Oscar Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 @ItaliAcoustic mai parlato del suono delle tua amplificazioni prima di adesso. Ti sfido a trovare una sola mia frase che trattasse il suono delle tue elettroniche. Sei anche corto di memoria?
Renato Bovello Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 È risaputo che il 23 vada molto bene con le Thiel . Il “ problema “ è che va bene solo con quelle casse . Parliamo dell’ampli forse più scuro del mondo . Si tratta di un finale fortemente caratterizzato che , per carità , può piacere , non sto dicendo il contrario. Non venitemi però a parlare di neutralità e portarmi , come esempio , il 23 . Di sicuro non è un finale che si abbina bene con tutto . Questo è certo . Poi , che HSA possa non piacere a tutti fa parte del gioco . Io non amo McIntosh , alcuni Accuphase , alcuni Gryphon, alcuni Arc, alcuni Pass e tanto altro ancora . Direi che …. ci sta come direbbero i giovani 😀 1
Oscar Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 @Renato Bovello ho scritto che l'integrato in questione è piu scuro del 23... Mica il contrario.
Renato Bovello Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 2 minuti fa, Oscar ha scritto: Renato Bovello ho scritto che l'integrato in questione è piu scuro del 23... Mica il contrario. Che HSA sia più scuro del 23 è categoricamente impossibile . Non è un mio parere personale .
Oscar Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 Rimango in attesa che qualcuno mi faccia presente dove ho parlato del suono di questa amplificazione prima di oggi. Sfido chiunque, qui pubblicamente a trovarlo e a postarlo.
Questo è un messaggio popolare. ItaliAcoustic Inviato 5 Febbraio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Febbraio 2023 2 ore fa, ItaliAcoustic ha scritto: L'essere umano è una continua fonte di informazioni... Questa frase necessita di un approfondimento. Stavolta non si tratta di un approfondimento tecnico, ma psicologico. Ci sono tanti motivi per cui si fanno le demo. Il principale è quello di farsi conoscere, e questo è ciò che vede un appassionato nei confronti di un prodotto nuovo. Ma ce n'è un altro, che riguarda chi fa le demo, ed è quasi altrettanto importante: conoscere la platea. La platea è davvero variegata. E difficile. Eppure in tutta questa difficoltà c'è qualcosa di straordinario, a volerlo cogliere: si può sapere in anticipo chi mostrerà gradimento per un prodotto e chi no. Prima ancora della prova. Si comincia dall'atteggiamento, dalla stretta di mano: il vero curioso ti guarda negli occhi e mostra attenzione. Fa domande. Altri no, sono sfuggenti, da subito. Fanno affermazioni, e anche se gli rispondi che non è come affermano, sembrano conoscere il prodotto meglio di chi l'ha progettato e realizzato. Poi c'è la visione dell'apparecchio. Il vero curioso si sofferma, osserva, analizza. Qualcuno ci è stato oltre 10 minuti a osservare ogni particolare. Altri no: anche se gli dai in mano l'oggetto (qui puoi farlo perché è leggero) non perdono nemmeno 5 secondi ad osservarlo, lo poggiano subito via, come se fosse un istrice. Non hanno bisogno di osservarlo, sanno già cosa pensare. E poi l'ascolto. Il vero curioso si siede in prima fila, prende posto davanti ai diffusori, ascolta in silenzio, soppesa ogni nota, ogni sfumatura, ogni suono. Aspetta a lungo prima di dare un giudizio. Altri no: si mettono dietro, in fondo, e spesso, spessissimo, parlando di continuo e sfornando più sentenze che silenzi. Li trovi a braccia conserte, o al telefono, o altro. Insomma tutto questo non ha nulla a che vedere con la tecnica, con il suono. Si tratta di altro. Precisato questo, ogni considerazione personale va rispettata. Anche quelle già previste. E sono a ringraziare, in ogni caso, per l'attenzione. 5 2
Oscar Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 @ItaliAcoustic rimango in attesa che tu mi trovi un post antecedente a quello odierno dove parlo del suono delle tue elettroniche. Mi basta anche una singola frase.
