appecundria Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 31 minuti fa, ItaliAcoustic ha scritto: qualcuno si è lamentato tanto dell'estetica. Giuro. Mai successo. Che per carità ci può stare, ma solo qui? Qui va per la maggiore l'estetica old-fashioned, ad ogni tribù i suoi totem. Tuttavia si può dire che il design dell'apparecchio è inusuale.
ItaliAcoustic Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 @rock56 grazie per gli auguri, ci servono sicuramente. Quanto agli ascolti sarà nostra cura avvertire delle prossime demo, e se qualche gruppo di appassionati ne vuole organizzare una, ben fatta, siamo sempre disponibili a portare l'amplificazione.
ItaliAcoustic Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 @appecundria inusuale si, volutamente. Magari è solo questione di abitudine, come con le automobili: alcune appena uscite sembrano "strane" ma poi ci si fa l'occhio. Fortunatamente deve suonare e non sfilare!
Membro_0024 Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 @ItaliAcoustic non sarebbe male vedervi al prossimo Milano hi-fidelity, beh un po' in la perchè mi pare sia a novembre, però ci sarebbe l'occasione di sentire questa nuova proposta italiana
one4seven Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 1 ora fa, ItaliAcoustic ha scritto: Che per carità ci può stare, ma solo qui? Ma a quello che succede qui faresti meglio a dargli poco peso... 1
rock56 Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 1 minuto fa, one4seven ha scritto: quello che succede qui faresti meglio a dargli poco peso... ....siamo ragazzi! ....del '99😂 1
nexus6 Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 2 ore fa, ItaliAcoustic ha scritto: Quando uno sconosciuto ti propone un confronto con un'amplificazione da 50mila Euro e alla fine della prova ti dice "scusami, volevo divertirmi a rimettere in riga la tua scatoletta ma va meglio del mio, dammi qualche giorno per vendere questo e poi ne prendo uno". Noto con piacere che un costruttore italiano incontra i favori degli appassionati. in altro 3D pare che i cinesi stiano ormai per colonizzarci. in bocca al lupo!
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 9 Gennaio 2023 Moderatori Inviato 9 Gennaio 2023 2 ore fa, ItaliAcoustic ha scritto: E poi le mogli... così felici di non dover più girare con l'aspirapolvere intorno ad oggetti enormi le mogli dovrebbero stare alla larga con gli arnesi di pulizia dai giocattoli dei mariti.
ItaliAcoustic Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 @BEST-GROOVE Temo che in Italia le famiglie siano ancora in maggioranza matriarcali
nexus6 Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 @ItaliAcoustic nel manuale non è citato il telecomando: non è previsto ?
ItaliAcoustic Inviato 9 Gennaio 2023 Inviato 9 Gennaio 2023 @nexus6 su questo modello, no. Ma in futuro si, e si potrà fare l'upgrade.
one4seven Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Alle mogli piacciono gli oggetti di design, ma questo "bonus" che l'amplificatore in oggetto sembra avere, viene vanificato dall'alimentazione esterna, che invece piace tanto (solo) ai mariti audiofili. 1
ItaliAcoustic Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 @one4seven Si e no. Per tre motivi: - l'alimentatore si può posizionare sotto l'amplificatore, quindi lo spazio occupato è praticamente lo stesso - gli apparecchi sono entrambi larghi 21,5cm, che non a caso è la metà di 43cm, quindi affiancandoli si possono allocare sopra una sorgente, un preamplificatore, o altro elemento audio a dimensioni standard - se non si vuole vedere l'alimentatore basta parcheggiarlo altrove, ad una distanza fino ad un metro. E' comandato dall'amplificatore, quindi non c'è bisogno di accedervi manualmente. L'alimentazione separata offre dei vantaggi tecnici e consente di mantenere compatte le dimensioni del finale. E a meno che non si debba dissipare molto calore (non è questo il caso, il rendimento dello stadio finale dell'HSA è circa del 94%), i circuiti realizzati in modo compatto sono meno rumorosi, meno sensibili al rumore e più efficienti. Poi se qualcuno ha desiderio di un apparecchio di grandi dimensioni il mercato offre ampia scelta, e noi ce ne faremo una ragione. La filosofia del marchio non è accontentare il mercato, ma gli audiofili più esigenti in fatto di suono. Concedendoci una metafora, è un po' la differenza tra una vettura da competizione e una di grande serie: la prima ha meno accessori, ma quello che c'è è finalizzato ad avere i migliori tempi in pista. O almeno, i migliori che siamo riusciti a fare noi. Sono scelte. A qualcuno il concetto sta bene... tenendo conto che in modalità DIR puoi usarlo come finale "puro" disattivando il preamplificatore interno e collegandone uno esterno con tutti i fronzoli che vuoi... Personalmente ho ascoltato degli abbinamenti favolosi con dei preamplificatori valvolari.
Membro_0021 Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Il 9/1/2023 at 11:31, ItaliAcoustic ha scritto: Gli appassionati sanno bene che già realizzare lo stesso schema elettrico in due modi diversi produce risultati diversi. Il mondo audiofilo è pieno di cloni dello stesso schema, che però hanno prestazioni diverse perché sono montati in aria o su millefori piuttosto che su circuiti stampati, o perché i resistori o i capacitori sono di qualità differente, o persino in quanto inseriti nel contenitore giusto, o con l'alimentazione migliore. @ItaliAcoustic in base alle mie esperienze, più che la componentistica, a determinare il suono di un ampli a prescindere dalla classe o dalla tipologia, è la controreazione. Si può dire che più che l'ampli ascoltiamo la controreazione stabilità dal progettista (Nelson Pass docet). Ho ascoltato una miriade di amplificatori e secondo me l'apparecchio perfetto non esiste e mai esisterà. Ognuno di questi presenta inevitabilmente dei pro e dei contro, e sono convinto che anche il suo non sfugge a questa legge. Adesso va di moda costruire senza controreazione out/in ma è altrettanto vero che un valore elevato di slew rate lo si può ottenere soltanto con un maggior feedback. Quindi la controreazione determina il modo di suonare di un ampli (suono più veloce/suono più lento; timbro scuro/timbro chiaro). Lei fa bene a pubblicizzare la sua classe HS: in questo modo i suoi prodotti avranno certamente maggior visibilità, perché si presentano come innovativi. Ma avranno successo soltanto se convincono le orecchie degli audiofili.
