niar67 Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 @scroodge @jakob1965 intendevo che non ho mai visto un ampli che dia il valore teorico a 8/4/2 ohm ovvero 100/200/400 watt,ci possono essere degli ampli che si avvicinano a questi valori e uno potrà assere l'Accuphase,ma che diano il valore,ripeto teorico no,almeno,per quel che ne so io...... Saluti Andrea
scroodge Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 Infatti su tutti i loro ampli Accu si esprime come vedi qua sotto, specificando anche lo standard di misura impiegato (Nota: "specifiche garantite"). Sono sicuro che non sono gli unici..
Moderatori joe845 Inviato 28 Gennaio 2023 Moderatori Inviato 28 Gennaio 2023 @Ggr purtroppo fai un discorso troppo semplice e la legge di ohm, su un carico complesso, non è facilmente applicabile. È quella una delle differenze tra un ampli e l'altro. Poi, che su una semplice resistenza pura da 8 ohm i conti tornino, non ci piove, ma il mondo reale è differente. G
Ggr Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 Vero. Ma nel mondo reale, nessun ampificatore si inventa una corrente, senza una tensione. Invece pare che per qualcuno, a parità di condizioni, un amplificatore possa sviluppare 10 watt e un altro 15, perché è correntoso....
magoturi Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 comunque per fortuna di casse pilotabili e ben suonanti ancora ce ne sono, oltre alle Zu Audio gia' da me citate ci sono anche le MoFi Electronics SourcePoint 10 che un mio collega si sta apprestando a scendere dalla Germania con i suoi stand, lui ha diversi amplificatori vintage e queste casse non scendono sotto i 6 ohms, "sbirciando" anche tra le "moderne" ce ne stanno e cosi' agli amplis specificatamente "correntosi" possiamo scegliere tra quelli che di piu' soddisfano il nostro orecchio.... SALVO.
jakob1965 Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 @Ggr a livello ideale vi sono 2 generatori: quello di tensione che mantiene sempre costante la tensione al variare del carico (e quindi ala variare della corrente) quello di corrente che mantiene sempre costante la corrente al variare della tensione e quindi del carico hanno diagrammi che puoi tranquillamente vedere nella rete: diagrammi volt- ampere Sono situazioni ideali - gli amplificatori sono un ibrido (non ideale) dei due. I 2 estremi sono una retta verticale ed una orizzontale appunto; l'ampli (è una curva non una retta l'andamento volt- ampere) ha un andamento con una quasi retta ,inclinata - quindi una via di mezzo. amplificatori tosti e tostissimi hanno delle CCL che sono delle rette verticali se si uniscono i punti di lavoro: si avvicinano molto ad un generatore ideale di tensione: la mantengono costante e la corrente cresce al diminuire del carico (almeno credo ad occhio)
Ggr Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 Quindi, stai dicendo che gli Ampere, generano Volts? La corrente si genera con una tensione. Non c'è modo di fare il processo inverso.
jakob1965 Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 4 minuti fa, Ggr ha scritto: La corrente si genera con una tensione. Non c'è modo di fare il processo inverso. non ho detto questo - dico che gli ampli salvo rare eccezioni sono un ibrido tra un generatore ideale di corrente e uno di tensione. Sono modelli fisico matematici per l'analisi dei circuiti - l'ampli potresti disegnarlo anche come un generatore di corrente con una resistenza interna - pensare che l'ampli generi solo una differenza di potenziale e che la corrente nasca unicamente di conseguenza non so se è un approccio corretto - i finali generano corrente e devono essere capaci a farlo e se vicino al caso ideale lo devono fare indipendentemente dal carico - 1
naim Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 Il 27/1/2023 at 17:23, Ggr ha scritto: Comunque, un amifocatore suona benissimo, anche se non raddoppia sempre la potenza. Basta usarlo entro i suoi limiti. Ci spero, visto quello che costa il mio 1160
