Jack Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 14 ore fa, lufranz ha scritto: Chi è che su questo forum ha detto "i dipendenti talvolta si innamorano delle aziende ma le aziende non si innamorano mai dei dipendenti" ? Sante parole. 😎 1
maximo Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 @Guru Ciao Francesco, alla tua domanda rispondo NO categoricamente
extermination Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 2 minuti fa, maximo ha scritto: alla tua domanda rispondo NO categoricamente parola di maximo decimo meridio 😁
Panurge Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 Aspettarsi gratitudine per aver fatto il proprio dovere è indice un sistema che non funziona, in cui fare quel che si deve è visto come una eccezione da sottolineare. 1
tomminno Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 1 ora fa, solitario ha scritto: Spero sia stato in smart-w. Ovviamente!
extermination Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 1 ora fa, Panurge ha scritto: indice un sistema che non funziona Mah! Riconoscimento e gratitudine rimangono valori anche dentro l'impresa. Ad esempio prendi gli interventi in busta paga da parte di piccoli imprenditori in presenza di difficili situazioni economiche dei propri dipendenti piuttosto che di riconoscimenti per " particolari" risultati aziendali raggiunti. Altro esempio; vedi gli imprenditori che in momenti di profonda crisi economica fanno di tutto pur di non lasciare a casa nessun dipendente. Tra l'altro riconoscimento e gratitudine non devono necessariamente essere espressioni monetarie ( dirette o indirette).
Membro_0022 Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 1 ora fa, Panurge ha scritto: Aspettarsi gratitudine per aver fatto il proprio dovere Io l'ho inteso come gratitudine quando si va oltre al proprio dovere. Nel caso del mio raccontino, ero in malattia quindi farmi portare il computer a casa per lavorare non faceva parte del mio dovere. In realtà non pretendevo nessuna gratitudine e neppure ci pensavo, ma farmi prendere a pesci in faccia proprio NO. Questo era del tutto intollerabile e generò il secco "mai più", in base al saggio detto "povero e cogl... 'un ti fare mai."
Membro_0022 Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 11 minuti fa, extermination ha scritto: Ad esempio prendi gli interventi in busta paga da parte di piccoli imprenditori in presenza di difficili situazioni economiche dei propri dipendenti piuttosto che di riconoscimenti per " particolari" risultati aziendali raggiunti. Altro esempio; vedi gli imprenditori che in momenti di profonda crisi economica fanno di tutto pur di non lasciare a casa nessun dipendente. Hai ragione. Nelle aziende più piccole può accadere e vediamo in questi giorni che accade, in quelle grandi ne dubito. Sei un numero, rimpiazzabile o cancellabile se è il caso, e a parte le persone più "vicine" la maggior parte di chi ti sta sopra neanche sa che faccia hai.
extermination Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 1 minuto fa, lufranz ha scritto: in quelle grandi ne dubito. Sei un numero, rimpiazzabile o cancellabile se è il caso, e a parte le persone più "vicine" la maggior parte di chi ti sta sopra neanche sa che faccia hai. Nelle grandi azienda non puoi essere considerato un numero; dal tuo capo diretto, dal responsabile dell' unità organizzativa, dal direttore che fa capo a più unità organizzative. Ove succede, queste aziende ne pagano inevitabilmente un grande prezzo rischiando di non rimanere sul mercato o quantomeno di fare enormemente più fatica rispetto alle aziende che non considerano i dipendenti un numero ma risorse fa porre al centro di tutto. Chiaro poi che vanno in ogni caso gestiti eventuali conflitti ed eventuali frustrazioni di taluni dipendenti.
Panurge Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 33 minuti fa, lufranz ha scritto: quando si va oltre al proprio dovere. Il tuo caso è chiarissimo ed è un esempio di stupidità dirigenziale, io parlavo dell'ordinario. Mio padre che un po' di persone le comandate e/o dirette mi diceva che per alcuni il semplice presentarsi al lavoro integra già il proprio dovere, il lavoro è un di più, sono questi i casi perniciosi.
mozarteum Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 34 minuti fa, Panurge ha scritto: il semplice presentarsi al lavoro integra già il proprio dovere Si portano avanti
extermination Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 7 minuti fa, mozarteum ha scritto: Si portano avanti Si sta' ponendo l'accento sul "peggio" che a mio avviso non è tipico- rappresentativo delle aziende italiane; non lo è per il semplice fatto che non può essere. Dunque casi sparuti che non fanno " massa" di cui occuparsi ma non preoccuparsi!!
ninomau Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 Niente gratitudine nel rapporto lavoratore/azienda, è solo una questione di plusvalore.
newton Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 46 minuti fa, Panurge ha scritto: per alcuni il semplice presentarsi al lavoro integra già il proprio dovere, il lavoro è un di più, sono questi i casi perniciosi. una parte del pubblico funziona così, le trattative sindacali sono impostate sui bonus per provare a far sì che chi si presenta poi lavori. Non voglio generalizzare ma ne ho viste abbastanza per fare statistica. Sulle aziende grandi e medie ci sono variabili a seconda della governance e della propensione a licenziare, ma anche lì ci sono fitti e impenetrabili boschi talvolta
senek65 Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 Tra aziende la gratitudine non esiste. Tra azienda e dipendenti dipende.
extermination Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 5 minuti fa, newton ha scritto: della propensione a licenziare, Il licenziamento può essere considerata una leva " efficace" per sparuti casi e come tale va considerato.
newton Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 Poi esistono i dipendenti che si innamorano delle aziende tipo sindrome di stoccolma, più raramente il contrario. Manca un po' una cultura del lavoro "laica" quindi succede di tutto: gente che vale poco e si sente indispensabile, gente sottostimata e sottopagata, etc..manca mobilità e quindi confronto sereno. Uno dei grandi tabù della sinistra.
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