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Il lavaggio dei vinili


antonio_caponetto

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@iBan69

Quelle esterne già le ho prese ma ho preso quelle non richiudibili perché ho provato quelle richiudibili ma non mi ci sono trovato tanto bene, certo c'è il pro che la polvere non passa ma ogni volta che aprivo la busta per prendere il disco avevo paura che la parte dove c'è la colla si attaccasse alla cover in cartone...

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analogico_09

Avendo lavato con essa un sacco di dischi, per me la Knosti, se si vuole restare sull'economico "spartano", è molto efficace, occorre solo po' di olio di gomito, poco.., pazienza per l'asciugatura in rastrelliera (abbastanza veloce se non si è in ambienti freddi) e serve capire quale sia lo "zen" e l'arte del lavaggio del vinile in Knosti... 😄 ...insomma bisogna  imparare qualche trucchetto con l'esperienza... La cosa potrebbe anche rivelarsi piacevole, poichè non essendo meccanica.., tira fuori in noi il meglio della creatività manuale... 😎 Le spazzole contrapposte scavano bene la zella nei solchi, capita tuttavia spesso che parte della stessa, benchè ben scavata, resti sulla superfice del disco: è visibile non di rado ad occhio nudo. Si sopperisce con un secondo lavaggio in altra vaschetta solo con acqua distillata per rimuovere i residui. Fanno diversi anni, avendo deciso di lavare un po' per volta tutte le mie svariate centinaia di vinili, approfittando dell'ottimo prezzo che praticava un negozio di dischi e di apparecchiature hifi, acquistai la Okki Nokki che ha l'aspirazione ed è molto più pratica e veloce della Knosti. Ci avrò lavato un par di mila vinili e funziona ancora bene.., ne resto ancora soddisfatto, lavo i dischi, li aspiro, qualche volta li "stiro".., sempre li "ammiro"... 😄 e mi godo la musica più "pulita" senza farmi altre pippe mentali...  Uno dei primi e urgenti obiettivi di questa decadente civiltà "occidentale" che vuole tornare agli antichi splendori "medievali", è quello di tornare ad ascoltare la musica gettando via tutte le zavorre, sovrastrutture, tic, nevrosi, dicerie, superstizioni, fecicismi e voyeurismi  creati fittiziamente intorno alla musica, che allontanano gravemente, checchè se ne pensi, anzi strapensi.., dal senso musicale profondo, più schietto e immediato, liberato dagli orpelli babbioni e scleroticizzanti così da tornare tutti un po' liberi e felici "menestelli"... 😄

 

  • Melius 1
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analogico_09
Il 9/5/2022 at 08:18, VinylLover ha scritto:

per quanto riguarda le procedure di lavaggio sto sulla buona strada grazie a i consigli di un amico ma non riesco a capire se i vinili debbano essere lavati ogni volta che si finisce di ascoltarli oppure no.

 

 

Guarda che i vinili non sono pupetti a cui tocca cambiare spesso il pannolino... suvvia.., sta bene fare le cose bene ma senza fissazioni... Lo dico senza offesa.., siamo tutti un po' fissati qui... 😉

La cosa importante è trattare bene il vinile quando lo si apre e si mette a suonare in ambienti polverosi il giusto: la povere non si sconfigge mai totalmente... Quando si deposita un po' di polvere in superficie, lo si vede dalla puntina che fa "laniggine", si da una passata di spazzoletta con fili di carbonio che toglie anche l'elettrostaticità...

Un disco lavato bene e ben ascoltato, resta pulito molto a lungo nel tempo con tali accorgimenti, secondo me. Poi se ci da fastidio anche una sottile colpetto o scricchiolio.., beh.., è il vinile e non ci si potrà mai ascoltare l'assoluto silentioum mortis!

 

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analogico_09
Il 10/5/2022 at 09:35, gorillone ha scritto:

a più importante, secondo me, è la busta interna nuova.

Anche nei dischi nuovi, a volte, ci sono buste interne di “cartoncino … ebbene, inserisco sempre un’altra busta per evitare anche gli sfregamenti

 

 

Questo è molto importante. Ci faccio anch'io molta attenzione. Anche le buste interne di carta vecchie vanno cambiate perchè col tempo la cellulosa si sfalda e la polvere si inzeppa nei solchi.