Ultima Legione @ Inviato 28 Gennaio 2023 Inviato 28 Gennaio 2023 51 minuti fa, jakob1965 ha scritto: - l'ampli potresti disegnarlo anche come un generatore di corrente con una resistenza interna . - pensare che l'ampli generi solo una differenza di potenziale e che la corrente nasca unicamente di conseguenza non so se è un approccio corretto . - i finali generano corrente e devono essere capaci a farlo e se vicino al caso ideale lo devono fare indipendentemente dal carico . Non me ne voglia nessuno ma dopo tante divagazioni a metá strada tra la scolaresca enunciazione e la banalizzazione (quasi oscena ) della Legge di Ohm e presunti postulati tecnici che stravolgono completamente la teoria e la pratica empirica del trittico costituito da Potenza, Tensione e Corrente, finalmente tre concetti posti uno dietro l'altro che cristallizzano magnificamente bene la realtá funzionale e il corretto approccio concettuale (ma anche progettuale) a un amplificatore audio di potenza. . Bravo!! . 1
Coltr@ne Inviato 29 Gennaio 2023 Inviato 29 Gennaio 2023 è brutto vivere nel terrore. nel nostro specifico, definire un diffusore da 8 ohm, ed un ampli da 100 watt
pro61 Inviato 29 Gennaio 2023 Inviato 29 Gennaio 2023 12 ore fa, Ggr ha scritto: Non c'è modo di fare il processo inverso. Ma quando mai. Più su avevo parlato di amplificatori a transconduttanza, anche detti in corrente. Tu gli dai una tensione, lui ti restituisce una corrente proporzionale al guadagno. La tensione varia col carico. Funzionano molto bene e non hanno manco il problema dei cavi, visto che hanno un impedenza di uscita molto alta (teoricamente infinita). Solo che ci vogliono delle casse adatte, che in commercio non esistono. Se come ho fatto io, ti costruisci sia gli amplificatori che le casse (è un triamp attivo), allora diventano usabili. 1
faber_57 Inviato 29 Gennaio 2023 Inviato 29 Gennaio 2023 Cinquanta anni fa Aloia, su Suono, fece una serie di articoli sulla potenza degli ampli nella quale spiegava benissimo i problemi relativi ai carichi reattivi ed alle protezioni. Negli anni successivi Audio Review definì una coppia di misure (carico limite e tritim) che definiscono molto bene come un amplificatore finale si comporta anche in situazioni limite. Nessun mito, dunque, ma solide misure. Quelle alle quali mi pare particolarmente refrattario l'audiofilo medio. 2
Questo è un messaggio popolare. enzo966 Inviato 29 Gennaio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Gennaio 2023 Come già scritto da alcuni, la questione non è, almeno dal punto di vista teorico, difficile: un amplificatore ideale deve comportarsi come un generatore di tensione ideale e mantenere costante la tensione in uscita qualunque cosa accada all'impedenza del carico (diffusore). Non è infatti un caso che efficienze e risposte in frequenza dei diffusori siano riferite a 2.83 V in ingresso (che corrispondono a: 1 W/8 ohm, 1.33W/6 ohm, 2W/4 ohm, 2.67W/3 ohm, 4W/2 ohm, 80 W/0.1 ohm, 800 W/0.01 ohm, 8000 W/1 mohm (ecco il "W correntoso che diventa 8000 W/mohm")) e non ad 1 W, altrimenti, le misure di efficienze e di rif sarebbero prede dei venti delle bizzarrie delle impedenze dei diffusori e perderebbero senso. Purtroppo, l'amplificatore ideale non esiste... come evidenziato da non ricordo chi (chiedo scusa ma non sto a rileggere tutto), i semiconduttori non sono lineari e non so se ci siano materiali "supersemiconduttori" a temperature molto basse, come alcuni conduttori. Un amplificatore da tenere assieme a tutta la linea almeno fino alla cabina elettrica compresa a temperatura di pochi K, sarebbe complesso e scomodo. 2 1
Moderatori joe845 Inviato 29 Gennaio 2023 Moderatori Inviato 29 Gennaio 2023 @Ggr proverò a dirlo in altro modo. Abbiamo un ampli che tira fuori un segnale a 1000 hertz 1w su 8 ohm, quindi se ti metti con l'oscilloscopio a misurare le sinusoidi di tensione e corrente vedrai una sinusoide in tensione con valore di 2,83v e una sinusoide in corrente di 0,35 A, se ho fatto bene i calcoli. Le due sinusoidi saranno perfettamente in fase e quindi al massimo valore in tensione corrisponderà il massimo valore in corrente, come giustamente tu dici. Ora mettiamo in serie alla R anche un'induttanza, quindi il carico sarà un R più una induttanza. In questo caso la corrente verrà ritardata rispetto alla tensione e quindi le due sinusoidi non saranno più una sopra l'altra. Questo significherà che al massimo valore di tensione non corrisponderà più il massimo della corrente e quindi il discorso di A =V diviso R cambierà... Spero di essere stato più chiaro. G
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