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Guerra in Ucraina: monitoraggio e analisi situazione sul terreno [thread unico]


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Gaetanoalberto
Inviato
2 minuti fa, maxnalesso ha scritto:

Uhmmm... hai mai verificato cosa desidera il popolo

Su questi presunti desideri si sono fondate atroci dittature. 

Forse bisognerebbe studiare i sistemi per condizjonare gli esiti del voto ed estorcere il consenso negli stati autoritari. 

Inviato
1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Su questi presunti desideri si sono fondate atroci dittature. 

 Domandiamoci come mai allora l'astensionismo in Italia sta crescendo sempre di più ...  siamo ormai quasi al 40%

Quindi tu pensi che ciò che decide un governo democratico sia sempre espressione del desiderio del popolo?

Un po' ingenua come visione, se mi permetti ... 

Inviato
11 minuti fa, maxnalesso ha scritto:

l'attuale governo Biden sta buttando benzina sul fuoco,

Cosa dovrebbe fare Biden per far finire la guerra ?

7 minuti fa, maxnalesso ha scritto:

Uhmmm... hai mai verificato cosa desidera il popolo in Crimea?

Sai quanti russi oggi risiedono in Crimea per le basi navali che vi sono ?

Non c'erano sono stati mandati là ...

la fai semplice anche tu ...

Di fatto Putin se l'è presa con un intervento militare

 @maxnalesso

Prova a chiederti cosa potrebbe  fare Putin per far finire la guerra ...

o forse poteva  non farla cominciare ...

 

Gaetanoalberto
Inviato
21 minuti fa, maxnalesso ha scritto:

partire dal papa

 Che si ritrova in uno stato di 1 km quadrato  dopo aver perso una guerra difensiva, seguita da plebisciti. 

14 minuti fa, maxnalesso ha scritto:

ingenua come visione

Per fortuna acuti ed imparziali intellettuali come Kirill contrastano il meinstrim

Inviato

Articolo di Elena Basile, pubblicato oggi sul Fatto.

 

Abbiamo ascoltato le dichiarazioni del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in una bella puntata di Otto e Mezzo su La7 con Lilli Gruber.
Devo dire che ancora una volta non ho potuto provare una dolorosa indignazione nell’ascoltare da lui metafore calcistiche (la prossima vittoria di Kiev come quella del Liverpool contro il Milan in Champions League), quasi che la guerra fosse un gioco e non
implicasse la sofferenza di un popolo, il massacro di un’intera generazione di ucraini.
Il ministro parte da assunti fideistici, come se non fossimo nel 2023, ma ancora nel Medioevo quando si combattevano guerre di religione. È del resto confortato dalla propaganda occidentale.
La storia recente è abolita. L’ “ingiustificata e non provocata” aggressione russa costituirebbe una minaccia di invasione da parte del nuovo zar imperialista che vorrebbe dominare sull ’Europa tutta, “fino a Lisbona” come ha ripetuto un ascoltato e simpatico giornalista.
Quindi è giusto che gli ucraini muoiano e soffrano per la loro libertà e per la libertà dell’Europa. Strano. Se il ministro fosse veramente convinto di quel che afferma, avrebbe molte armi per convincere i membri della Nato a scendere in guerra “stivali nel campo”. Se tenesse al suo popolo e al suo Paese, potrebbe far valere una comprensibile posizione: l’esercito ucraino non è disposto a morire per la libertà dell’Europa se i membri della Ue e della Nato non fronteggiano insieme a quelli di Kiev il comune pericolo.
Purtroppo egli sa bene che non c’è alcuna minaccia all’Europa e che non ci sarebbe stata invasione dell’Ucraina se il suo governo avesse difeso un percorso a vantaggio del suo popolo che poteva essere facilmente negoziato con Russia e Stati Uniti. L’Ucraina si sarebbe salvata se: 1) avesse imposto il proprio avvicinamento all’Europa grazie a liberi investimenti occidentali, apertura commerciale e serie riforme di una democrazia debolissima, dominata da oligarchi e da forze nazionaliste radicali, bisognosa di riforme dell’amminis trazione, dell ’Istruzione e della Sanità; 2) avesse negoziato una neutralità protetta da forti garanzie internazionali; 3) avesse applicato gli accordi di Minsk e concesso l’autonomia linguistica e uno status egualitario (si possono ancora recuperare i discorsi dei presidenti ucraini che minacciano di togliere scuole e pensioni agli abitanti del Donbass) alle regioni divenute poi separatiste; 4) avesse evitato sul proprio territorio una penetrazione militare anglosassone che non poteva non avere conseguenze sulla minaccia recepita da Mosca, che mai è stata ambigua sulle esigenze che considera esistenziali per la propria sicurezza e ha stabilito linee rosse sin dal discorso di Putin nel 2007.
Se avesse avuto statisti che hanno a cuore le sorti del loro Paese, l’Ucraina oggi non sarebbe quello che è sotto gli occhi di tutti: un Paese in bancarotta, tenuto artificialmente in vita dall ’Occidente, distrutto nelle sue belle città e infrastrutture, che ha mandato a morte 250.000 giovanissimi (arrotondo per difetto) e sta per farne massacrare altri, assecondando la volontà della Nato.

