Idefix Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 Ma perchè, perchè.. Da molti anni oramai si assiste a episodi sempre meno episodici di simili comportamenti (reati in realtà) da parte degli adolescenti. Troppi secondo me per circoscriverli a tipologie di persone, strutture sociali e qualsiasi disagio strutturale. Io non so capire la violenza di questi ragazzi.. https://torino.repubblica.it/cronaca/2022/11/18/news/le_strappano_le_unghie_fuori_da_scuola_quindicenne_braccata_dalla_baby_gang-375049674/?ref=RHLF-BG-I375069300-P7-S1- Le strappano le unghie fuori da scuola, quindicenne perseguitata dalle compagne di Sarah Martinenghi La giovane è stata medicata al pronto soccorso e ha denunciato l’episodio ai carabinieri. Ma le tre ragazze non hanno smesso di minacciarla L’hanno aggredita a pochi passi da scuola, tre ragazze italiane contro di lei, quindicenne di origine marocchina, che stava camminando per andare a prendere l’autobus per tornare a casa. Una di loro le ha tirato una palla in faccia, poi l’ha presa per i capelli e gettata a terra, il 26 ottobre a Pinerolo, le altre due hanno infierito con i calci. E infine le hanno strappato le unghie, quelle finte, lunghissime e tutte decorate, ma con quelle anche le vere. Una violenza tra adolescenti che è stata filmata in parte da un’altra ragazza ancora, sempre della stessa scuola, con il suo cellulare: quel video è stato poi mostrato a due professori, e farà parte degli atti dell’indagine per bullismo che nel frattempo è stata avviata dalla procura dei minori. È stata infatti sporta una denuncia ai carabinieri da parte della vittima e dai suoi genitori, ma anche la scuola ha preso dei provvedimenti nei confronti delle ragazze, tutte coetanee, vista la gravità della situazione. Nei giorni scorsi la ragazzina è stata di nuovo minacciata e presa di mira dallo stesso gruppetto di compagne, tanto che sono state presentate altre due integrazioni alla prima denuncia. La prima aggressione, il 26 ottobre è avvenuta alle 13 e 15 nei pressi dell’istituto tecnico da cui le ragazze erano appena uscite. La vittima stava camminando con un amico, connazionale, chiacchierando in lingua araba, quando è stata raggiunta da una compagna di scuola in monopattino, che frequenta un’altra classe, che riteneva, secondo la denuncia, che i due stessero parlando male di lei. Dopo averle tirato la palla in faccia, le avrebbe dato uno schiaffo e prendendola per i capelli l’avrebbe gettata a terra. Due sue amiche arrivate a darle manforte, avrebbero iniziato a prenderla a calci in faccia per poi strapparle via le unghie. A quel punto l’amico della quindicenne sarebbe riuscito ad allontanarle, ma quando la ragazza si era rialzata per andare a prendere l’autobus, le tre l’avrebbero rincorsa in monopattino continuando a insultarla. Le minacce sono poi proseguite nel pomeriggio, su instagram: «sfigata, io continuo appena ci sei a scuola», senza alcun timore del video che nel frattempo un’altra ragazza aveva girato. Subito dopo l’aggressione la ragazza è andata al pronto soccorso per essere medicata. Il giorno dopo i genitori l’hanno accompagnata in presidenza, raccontando i fatti così come riportati anche nella denuncia presentata lo stesso giorno ai carabinieri. Ma il 3 novembre, a scuola, durante l’intervallo, la vittima incrocia in corridoio la ragazza che per prima l’aveva aggredita e che continua a intimorirla: «con me non la passi liscia». E ancora, pochi giorni dopo, il 9, all’uscita da scuola, di nuovo lei con altre ragazze: le bloccano la strada impedendole di tornare a casa. Spaventatissima, chiama subito i genitori che a loro volta avvertono i carabinieri ma quando questi arrivano nel luogo indicato come quello dell’aggressione è già tutto finito. La quindicenne però riferisce quello che le sarebbe stato detto: «Vieni qua, hai qualche problema?, ti picchiamo se hai qualche problema», deridendola, mandandole baci con la bocca e «mimando il gesto di girare il collo» visto che la ragazzina stava indossando il collare per la precedente aggressione. La famiglia della vittima si è rivolta all’avvocato Raffaele Folino per essere assistita nei passaggi legali di questa vicenda. L’avvocato ha subito informato la procura dei minori, guidata da Emma Avezzù, e la ragazza è stata ora convocata insieme a una psicologa dalla polizia giudiziaria. «Si tratta di una ragazzina coraggiosa — commenta l’avvocato Folino — non solo perché ha subito denunciato, ma anche perché non ha mai smesso di andare a scuola, pur vivendo il forte stress che questa violenza le sta procurando. Al di là delle responsabilità dell’aggressione, che saranno accertate, confidiamo che il preside e gli insegnanti prendano provvedimenti per tutelarla da ulteriori episodi di bullismo». 1
Velvet Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 Quando lasci che sia lo smartphone ad educare tuo figlio sono cose che possono accadere
vizegraf Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 Colpa del telefonoazzurro. Quattro sberloni dati a tempo ed ora avrebbero fatto miracoli. 1 1
crosby Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 esiste una percentuale di ragazzi marci a prescindere dalla famiglia d'origine
briandinazareth Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 non penso sia lo smartphone, quando ero ragazzo io il bullismo era molto più diffuso e fondamentalmente era accettato come una cosa normale fino a che non accadevano cose gravissime. l'educazione dei genitori era più spesso rivolta al sapersi difendere che a denunciare la cosa.
