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Melius Club

"I Maneskin sono un insulto alla cultura e all'arte".


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Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Clitennestra nel momento in cui e’ scannata da Oreste


guarda, io penso che tutto il pop e rock vada dal puro intrattenimento a qualche punta di alto artigianato, vera e propria arte non ne ho mai vista, sarò cecato io. Né mi pare che questi ragazzi abbiano avanzato pretese di rappresentare la vetta di alcunché. 

  • Melius 1
Inviato

Pero’ la dilatazione del concetto di arte - a volte in buona fede intellettuale, altre volte per promuovere a carrozza l’unico carretto che si riesce ad apprezzare e dunque plaudendo a se stessi - oggi ricomprende tante cose, persino i seriali di Wharol…

L’autosuggestione artistica, frammista ad interessi mercantili, un certo giovanilismo patetico in chi non ha l’eta’- fa il resto.

  • Amministratori
Inviato

bon mi lapidate, ma le dichiarazioni diughi miricordano dei compagno di viaggio in Cina  che ognigiorno si lamentvano perchèmsi mangiava cinese..In quel vuaiio sonostaopraticamente l'unico (oltre alla interprete) a mangiare tuttoquello che veniva portatointavola, condue sole eccezioni,delle polpettine di pece, pienne di spine, per me scodode da mangiare, e un brodo (ma all'epoca peri borodi ero come mafalda). 

c'è una difficoltà ad aprirsi alle eserienze culturali differenti dalla nostra, poincerto possono anche non piacere, ma tutto uesto astio, questo rifiuto aprioristico non lo capisco.

Inviato
10 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

questo rifiuto aprioristico

Il rifiuto ci può anche stare, se proprio qualcosa non piace DOPO averla provata: è l'aprioristico che è sbagliato.

Soprattutto, se qualcosa non piace a me o addirittura ritengo che non sia di gran valore, ciò non mi autorizza a denigrare chi quella cosa la apprezza e le dà invece grande rilievo ritenendola arte. Parlo genericamente di "cose" perché ritengo che il ragionamento valga per qualsiasi genere di arte: musica, letteratura, cinema, cibo ecc.

Nonostante non sia e non mi senta una vecchia mummia, anche per me un Warhol non è neanche lontanamente "all'altezza" di un Monet, come i Maneskin non sono "all'altezza" dei Pink Floyd (faccio esempi del tutto a caso), ma mi hanno insegnato che l'arte non si "misura" tanto in base alla tecnica dell'artista quanto in relazione alla reazione emotiva che provoca nello spettatore.

Non sono sicuro peraltro che ad esempio lo "sforzo" profuso da Morandi per riempire le famose lattine fosse superiore o artisticamente più elevato rispetto a quello richiesto a un qualsiasi gruppo musicale odierno per registrare un disco... :classic_biggrin:

 

  • Amministratori
Inviato

@Tronio basterebbe ricordare  che per gli antichi greci i pantaloni, capo di bbigliamento introdotto dai oersiani, era considerato brutto, barbarico e ianadatto a gente civile. Oggi prova ad  andarein giro come un greco antico

  • Haha 1
Inviato
6 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

Oggi prova ad  andarein giro come un greco antico

Troppo freddo: riparliamone dopo il disgelo! :classic_biggrin:

Inviato

Uto Ughi è del '44 (78 anni), è un grande della musica colta, probabilmente più che essere schifato da questi 4 ragazzotti è schifato dalla cagnara dei giornalisti italiani sui (presunti) successi del gruppo , cagnara che peraltro si va smorzando di pari passo con la parabola del successo dei quattro.

.

Sarei curioso invece di sapere come Uto si rapportasse con il Rock quando sia lui che quel genere musicale erano nel fiore degli anni: quando uscì David Bowie Uto aveva una trentina di anni, gli piacque o no? Perché se (tanto per dire) quando era giovane non gli piacque Bowie, che era un genio, non vedo perché alla soglia degli '80 dovrebbe sopportare questi quattro.

  • Melius 1
Inviato
52 minuti fa, audio_fan ha scritto:

non vedo perché alla soglia degli '80 dovrebbe sopportare questi quattro

Mica glielo ordina il dottore, eh? Il mondo è grande e di canali nella sua radio a galena ne ha a sufficienza per ascoltare quel che più gli aggrada, senza necessariamente cercare una visibilità fuori tempo massimo sparacchiando sentenze su ciò che non gli garba o che non capisce.