Washington e purtroppo l’Europa tutta stanno utilizzando Kiev per realizzare una strategia pericolosa e demenziale, con cui perseguono la sconfitta della Russia e l’indebolimento del regime di Putin. L’obiettivo finale è il recupero nei confronti della Cina e sulla scena internazionale di un potere egemonico dell’Occidente che il mondo multipolare sta mettendo in discussione.
Avvicinamento economico all ’Europa, neutralità, referendum nel Donbass e autonomia linguistica erano i capisaldi di una proposta russa circolata poche settimane dopo l’invasione.
Ricordo che fu pubblicizzata dal programma Di Martedì(La7) e non perché se la fosse inventata il conduttore Giovanni Floris.

Era pervenuta alle istanze occidentali e destinata a essere ripresa dall ’unico piano di pace occidentale: quello circolato grazie alla diplomazia italiana e in particolare alla direzione degli Affari politici della Farnesina, che prevedeva anche i capisaldi di una nuova architettura di sicurezza europea.
È stato triste, ma utile lo show del nazionalismo ucraino: la vittoria come in una partita di calcio sarebbe l’unico obiettivo perseguibile insieme allo smembramento della Russia “imperiale”, le cui risorse energetiche e minerarie devono essere spartite dall ’Occidente, come è cosa buona e giusta. Non amo l’élite ucraina. Amo il popolo ucraino. Gli Usa e le classi dirigenti europee stanno sacrificando bambini, ragazzi, donne e gli altri cittadini fingendo di assecondare la volontà di libertà del loro governo.
Che ridicola ipocrisia! Kiev è in vita grazie all’Occidente e si vorrebbe far credere che è l’Ucraina a decidere e non Washington?

Inviato

Siamo d'accordo tutti che serva la pace e si fermi prima possibile questo conflitto.

Mi pare che scordiate che pochi giorni addietro e' stato sempre il duce sanguinario attraverso i suoi emissari a dire che non ci sono i presupposti.

Quindi se il duce sanguinario decide che non e' ancora ora di stoppare non si stoppa niente.

 

 

Inviato
8 ore fa, iBan69 ha scritto:

quella mentale, evidentemente ha già attecchito nelle deboli e ignoranti menti, di taluni. 

mi pare che ne abbiamo testimonianza.

Spamma notizie da siti filorussi una volta su 3 che vengono puntualmente smentite.

Non risponde alla smentita ma mette una faccina "che ride" sotto ai commenti.

Certe volte credo sia un bot automatizzato :classic_biggrin:

Inviato

Ammetto che e' sempre affascinante leggere ,dopo un anno e mezzo di conlitto, ancora di giornalisti che cercano di dare colpe a chi sta' subendo un conflitto sulla sua pelle. Con una super-potenza-lessa che decide di entrare con i carri armati in nome di una denazificazione (smentita poi dallo stesso capo della Wagner coinvolto nel conflitto) e mettere ferro e fuoco un Paese. Spianandolo e uccidendo persone. Ma la cosa ancora piu' comica e' quella per cui si cerca di dare colpe all'aggredito parlando delle divisioni interne, non ricordando che tali divisioni sono state ampiamente fomentate militarmente ed economicamente dal paese russia che poi l'ha aggredita.

Il tutto ancora si basa sulla famosa teoria (ampiamente spinta dalla propaganda russa) dell'accerchiamento nato.

Smentita dallo stesso capo della wagner.