Paolo 62 Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 Difendersi da un intero gruppo è praticamente impossibile con gli spray gli spray urticanti in commercio in Italia. Far intervenire lo Stato serve a patto che gli aguzzini finiscano in prigione e ci rimangano e che si mettano sotto protezione le loro vittime per evitare ritorsioni. Il Telefono Azzurro non ha colpe, interviene in caso di abusi su minore e ce ne sono ancora. Piuttosto farei attenzione agli a-social (gruppetti di teppisti su social) ma ormai quasi tutti i ragazzini hanno lo smartphone. A non comprarglielo poi finisce che li prendono in giro e siamo daccapo.
Velvet Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 11 minuti fa, briandinazareth ha scritto: quando ero ragazzo io il bullismo era molto più diffuso e Gente che strappava le unghie all' amichetto/a io non me la ricordo. Né coetanei interessati alla pedopornografia o ai video di tortura che impazzano nelle chat dei tredicenni oggi. Sarà che frequentavo l'ambiente sbagliato non so. Il bullismo era limitato alla presa per il culus o a chiedere la tangente di pochi spicci ai novellini il primo giorno di scuola. Voi sottovalutate il potere dirompente che ha nella mente di un ragazzino preadolescente l'utilizzo senza controllo del web e dei social in un' età di delirio ormonale e di egocentrismo
Paolo 62 Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 C'era la violenza politica. Vista la situazione mandare la polizia fuori da quella scuola a sorvegliare entrata e uscita dei ragazzi sarebbe cosa utile.
Velvet Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 Adesso, Paolo 62 ha scritto: C'era la violenza politica. Ai miei tempi (anni 80) nemmeno più quella. C'era un tranquillo bullismo di branco
Amministratori cactus_atomo Inviato 18 Novembre 2022 Amministratori Inviato 18 Novembre 2022 ci sono cose che si fanno per essere messe sui social. tra gli adolescenti di solito chifa cose trasgressive viene ammirato. In casi gravi come qyesti occirrerebbe ricorrere ad un daspo, 1
Velvet Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 5 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: sono cose che si fanno per essere messe sui social Esatto. Oggi quasi tutte le azioni eclatanti hanno quel fine.
Paolo 62 Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 E allora cosa fare: vietare i social e lo smartphone ai ragazzi? E come far rispettare il divieto?
briandinazareth Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 27 minuti fa, Velvet ha scritto: Il bullismo era limitato alla presa per il culus o a chiedere la tangente di pochi spicci ai novellini il primo giorno di scuola. nessuno veniva picchiato o umiliato? 27 minuti fa, Velvet ha scritto: Né coetanei interessati alla pedopornografia o ai video di tortura che impazzano nelle chat dei tredicenni oggi. impazzano mi pare un po' troppo, ma direi che semplicemente non c'erano, inel complesso mi pare che il bullismo sia molto meno diffuso oggi, poi se cerchiamo tra le notizie troviamo di tutto, ma quella in oggetto è una situazione estrema e molto rara e infatti finisce in prima pagina.
Panurge Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 44 minuti fa, briandinazareth ha scritto: l'educazione dei genitori era più spesso rivolta al sapersi difendere che a denunciare la cosa. Diciamo che veniva incentivata una resilienza attiva. 2
Panurge Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 6 minuti fa, briandinazareth ha scritto: nessuno veniva picchiato o umiliato? Nel pubblico mai successo, nel privato un paio di tentativi.
MarioVanWood Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 1 ora fa, crosby ha scritto: ragazzi marci Non solo , ma delinquenti e spacciatori, delinquenziale anche l' ignavia sociale e l'inerzia delle istituzioni,le tre cose sono per me sullo stesso livello ed ugualmente saranno perseguite. Mio figlio vivo per micracolo . Mi divertirò in tribunale. https://www.romatoday.it/cronaca/centocelle-ragazzo-aggredito-via-gardenie.html https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/10/25/news/pestato_sigaretta_branco_centocelle-371628732/ 1
Velvet Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 20 minuti fa, briandinazareth ha scritto: nessuno veniva picchiato o umiliato? Se lo scambio di qualche calcio in culus vuol dire essere picchiati, si succedeva. Ma pestaggi e umiliazioni veri e propri io mai visti. 20 minuti fa, briandinazareth ha scritto: impazzano mi pare un po' troppo, ma direi che semplicemente non c'erano, inel complesso mi pare che il bullismo sia molto meno diffuso oggi, Considerate le numerosissime inchieste in corso e il proliferare in cronaca a me pare proprio il contrario. Ribadisco, sottovaluti e forse non conosci affatto la potenza amplificatrice che hanno i social sul branco. Tutto parte da lì. Il genitore cosciente appone un discreto ma puntuale controllo alle attività del figlioletto/a, il genitore incosciente se ne frega e lascia l'arma in mano al bamboccio senza limite.
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