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Terremoto L'Aquila: sentenza choc, 'colpa anche delle vittime'


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Io credo che si debba finire di pensare che ci debba sempre essere qualcun altro ,  specialmente "lo stato" o "il comune" che ci debba dire tutto, assumendo 60 milioni di decisioni personalizzate, e comunque rimanendo sempre pronti ad elargire risarcimenti inogniddove.

15 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Avete notato che c'è sempre un comma,di un articolo,del "libro" della legge,che consente anche a qualunque aberrante sentenza,di mantenersi entro il perimetro "legale"?

Come invertire la causa con l’effetto, una sentenza per sua natura dovrà sempre mantenersi all’interno del perimetro legale definito dalle leggi, la sentenza diventerebbe aberrante qualora così non fosse.

Non ha escluso  la responsabilita’ ma ha stabilito, in una percentuale ragionevole, il concorso di colpa nella misura del 30 per cento, restando l’altro 70 a carico di altri soggetti. E proporzionando conseguentemente l’ammontare del risracimento.

Bisogna leggere le carte del processo.

Si tratta comunque non di un cavillo ma di un principio di valore giuridico. 
Il secondo comma del 1227 c.c. - che non e’ stato qui applicato- addirittura esclude la responsabilita’ del debitore (virtuale) se il creditore poteva evitare il danno con l’ordinaria diligenza (ad esempio non lasciando un gioiello incustodito in una stanza d’albergo con la finestra aperta sull’esterno).

 

 

18 minuti fa, mozarteum ha scritto:

non lasciando un gioiello incustodito in una stanza d’albergo con la finestra aperta sull’esterno

è chiaro il concetto ma in questo caso è come se il responsabile della sicurezza dell'albergo abbia detto ai clienti "lasciate pure i gioielli incustoditi che qui vi garantisco che non può accedere nessuno"

Però, a quanto ho capito, con uno sciame sismico in corso, due scosse forti nei giorni precedenti, il buon senso avrebbe suggerito di non dormire in casa, specie se una vecchia costruzione, specie se, come suppongo, erano disponibili strutture di accoglienza.

Se dormi in casa ti prendi consapevolmente un rischio, ma non puoi pretendere l'intero risarcimento, mi pare lineare. L'autorità pubblica, peraltro sconsiglia o vieta, in contesti del genere di dormire in casa. 

A mio avviso andrebbe fatto un distinguo.
Se valutiamo la cosa sotto il profilo  umano,  possiamo parlare di conseguenze aberranti procurate  dalla sentenza.
Se valutiamo la correttezza  della sentenza  (per quanto possiamo ...),  non credo si possa eccepire nulla.
D'altronde,  a rigor di logica e prescindendo dai Codici,   io non avrei mai dato ascolto a chiunque mi  avesse detto "vai a dormire tranquillo"   dopo due violente scosse di terremoto.
Mi dispiace per le vittime,  e'  terribile quello che e'  successo,  ma  oggi sempre meno persone  pensano con la propria testa.   
Io non mi sarei fidato nemmeno se me lo avesse detto Gesu' Cristo.
Dove e'  finito il buon senso,  che dovrebbe essere sempre alla base delle nostre decisioni ? 
 

5 minuti fa, eduardo ha scritto:

Dove e'  finito il buon senso,  che dovrebbe essere sempre alla base delle nostre decisioni ? 

Ma quale buon senso???

Siamo al delirio puro. Mica si parla , chessò,  di un incendio o di un uragano. 

Mi aspetto che una prossima sentenza dia una parte di responsabilità ad una vittima di omicidio a mezzo di colpo di arma da fuoco, perché non si è spostato dalla traiettoria del proiettile 

Sarà pure giuridicamente corretta, ma con questa sentenza il giudice Monica Croci del Tribunale civile dell'Aquila ha definitivamente divorato quell'ultimo briciolo di fiducia che gli italiani riponevano nella Magistratura. Complimenti vivissimi.


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