Gici HV Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 36 minuti fa, Alerosso10 ha scritto: compenso per singolo ascolto sulle piattaforme streaming è veramente ridicolo Sono gli "artisti" che sono troppi, cinquant'anni fa erano molti meno e chi emergeva aveva quel qualcosa in più, ovviamente anche allora la spinta promozionale aiutava, in ambito rock molti sono ancora seguiti da un nutritissimo numero di fans, non credo che succederà per molti musicisti attuali. ...e comunque pur con compenso ridicolo le grandi star portano a casa qualche milione di euro all'anno, per non parlare di chi gli ha ceduto i diritti in toto, lì si parla di decine e, in certi casi, centinaia di milioni di dollari..
iBan69 Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 Nel panorama dei pagliacci che bazzicano su YouTube, Lincetto, lo ritengo ancora una di quelle persone intellettualmente oneste, un professionista credibile e preparato e un piacevole intrattenitore, fintanto rimane nel suo ambito di competenza. Lo trovo un po’ noioso e alcune volte fastidioso, quando esprime certi giudizi morali, che travalicano gli argomenti trattati e di mio interesse. Per quanto riguarda la sua opinione tecnica e commerciale, sullo streaming, ahimè, concordo con lui.
Alerosso10 Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 @Gici HV ho appena chiesto ad un amico che ha pubblicato qualche singolo (musica da dj, niente di audiofilo) su diverse piattaforme di streaming. i compensi per singolo ascolto vanno dagli 8 ai 15 centesimi. qobuz paga un pó di più, spotify e Amazon Music hanno il braccino corto. Molto corto. ho ascoltato un paio di volte i suoi lavori. Ci siamo trovati al bar e quando gli e lo detto mi ha offerto il caffè’. Ci ha rimesso. se si vendessero ancora come una volta vinili cd e musicassette e in più aggiungiamo lo streaming è un conto, ma così la vedo dura per molti. 1
gianventu Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 2 ore fa, mastergiven ha scritto: Con lo streaming ,a quanto pare,artista e etichette non guadagnano abbastanza per finanziare le produzioni Figurati senza. La pirateria aveva ridotto in cenere il mercato, ora almeno per 10/15 euro per utente ci sono.
Gici HV Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 10 minuti fa, Alerosso10 ha scritto: i compensi per singolo ascolto vanno dagli 8 ai 15 centesimi Quando non c'era lo streaming quanti artisti come il tuo amico non riuscivano a vendere una copia fuori dalla cerchia dei propri parenti e conoscenti? Su Qobuz ho ascoltato più volte brani di artisti di cui mai avrei comprato un disco, lo stesso penso sia successo ad altri appassionati, quindi pochi centesimi per tot ascolti possono dare più rientro che pochi CD venduti, senza considerare la visibilità. 2
one4seven Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 16 minuti fa, Alerosso10 ha scritto: spotify e Amazon Music hanno il braccino corto. Molto corto. Ma è normale. Più offri una platea ampia di clienti potenziali, meno devi offrire come compenso.
kindblue Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 Quindi se ho capito bene un file acquistato da hd tracks o hiresaudio è identico a quello acquistato da qobuz, giusto?
mastergiven Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 @kindblue Nel caso di Qobuz credo di si. Ne scaricai uno di prova e le dimensioni erano identiche a quelle su HD tracks.
kindblue Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 @mastergiven questo mi fa piacere spero di avere ulteriori riscontri positivi, ne approfitto per augurarti buona fine e buon principio a te e a tutti i lettori di melius!
one4seven Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 @kindblue ti dirò di più: ho avuto modo di confrontare gli hi res estratti da alcuni DVD Audio con gli equivalenti di Qobuz e altre piattaforme (vari remix fatti da Stevens Wilson di famosi dischi prog). Stessi identici files. 1 1
mastergiven Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 @kindblue Grazie e tanti Auguri a tutti! 1
Alerosso10 Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 @kindblue Qobuz non apporta nessuna modifica ai file. Ci dovessero essere delle differenze é perché il file che gli viene fornito é diverso. 1
kindblue Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 1 minuto fa, Alerosso10 ha scritto: Qobuz non apporta nessuna modifica ai file. Ragazzi grazie mille per le conferme!
Membro_0020 Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 2 ore fa, Pinkflo ha scritto: Invece sostiene che i bit digitali passando attraverso i protocolli informatici che regolano gli scambi digitali perderebbero qualità e questo non penso ad ora che lo possa provare. Dovrebbe far intervenire un tecnico informatico che spieghi come sia possibile con dati alla man Su una serie di articoli su AR hanno provato questo, misure alla mano. Qobuz sarebbe quello più fedele.
one4seven Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 @Alerosso10 soltanto Tidal opera "modifiche", dovute probabilmente alla conversione nel formato MQA.
aldofive Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 In ordine di qualità a casa mia: 1) vinile 2) Sacd 3) CD 4) liquida (solo per ascoltare musica poi da comperare oppure no, in supporto fisico).
aldofive Inviato 31 Dicembre 2022 Inviato 31 Dicembre 2022 3 ore fa, Ferruccio ha scritto: non sai come suona una batteria Ho bene in mente il suono della batteria in una sala prove in cantina suonata a tre metri da me da un amico: devastante! La grancassa e i piatti. Il rullante.... . E poi chitarra, contrabbasso, chitarra elettrica, basso elettrico, violino, pianoforte ecc. . A mio avviso un impianto di riproduzione può solo essere corretto come timbrica degli strumenti mai riprodurli con l'impatto dinamico reale. Quindi se uno si aspetta un qualcosa del genere rimarrà sempre deluso.
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