21 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Avvicinamento economico all ’Europa, neutralità, referendum nel Donbass e autonomia linguistica erano i capisaldi di una proposta russa circolata poche settimane dopo l’invasione.

per me ovviamente.

Inviato
33 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Elena Basile

Quindi è colpa dell'Ucraina che non ha "negoziato la sua neutralità" e "non ha applicato gli accordi di Minsk". Prendiamone atto. 

 

33 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Avvicinamento economico all ’Europa, neutralità, referendum nel Donbass e autonomia linguistica erano i capisaldi di una proposta russa circolata poche settimane dopo l’invasione.

Mi si rende conto di cosa scrive? 

33 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

avesse evitato sul proprio territorio una penetrazione militare anglosassone

Dove, quando, come? Ne sa più dell'FSB. 

 

33 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Se avesse avuto statisti che hanno a cuore le sorti del loro Paese, l’Ucraina oggi non sarebbe quello che è sotto gli occhi di tutti: un Paese in bancarotta, tenuto artificialmente in vita dall ’Occidente, distrutto nelle sue belle città e infrastrutture, che ha mandato a morte 250.000 giovanissimi (arrotondo per difetto) e sta per farne massacrare altri, assecondando la volontà della Nato.

È stata colpa dell'Ucraina e del PD.  

 

33 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Era pervenuta alle istanze occidentali e destinata a essere ripresa dall ’unico piano di pace occidentale: quello circolato grazie alla diplomazia italiana e in particolare alla direzione degli Affari politici della Farnesina,

Ah be'... Se era pervenuta alla Farnesina e alla nostra giornalista... 

Poi non ho capito cosa avrebbe dovuto dire Kuleba al suo esercito nella famosa intervista: siccome Mr Travaglio ha dichiarato che stiamo perdendo 5 a 0 (l'analogia l'ha fatta T. ), meglio ritirarsi e farsi amichevolmente invadere dai russi, tanto poi faranno un referendum per proteggere le minoranze ucraine... 

Inviato
1 ora fa, maxnalesso ha scritto:

No problem: alle armi si risponde con le armi.

Te cristianamente rispondi porgendo l'altra guancia.

Sarebbe da vedere cosa faresti se la casa fosse la tua. La cederesti a qualcun altro che la prendesse con la forza? 

Inviato
2 ore fa, maxnalesso ha scritto:

occorre FINIRE LA GUERRA ,  non continuare l'escalation armata, e stabilire la PACE.

Se convinci Putin a fare la pace, alle condizioni degli Ucraini, siamo tutti felici … ma, se le condizioni sono quelle dei Russi, allora, preferisco una guerra giusta, ad una pace ingiusta. 

  • Melius 1
Inviato

corriere.it

Il presidente cinese Xi Jinping avrebbe messo in guardia il collega Vladimir Putin contro un attacco nucleare russo in Ucraina. Lo riporta il Financial Times, che cita funzionari cinesi. Pechino nutre preoccupazioni per la guerra della Russia anche se offre un tacito sostegno a Mosca.

 

I funzionari cinesi si sono presi privatamente il merito di aver convinto il presidente russo a ritirarsi dalle sue velate minacce di usare armi nucleari contro l'Ucraina, hanno raccontato le stesse fonti. Dissuadere Putin da un attacco del genere è stato fondamentale per la campagna della Cina volta a riparare i legami con l'Europa, ha affermato un alto consigliere del governo di Pechino.

Inviato

Zaretto è un pacifista

Porge sempre l'altra guancia

Non fa guerre, soltanto delle brevi ed indolori operazioni speciali, poi soltanto se viene attaccato o invaso

Figuriamoci se può passargli per anticamera del cervello di utilizzare l'atomica. Semplicemente assurdo

Poi ha un personaggio dalla mente illuminata come kirillo, lo porterà sempre sulla retta via

Nulla di cui preoccuparsi 

Inviato
16 minuti fa, criMan ha scritto:

preoccupazioni per la guerra della Russia anche se offre un tacito sostegno a Mosca.

La classica politica cinese del "piede in due scarpe". 

Inviato
6 ore fa, maxnalesso ha scritto:

Vedo che vi piace giocare alla guerra ...

