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Melius Club

Giornata nazionale dei figli d'Italia 15 giugno


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Inviato

Secondo report bankitalia il 2% del pil norditalico è prodotto da aziende infiltrate,  la parte preponderante da aziende che lavorano con la pa. 

Inviato

@Gaetanoalberto

Io in una grossa impresa edile ci ho passato una vita.

Sono un tecnico e non saprei dirti la composizione societaria, ne' la cosa mi ha mai interessato, ma come tu stesso hai ammesso, per fare certe affermazioni categoriche occorrono solide prove.

Penso che, almeno per quanto mi riguarda, da direttore di cantiere (grossi, non robetta), un qualche sentore lo avrei avuto.

 

Gaetanoalberto
Inviato
24 minuti fa, vizegraf ha scritto:

un qualche sentore lo avrei avuto.

Guarda, so benissimo che sto facendo il seminatore di zizzania.

La tecnica è la medesima usata da alcuni partiti e movimenti populisti, ma almeno si suona una campana diversa, altrimenti per omologazione si creano verità uniche.

Ora, non è che chiunque lavori nell’edilizia o nelle costruzioni sia sospetto, come non è sospetto o fannullone chiunque sia del sud, come non è mafioso od immeritevole chiunque operi nella P.A.

Ma ci si rende conto delle ingiuste generalizzazioni solo quando ci colpiscono piú direttamente.

Ora, mi limito a citare il Banco Ambrosiano, e magari potrai ricordare qualche scandalo relativo alla gestione di banche popolari od altri piú grossi istituti di credito, il sistema di spartizione della Milano da bere…

L’edilizia e l’impresa hanno bisogno di tanto denaro, di credito, di liquidità, concessa ad alcuni e ad altri no, indipendentemente dalle garanzie, così come, più nel passato, le grandi commesse, con pochi controlli.

Il sistema dei subappalti, la lentezza nei progressi di alcune opere, i meccanismi delle vsrianti d’appalto e di revisione dei prezzi.

Ogni tanto si scopre che la massoneria è dietro alcune banche, e magari qualche faccendiere mafioso.

Ora, non è che voglio fare un mega minestrone, però invece di inventarmi altri strumenti pericolosi come regionalismi, federalismi ed altri strumenti di distrazione pubblica, mi assicurerei  di mettere le persone oneste al posto giusto, come siamo noi due, che infatti non partecipiamo ad illleciti, e spesso non ce ne accorgiamo neppure, non essendo nelle nostre corde.

Altro che etnie.

 

 

Inviato
9 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Altro che etnie.

Assolutamente d'accordo.

Inviato

@otaner

Ho avuto cantieri con oltre 300 addetti.

In occasione di subappalti ed acquisti ho sempre avuto la possibilità di intervenire con la mia opinione e talvolta mi è capitato di imporla.

Questo non significa che l'impresa non fosse infiltrata o connivente da/con organizzazioni mafiose, non posso escluderlo, ma non si può neanche affermare che le grosse imprese lo siano.

Fabio Cottatellucci
Inviato
4 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

È abbastanza drammatico che, contemporaneamente, mentre si parla dell’importanza della costruzione europea, si coltivi un regionalismo che poi si trasforma inevitabilmente in una competizione di cui non c’è bisogno.

Stai facendo tutto da solo e io non ho mai detto questo, comunque OK, è un tuo pensiero generale che ci hai enunciato.

Inviato
5 ore fa, audio2 ha scritto:

cassa del mezzogiorno

Pensa che fare quello che altrove era realizzato ordinariamente (acquedotti, strade, scuole) si è creata la straordinarietà di una Cassa che, per inciso, veniva finanziata con una percentuale irrisoria del PIL... 

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
20 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

io non ho mai detto questo,

Lo so, perchè mi pare di aver letto come la pensi. È che trovo alcune idee, che come tutte hanno un fondo condivisibile, pericolose se usate male.

Il regionalismo è alla base della costruzione europea, come il rispetto delle nazionalità.

Se ne può fare uso buono o cattivo.

È una questione di equilibri.

Purtroppo tendo, visto il pregresso, a non fidarmi.

Poi è molto nebuloso il significato e sono molto nebulosi i confini di queste regioni. Chi li ha decisi? Chi ne fa parte ?
 

Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Guarda, so benissimo che sto facendo il seminatore di zizzania.

