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Melius Club

Confronto Klipsh Cornwall IV vs Neumann KH 420


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Inviato
5 minuti fa, alexis ha scritto:

Sinceramente non capisco come si possa confrontare dei sistemi diametralmente all’opposto.. e cioè un sistema „aperto“ come una cw, con un sistema „chiuso“ fatto e finito come le neumann.

Concordo ho sempre pensato anch'io che un paragone tra un diffusore amplificato ed un diffusore normale non ha gran senso perché posso scegliere tra mille amplificatori che influiranno non poco sulla sua resa e musicalità.

  • Melius 1
Inviato
3 ore fa, Bruce Wayne ha scritto:

"l'alta fedeltà, nel suo significato apparentemente oggettivo, semplicemente non esiste. Si potrebbe approssimare se usassimo, di volta in volta, le apparecchiature (e l'ambiente) di chi ha elaborato il master per il supporto da commercializzare. Ciò è ovviamente insensato. Stabilito questo, ha solo senso, secondo me, ricercare nel proprio ambiente, il suono più piacevole possibile".

È una buona citazione, ma estremizza il campo. Quindi non perché non può esistere la fedeltà assoluta che allora mi do soltanto alla piacevolezza soggettiva. Ci sono vari gradi di approssimazione e mediazione l'HIFI consiste nel tentativo, per altro sempre soggettivo (a questo proposito Lincetto ha detto più volte che con il suo impianto lui si approssima alle registrazioni che lui ha fatto, quindi come dire più o meno che solo lui può avvicinarsi il più possibile a quello che è la riproduzione della registrazione originale) di avvicinarsi quanto meglio possibile ad una riproduzione fedele alla registrazione. 

Inviato
36 minuti fa, alexis ha scritto:

Anche le stesse cw, con ampli e filtraggi dedicati potrebbe avere mille suoni diversi.. uno quasi irriconoscibile rispetto a un altro.. 

Sono d'accordo, infatti i diffusori attivi, non solo pro, sono quasi la fine dei giochi e a chi piace giocare questo non lo manda giù.

Inviato
37 minuti fa, alexis ha scritto:

come se gli ampli integrati ficcati nelle casse non contassero nulla… invece sono loro a dare in buona misura il carattere che riconosciamo al sistema kh, alla fine.

Si ma bisogna capire il lavoro di progetto (parola che detesto per altro) nell'ottimizzazione fa conto di tutte le parti. Ci metto quell'ampli perché ci sono questi speakers e viceversa. Qui sta la cosa interessante, cioè questa ottimizzazione. Ovvio che si tratta pur sempre di un tentativo e di una realizzazione parziale e soggettiva. Un'interpretazione...

Inviato
21 minuti fa, Pinkflo ha scritto:

Ovvio che si tratta pur sempre di un tentativo e di una realizzazione parziale e soggettiva. Un'interpretazione.

tentativo ottimamente riuscito, direi
Fin dai tempi di Klein+Hummel hanno sempre pubblicato i risultati delle misure , come pochi altri costruttori pro e ancor meno consumer.
Le misure non suonano, ma possono dire all'ingrosso, come suona un sistema, le sue performance in termini di linearità di risposta nelle varie frequenze che significa, per i pochi non esperti, quanta "equalizzazione" mette di suo il diffusore acustico.
Le O500C K+H avevano ognuna 4 filtri FIR con pendenze fino a 128dB il che significa far suonare il diffusore come vuoi tu in base all'ambiente in cui opera.
Questa tecnologia, è in modo ridotto, riportata nelle KH420 che costano 1/4 delle O500C che ho usato in due installazioni e fa sì che il diffusore abbia "di suo" un risposta che più piatta non si può.
(qui il resto delle misure: https://en-de.neumann.com/kh-420#technical-data )

 

Screenshot_20230105_213509.png

Screenshot_20230105_214116.png

Inviato
1 ora fa, alexis ha scritto:

Sinceramente non capisco come si possa confrontare dei sistemi diametralmente all’opposto.. e cioè un sistema „aperto“ come una cw, con un sistema „chiuso“ fatto e finito come le neumann

Sono d’accordo ma questo è il 3d.

Inviato
9 minuti fa, bastiano ha scritto:

che il diffusore abbia "di suo" un risposta che più piatta non si può.

E questo mi garantisce  che mi piacerà il suono che emettono?

Inviato
1 minuto fa, senek65 ha scritto:

garantisce  che mi piacerà

assolutamente.

 

Garantisce, però, che il diffusore - che hai pagato molti soldi - non tolga, né aggiunga nulla all'informazione registrata.

Non mi pare poco. Io lo considero un buon punto di partenza, poi, si dice quando saggi si vuol apparire, de gustibus ...

 

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, bastiano ha scritto:

Garantisce, però, che il diffusore - che hai pagato molti soldi - non tolga, né aggiunga nulla all'informazione registrata.

