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Melius Club

"I Maneskin sono un insulto alla cultura e all'arte".


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Inviato
2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Di 4 anni di età.., più che inculcare la cultura musicale nelle giovani coscienze in divenire, bisognerebbe "aducarle" ad estrarre la musicalità che il puero nasconde in sè... Da questa base poi si passa all'apprendimento più esteso e articolato, perfezionabile, non sovrastrutturato.

Ciao, bene il tuo mettere  il virgolettato, la musica è un arte e non si educa all’arte, si può accompagnare in un percorso che poi sarà unico per ognuno di noi, salvo ovviamente tecnicismi e basi portanti, pentagramma note strumenti ecc ecc, che comunque per il fruitore non sono condizione necessaria per saper apprezzare la musica, ma se ci sono non fanno male, questo però, vale per i fruitori,  per gli artisti vale nulla e vale tutto. Poi si può preferire un genere, un artista un epoca per svariati motivi, ma denigrare qualsiasi forma d’arte, anche piacesse a tre persone,  non ha senso. 
Fermo restando che il chitarrista dei Maneskin ha ricevuto attestati di stima a livello mondiale, sulla bassista possiamo discutere, ma questi sono tecnicismi e non un insieme, la verità è che stanno facendo bene, non hanno inventato nulla ma hanno dato un alternativa al trap 😅 solo per questo dovrebbero essere elogiati 🤣 .

 Da fastidio che non siano un fenomeno di nicchia se lo fossero stati  come altri gruppi del passato , prima della fama, ci sarebbe meno puzza sotto il naso.
Sui fenomeni commerciali c’è sempre da ridire. 

  • Melius 1
Inviato

Qualcuno ha nominato i Beatles, ma come talento credo che tutti e quattro insieme non arrivino a pareggiare Ringo Starr… innegabile che abbiano un innato senso dello spettacolo, però. 

  • Melius 1
Inviato
3 ore fa, Tronio ha scritto:

alle medie avevo un'insegnante di musica che portava il suo giradischi a scuola e già solo facendoci scarabocchiare delle note sul pentagramma e zufolare qualche canzone con il flauto dritto disquisendo di cose che all'epoca eravamo a malapena in grado di comprendere (come la storpiatura del termine "dedecacofonica" per esprimere la sua avversione a tale genere) ci fece appassionare all'argomento, tanto che anche una zappa come me incapace di suonare un qualsivoglia strumento dopo quasi mezzo secolo sarebbe ancora in grado di ricordare qualche semplicissimo spartito

Un buon insegnante di musica è fondamentale,  specialmente quando sei bambino o ragazzo.

A me è successa la stessa cosa, anche se per motivi familiari avevo consuetudine con la musica organistica  (quindi non avevo bisogno di partire da zero).

Ma, e lo ricordo ancora dopo 50 anni, il mio professore di musica, Narciso Sofia, che poi ho scoperto aver scritto anche alcuni trattati di teoria musicale, venne in classe col suo giradischi,  e ci fece ascoltare l'ouverture della Carmen.

Mi si aprì un mondo,  capii che la musica non era solo principale, ripieno e flauti organistici,  ma c'era molto altro.

E da lì la passione non mi ha più lasciato; forse ci sarei arrivato lo stesso più avanti,  ma ringrazio sempre il prof. Sofia (chissà se è ancora vivo .., l'ho incontrato trent'anni fa quando ha diretto un concerto con una piccola orchestra) per il seme che ha fatto germogliare in me.

Altro che Maneskin.

Inviato

Alle medie il preside, Giorgio Lo Presti, una persona mite, un po ingenua, forse, portava a turno le classi intere nel suo grande uffcio e ci faceva ascoltare le opere da un giradischi penso anteguerra... Essendo siciliano il pezzo forte era la Cavalleria Rusticana di cui ci raccontava certosinamente la trama prima dell'ascolto. Ovviamente non capivamo quella musica data in quel modo.., ma eravamo felici perchè l'ascolto ci avrebbe rtisparmiato perlomeno un'ora e più di lezione.
Tanto più che l'anziano preside dopo un po' si appennicava mentre la musica andava, e noi, fino a quando non si svegliava, senza fare troppo rumore giocavamo a figurine oppure a lanciarci con l'elastico i fermaglietti per i fogli di carta. 
Una volta l'amicheto De Rosa Antonio sbagliò la mira è beccò in fronte il preside il quale trasalì... e sulle prime furon furori poi acquitetatosi ci perdonò quando gli dicemmo che la cavalleria rusticana ci era piaciuta molto e che cumpare turiddo era morto, poverino... :classic_rolleyes::classic_biggrin:

Ma la cosa davvero carattertistica era l'insegnante di musica.., un supplente, ex colonnello dei bersaglieri in pensione con tanto di monocolo 🧐 il quale di musica sapeva nulla, se non come vago appassionato d'opera. Incredibile ma vero.., era un'altra italia di quando il neorealismo cinematografico che raccontava di queste storie era da poco terminato...