Ossido Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 22 minuti fa, ItaliAcoustic ha scritto: Questa frase necessita di un approfondimento. Stavolta non si tratta di un approfondimento tecnico, ma psicologico. Ci sono tanti motivi per cui si fanno le demo. Il principale è quello di farsi conoscere, e questo è ciò che vede un appassionato nei confronti di un prodotto nuovo. Ma ce n'è un altro, che riguarda chi fa le demo, ed è quasi altrettanto importante: conoscere la platea. La platea è davvero variegata. E difficile. Eppure in tutta questa difficoltà c'è qualcosa di straordinario, a volerlo cogliere: si può sapere in anticipo chi mostrerà gradimento per un prodotto e chi no. Prima ancora della prova. Si comincia dall'atteggiamento, dalla stretta di mano: il vero curioso ti guarda negli occhi e mostra attenzione. Fa domande. Altri no, sono sfuggenti, da subito. Fanno affermazioni, e anche se gli rispondi che non è come affermano, sembrano conoscere il prodotto meglio di chi l'ha progettato e realizzato. Poi c'è la visione dell'apparecchio. Il vero curioso si sofferma, osserva, analizza. Qualcuno ci è stato oltre 10 minuti a osservare ogni particolare. Altri no: anche se gli dai in mano l'oggetto (qui puoi farlo perché è leggero) non perdono nemmeno 5 secondi ad osservarlo, lo poggiano subito via, come se fosse un istrice. Non hanno bisogno di osservarlo, sanno già cosa pensare. E poi l'ascolto. Il vero curioso si siede in prima fila, prende posto davanti ai diffusori, ascolta in silenzio, soppesa ogni nota, ogni sfumatura, ogni suono. Aspetta a lungo prima di dare un giudizio. Altri no: si mettono dietro, in fondo, e spesso, spessissimo, parlando di continuo e sfornando più sentenze che silenzi. Li trovi a braccia conserte, o al telefono, o altro. Insomma tutto questo non ha nulla a che vedere con la tecnica, con il suono. Si tratta di altro. Precisato questo, ogni considerazione personale va rispettata. E sono a ringraziare, in ogni caso, per l'attenzione. È quello che normalmente accade in una dimostrazione di un qualunque prodotto.
Questo è un messaggio popolare. Renato Bovello Inviato 5 Febbraio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Febbraio 2023 42 minuti fa, ItaliAcoustic ha scritto: Ma ce n'è un altro, che Guarda , già solo per il fatto di aver scritto correttamente la dicitura sopra riportata meriti un applauso 😀 . Battuta ( non tanto ) a parte , hai scritto un post da incorniciare a futura memoria . Ci sono ascoltatori ai quali se un oggetto non piace esteticamente non piacerà mai come suona . Altri che giudicano in base al nome , al peso o al prezzo . Altri ancora che non ammettono critiche ai propri oggetti , nemmeno se gli avessi offeso moglie e figli .Si chiama onestà intellettuale, una dote sempre più rara . Non ti conosco , almeno non ancora ma mi piace darti un consiglio da amico . Il tuo prodotto vale tantissimo e io posso scriverlo a ragion veduta , ebbene , piano piano pensa all’estero . Affermarsi in Italia , per un prodotto locale , è difficilissimo . Posso sciorinarti in mezzo secondo una serie di marchi italiani per i quali il loro fatturato “ italiano “ non supera il 5% . Continua così e “ futtitinne” delle critiche . Nemmeno Van Basten piaceva a tutti . 2 1
il Marietto Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 Il 30/1/2023 at 19:21, mastergiven ha scritto: Secondo me il Devialet ha un suono piú piacione con basse frequenze un pó pompate e un pó di confusione sulle alte nei passaggi piú complessi come tutti gli amplificatori anche i Devialet si abbinano più o meno bene con i diffusori, ad esempio con le mie precedenti Avalon diciamo non un gran matrimonio, con le attuali Eggleston altra storia sia pure con PMC da stands ottimo match . A dir il vero non conosco la prima versione ma il concetto ampli/casse ed ambiente non cambia .