Che Dio vi perdoni,

Io quello che leggo è l’incapacità o la volontà di non comprendere ciò che si scrive in italiano facendone sembra questo thread una sorta di dialogo tra sordi, ci si capisce e si interagisce solo tre “sostenitori” delle stesse tesi o meglio qualcuno fa lo “scemo per non andare in guerra” (cit.) così restiamo in tema.

Inviato
1 ora fa, iBan69 ha scritto:

allora, preferisco una guerra giusta, ad una pace ingiusta. 

Questo pensano gli ucraini, quindi questo accadrà ed i filoputiniani se ne dovranno fare una ragione.

Inviato
3 ore fa, 31canzoni ha scritto:

Elena Basile


I russofobi non ci hanno preso mai, però insistono


DI ELENA BASILE
(Elena Basile è una scrittrice e diplomatica italiana. Dal 2013 al 2021 è stata ambasciatrice in Svezia e Belgio. È stata insignita dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.). 


Non abbiamo dati certi e informazioni credibili sui recenti accadimenti in Russia. Gli editorialisti dei giornali “importanti” ripetono speculazioni poco distanti l’una dall’altra che fanno inorridire. Mi viene spesso da pensare al marito di Hannah Arendt, il filosofo ebreo Günther Anders, che negli anni Sessanta (L’uomo è antiquato) già scriveva che un potere ludico e seduttivo avrebbe governato in modo totalitario sugli individui, privandoli di istruzione e senso critico. Le tesi che leggo in effetti sembrano dare per scontata l’ignoranza del gregge e la facile manipolazione delle menti. Sui giornali del cosiddetto mainstream, e naturalmente sulle pagine dell’Istituto di ricerca che ripete a pappagallo le posizioni dei Democratici Usa senza fare ricerca, ci viene spiegato che le cancellerie atlantiche sapevano tutto, ma non hanno voluto rivelare quanto a loro conoscenza per timore di essere coinvolte. Il silenzio viene addotto quale prova della estraneità ai fatti. Credo che neanche un bambino di dieci anni si farebbe persuadere da una tesi così balorda strombazzata sui media. È invece naturale e legittimo pensare l’opposto, anche se non se ne hanno le prove e si rimane su un terreno puramente speculativo. I servizi segreti atlantici e alcune capitali particolarmente accanite hanno seguito in silenzio avvenimenti che in contatti segreti con i mercenari hanno di fatto aiutato secondo un’antica tradizione: destabilizzare i Paesi senza domandarsi come poi gestire il chaos. Afghanistan, Iraq, Siria, Libia sono, mi sembra, precedenti innegabili.

Quando ero ambasciatrice in Svezia nel 2014, fui convocata insieme ai colleghi francese e tedesco a una colazione di lavoro dal polacco in presenza del vicesegretario generale della Nato e dell’ambasciatore statunitense, figlio di un’illustre personalità americana che aveva teorizzato e sostenuto l’allargamento della Nato a Est. All’ordine del giorno vi era il cambio di regime in Russia. Col francese e il tedesco restammo allibiti. La sottoscritta, l’unica donna, obiettò che il cambio di regime sarebbe stato augurabile da un lato, ma dall’altro, date le caratteristiche del Paese, avrebbe potuto portare a un’anarchia pericolosa in una potenza nucleare. Dopo di me intervennero sulla stessa onda il francese e il tedesco. All’epoca Berlino, Parigi e Roma marciavano all’unisono per temperare le foghe bellicistiche di anglosassoni, baltici, polaccchi e scandinavi contro la Russia. Oggi siamo tutti allineati al delirio che storici ed editorialisti, come veri cani da guardia, alimentano.

Prigozhin, una volta considerato un feroce criminale, il cosiddetto “cuoco macellaio”, oggi viene citato nei media democratici come un alfiere della verità che avrebbe smascherato Putin negando… l’innegabile. La guerra non sarebbe scoppiata per la violenza del potere di Kiev e la discriminazione verso le popolazioni russofone, o a causa della penetrazione economica e militare anglosassone in Ucraina, oppure per non aver voluto concedere la neutralità a Kiev, richiesta da Mosca a partire almeno dal 2007, no… ma per ragioni non bene illustrate che forse coinciderebbero con i sogni di potere e ricostituzione del potere imperiale da parte di un Cremlino impazzito. Mah! A me sembrerebbe che la ripetizione della più stolida propaganda occidentale, da parte del mercenario sanguinario, sia sospetta e in parte rivelatrice di contatti che vi sarebbero stati con i servizi segreti di capitali atlantiche, come uno dei pochi analisti ancora credibili ha del resto già affermato.