Credo non ci voglia la zingara e che non occorra neanche viverle da vicino certe problematiche, ma che basta semplicemente leggere qualche cronaca giudiziaria del tempo per capire, per esempio, che durante i lavori di rifacimento del SA RC, molte grandi Imprese (non locali) subappaltavano (non solo per quieto vivere) i movimenti di terra a piccole imprese locali, dando così, in quel frangente, sostanziose quanto micidiali boccate di ossigeno ad una ndrangheta che stava soccombendo ...

Tutto questo mentre la propaganda civilmente superiore strepitava contro l'omertà e le connivenze delle popolazioni meridionali in toto. 

(adesso che le mafie hanno invaso anche il nord, grazie anche a un tessuto socio politico diciamo accogliente, non si parla più di omertà ma di metastasi) 

  • Melius 1
Inviato

Dai figli d'Italia... al subappalto in quinta pagina!

L'articolo proviene da La Repubblica: ma ancora qualcuno che la legge? E che crede in quanto trova scritto? 

  • Amministratori
Inviato

non so se la notizia è vera, e se il ddl sarà pprovato. Però mi piace l'idea di una festa davvero di tutti,non tutti siamo papà, mamma, nonni, ma tutti siamo figli di qualcuno, anche quelli che non sanno chi sia il loro genitore sono ur sempre figli.  Praticamente la festa dei figli d'italia coinice con la festa degli italiani

Inviato

@cactus_atomo sarebbe stato diverso chiamandola "festa internazionale dei figli..."

avrebbe incluso al posto di dividere

  • Melius 1
Inviato
5 ore fa, maurodg65 ha scritto:

ma un paese di sessanta milioni di anima sulla superficie della Florida che bisogno ha di federarsi o di autonomie molto marcate? 

ma come che bisogno ha? per tenere insieme culture profondamente diverse federarne i territori lasciando autonomia e prerogative è fondamentale: un veneto è affine ad un tedesco 10 volte di più di quanto sia affine ad un siciliano. E sí che - come me - hai respirato due culture e dovrebbe venirti facile comprendere quanto l’italia sia culturalmente disomogenee, quello che frega in veneto frega molto meno in sicilia e viceversa senza una classifica di merito. 

  • Melius 2
Inviato

@Jack Paolo l’Italia è una nazione fondata sulle differenze culturali tra i residenti delle diverse regioni del nostro paese, ma non serve il federalismo o l’autonomia differenziata per tenerli uniti, anche perché i problemi superano i vantaggi, siamo pochi, distribuito in modo disomogeneo su di un territorio molto diverso anche sul piano economico e conseguentemente sociale…serve altro.

 

 

image.thumb.png.6dd244fefed07b4f7dee8fb7e3c7238f.png


infografica sulla centralizzazione della Francia rispetto alla decentralizzazione dell’Italia. 

Gaetanoalberto
Inviato

Ma la poca conoscenza, è una differenza culturale? Chiedo per un amico. 

Rovinati siamo. 

Il bar di Gavirate al governo. 

Inviato
8 ore fa, audio2 ha scritto:

se continua così il paese prima o poi si spezza comunque, è nell' ordine logico delle cose.

non a caso le 5 autonomie speciali quella volta sono state date ad alcune regioni periferiche,

proprio per tenere assieme tutto.

Melius.

e ci vuol tanto? l’errore è stato pensare che le altre regioni fossero omogenee. 

La questione è fiscale. Io non piacere che dal mio comune escano più soldi di quanti se ne generano e non ho piacere che dalla regione ne escano più di quanto la regione generi.

E - altresì, paro paro - non ho piacere che ne entrino più di quanti ne generi in proprio sia al comune che alla regione.

Regioni e comuni devono funzionare in proprio, per quello che sono capaci, lo stato centrale fatto di cose che le regioni ed i comuni non possono fare deve essere pagato da tutte le regioni in maniera uguale in proporzione agli abitanti.

Sono federalista per questo, perché il federalismo stabilisce prima ed in modo chiaro e reciproco quanto si mette in comune: oggi soldi generati dalla Puglia vanno in Campania o soldi generati dalla Campania vanno in Umbria secondo gli umori di un qualcuno che sta al centro. Non mi piace. Insopportabile come la redistribuzione tra i cittadini attraverso aliquote diverse e progressive. Ognuno deve mantenersi da se o perire nel provarci.

Unici esentati dalla corsa coloro che non possono perché diversamente abili o momentaneamente malati. 


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