Le lezioni di musica consistevano che ci faceva cantare in coro l'inno nazionale, il "sole che sorgi" (sarà stato un nostaglico...) il va' pensiero, altri inni e cori d'opera. A me, che ero ripetente in seconda media (causa malattia non per ciucciaggine), esendo più grande e con la muta della voce quasi già fatta, mi metteva a dirigere e a canatre davanti tutti dove io contentissimo gli davo giù di fiato e di volume... Troppo divertente! :D
Qualche volta la professoressa di matematica della classe accanto bussava discretamente alla porta per chiedere con voce imbarazzata: colonnello potrebbe per favore far abbasare il volume ai ragazzi, non rieco a fare lezione... e lì... tutti noi incompresi coristi a reprimere le fragorose risate che stavano per  esplodere spontanee... 😅
Era una cara persona il colonnello di cui non ricordo il nome.., così si facevano le lezioni di musica.., chissà cosa potrebbe essermene restato.., assai poco musicalmente, credo e cmq eravamo fortunati, nelle classi in cui le lezioni era normali, secondo programma ministeriale, si facevano tutto il tempo i noiosissimi esercizi di solfeggio fini a se stessi, non applicati a nessun titpo di tentativo di fare un poì di musica ai livelli più elementari. Da lì in avanti.., non è che le cose cambiarono di molto.

Scusate il raccontino personale, per restare in tema vorrebbe essere una testimonianza su come venivano fatte le classi di musicauna volta.

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

@analogico_09 noi subimmo interminabili ascolti di album della PFM attraverso mangiacassette Philips collegato a due casse largabanda sempre del colosso olandese. Correvano gli anni 80 e noi virgulti eravamo permeati di U2, talking heads, Clash e Joy division ascoltati nelle cuffiette del walkman. Capirai quanto potevano interessarci le tessiture prog della benemerita band italica. 

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Poi non è che i Rolling Stones abbiano fatto sempre capolavori. Diamogli tempo e vedremo. 

 No, non tutti capolavori ma tanti tra capolavori e ottimi album. e già con il primo brano, Satisfacion, spaccarono di brutto scalando le classifiche internazionali oscurando per un po' la fama dei Beatles... specialmente in UK. Insomma fin da subito furono i Rolling Stones!

Ok.. è solo per contribuire in questa specifica faccenda non intendo riprendere il paragone - improponibile - con i maneskin, nè riparlare di loro; già dato nel topic a loro dedicato; volessi di nuovo farlo raggiungerei quello stesso thread.

Inviato

@Velvet  Beh vi è comunque andata meglio con la PMF che era in ogni caso il meglio della musica pop,prog italiana... A noi, nei primi anni '60, i nostri idoli erano Rita Pavone, Gianni Morandi ...(di lì a poco sarebbero arrivati i Beatles...), costretti ad ascoltare con un macinino musiche d'opera privi di preparazione minima, dove per di più si sentiva anche molto male, se non avessimo trovato un diversivo mentre il preside dormiva, andò molto peggio. Ma è bello che si possa raccontare, qualcosa delle nostre esperinze sarà rimasto, se non a livello musicale sul piano dei ricordi affettuosi che hanno dentro di se una muica....

  • Melius 1
Inviato
3 ore fa, meliddo ha scritto:
Il 20/1/2023 at 15:03, Superfuzz ha scritto:
Il 20/1/2023 at 14:44, Collegatiper ha scritto:

Se non proponessero un modello di sessualità indistinta, propedeutico alla propaganda della “internazionale piddina” avrebbero avuto meno attenzioni.

eh?!

Soros ha tutti i loro dischi.