ItaliAcoustic Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 @veidt Sono d'accordo con lei, la perfezione non esiste e non si può raggiungere. Ma gli essere umani non hanno bisogno di perfezione, in quanto non sono perfetti e di conseguenza non ci sarebbe mai l'incastro (sarebbe come pretendere un serraggio perfetto tra una vite perfetta ed un dado imperfetto. Il dado siamo noi). Quindi non serve una cosa perfetta, ma una cosa che ai nostri sensi imperfetti appaia tale. E quello è un obiettivo raggiungibile. Insomma se mi regalassero una Ferrari sono sicuro che misurando con il micrometro ci sarebbero delle imprecisioni tra le dimensioni dei parafanghi o dei cilindri motore, ma per me sarebbe lo stesso perfetta e me la terrei con grandissima gioia! Uscendo dalla filosofia, e con tutto il rispetto per Nelson Pass che è nell'Olimpo dell'audio, l'elettronica è davvero troppo vasta per giudicare i circuiti in base a regole troppo semplici, come la presenza o meno di controreazione. Pensi che la controreazione ce l'abbiamo dentro: quando lei prende in mano un bicchiere e lo mantiene alla stessa altezza, magari per osservarne il contenuto, il suo sistema nervoso e il suo cervello stanno operando una controreazione pesante sulla muscolatura, e questo vale anche se siamo in equilibrio dinamico come durante una semplice camminata. Ci sono casi in cui la controreazione fa bene, e casi in cui fa male. Senza entrare in dettagli troppo tecnici, non essendo questa la sede opportuna, la controreazione fa male quando è LENTA, ossia quando il segnale di ritorno e/o quello di andata sono lenti rispetto al segnale da trattare. Ed è una cosa che accade praticamente sempre con gli stadi valvolari: per questo, in tale ambito, si è "sparsa la voce" che si tratta di una cosa non buona. In pratica, quando il segnale di reazione torna a correggere l'errore ci mette un po', e la correzione dell'errore transita in uno stadio finale valvolare con una relativa lentezza, soprattutto se ci sono i trasformatori di uscita: è come se lei guidasse bendato e io le dicessi dove girare, ma con un secondo di ritardo io, e due-tre secondi di ritardo lei nel fare la manovra. Finiremmo per svoltare quattro secondi dopo la via, andando a sbattere. Lo stesso effetto, in misura ridotta ma comunque fastidiosa, lo abbiamo con gli ampli a stato solido costruiti "all'antica" cioè: grandi, con componenti lenti, e con linee di segnale lunghe. In quei casi, come giustamente fa notare lei, è meglio non avere controreazione. Tutte queste cose si possono quantificare, e misurare, per determinare se una controreazione fa più danni (causa lentezze varie) o porta più benefici (riduce la distorsione e stabilizza i circuiti). Probabilmente quando Nelson Pass ha fatto quell'affermazione non erano disponibili elettroniche che hanno un tempo di reazione di pochi nanosecondi (cioè circa diecimila volte più veloci del più veloce segnale audio). Ma noi ci lavoriamo, perché l'elettronica analogica miniaturizzata oggi lo permette. E quindi la controreazione non ha nessun effetto negativo, o meglio ne ha di molto più bassi delle tolleranze del parafango della Ferrari. Impossibili persino da misurare, in gamma acustica. Concordo inoltre con la sua conclusione: il successo lo determinano le orecchie degli audiofili. E' quella la pista dove intendiamo correre! 1
fmr59 Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 @ItaliAcoustic Io possiedo un amplificatore in classe D forse un po’ atipico, ma forse simile al suo, prodotto dalla giapponese SPEC. Il mio modello è RSA M3-EX https://the-ear.net/review-hardware/spec-rsa-m3ex-integrated-amplifier/ Potrebbe commentare sulle differenze? Naturalmente mi piacerebbe confrontarlo con il suo se ce ne fosse l’occasione. Io sono di Trento. Saluti
Mighty Quinn Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Per mia esperienza, nel caso di apparecchi come gli amplificatori, apparecchi cioè che molto ovviamente devono raggiungere o andare vicino a prestazioni top altrimenti sarebbero sostanzialmente ciofeche fuori mercato, i fattori che incidono sul successo sono soprattutto blasone, estetica, peso e prezzo. Il suono è la cosa più facile e scontata da ottenere. Caso un po' a parte i cinesi che suonano tanto quanto i non cinesi (mediamente ovviamente) ma siccome sono cinesi e costano meno c'è da pagare dazio in termini di status di audiofilo vero. Quindi sono visti con sospetto. Similmente i classeddi' che, salvo eccezioni, non pesano e non costano un botto, pagano dazio anche loro. Ma non certo perché suonano peggio. Di conseguenza il miglior consiglio che posso dare a chi inizia è curare molto estetica e tenere prezzi belli alti. Esempio: Riviera. Molti audiofili non ammetteranno mai che non scelgono solo in base al suono. Ma lo fanno comunque.
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