Renato Bovello Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 2 ore fa, bastiano ha scritto: l PRE Onkyo 5507 Quindi non e' proprio un pre da buttare via ? Cel'ho fermo da tempo in un angolo insieme al suo finale multicanale
Questo è un messaggio popolare. Renato Bovello Inviato 6 Gennaio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Gennaio 2023 2 ore fa, bastiano ha scritto: Dentro a questa passione giocano fattori di vario genere che fanno compiere tanto scelte oculate quanto insensate che nessuno si permetterebbe di criticare. Come nel ramo auto, ci sono i permalosi che si offendono se gli dici che la loro auto è brutta: con tutti i sacrifici che hanno fatto come ti permetti? Non stupisce, quindi, la scarsa propensione a seguire vie nuove, soprattutto in controtendenza agli sforzi - ed alle attenzioni - profusi finore. Verissimo ma c'e' una semplice spiegazione a tutto questo. Noi compriamo oggetti,poche volte compriamo prestazioni. Il gusto narcisistico del possesso di determinati oggetti e' il succo di questa passione ,per certi versi insensata, eppur cosi' affascinante. E' un gioco,un meraviglioso gioco. L'errore e' quello di assolutizzare ed emettere sentenze 3
bastiano Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 16 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: un pre da buttare via Sito mato? te lo prendo io…. La sezione audio D/A è 32bit/192 ed è già un salto qualitativo. Ho in progetto una sala HT mia ( puntavo al Dolby Atmos) ma …
Bruce Wayne Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 6 ore fa, diego_g ha scritto: In effetti, quasi tutte le aziende del settore professionale evitano quello consumer: devo ammettere di essere curioso delle ragioni profonde di questa scelta (glisso sul discorso "audiofili = brutta gente", perché litigare non è una mia priorità). Da ignorante, posso pensare che ci siano delle difficoltà di know-how in termini di design con valenza di arredo e di acquisto, immagazzinamento e lavorazione (conto terzi?) dei materiali più nobili, necessari a realizzare le idee dei designer. Sinceramente non credo che il design sia un limite in grado di spiegare perchè i diffusori PRO non attecchiscono nel mercato consumer. Ci sono diffusori passivi Hi-End che sono esteticamente discutibili (non li cito per non far incazzare gli eventuali possessori) che pure sono egualmente ricercati. Piuttosto, da profano del marketing audiofilo, mi faccio una semplice domanda: perchè Mino Di Prinzio non tratta Neumann, ATC, PMC, Hedd, etc.? Ho citato Mino, ma potrei dire Angelucci e gli altri (ho citato i miei corregionali): è una concorrenza monopolistica con pochi rivenditori che si differenziano per la posizione geografica. E' il distributore ufficiale che non si rivolge a Mino, oppure è Mino a non essere interessato a vendere le marche suddette?
bastiano Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 1 ora fa, giacomino ha scritto: rendere possibile un più facile ascolto dei loro prodotti Il rischio che il potenziale acquirente, dopo averli ascoltati, si rivolga al mercato on line è valido anche per il pro anzi, forse è maggiore rivolgendosi ai privati che non hanno alcun interesse professionale ad avere supporto dal fornitore. Chi mai affronterebbe costi e gestione di una sala demo da decine di migliaia di euro ( gamma, elettroniche, sorgenti, trattamento acustico ecc ecc. ) senza poterla ammortizzare ed essere competitivo con il mercato liquido? Non è un caso che Thomann abbia messo in crisi i dettaglianti pro di audio video luci, scenotecnica e accessori. 24.000 ordini gestiti al giorno , dalla testina fonografica al GranCoda Steinway, consegnati in 3/5 gg in tutta Europa , fino tre anni di garanzia. Dispongono di un sistema logistico TGW che è un case history ( vedere su YouTube) In questo scenario aspettarsi di vedere una sala d’ascolto di monitor pro ( anche le consumer si contano sulle dita) è attesa vana. Ci si informa, senza pregiudizi, si leggono recensioni di professionisti, non di amanti del nero infrastrumentale ( ne ne sono - sia dei primi che, purtroppo, dei secondi) Ricordo p.e. un famoso sound engineering della Grande Mela al quale avevano prestato una coppia di KH310 appena uscite. La chiosa della recensione era: questi non escono più dal mio studio. Verificando la biografia del tizio si capiva che il suo giudizio non era stato comprato (capirai il business) Altri che pure conosco ( un campione piccolo ma in proporzione significativo) se, e sottolineo se, li hanno venduti è per passare alle KH420 o per roba mostruosa come PMC anche se la linea di trasmissione non piace a tutti. (Vedere le performance dei sub KH870 .. da penoti si dice in Veneto) Per rispetto degli altri marchi (validi tutti) non cito chi li ha lasciati per passare al più noto produttore di microfoni del mondo.
