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Melius Club

Addio a Rebellin


il Marietto

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Inviato
2 ore fa, Severus69 ha scritto:

Ma è possibile avere questo modo di vedere le cose?

Si

  • Sad 1
Inviato
2 ore fa, Severus69 ha scritto:

Questo qualunquismo?

Suppongo che @senek65 (non che voglia fare il suo avvocato difensore) si riferisse alla impossibilita’ di responsabilizzare milioni di automobilisti, motociclisti, camionisti e ciclisti pure.

E’ una chimera.

Lo ripeto, andare al giorno d’oggi in bici su certe strade (quasi tutte) e’ rischiosissimo, quasi da incoscienti.

Non si puo’ mai sapere chi gira per le strade.

Inviato

È oramai potabile, su certe strade, solo la domenica mattina, possibilmente presto. 

Inviato
31 minuti fa, samana ha scritto:

riferisse alla impossibilita’ di responsabilizzare milioni di automobilisti,

È proprio questo il problema, questa mentalità rassegnata e lasciatemelo dire menefreghista. Non solo si può ma si deve intervenire. E mi riferisco alla politica, alle forze dell'ordine. Come? Controlli, multe, ritiri della patente, confisca del mezzo, e se serve nei casi di recidiva la galera. Certi comportamenti sono inaccettabili in un paese civile. 

E non mi venite a dire che c'è già il reato di omicidio stradale, non serve a nulla. È inutile mettere in galera qualcuno dopo la tragedia, bisogna fare prevenzione evitare il più possibile che questo accada. 

Ma vedo che molti pensano che va bene così, e che non si può fare nulla...

Sono sconcertato e oltremodo inc@@@@to. 

  • Melius 1
extermination
Inviato
26 minuti fa, Severus69 ha scritto:

non mi venite a dire che c'è già il reato di omicidio stradale, non serve a nulla. È inutile mettere in galera qualcuno dopo la tragedia, bisogna fare prevenzione evitare il più possibile che questo accada. 

Amico mio se nemmeno il rischio di  finire in  " galera" per omicidio stradale riesce a mitigare il rischio di incidenti stradali  per noncuranza alla guida e mancato rispetto del codice della strada significa che siamo alla frutta.

Inviato

M ispiace moltissimo

R.I.P.

 

P.S.

Sono vivo per miracolo o meglio perchè quando vado in bicicletta sto con gli occhi ed il cervello alla massima attenzione.

In una rotonda una cretina che se si fermava andava dritta, dritta all''ospedale, è arrivata a tutta velocita senza fermarsi ed io ero già a metà rotonda. Aveva il finistrino abbassato e quindi ha perfettamente sentito cosa gli ho detto.

 

Inviato
1 ora fa, samana ha scritto:

Lo ripeto, andare al giorno d’oggi in bici su certe strade (quasi tutte) e’ rischiosissimo, quasi da incoscienti

hai perfettamente ragione lo dico da ciclista super amatoriale,cerco sempre strade poco trafficate in zona dove non ci sono attività commerciali o altro,ma più vado avanti più mi sembra che non valga la pena

  • Amministratori
Inviato

il problema della bici non è vedere ma essere visti, i mezzi pesanti, bus tir, ma anche i piccoli veicolo da trasporti, non hanno una buona vusibilità laterale. Le moto per legge devono viaggiare con i fari sempre accesi anche di giorno, idem lle auto fuori dai centri urbani, purtroppo tante biciclette non hanno luci anteriori e neppure catarifrangenti, che non servono per vedere ma er essere visti. a roma mi capita spesso di incruciare bici senza luci, di ciclisti di varie età., di rider, anche di notte e in strade male illuminate, che passano anche con il rosso. eppure la normativa è chiara le bici devono avere le luci tranne quelle da competizione, limitatatamete a quando le competizioni si svolgono

se con la macchia urto a bassa velocità una altra macchina ci saranno spese per le riparazioni, ma se la collisione avvien tra auto e ciclista son dolori

Inviato
8 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

purtroppo tante biciclette non hanno luci anteriori e neppure catarifrangenti

le luci sono obbligatorie: quando esco in mtb sulla ciclopedonale, a parte i ciclisti della domenica, i cicloamatori 'seri' le hanno tutti accese anche di giorno

Inviato
2 ore fa, Severus69 ha scritto:

È proprio questo il problema, questa mentalità rassegnata e lasciatemelo dire menefreghista. Non solo si può ma si deve intervenire. E mi riferisco alla politica, alle forze dell'ordine. Come? Controlli, multe, ritiri della patente, confisca del mezzo, e se serve nei casi di recidiva la galera. Certi comportamenti sono inaccettabili in un paese civile. 

Per quanto mi riguarda, quando vedo ciclisti davanti a me rallento all’istante ed aspetto il momento opportuno per passare oltre. Anche se devo ammettere che a volte mi danno non poco sui nervi perche’ alcuni occupano tutta la corsia di marcia, roba davvero da incoscienti.