Sicuro!!! 😂😂😂😂

Gaetanoalberto
Inviato
9 ore fa, analogico_09 ha scritto:

 ascoltare... musiche d'opera privi di preparazione minima,

Ehi, io lo faccio da sempre e con grande soddisfazione. 

Abbasso le discriminazioni! 

Inviato

@Lumina Io ho nominato i Beatles, con cui evidentemente i Maneskin non hanno alcun rapporto, da nessun punto di vista , ma solo come esempio del rapporto tra il nuovo (che i Beatles rappresentavano per le generazioni degli "anziani" di allora) ed il consueto, il rifugiarsi in ciò che si conosce e non riuscire a schiodarsi da questo.

La mia era solo una riflessione, rivolta innanzitutto a me stesso ed eventualmente a chiunque la ritenga utile, a tenere la mente aperta ed a vivere ciò che è nuovo con curiosità e senza preconcetti.

  • Melius 2
Inviato
11 ore fa, analogico_09 ha scritto:

No, non tutti capolavori ma tanti tra capolavori e ottimi album. e già con il primo brano, Satisfacion, spaccarono di brutto scalando le classifiche internazionali oscurando per un po' la fama dei Beatles... specialmente in UK. Insomma fin da subito furono i Rolling Stones!

Daccordissimo!!

Inviato
15 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Dunque, li ho visti fin dall'inizio con simpatia, che non significa affermare od aspettarmi una supremazia artistica. 
Sono giovani, mi sono detto, italiani, che non guasta, ed hanno un certo talento che magari potrà farli migliorare. Certo sono stati fatti entrare presto e vorticosamente nel gran circo del business.
Non sono i primi, e molti li hanno preceduti, con percorsi non troppo distanti. 
Qualcuno se la prende per come sono imbellettati, ma ricordiamoci che non sono i primi a farlo, e che altri che li hanno preceduti hanno fatto un rock molto commerciale, con proseliti e detrattori: piú li attaccheranno per questo e piú si imbelletteranno. Io farei lo stesso.
Tutto normale credo: se non altro hanno un successo mondiale dei ragazzi italiani. 
Aspettavo con curiosità questo disco, ma speravo uscisse facendo passare più tempo. 
Avrebbero avuto bisogno di andare in una fattoria, di allontanarsi dal mondo, per affinare e coltivare la propria vena artistica, che potrebbe esserci. 
Immagino subiscano pressioni immani dai tanti che guadagnano attraverso di loro.
Questo disco, che ho ascoltato una sola volta per adesso, piú che altro attratto dalle bordate che leggevo, non è il capolavoro che fossi in loro avrei aspettato di partorire per far uscire il primo disco dopo la sbornia dei palcoscenici, ma tutto sommato è un LP abbastanza sano. 
Non saprei come definirlo se non "rock commerciale", ben calibrato, cantato suonato, un paio di brani direi più su di livello, e per il resto "ascoltabile". Non una schifezza, non una roba da Olimpo del rock.

Copiano? Mah, quá è lá pescano, non plagiano, ma pensate che a fine anni sessanta, ed ancora oggi nel jazz, era obbligatorio interpretare delle cover del passato come strada per il successo. 

Ma chissene. Che si divertano. Per me il disco avrá grande successo commerciale. 
Poi non è che i Rolling Stones abbiano fatto sempre capolavori. Diamogli tempo e vedremo. 
Credo che lavorino e non rubino, ed è già qualcosa. 
Buon lavoro ragazzi, e speriamo davvero troviate il tempo di fermarvi, di difendervi da chi vi usa, e di coltivare tecnica e creatività.

P. S. A Maneskí, dateme retta, ascoltate tanta, tanta, tanta musica, state assieme e suonate quel cacchio che vi pare! 

Ma no guarda non saprei da dove iniziare per delle osservazioni sul tuo scritto. Mi dispiace molto ma non condivido quasi nulla. Ma perché non prendi atto della mediocrità (forse è gié un complimento) di questi musicisti che non riescono ad esprimersi oltre? Mettiti il cuor ein pace e guarda la realtà: non riusciranno mai a scriver una canzone come Yesterday e non produranno mai un Abbey Road. Noi non dobbiamo guardare a quanto di minimo portano in Italia o nel mondo solo perché non c'è di meglio... specie nel campo artistico dobbiamo guardare al meglio. In realtà in Italia ci sono tante e tante band di alternative rock di neo prog, formazioni jazz che sono di livello molto più alto ma non sono spinti dalla stampa mainstream o dallo star system, che una volta spingeva gli Zeppelin e Pink Floyd e oggi per motivi vari spinge i Maneskin. E non va dimenticato che che ci sono migliaia di giovani nei conservatori che studiano musica classica o jazz e sono completamente fuori da questi discorsi. Alla fine la cosa migliore sarebbe ignorarli. Se poi al popolino piacciono ne prendiamo atto, ma ovviamente i gusti del popolo in questo caso sono pilotati in modo brillante su pessimi prodotti (volutamente e non per mancanza di meglio intendiamoci).

