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Il mito del watt "correntoso"


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3 minuti fa, subsub ha scritto:

i watts sono sempre watts.. pero dipende da come vengono Prodotti...100watts sono il prodotto per esempio di 2 x 50.. cioe 2volts x 50amper......   oppure 50volts x 2amper  il risultato non e lo stesso.

Peccato che nella realtà non si possa fare..

Se applico 2 V, ad un carico di 2 ohm, avrò un 1A... no 50....a volte è cosi che gira il mondo, anche se il marketing ci ha convinto del contrario.

Amplificatore reale. 10v/2 ohm, = 5 A. = 50w

Amplificatore correntoso del mago merlino 10v/2 ohm, = 10 A.= 100 w.....

Purtroppo a volte siamo convinti di aver comprato l'amplificatore del mago merlino, e quando qualcuno ci instilla il dubbio che invece ne abbiamo uno reale, lo prendiamo per i fondelli sui forum..eh va beh...

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@Ggr i watts sono sempre watts.. pero dipende da come vengono Prodotti...100watts sono il prodotto per esempio di 2 x 50.. cioe 2volts x 50amper......   oppure 50volts x 2amper  il risultato non e lo stesso.  Il mio era un esempio sulla differenza qualitativa della potenza..ma che esempi fai.....2v diviso 2ohm e chiaro che faccia 1 amper ma 50 v diviso 2 ohm sono 25 ampere..ok,, tutto dipende dal tipo di alimentazione della macchina..con un alimentatore limitato/economico non si va da nessuna parte.

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E chiaro che non sempre una macchina da guerra ..intesa con caratteristiche mostruose di corrente possa suonare meglio di un altra ..si tratta di costruire una catena di oggetti adatti a sopportare i valori dettati in questo caso dai diffusori.se ci metti 2 persone su un monopattino elettrico che eroga 200 watts sicuramente dovrai spingerlo..se ci sale un ragazzino da 25 kilogrammi diventa una motogp....

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1 ora fa, joe845 ha scritto:

Ora mettiamo in serie alla R anche un'induttanza, quindi il carico sarà un R più una induttanza. 

In questo caso la corrente verrà ritardata rispetto alla tensione e quindi le due sinusoidi non saranno più una sopra l'altra. Questo significherà che al massimo valore di tensione non corrisponderà più il massimo della corrente e quindi il discorso di A =V diviso R cambierà...

Mi sembra evidente che questo discorso dello “sfasamento” su carichi reattivi viene compreso da pochi … e si continua a dire che i “watt sono watt” … come se i diffusori fossero resistenze pure e non impedenze “contorte” … non c’è verso di uscirne … tutti conoscono la legge di ohm “su resistenza” … la sua estensione alle impedenze è sconosciuta ai più … che ci vogliamo fare?

  • Melius 1
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Per quanto riguarda la potenza degli amplificatori:
Un ampli dovrebbe comportarsi come un generatore ideale di tensione.
Un generatore ideale di tensione presenta alla propria uscita una tensione indipendente dalla corrente che lo attraversa.

Quindi dobbiamo trovate la tensione che un amplificatore può mantenere indipendentemente dal carico.
Supponiamo che un ampli eroghi 4X Watt su 2 Ohm, a parità di tensione in uscita su 4 Ohm la potenza vale 2X e su 8 Ohm vale X
Quindi la potenza erogata da un ampli va considerata pari alla potenza su 2 Ohm divisa per 4.
Questo tiene conto del fatto che l'impedenza dei diffusori è variabile e reattiva.

Per gli amplificatori a valvole questo criterio è molto penalizzante per cui è meglio scegliere diffusori con minimi di impedenza alti e andamento molto regolare (in sostanza dei pannelli isodinamici, nastri o le vecchie KEF 104) in alternativa meglio non alzare troppo il volume.

Tenendo conto di questo ragionamento i "Watt veri" sono quelli continui che raddoppiano per ogni dimezzamento del carico.

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@enzo966

Il 29/1/2023 at 10:18, enzo966 ha scritto:

Non è infatti un caso che efficienze e risposte in frequenza dei diffusori siano riferite a 2.83 V in ingresso (che corrispondono a: 1 W/8 ohm, 1.33W/6 ohm, 2W/4 ohm, 2.67W/3 ohm, 4W/2 ohm, 80 W/0.1 ohm, 800 W/0.01 ohm, 8000 W/1 mohm (ecco il "W correntoso che diventa 8000 W/mohm")) e non ad 1 W, altrimenti, le misure di efficienze e di rif sarebbero prede dei venti delle bizzarrie delle impedenze dei diffusori e perderebbero senso.


Spiegazione chiara,  grazie, ora ho capito anch’io che di corrente conosco solo quella che si genera quando lascio la porta aperta.

Ma la domanda successiva mia è : l’amplificatore che più si avvicina all’erogazione lineare ideale, è quello che  suona meglio?

Oppure, dopo sette pagine per cercare di interpretare la legge di Ohm, dobbiamo affidarci ancora una volta alle nostre orecchie.

 

  • Haha 1
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Il 29/1/2023 at 09:59, pro61 ha scritto:

Ma quando mai. Più su avevo parlato di amplificatori a transconduttanza, anche detti in corrente. Tu  gli dai una tensione, lui ti restituisce una corrente proporzionale al guadagno. La tensione varia col carico. Funzionano molto bene e non hanno manco il problema dei cavi,  visto che hanno un impedenza di uscita molto alta (teoricamente infinita).

Solo che ci vogliono delle casse adatte, che in commercio non esistono.

Se  come ho fatto io, ti costruisci sia gli amplificatori che le casse (è un triamp attivo), allora diventano usabili.

@pro61 Il problema è il crossover. Ci vogliono dei diffusori con filtro crossover ottimizzato per il pilotaggio in corrente. Anni fa Ultrasound costruiva ampli in corrente e i suoi diffusori erano ottimizzati per questo pilotaggio. Purtroppo Ultrasound non esiste più. 

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Non ho letto tutto il thread ma la potenza da sola dice poco e lo dico a ragion veduta, ho delle casse da 90dbW/m e con 45W di un finale a valvole sembravano suonare e averne in abbondanza, sono passato a 25W in classe A con tanta ma tanta riserva di corrente e hai voglia a girare la manopola del volume, la pressione sonora non è la stessa, certamente nel mio caso passare da valvole e classe A/B a stato solido classe A è come dal Mar Rosso al Mare del Nord ma se non c'è ciccia messa non se ne canta, potenza e corrente quanto i diffusori vs ambiente di ascolto ne chiedono

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@verdino No, spesso con i diffusori giusti è anche l'inverso: tra le misure e l'orecchio umano c'è un abisso infatti se non fosse stato così  gli amplificatori valvolari ed i giradischi analogici non avrebbero avuto più modo d'esistere già a partire dal 1982, anno dell' introduzione sul mercato del compact Disc ma così non è stato.....

SALVO 

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