Inviato

@SimoTocca Innanzitutto mi fa piacere che l'affare s'ingrossa, nel senso che la discussione credo si sia stabilizzata e proceda verso quello che è il tema indicato dall'opener e che si sia usciti dalle secche dei maneskin si o no, l'è bel l'è brut.., dischi registrati 'na fetecchia o superlativi, ecc, ecc...

Per quanto riguarda quindi la questio centrale, a me pare, Simo, che in altri termini, circa il modo sopra le righe di Ughi di dire cose guste in modo "sbagliato", o contestabile, sulla concezione autocentristico-culturale della musica su cui spesso esprimo la mia idea molto critica, anche in questa discussione, segnatamente in uno dei miei ultimi post , mi scuso per l'autoquote, di aver io espresso più o meno le stesse cose proposte dalla musicista Gianna Fratta. 

Non è facile stabilire cosa sia arte e cosa non, e insieme è la cosa più semplice del mondo, dove non c'è mai un tempo, un luogo giusti e veritieri, né una specifica persona e circostanza, nessun inizio, nessuna fine, nessun notaio che possa apporre la ceralacca sulla missiva nella quale c'è scritto che la tale espressione dell'immaginifico umano sia arte.
L'arte si impone da sola.., come scriveva un critico cinematografico, si insinua nell'intrattenimento per coglierci di sorpresa con la poesia...Me la cavo così.., se dovessimo affrontare la questione approfonditamente non basterebbero 100 pagine di questo topic.

Vorrei concludere, a conferma di quanto sempre sostenuto in "centinaia" di discussioni durante lunghi anni, nelle varie edizioni di questo forum,  che l'arte - qualunque cosa essa sia, e chi abbia in tasca l'artistometro rivelatore lo tiri fuori ora o mai più -  è presente in ogni singolo "genere" o "forma", di ogni arte.
Nella musica l'arte si impone come linguaggio scritto o colto, come pure nella musica popolare la quale benchè tramandata oralmente si presenta anch'essa eminentemente colta, a volte anche scritta (sintetizzando, argomento complesso da farsi separatamente) anche nelle forme più apparentemente semplici, di ogni parte del mondo senza nessuna esclusione: dalle ritualità tribali africane o centro-sudamericane, alle più sofisticare visioni mantriche del "misterioso" oriente.., dell'estasi sufi.., ecc, mondi questi dai quali la nostra cultura eurocentrica, che anzi si vorrebbe eurocentrizzare,  ha sempre preso a priene mani. Da farsene una ragione, la credenza eurocentristica è stata sfatata già da un bel po' di anni. L'amore per la musica ha da essere per tutte le musiche di tutte i luoghi e le mattine del mondo, altrimenti è una passione musicale "dimezzata"

(tutte le musiche del mondo derivano da radici comuni, a volte remote, a volte più vicine, ma sono lì...)

  • Moderatori
Inviato
3 ore fa, audio_fan ha scritto:

vedo perché alla soglia degli '80 dovrebbe sopportare questi quattro.

Generazione boomer

ascoltoebasta
Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

Non è facile stabilire cosa sia arte e cosa non

Eh si,gran bella domanda,spesso mi trovo d'accordo con ciò che disse Zappa, troppo di frequente fare arte significa produrre qualcosa di nessun valore e venderlo a prezzi esorbitanti.

Inviato

Partiamo con una banalità: io credo che l'Arte sia una cosa assolutamente soggettiva, o ti dice o non ti dice, o piace o non piace. Punto.

Con la musica è ancor più banale.

I Maneskin a me non piacciono ma devo dire che li ho seguiti con molto interesse ai tempi di X-Factor, in loro vidi qualcosa che aveva a che fare col r'n'r, ma poi non mi ricordo nemmeno se la vinsero loro quell'edizione...

PS Ad un certo punto, svegliatomi da torpore, che intanto i continenti di qua e di là dell'atlantico si erano mobilitati ad allestire palchi su palchi per li ragazzi de borgata borchia, mi son deciso di caricarmeli nell'hd dei miei auricchiolari da running - sia mai che io mi perda l'ultima band di grido! - e fu così mi lanciai per quelle stradelle che io mi faccio far, ma cara Rosina dopo due brani ho dovuto cambiar...

PS Ma perchè la cover di Beggin?:classic_sad:

 

Inviato
4 ore fa, Tronio ha scritto:

un Warhol non è neanche lontanamente "all'altezza" di un Monet, come i Maneskin non sono "all'altezza" dei Pink Floyd (faccio esempi del tutto a caso), ma mi hanno insegnato che l'arte non si "misura" tanto in base alla tecnica dell'artista quanto in relazione alla reazione emotiva che provoca nello spettatore.