  • Melius 1
Inviato

Ma perché tutto questo astio? :classic_huh: 

Inviato
2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ehi, io lo faccio da sempre e con grande soddisfazione. 

Abbasso le discriminazioni! 

 

 

Scusa ma chi ha parlato di discriminazioni, cosa c'entrano?  Chiedo visto che quoti me.

Inviato
6 minuti fa, one4seven ha scritto:

Ma perché tutto questo astio?

Dici a me? Non è astio, è un prender atto della realtà e criticarla. Oggi vengono propinati modelli di valore scarsissimo come se fossero quanto di meglio. E questo va criticato. Quando criticavano gli Stones come musica di rottura la situazione era simile ma la qualità attesa era più alta e in qualche modo la musica proposta era una novità, anche se prendeva a piene mani dalla musica nera blues e a volte anche jazz. Era una copia sbiadita del vero blues e del vero jazz. Si. Ma rappresentava contenuti sia musicali sia ideologici importanti, di un certo spessore. Anche se poi come diceva profeticamente. Pasolini a suo tempo la rivoluzione dei figli dei fiori era destinata al fallimento. Oggi la situazione è quella descritta da Paolini moltiplicata per n volte. Allora io non perdo più tempo in queste chiacchere e non porto astio se non verso l'ignoranza voluta e cercata. Saluti 

  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, Pinkflo ha scritto:

non condivido quasi nulla

Punti di vista, pazienza :classic_smile:

Ti capisco.
Stesso discorso vale per attori, poeti, scrittori, pittori, film, scenografie, e per quasi tutto abbia a che fare col mercato.

Abbiamo geni incompresi ed asini famosi.

Io non credo compreró mai un loro disco, ma mica faccio la morale a chi lo fa. Siamo un paese libero.

Poi, ma rientra nella soggettività, ho detto che ero curioso, perchè magari potevano tirar fuori qualcosa di piú. 
Ora, questo disco non è un capolavoro, ma ho anche sentito di peggio. Se per te non è cosí, pace e patta.

Potremmo estendere a Coca Cola e Mac Donalds, allo stereo della Selezione, e mi fermo per non dire altre sciocchezze.

Non so, per quale motivo le Spice Girls è giusto abbiano avuto successo e questi no?
Ah, il sederino è autorizzato…
P.S. I contemporanei difficilmente giudicano in modo imparziale. Il giudizio lo darà la storia.

Pensa che studiavo chitarra rock con bravissimi musicisti, mai diventati famosi, e conducevo in radio , credo a partire dal 1980, un programma “alternativo” che si chiamava non a caso “ Underground”. Lo avevo intitolato così perchè cercavo di proporre dischi non al top delle classifiche.

Lavoravo anche (gratis, per avere qualche disco in regalo o poter ascoltare molto) in un negozio che si chiamava “Disco club Hi Fi.

Si vendevano dischi ed impianti hi-fi.

Dal mio programma erano ad  esempio banditi Led Zeppelin, Rolling Stones e Pink Floyd, che consideravo troppo compromessi col mercato. Insomma, commerciali!
Mi seguivano quasi tutti gli “ audiofighi” del tempo, anche gente molto piú grande e colta di me.

Oggi sono piú maturo e tollerante. Sto comprando Led e Pink. I Rolling Stones no, rimarranno sempre fuori dalla mia discografia, ma li ascolti chi li apprezza.

P.P.S. Fatalità del destino: quando suonavo ancora, alcuni coetanei sono venuti da me per imparare, e mi seguivano ammirati. Si strimpellava qualcosa assieme, e nella mia testa pensavo…non ce la possono fare.

Io ho smesso. Tutti gli altri sono proprio diventati musicisti, vivono di musica, uno è docente di chitarra jazz al conservatorio.

Il fato è irriverente.

  • Melius 2

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