Roberto79 Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 @Renato Bovello Grazie dell’invito Renato, se vivessi a Milano o dintorni sarei certamente venuto, anche soltanto per conoscerti di persona! Vivo a Roma ma magari non mancherà occasione… Complimenti per il tuo ultimo intervento! 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 5 Febbraio 2023 Amministratori Inviato 5 Febbraio 2023 scrivo di fretta, sono a casa di mio fratello per un pranzo in famiglia, ma vorrei comunque dire lo stesso qualche cosa. Un paio di premesse però non guastano, chimi conosce sa che mai ho visto la madonna al cambio di un componente e quasi mai (a meno di abbinamenti palesemente errati) ho trovato un impianto pessimo. In un ascolto critico i parametri da valutare sono tanti ,la sinergia tra apparecchi (che dipende non solodal suono m anche dalle caratteristiche eletriche, carico dei diffusori, impedenza pre e finale, guadagno, ecc), senza contare il peso dell'ambiente, del sw e dei gusti personali. Il mio impianto è i frutto di un percorso personale, basato sulla ricerca di un certo modo MIO di intendere l'ascolto musicale in casa, il risultato è la sommatoria dei miei desiderata, di quello che mi son potuto permettere e del mio ambiente di ascolto.. aggiungo che i miei interessi mi portano ad ascoltare prevalentemente musica classica o comunque acustica, una ultima nota, se devo scrivere su un oggetto, mi piacerebbe poterlo fare dopo un ascolto più lungo e variegato di quello consentito da una mattinata sia pure intensa. Per cui vi prego di considerare le mie impressioni appunto come impressioni. l'ampli si presenta bene, dal vivo è decisamente meglio he in foto, è un duetelai, ampli e alimentatore, i due case sono compatti e possono essere tranquillamente messi uno sull'altro. Prima cosa che mi piacem rimarcare, è la capacità di pilotaggio del piccoletto, le mie thiel cs7 fanno parte della serie diffusori bastardi (non impilotabili come le apogeè, ma comunque un carico ostico) e la prima cosa che noto in un ampli a casa mia è se riesce a pilotare oppure no. e se l'ampli pilota le mie thiel senza scomporsi sicuramente piloterà il 99& dei restanti diffusori Veniamo la suono, ho rilevato dettaglio e pulizia in gamma media, capacità di scendere in basso, dove non sono del tutto convinto è nel medio basso, non si tratta tanto di risposta in frequenza quando di una certa perdita di corpo rispetto al mio modo abituale di ascoltare (che non è detto che sia quella gusta, ma è comunque quella che mi piace). la mia catena è particolare, tende al morbido (levnson e cardas assieme) ma se l'ampi è sbagliato ci mette un attimo a strillare (e non solo per il possibile clipping). Ecco, una cosa che miè piaciuta è che pur usando spl maggiori dell'usuale (abito in condominio e non amo pressioni da stadio),non ho mai notato fatica di ascolto (fatto a cui sono molto sensibile). Per mancanza di tempo non ho potuto mettere il ctest della fatica di ascolto (un cd di musica etnica intitolato Malak, la cui prima traccia o e i miei amici chiamano mal di denti o mal di pancia) a fine mattinata abbiamo brevemente provato a usare lampòi come finale collegandolo al 32 come pre.Credo però di aver notato un non ottimale abbinamento tra le due elettroniche,credo un problema di impedenza o di guadagno, per cui non ritengoqusta prova significativa.. Porbabilmente per pilotare questo ampli è più indicato un dac o un pre con controllo d volume che tipicamente hanno alti livelli di uscita. queste le prime impressini a caldo, ma mi riserbo di raccogliere le idee più avanti un grazie al patron di italcostici che mi ha farro ascoltar elpamplia casa mia, anche al suo amico eìd ai miei amiciche mi hano accompagnato in questa mattina dedicata all'audio 1
giaietto Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 @Renato Bovello ma Oscar parla di un confronto dove ci sono delle Thiel come diffusori che nel Xover hanno il vero punto debole per amplificatori deboli di cuore e un pre a valvole “molto” luminoso e dinamico. non entro in merito al discorso neutralità ma un impressione diversa ci sta e va presa come costruttiva
Folkman Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 44 minuti fa, il Marietto ha scritto: Eggleston Che modello hai ? Grazie
il Marietto Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 15 minuti fa, Folkman ha scritto: Che modello hai ? Fontaine II https://positive-feedback.com/Issue31/eggleston.htm
LeoCleo Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 Qualche considerazione in ordine sparso. Renato non si entusiasma facilmente, direi quasi mai. Purtroppo non sono a Milano, altrimenti avrei partecipato alla prova a casa sua. Le Thiel… bastarde, e tendenti allo strillo da maiale sgozzato se male amplificate o peggio sotto amplificate. Già il fatto che l’Italiacoustic non abbia clippato sono 10 punti a suo favore. Al di la dei prezzi, è stato confrontato con un mostro: il ML 23. Ho avuto per anni il 23.5 e se piace il suono e lo si mette nelle condizioni di lavorare, ha veramente pochi rivali. Ma definirlo chiaro… bah. Stupendo il post di Rajko. Onestissimo l’intervento di Cactus, tra l’altro scritto con la tastiera buona, non quella del corvo parlante.
Amministratori cactus_atomo Inviato 5 Febbraio 2023 Amministratori Inviato 5 Febbraio 2023 @giaietto l'impianto è il mio, anche se Oscar lo conosce come le sue tasche (come io conosco il suo), abbiamo impianti differenti come component ma che vanno nella stessa direzione sonora, forse prchè abbiamo gusti simili. le mie thiel sono difficili da pilotare (anche se ho visto di peggio), il premè un levinson 32 (stao solido) il finale levinso 23 (stao solido) valvolea casa miane sono passate poche
Folkman Inviato 5 Febbraio 2023 Inviato 5 Febbraio 2023 @il Marietto Diffusori poco conosciuti ma di eccellente qualità , io ho avuto molti anni fa le Merlin , altro diffusore che se uno lo trova in buone condizioni da ascoltare assolutamente . saluti
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