extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Mia moglie che lavora anch'essa e che di conseguenza non ha troppo tempo da dedicare alle " varie" botteghe, fa spesa all'esselunga ed acquista normalmente molti prodotti denominati Bio con l'auspicio che contengano meno " schifezze" degli altri. Il test del palato a volte lo superano a volte no.
Martin Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 L'industria pollivendola non è nuova al marketing "emozionale". Parecchi anni fa ci fu il caso dei famosi "galletti amburghesi". Immessi sul mercato con una martellante campagna pubblicitaria conquistarono notevoli % di vendita in poco tempo. Si trattava in realtà di pulcini macellati ben prima della classica "finestra" pollicola dei 2kg di peso vivo, ma il mercato poteva accogliere male la proposta di teneri pulcini appositamente sgozzati per finire nella vaschetta commerciale di polistirolo, e nella memoria colettiva degli italiani solo i morti di fame e, appunto, i ladri di polli macellavano pollame sottopeso: Ci voleva qualcos'altro, ed ecco che il pulcino diventa un "Galletto", un adulto che essendo galletto aveva già gallato godendo le gioe del talamo: Poteva quindi morire in gloria assolvendo il consumatore dal sospetto di infanticidio avicolo. Aggiungiamo sopra un "amburghese" che fa tradizione e suggerisce affidabilità tedesca, si sa: I polli italiani arrugginiscono nel giro di due anni, quelli tedeschi dopo vent'anni sono ancora come nuovi. Amburghese = affidabile. Se non sono crepati gli americani con gli hamburger, cosa potrà succedere a noi coi galletti amburghesi ? Ad un certo punto qualche pretore si accorse che quei galletti non avevano visto Amburgo manco in cartolina, pure la loro gallina trisavola non c'era mai stata, e l'addetto alla pulizia del pollaio manco sapeva dov'era la Germania, figuriamoci Amburgo... Furono condannati a disamburghizzare i prodotti, mentre per la questione "Galletto" vs. "Pulcino" non ci fu nulla da fare: Ogni allevatore conosce i suoi polli e decide quando diventano maggiorenni. 1
Velvet Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 8 minuti fa, extermination ha scritto: Mia moglie che lavora anch'essa e che di conseguenza non ha troppo tempo da dedicare alle " varie" botteghe Siamo più o meno tutti in questa condizione. Ma in famiglia carne e frutta/verdura (e possibilmente pane fresco e formaggi) del super non entrano più da anni per una scelta precisa. Non talebana, ma semplicemente dettata dal rapporto Q/P. Quello che si spende in più è ampiamente compensato dalle qualità organolettiche e nel caso dei vegetali anche dalla freschezza. Certo si perde un'oretta in più la settimana. Ma non mi pare inaffrontabile.
Velvet Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Cioè, adesso spiegatemi cosa avrebbe di Bio questo orrore precotto e implasticato in atmosfera conservante: 1
ferrocsm Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 9 minuti fa, lufranz ha scritto: La produzione veramente bio funzionava quando la popolazione era un decimo di quella attuale Ci sta Luca, ma siccome c'è sempre un ma: ma qui si contesta il fatto che ci si trovi davanti ad una pubblicità ingannevole che ti racconta di avere a che fare con un trattamento verso l'animale un poco più ragguardevole e tu sicuramente penserai : come d'altronde succede per quasi tutte le pubblicità che ci propinano e se così fosse io sono con te, tuttavia da qualche parte bisognerebbe pure cominciare e ben vengano a volte di queste inchieste che portano alla luce comportamenti ingannevoli. Io e te ad esempio trattando di apparecchiature elettriche siamo tenuti ad osservarne le norme che regolano tali apparecchiature e nel caso non abbiamo bisogno di un report televisivo che ci venga a sbugiardare, in quanto appiccichiamo una targhetta che riporta tutte le caratteristiche elettriche e quindi volendo perfettamente verificabili da qualsiasi luogo atto a rilevarne le caratteristiche, il pollo a cui è stato tirato il collo hai voglia a far passare il messaggio che è stato trattato e allevato in una certa maniera e di questo puoi verificarne l'autenticità solo se vai sul luogo.
extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Questo è l'unico prodotto fileni che è finito sulla mia tavola
landrupp Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Per i prodotti da supermercato - che non siano carni e alcool, mi pare - esiste una comoda app da cellulare con cui basta scannerizzare il codice a barre per scoprire la qualità del prodotto stesso su una scala di 100, si parte da "eccellente" e finisce a "scarso". Si chiama YUKA e per ogni prodotto fornisce la composizione indicando eventuali additivi, coloranti, conservanti presenti al loro interno e spiegando perché può essere pericoloso per la salute, indicando al contempo anche eventuali prodotti alternativi più salutari in vendita nello stesso supermercato o altrove...sovente, c'è da restare delusi dallo scoprire quanti prodotti iper pubblicizzati (e magari acquistai per anni), risultano essere delle immonde schifezze per la salute
31canzoni Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 I polli da allevamento intensivo sono quasi tutti Broiler. Per sapere che cosa siano i polli broiler, si trovano facilmente informazioni sul web. Il mercato richiede petti e cosce, ed il broiler è stato selezionato nel tempo per questa richiesta. Una povera bestia che cresce supervelocemente, con petto e cosce ipertorifiche, per essere macellata dopo una cinquantina di giorni. Aggiungo: povere bestie anche noi che li mangiamo.
UpTo11 Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 @Martin Ma i famosi galletti non si chiamavano così perché allevati con sottofondo musicale dei concerti amburghesi del genio di Eisenach???
extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 6 minuti fa, 31canzoni ha scritto: povere bestie anche noi che li mangiamo. Qualcosa dovremo pur mangiare. Da anni, limito fortemente il consumo di carne rossa; togliamo pure l'altra e mi converto a vegano!! Pardon vegetariano!
ascoltoebasta Inviato 10 Gennaio 2023 Autore Inviato 10 Gennaio 2023 14 minuti fa, Velvet ha scritto: Cioè, adesso spiegatemi cosa avrebbe di Bio questo orrore precotto e implasticato in atmosfera conservante: Nulla di nulla di Bio,sotto le pressioni della grande distribuzione sono state allentate anche le regole che determinavano l'essere "bio" dei prodotti,in casa mia tutta la carne e i salumi e anche alcuni formaggi dei supermercati sono banditi,con poco impegno si riescono a trovare negozi,specialmente fuori dalle città, con materie prime di buona o alta qualità. Purtroppo la maggior parte delle persone non ha condizioni economiche che permettano loro di spendere cifre più alte di quelle praticate dai discount,e quindi mangiano porcherie,che brutta deriva. 1
ascoltoebasta Inviato 10 Gennaio 2023 Autore Inviato 10 Gennaio 2023 13 minuti fa, 31canzoni ha scritto: con petto e cosce ipertorifiche, per essere macellata dopo una cinquantina di giorni. Si arriva anche a 35 giorni,in molti casi non vengono spente mai le luci per indurli a cibarsi quasi continuamente.
extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 9 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: Purtroppo la maggior parte delle persone non ha condizioni economiche che permettano loro di spendere cifre più alte di quelle praticate dai discount,e quindi mangiano porcherie,che brutta deriva. Che non è il mio caso e credo neanche quello di tanti altri consumatori che frequentano, per la cosiddetta " spesa grande", l'esselunga.
31canzoni Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 12 minuti fa, extermination ha scritto: Qualcosa dovremo pur mangiare. Da anni, limito fortemente il consumo di carne rossa; togliamo pure l'altra e mi converto a vegano!! Pardon vegetariano! Sono d'accordo, ma è importante essere almeno consapevoli. Poi ci si regola con libertà.
extermination Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Dovrò ri-cercarmi un nuovo macellaio di fiducia; anni fa ne avevo uno ...che ad un certo punto sono stato costretto a sfiduciare...
Velvet Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 Mi rendo conto che per chi abita nelle grandi città sia un problema avere piccoli fornitori di fiducia e qualità. Ho la fortuna di abitare in provincia dove nel raggio di 10 minuti d'auto abbonda l'offerta sotto questo punto di vista (compresi agricoltori che praticano nel periodo estivo la vendita diretta di verdure o frutta e allevatori che vendono prodotti caseari home-made), ma abitassi a Milano sicuramente non saprei dove sbattere la testa.
audio2 Inviato 10 Gennaio 2023 Inviato 10 Gennaio 2023 anche a milano basta andare un pò fuori, le cascine ci sono anche li. il problema è solo il costo, e il tempo da dedicarci.
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 10 Gennaio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Gennaio 2023 3 ore fa, Martin ha scritto: Un pollo tirato su a nitrati diventa Un cavallo 4
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