bastiano Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 @Bruce Wayne 27 minuti fa, Bruce Wayne ha scritto: Sinceramente non credo che il design sia un limite in grado di spiegare perchè i diffusori PRO non attecchiscono nel mercato consumer. Semplicissimo: non ci sono margini. Come ho scritto in altro post: a livello continentale ( quindi un mercato nel quale l’Italia quasi sparisce) chi decide i prezzi è Thomann che, sia ben chiaro, apprezzo per qualità del servizio ineguagliabile e utilizzo spesso anchio, sia da professionista con PI e ora da privato. Il privato cerca il minor prezzo, giustamente. Il professionista vuole il post vendita, la demo ( lui può chiederla se è fidelizzato (solo i flightcase con ruote personalizzati per spedire intatte le KH420 costano 400€ ai quali devi aggiungere il trasporto anda e rianda) . e non si dispera se il distributore glki chiede qualche € in più. Nell’HI FI home, sia pure dopo una drastica riduzione, minore di quella dell’area PC- Notebook, i margini sono maggiori, si possono creare esclusive di zona, accordi conto vendita ecc. tutta roba che cozza con l’online cash anticipato o BMP. 1
Pinkflo Inviato 6 Gennaio 2023 Autore Inviato 6 Gennaio 2023 1 ora fa, Renato Bovello ha scritto: Verissimo ma c'e' una semplice spiegazione a tutto questo. Noi compriamo oggetti,poche volte compriamo prestazioni. A me sembra già questa un'assolutizzazione. Il marketing spinge sulle prestazioni che dovrebbero essere assicurate da certi marchi. Quelli che comprano solo per oggetti (status symbol, nome , ecc) non sono certo la maggioranza delle persone. Il cavo da 50.000 euro è venduto perché in teoria porta una prestazione. Il senso di questa prestazione invece non è indagato. Basta vedere il mercato dei DAC. Prestazioni sempre più perfette (sulla carta) tanto che la maggiorparte delle persone non sono in grado di apprezzarle. Ma la leva del marketing è sempre la prestazione che maschera invece il vero obiettivo, cioè vendere l'oggetto. Questo non toglie che la prestazione qualitativa può esserci. Ma il mercato è talmente ampio che è una giugla. Nel PRO dove lavorano per lo più tecnici e ingegneri sanno il fatto loro e di certo non sentono il canto delle sirene. Comunque un fenomeno analogo dev'esserci anche nel PRO, sebbene messo in termini di prestazione con un riscontro netto di realtà.
bastiano Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 1 minuto fa, Pinkflo ha scritto: Nel PRO dove lavorano per lo più tecnici e ingegneri sanno il fatto loro e di certo non sentono il canto delle sirene. Non è solo un problema di melodie omeriche. Nel Pro formarsi su un prodotto/software/tecnologia costa tempo e denaro . Quando un tecnico ha pagato per acquisire un knowhow questo rappresenta il suo “patrimonio”. Per sposare un’altra tecnologia- metodica deve essere sicuro che sarà migliore ( più produttiva ) di quella che conosce. So, per esperienza , quanto costa formare tecnici p.e. su un Cad.Cae , oltre al costo dell’applicativo. Cambiarlo significa fermare la produzione sulla base di un’aspettativa di migliori performance. Vale quindi il detto, lascia la via vecchia solo se sei sicuro che la nuova è migliore.