Nel febbraio del 2022, quando l’invasione russa è iniziata (era stata annunciata da mesi e provocata dall’abbaiare della Nato a partire dal 2014), la maggior parte delle nostre intelligenze confortavano le esternazioni deliranti di Biden, riferendosi a una caduta dello Zar aiutata dalla prevedibile crisi economica e dall’auspicato isolamento di Mosca. Le maldestre previsioni sono state smentite dalla realtà. Qualche storico e apprezzato intellettuale si è scusato? Non mi pare. Ora ricominciano ad annunciare la prossima caduta del dittatore. Non c’è più pudore. Non so cosa accadrà in Russia, ma gli scenari possibili, come già affermato dal direttore di questo giornale, sono tutti a nostro sfavore: il rafforzamento di Prigozhin a scapito di Putin, o il rafforzamento dello Zar che seguirà i consigli della destra in una guerra che finora ha limitato l’impatto violento sulla popolazione civile, o peggio ancora l’instabilità di una potenza nucleare, dovrebbero fare inorridire l’Occidente. Invece i toni sono velatamente trionfalistici. Diplomatici di cui ho rispetto e a cui devo molto balbettano accanto ai ministri degli Esteri e ai capi di governo che la pace è possibile solo se Putin ritira le sue truppe dai territori occupati, cioè se la Russia si arrende. Lascio ai fratelli Marx i commenti satirici.


 

  • Confused 1
Inviato
12 minuti fa, claravox ha scritto:

Prigozhin, una volta considerato un feroce criminale, il cosiddetto “cuoco macellaio”, oggi viene citato nei media democratici come un alfiere della verità che avrebbe smascherato Putin negando… l’innegabile. La guerra non sarebbe scoppiata per la violenza del potere di Kiev e la discriminazione verso le popolazioni russofone, o a causa della penetrazione economica e militare anglosassone in Ucraina, oppure per non aver voluto concedere la neutralità a Kiev, richiesta da Mosca a partire almeno dal 2007, no… ma per ragioni non bene illustrate che forse coinciderebbero con i sogni di potere e ricostituzione del potere imperiale da parte di un Cremlino impazzito. Mah! A me sembrerebbe che la ripetizione della più stolida propaganda occidentale,

A me sfolta sembra lei, tu hai dimostrato di esserli per altri motivi, basta solo leggere ciò che scrive per rendersene conto.

1) Nessuno si è sognato di beatificare Prighozin e la Wagner, tutt’altro, si è solo preso atto di come colui che prima veniva difeso a spada tratta dai filoputiniani, come te ad esempio @claravox, oggi venga liquidato come fosse un pazzo i cui deliri e da folli ascoltarli e non uno degli alleati più “efficaci” di Putin le cui qualità, insieme a quelle della brigata Wagner da lui creata, erano largamente state usate dal regime per ì suoi porci comodi, a partire dalla conquista della Crimea nel 2014 invadendo l’Ucraina che era ed è uno stato sovrano.

2) Quindi nessuna violenza verso le popolazioni russofone, ma invasione russa di uno stato sovrano, finanziamenti a gruppi estremisti minoritari separatisti che furono affiancato dalla Wagner e da militari russi senza mostrine, per strappare la penisola al paese ed annetterla alla Russia, come fu fatto, non senza deportare prima buona parte dei residenti non filo russi od ucciderli, per poi organizzare è un referendum farsa non riconosciuto dall’ONU e da nessun paese tranne quei quattro o cinque estremisti alleati del regime di Putin.

3) L’affermazione sulla “richiesta negata sulla neutralità di Kiev fatta dalla Russia” dimostra già da sola cosa sia la Russia ed il suo leader, è vergognoso anche solo pensare di avanzare richieste di “neutralità” a favore di un paese sovrano ed indirizzarle a paesi terzi, se uno stato è sovrano sceglie in autonomia la sua linea politica e sarà certo un paese vicino ad imporre ad esso una politica estera di suo piacimento.
L’unica stolta propaganda è quindi quella delle Signora che ha scritto l’articolo, ex Ambasciatrice, e la tua oltre che quella di tutti gli altri filoputinisti che ti fanno corda.

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