Che è  quello che serve , in primo luogo, ad un fonico.

 

 

 

Inviato
5 minuti fa, senek65 ha scritto:

Che è  quello che serve , in primo luogo, ad un fonico.


In realtà sarebbe anche l'obiettivo dell'hi-fi. Inteso come alta fedeltà alla registrazione (più precisamente a ciò che sta nel supporto).

Sempre per chi persegue questo obiettivo.

Inviato

Non che mi lamenti di quella misure delle CW, qualcuno sa come erano sistemate in ambiente? Anaecoico? Perchè l'anaecoico è abbastanza assurdo. E se le hanno piazzate in ambiente normale dubito fortemente che la risposta sia stardardizzabile. Lo stesso vale per Neumann, come e dove le hanno misurate?

Inviato

Poi con le misure entriamo in un altro territorio... come misuro la larghezza di un suono. E la timbrica che non è data solo dalla risposta in frequenza? E la dinamica come la leggo su quel grafico?

Inviato
42 minuti fa, bastiano ha scritto:

pendenze fino a 128dB

 

sicuro dei 128 dB  ? - Ad occhio mi sembrano tantini;  in merito ai grafici e misurazioni sarebbero più affidabili quelli eseguiti da terzi in condizioni normate e controllate. Ma è così in tutte le discipline tecniche  - non solo nell'audio.  Per questo che riviste come AR sono importanti - misurano loro ed in condizioni certe in modo da poter poi fare  se necessario confronti tra diffusori o macchine diverse - da qui poi e predire il tipo di suono ... ci andrei cauto. Faccio un esempio: io ho le canton ref 7K passive - sono molto contento e soddisfatto: ho trovato in rete le misurazioni della rif : cambia parecchio da test a test.

 

In merito alle amplificazioni integrate può essere che il vero vantaggio sia che esse siano tarate perfettamente sull'andamento delle impendenze degli altoparlanti  e sulle tipologie di incroci e che obblighino i progettisti a dare il meglio.  

Inviato
5 minuti fa, one4seven ha scritto:

realtà sarebbe anche l'obiettivo dell'hi-fi. Inteso come alta fedeltà alla registrazione (più precisamente a ciò che sta nel supporto).

Sempre per chi persegue questo obiettivo.

Si. Ma quel tipo di risultato si ottiene solo con un sistema attivo.

O si costruiscono solo diffusori attivi, diffusori che, inevitabilmente,  avranno un suono simile (Il che sarebbe l'apotesi dell'hi fi) o c'è da chiedersi perché esistano ancora innumerevoli aziende che producono diffusori passivi con risposte in frequenza diritte come un fuso.

 

Inviato
2 ore fa, one4seven ha scritto:

@mla penso che @Bruce Wayne intenda che avere tutte quelle possibilità di regolazioni, sia, giustamente, il paradiso del my-fi. Non usandole, siamo invece nell'hi-fi, intesa come massima espressione possibile data da un diffusore di alta fascia monitor.

confermo

Inviato
1 ora fa, Gici HV ha scritto:

la fine dei giochi

la fine dei giochi è rassicurante: la sensazione di essere arrivati a meta mi ha levato anni di "stress audiofilo". Capisco che in molti non saranno d'accordo ma io la "fine dei giochi" la cercavo da anni.

  • Melius 1
Inviato
5 minuti fa, Bruce Wayne ha scritto:

Capisco che in molti non saranno d'accordo ma io la "fine dei giochi" la cercavo da anni.

 

Ne sono contento - dipende anche dalla fortuna - io avevo intuìto (poi ho provato prima di acquistare) che la mia coppia Sugden - Canton fosse notevole (per me ovviamente) - così è stato e conoscendomi difficilmente la cambierò - piuttosto sto allargando gli orizzonti musicali

Inviato
3 ore fa, Bruce Wayne ha scritto:
3 ore fa, Collegatiper ha scritto:

Davvero??? Leggevo qui che fossero assolutamente fedeli, il massimo praticamente. Boh…

Però qui non ci stiamo capendo: misunderstandings a valanga. My-Fi nella mia accezione non significa mica mancanza di fedeltà: sbaglio accezione forse?

Secondo me lessicalmente tu stai sbagliando accezione.

 

Tipicamente:

hi-fi = high fidelity = alta fedeltà 

my-fi = my fidelity = “mia” fedeltà 

 

Da come si è evoluto questo 3d si sono definiti ad “alta fedeltà” i monitor da studio professionali come le 420 (risposta piatta in primis, neutralità, nulla aggiungono e nulla tolgono, ecc…) e “mia fedeltà” i diffusori hi-fi da casa (più “colorati”, più “accondiscendenti” con le incisioni non buone, più “interpretativi”, ecc…).

 

Che poi i monitor da studio abbiano millanta equalizzazioni ovviamente non ci piove.

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