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Melius Club

Fusione nucleare.


mozarteum

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Inviato
21 ore fa, Severus69 ha scritto:

per sviluppare invece tecnologia per sfruttare l'energia geotermica?

L’Islanda usa praticamente solo energia geotermica … ma è questione di “fortuna” …. la conformazione geologica è favorevole

Inviato
13 ore fa, tomminno ha scritto:
14 ore fa, maverick ha scritto:

 

Se fosse 1 milione sarebbe già realtà. Si devono superare i 100 milioni. 

Manco tenendo accesi i fornelli dieci anni in cucina

Inviato

spero ci sia qualcuno che possa risondermi,ma questa scoperta quando potrà realmente essere usata per fare energia per usi domestici e/o industriali?

Inviato
41 minuti fa, stefano_mbp ha scritto:

ma è questione di “fortuna”

Si, sicuramente ci sono zone più favorevoli ma in ogni punto della terra la temperatura aumenta di 3° ogni 100 metri di profondità. Quindi a 3000 metri siamo a circa 100° ovunque. Non è semplice certo, ma secondo me più semplice con le conoscenze attuali di arrivare a centrali a fusione nucleare.

Inviato
16 minuti fa, AL78 ha scritto:

spero ci sia qualcuno che possa risondermi,ma questa scoperta quando potrà realmente essere usata per fare energia per usi domestici e/o industriali?

Diciamo che, sia questo risultato ottenuto dagli americani, che il precedente europeo di JET (che non aveva però portato ad un guadagno netto di energia) in attesa che entri in funzione il fratellone ITER, dimostrano che siamo in grado di accendere il forno. Mantenerlo acceso a lungo, in modo stabile e con produzione di energia, richiederà ancora parecchi anni. A quel punto avremo un prototipo funzionante, che dovrà poi essere commercializzato.

Difficile dire quanto ci vorrà ancora. Sempre che vada tutto per il verso giusto, perché adesso che sappiamo accendere il forno potremmo anche scoprire che così come l'abbiamo progettato non potrà funzionare correttamente, con conseguente allungamento dei tempi. Mio personalissimo parere, a naso ancora qualche decennio.

.

 

Nel caso degli americani non c'entrano i supermagneti. Hanno sempre percorso una strada diversa, usano i laser per confinare il plasma in una configurazione sferica. In Europa invece si tenta la via del confinamento magnetico con una configurazione a toro.

Dalle voci che girano avrebbero prodotto circa 300KJ. Sempre che siano vere, per dare un'idea, equivale al calore necessario per portare a ebollizione un litro scarso di acqua.

 

Inviato
45 minuti fa, stefano_mbp ha scritto:

L’Islanda usa praticamente solo energia geotermica … ma è questione di “fortuna” …. la conformazione geologica è favorevole

Come potenza installata elettrica non siamo poi lontanissmi...

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  • Moderatori
Inviato
23 ore fa, mozarteum ha scritto:

Che sara’ possibile la fusione su scala industriale?

 


se tutto andasse in porto non se ne parla fino al 2050.

Inviato
22 ore fa, mozarteum ha scritto:

Penso che fra cent’anni fra energia illimitata, intelligenza artificiale e scoperta di tecniche per riparare il dna e proteggerlo da malattie e invecchaimento, si arrivera’ a una condizione nella quale noi, estinti, saremo visti come dei primitivi.

hai mai visto 

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
19 minuti fa, Severus69 ha scritto:

Quindi a 3000 metri siamo a circa 100°

100 gradi servono per cucinare le orecchiette per uso industriale servono temperature altissime

Inviato
33 minuti fa, wow ha scritto:

con 100 gradi produci il vapore per far girare le turbine.

Esatto

Inviato

L'energia geotermica c.d. "a bassa entalpia" può essere convenientemente utilizzata in reti di teleriscaldamento cittadine, dove va comunque ad allegerire la domanda di metano, nel nord italia per almeno 6 mesi/anno. L'agglomerato urbano è necessario per realizzare reti distributive ad alta densità che consentano di spalmare i costi di realizzazione e mantenimento dei pozzi di captazione e reiniezione a profondità dell'ordine dei km, oltre che gli impianti di trattamento del fluido  L'uso industriale del calore a bassa temperatura deve essere invece pianificato con cura perché non tutte le attività sono in grado di sfruttarlo convenientemente.

Ad esempio nella città di Ferrara è attiva una rete di teleriscaldamento che serve 24.000 "abitazioni equivalenti" (da 6MWht/anno) su un totale di 93.000, con questo mix energetico:

(WTE = termovalorizzazione rifiuti, CT = integrazione a metano) 

 

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La fonte primaria è una vena di acqua salmastra a T = 95-100°C intercettata a 2km di profondità con portata di circolazione di 400mc/h.   Ulteriori aree geotermiche per l'espansione della rete sono già stati individuati. 

 

 

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