 
Trovo che sia un esempio non appropriato. Che Warhol non sia all'"altezza" di Monet è ovvio, ma la questione non può essere posta a mio avviso in questi termini categorici, altrimenti sarebbe assurdo perfino paragonare Pollock a Caravaggio, né Turner a Giotto..,  mentre invece non lo sarebbe affatto.
MI spiego: Ad un certo punto della storia si è riconosciuto il valore artistico di Warhol poichè in grado di esprime con le sue opere un certo immaginario pop/poetico, emozionale ed insieme intellettualmente critico/"speculativo" della "gente del momento, prima come fenomeno americano, poi universale (dura ancora oggi). Monet rappresenta il suo tempo/mondo,  per quel che era, diverso da quello americano: rispondeva all'attesa del pubblico di allora mentre la risposta del grande pittore francese sarà stata in assoluto valorialmente, esteticamente più complessa ed elevata di quella di Warhol, di più ampio respiro universale, dove entrambi gli artisti tuttavia si sono rivelati "fatali" all'interno della distinte società umane, pur con lo "sbilanciamento" valoriale tra i due di cui si è detto il quale va relativizzato e non già assolutizzato perchè in arte non c'è chi vince e chi perde.., non è come nello sport o nelle prosaiche vicende della vita...

il confronto negli stessi termini tra maneskin e PF a mio avviso è invece improponibile. I Maneskin non hanno proprio "altezze" con le quali confrontarsi con i PF. Mentre i PF erano intrattenimento e arte, poesia, psiche, cultura, società, esteso e duraturo fenomeno ultragenerazionale, i maneskin sono l'espressione, certamente legittima, di una istanza sostanzialmente commerciale, di costume, di moda, di intrattenimento che per celebrare se stessa ricorre a una musica di consumo, di scarso valore estetico, non per questo disprezabile, ma nemmeno esaltabile.

L'emotività dello spettatore non decide nel merito dell'artisticità o meno della musica, o di un quadro, di un qualsiasa altro lavoro umano. L'arte a sua volta non è solo tecnica bensì espressione poetica, sentimentale, psichica, affettiva, immaginifica, dalla quale discende la "qualità" della risposta emozionale ed insieme intellettuale del fruitore che non sia meramente, automaticamente emotiva, solo di pancia.

 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, Morenik ha scritto:

Partiamo con una banalità: io credo che l'Arte sia una cosa assolutamente soggettiva, o ti dice o non ti dice, o piace o non piace. Punto. Con la musica è ancor più banale.

 

 

Soggettiva è la risposta all'arte del fruitore. L'arte si fonda anche sull'oggettività dei comuni e condivisi denominatori estetici e culturali che ogni società umana mette "convenzionalmente, paradigmaticamente a punto nel corso del tempo, degli anni, dei secoli, dei millenni. Arte erano già i primi graffiti preistorici benchè i cavernicoli non se ne rendessero conto.., per il semplice fatto che era stato inventato, immaginificamente, la comunicazione "visiva", pittorica, poi fotografica, cinematografica, analogica o digitale.

All'interno dei suddetti paradigmi "democratici", tutt'altro che rigidi e prevedibili, il fruitore ha poi la libertà di vederci 'sto mondo e quell'atro, la luna, le stelle e i pianeti, l'universo intero.

 

Con musica d'arte invece la faccenda si fa più complicata perchè la musica è la più astratta e "immateriale" delle arti, la meno semantica. Con  la musica di consumo non c'è nessun tipo di problema: ti emoziona, non ti emoziona.., te la spari e basta

Inviato
2 ore fa, ascoltoebasta ha scritto:

 disse Zappa, troppo di frequente fare arte significa produrre qualcosa di nessun valore e venderlo a prezzi esorbitanti.

 

Saper fare insomma le cose, come si dice: ad arte...  :classic_wink:

 

Inviato
7 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Soggettiva è la risposta all'arte del fruitore

Ovviamente.

Chi compra a prezzi esorbitanti, chi nemmeno per regalo.

Inviato
9 ore fa, paolosances ha scritto:

Generazione boomer

Se ti tiferisci ad Uto: in realtà è "oltre" il boomer, essendo termine riferito ai nati del baby boom post bellico (max75 anni oggi).

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