolta Erdogan non ha replicato. Lo hanno fatto i suoi ministri, con toni indignati, ma non lui. Ha mosso sullo scacchiere libico, e ora tocca a Draghi decidere se offrire la patta o avanzare un altro pezzo. Nel frattempo, con questa improvvisa trasferta di massa in Turchia, Tripoli ottiene due piccioni con una fava: la visita ad Ankara è un messaggio distensivo ai tripolitani e al Qatar, infuriati per la recente missione ufficiale di Dbeibah nel Golfo in cui ha incontrato per primi gli Emirati che appoggiarono Haftar finanziando e forse persino operando i droni cinesi responsabili della strage di migranti a Tajura, e di quella dei cadetti all' accademia militare di Tripoli. Un orrore di guerra che non perdonano, e uno sgarbo che ha indotto il Qatar - rivale regionale degli Emirati- a cancellare la visita di Dbeibah.
Martin Inviato 15 Aprile 2021 Inviato 15 Aprile 2021 Il 12/4/2021 at 20:04, criMan ha scritto: ora tocca a Draghi decidere se offrire la patta o avanzare un altro pezzo. Sommessamente osservo che l'articolo mi pare un filino ottimista, ma appena un filino eh...
Martin Inviato 16 Aprile 2021 Inviato 16 Aprile 2021 Intanto scattano le ritorsioni di Erdogan: Chiuso il profilo instagram di Can Yaman. Fans italiane nella disperazione.
Velvet Inviato 16 Aprile 2021 Autore Inviato 16 Aprile 2021 @Martin Ma tutti Can si chiamano da quelle parti?
Martin Inviato 16 Aprile 2021 Inviato 16 Aprile 2021 6 minuti fa, Velvet ha scritto: Ma tutti Can si chiamano da quelle parti? E' la traduzione di "Nane". (prn. Giàn) 😁
Velvet Inviato 16 Aprile 2021 Autore Inviato 16 Aprile 2021 Quindi sarebbe Erdonane? Ah no, scusate..
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