Ho molte buste interne serigrafate della Impulse e di altre case.., sono belle, non si posono buttare.., quindi le lascio e il disco lo metto in una busta nuova che convive con quella storica all'interno della cover...

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@pocho908 vorrei fare qualche precisazione, non dettate dalle polemiche, ma per spiegarmi meglio e  capire.😉

I metodi di pulizia, a partire dalla Knosti, funzionano bene tutti, sono tutti efficaci, semmai possiamo discutere sulla loro efficienza. Questi sono scelti in base agli obiettivi specifici del "consumatore" e dal suo contesto. Quindi ognuno sceglie secondo le sue esigenze, contestualmente al n. di LP, dalle risorse finanziarie etc.

.

Ora possiamo, semplificando, definire tre principali modalità di pulizia:

1 - la Knosti, verticale, con spazzole e liquidi più o meno magici

2 - altre macchine, come la tua, che prevedono un piatto orizzontale che gira ed una "spazzola"  che (generalmente) lascia il liquido ed esercita anche un'azione di pulizia meccanica con spazzole.

3 - la US, che prevede, come la Knosti, il bagno del disco in una vasca con i liquidi "maggici".

.

E' ovvio che l'aspirazione del liquido sporco sia indispensabile nelle macchine al punto 2, visto il posizionamento orizzonale: la zozzeria rimarrebbe sulla superficie a meno di un susseguente risciacquo con acqua pulita .

.

E' chiaro come in questo caso l'aspirazione faccia la differenza!!!

.

Nelle altre situazioni (1 e 2) non c'è pertanto bisogno aspirazione. Qualcuno per scrupolo risciacqua con acqua pulita, ma per la US con giusta miscela mi sto rendendo conto che nemmeno questo è necessario.

Morale: ogni metodo di pulizia ha le sue caratteristiche e necessità, e ciò che è fondamentale per l'uno, potrebbe essere superfluo per l'altro.

 

 

  • Melius 1
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@stanzani bè magari qualcuno l'avrà pur fatto e magari non ha voglia di divulgare/confrontarsi.

Per parte mia, da quando ho ripreso in mano l'analogico mi sto divertendo a provare....

Nel caso di specie, con 4 amici, abbiamo fatto un pò d'esperienza. I risultati del ns provare li ho espressi, certo applicarvi un metodo scientifico non è nè semplice, nè economico, ma in maniera empirica posso assicurarti dell'evidenza riscontrata.

Certo HG vs Clearaudio non posso farlo per ovvie e venali ragioni... Poi l'atteggiamento di molti di noi è del tipo che raggiunto un risultato soddisfacente, ci si ferma e quello diventa il vangelo, anche se l'evidenza porta altrove. Mi riferisco in particolare a qualche liquido commerciale menzionato in questo 3d.

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2 ore fa, stanzani ha scritto:

aggiungo ognuna di queste tesi andrebbe provata con un minimo di metodologia ma nessuno è in grado o vuole farlo

La metodologia non è propria neppure dei cosiddetti recensori ormai, figuriamoci degli audiofili.

Eppure molte cose sono alla portata di chiunque: un microscopio usb costa poche decine di euro, così come un microfono usb calibrato, ed il software Rew è gratuito.

Una verifica dei solchi al microsocopio prima e dopo il lavaggio potrebbe dire molte cose sull'efficacia dei diversi metodi/liquidi miracolosi.

Un criterio di base io lo seguirei sempre però: se un liquido di pulizia costa al litro più di un Bartolo Mascarello del 1964, beh, signori, può chiamarsi anche art du son honi soit qui mal y pense, ma trattasi di tentativo di circonvenzione di audiofilo credulone.

Acqua distillata, alcool isoproprilico, poco imbibente, ossia tensioattivi.

Altro non ci può essere e non sarebbe nemmeno utile.

 

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20 minuti fa, Thonius ha scritto:

Come vi trovate con la pulitrice Vevor,lo spiedo fornito é decente?Il prezzo è interessante senza dubbio,in rete su questa macchina ha una forbice piuttosto larga dipende da chi la vende

Mi pare estremamente interessante a poco meno di 200 euro.

Rispetto a una Humminguru, il vantaggio è il costo minore, la possiiblità di lavare più dischi insieme, e di poter riscaldare il liquido, svantaggi la capienza della vasca (minimo sei litri) e la minore integrazione del processo.

Però ci puoi pulire pure altro.

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