Inoltre Mi sembra che le autorità competenti stiano  mettendo in atto, da tempo, tutte le misure che hai elencato.

Non lo stanno facendo abbastanza ? Sono molli ?

Puo’ darsi, sebbene io ci creda poco.

Ci si puo’ mettere tutta la  solerzia e la volontà che si vuole ma non si possono controllare a tappeto milioni di persone.

 

Inviato

Nel frattempo hanno individuato il camionista... non ho parole per commentare, solo tanta rabbia...

 

Cita

 

Rebellin, individuato l'investitore: è un camionista tedesco

L'uomo si era accorto dell'incidente, ma è stato solo denunciato a piede libero perché il codice in Germania non prevede il reato di omicidio stradale. Nel 2001 fece lo stesso a Foggia.


E' stato individuato il camionista responsabile dell'investimento mortale dell'ex campione di ciclismo Davide Rebellin. Si tratterebbe di un cittadino tedesco di 50 anni, individuato grazie alla collaborazione tra carabinieri e polizia tedesca. Dopo l'incidente, avvenuto il 30 novembre, l'uomo aveva fatto perdere le sue tracce. E' stato denunciato a piede libero, ma non posto in stato di fermo, perché il codice tedesco non prevede il reato di omicidio stradale.

Il camionista era del tutto conscio di quanto era successo: dopo l'investimento sulla rotatoria della regionale 11 era infatti sceso dalla cabina di guida del Tir, si era avvicinato alla vittima a terra, poi era risalito sul camion allontanandosi velocemente. Un fatto riferito ai Carabinieri da testimoni oculari, alcuni dei quali lo avevano anche fotografato.

Il 50enne, tra l'altro, era già stato condannato in Italia, a Foggia, nel 2001, per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso alle persone coinvolte per cui patteggiò. La pena era stata successivamente dichiarata estinta per decorso del tempo. Gli era stata anche ritirata la patente per guida in stato di ebrezza dalla polizia stradale di Chieti nel 2014.

 

 

 

Inviato

@rebus Questo conferma in pieno quanto dico. Chi è un pericolo in strada DEVE essere fermato. Prima...non dopo. 

 

Inviato

il camionista è sceso lo ha visto agonizzante e se ne è andato...ultime ricostruzioni

la germania non lo estrada in quanto da loro non esiste il reato di omicidio stradale...fosse un mio caro non servirebbe l'estradizione, vado io da lui.

e poi...recidivo e con patente ritirata per stato di ebbrezza...

extermination
Inviato

 

Ansa E' stato individuato il camionista responsabile dell'investimento mortale dell'ex campione di ciclismo Davide Rebellin.

Si tratterebbe di un cittadino tedesco di 62 anni, identificato grazie alla collaborazione tra carabinieri e polizia tedesca.

Dopo l'incidente, avvenuto il 30 novembre, l'uomo aveva fatto perdere le sue tracce. E' stato denunciato a piede libero, ma non posto in stato di fermo, perchè il codice tedesco non prevede il reato di omicidio stradale.

Il camionista era del tutto conscio di quanto era successo: dopo l'investimento sulla rotatoria della regionale 11 era infatti sceso dalla cabina di guida del Tir, si era avvicinato alla vittima a terra, poi era risalito sul camion allontanandosi velocemente. Un fatto riferito ai carabinieri da testimoni oculari, alcuni dei quali lo avevano anche fotografato.Tra l'altro, era già stato condannato in Italia, a Foggia, nel 2001, per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso alle persone coinvolte.

L'uomo lavora per una ditta di spedizioni di Recke, nella Renania Settentrionale-Wesfalia, di proprietà del fratello. Oltre ad un patteggiamento per fuga dal luogo dell'incidente senza prestare soccorso, l'uomo aveva un altro precedente, sempre in Italia. Nel 2014 gli era stata ritirata la patente dalla polizia stradale di Chieti, per guida in stato di ebbrezza.

 

Inviato

@audio2  credo dico credo che funzioni cosi,se il reato in germania prevede il carcere si,ovviamente se non è previsto il  carcere prevenentivo,o qui o in germania, no.Interessante quanto riportato prima che aveva patteggiato una pena per una cosa simile e poi la pena è stata estinta per decorrenza dei termini(credo voglia dire prescrizione).Vedremo adesso cosa succede,speriamo nel processo per direttissima

Inviato

Io mi domando, lungo strade provinciali gruppi di ciclisti fanno da tappo e si crea una lunga coda dietro, poi uno ad ino, magari in salita, gli automobilisti superano scalando marce e lasciando la sgassata sul naso ai ciclisti che quindi per un 80% del tempo della gita faranno una domenica di smog. Non capisco la salubrità della sgambata.


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