Pinkflo Inviato 6 Gennaio 2023 Autore Inviato 6 Gennaio 2023 Poi è vero che ci sono quelli che sbrodolano nel cambiare componenti, perché si annoiano e si stufano di un suono, il giocattolo non emoziona più e vengono presi da mere questioni voglia di possesso e di cambiamento. Col Pro questo non lo puoi fare così facilmente perchè i 2 componenti che più influiscono sul suono sono in un sistema chiuso già tarato ( diffusori e amplificatori). Parlando di cosa sia piû interessante fare col proprio tempo a disposizione, dal mio punto di vista dico che sarebbe meglio suonare uno strumento o cantare piuttosto che ascoltare, e nello stesso modo, sarebbe meglio ascoltare da attrezzature PRO ben tarate e più economiche che non da Costosi pezzi di HIFI mal costruiti e mal tarati. Alcuni riescono ma non è facile proprio perché c'è una notevole separazione dei 2 mondi che blocca anche i migliori propositi.
bastiano Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 8 minuti fa, Pinkflo ha scritto: 19 minuti fa, bastiano ha scritto: il design sia un limite in grado di spiegare perchè i diffusori PRO non attecchiscono nel mercato consumer. Il design potrebbero cambiarlo e avvicinarlo ai gusti HIFI con una crescita di prezzo da quantificare (e non pensando di arrivare ai livelli di Sonus Faber) mantenendo invariate le qualità tecniche, ma non lo fanno. Ci sarà un motivo. C'è chi pensa che il PRO non è interessato al Consumer per vari motivi anche di introiti e chi come me pensa che sia il mecato HIFI ad escludere il PRO per pura convenienza. C’è un errore nel quote: non lho scritto io ma Bruce Whayne
Renato Bovello Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 14 minuti fa, Pinkflo ha scritto: . Quelli che comprano solo per oggetti (status symbol, nome , ecc) non sono certo la maggioranza delle persone Sinceramente non ne sarei cosi' convinto
Pinkflo Inviato 6 Gennaio 2023 Autore Inviato 6 Gennaio 2023 Fino a qualche hanno fa, a livello di rappresentazione popolare il diffusore PRO era ritenuto magari anche lineare ma con sostanzialmente un suono grossolano, sparato, faticoso, secco, ecc. Mentre il diffusore HIFI ( visto anche il nome) era ed è ritenuto più raffinato, olografico, meno faticoso all'ascolto, ecc. In questo tipo di ragionamento era implicito che in un modo o nell'altro il diffusore HIFI fosse più fedele alla musica, mentre quello PRO aveva una funzione utilitaristica ad uso tecnico che non comprendeva la raffinatezza, il dettaglio, l'emozione di quello HIFI. Questa era la narrazione diffusa e dominante. Si tratta di capire se invece tale narrazione sia falsa o vera. Per quale motivo (i grafici di rfq lineari?) e da chi è stata costruita.
Look01 Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 28 minuti fa, Pinkflo ha scritto: sarebbe meglio ascoltare da attrezzature PRO ben tarate e più economiche che non da Costosi pezzi di HIFI mal costruiti e mal tarati. Alcuni riescono ma non è facile proprio perché c'è una notevole separazione dei 2 mondi che blocca anche i migliori propositi. Mi auguro che anche nell'Hi-Fi ci sia del buono 😂. Poi se uno a casa propria ama circondarsi anche di cose belle sempre potendo e senza fare pazzie i Pro osiamo dire almeno per me sono bruttini e lo sono perché nati per un ambiente professionale poi se a uno piacciono liberissimo di usarli per uso domestico.
Vmorrison Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 Finché non si comprenderà che la classificazione non ha senso che il suono è unico come l’obiettivo…., il risultato finale dipenderà solamente dalle conoscenze scientifiche e dagli investimenti nella sperimentazione… metto un altro articolo http://www.giulianonicoletti.com/la-misura-di-risposta-in-frequenza-per-taa.html 1
Gici HV Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 2 ore fa, bastiano ha scritto: Sito mato? Di dove sei?
giacomino Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 Forse sono già state inserite queste misurazioni?https://audiosciencereview.com/forum/index.php?threads/neumann-kh420-review-studio-monitor.33529/
Fastfish Inviato 6 Gennaio 2023 Inviato 6 Gennaio 2023 1 ora fa, Vmorrison ha scritto: Finché non si comprenderà che la classificazione non ha senso che il suono è unico come l’obiettivo…., il risultato finale dipenderà solamente dalle conoscenze scientifiche e dagli investimenti nella sperimentazione… metto un altro articolo dissento sommessamente da questa opinione i monitor pro hanno un obiettivo ben diverso rispetto ai diffusori HiFi: sono specificamente studiati per far sentire ad un fonico TUTTO quello che c'è nella registrazione, specialmente i difetti della stessa. I diffusori HiFi sono progettati, nei migliori dei casi, per realizzare una esperienza musicale che approssimi per quanto possibile l'evento reale, "ammortizzando" nei limiti della decenza i difetti della registrazione 1
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