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Melius Club

Le controverse vicende della Juventus nel 2023


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Inviato
5 ore fa, appecundria ha scritto:

dello juventinissimo Simone Avsim

Non più...come Ale Del Piero

 

 

Inviato

Articolo del 22 febbraio 2018:

 

https://www.calciomercato.com/news/plusvalenze-quelle-storie-tra-inter-e-milan-la-mia-firma-e-falsa-90921

 

 

Plusvalenze, quelle storie tra Inter e Milan: 'La mia firma è falsa!'

 

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Chievo e Cesena, ma non solo. Nelle ultime settimane abbiamo analizzato l'utilizzo che diverse società calcistiche italiane fanno della plusvalenza come strumento per sistemare quei bilanci che, altrimenti, presenterebbero perdite sostanziali. L'analisi dei bilanci di questi due club, partita da Calciomercato.com e proseguita con Striscia la notizia, ha portato la Procura della Figc a prendere un provvedimento ufficiale, ovvero l'apertura di un'inchiesta per fare chiarezza sulla vicenda. Ma a utilizzare simili escamotage, negli ultimi anni, non sono state solo le società citate in precedenza.

I MERAVIGLIOSI 2000 - Negli anni 2000 tanti club italiani, anche importanti, sono ricorsi all'uso di questa "scappatoia": tra loro, Milan, Inter, Roma, Lazio, Parma e Perugia. E, come nei casi denunciati che riguardano Chievo e Cesena, spesso tali operazioni hanno riguardato giovani calciatori.
Un esempio su tutti? I tanti scambi tra ragazzi cresciuti nei rispettivi settori giovanili e avvenuti,  nei primi anni del terzo millennio, tra Inter e Milan.

MILAN-INTER, QUANTI SCAMBI - Nel bilancio del 2003 della società nerazzurra si possono notare le cessioni di quattro ragazzi ai cugini rossoneri: Salvatore Ferraro (una presenza in Serie A e una carriera in Lega Pro), Alessandro Livi (che si è ritirato dal calcio professionistico prima dei 30 anni), Giuseppe Ticli (stesso discorso fatto per Livi) e Marco Varaldi. Operazioni per calciatori non di primo livello, che hanno però generato plusvalenze per 14 milioni di euro. Analogamente, nel bilancio del Milan, si possono notare quattro operazioni opposte: le cessioni ai nerazzurri di Simone Brunelli, Matteo Deinite, Matteo Giordano e Ronny Toma (zero presenze in Serie A in quattro). Quattro cessioni, che hanno permesso di iscrivere a bilancio plusvalenze per circa 12 milioni. 

'FIRME FALSE!' - Lo stesso Brunelli, qualche anno fa, denunciò diverse irregolarità nel trasferimento che lo portò da una sponda all'altra del Naviglio. Addirittura, i suoi legali dichiararono che il ragazzo tornò da una vacanza e si ritrovò ceduto all'Inter "senza aver mai firmato alcun contratto. Le firme furono falsificate". Varaldi, invece, ammise di essere stato penalizzato, come persona e come calciatore: "Non possiamo essere acquistati da altre società perché il nostro valore è spropositato. Da qualcuno forse siamo anche visti come giocatori inseriti in una certa manovra e, quindi, da evitare. A me è capitato di essere insultato così dai tifosi avversari: 'Sei una plusvalenza'".

L'INCHIESTA - Operazioni che insospettirono anche il pubblico ministero Carlo Nocerino e la Procura di Milano, che aprì un'indagine per falso in bilancio nei confronti delle sue società, dell'ex amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, di Massimo Moratti e dei dirigenti nerazzurri Rinaldo Ghelfi e Mauro Gambaro, che dopo qualche anno si concluse con il proscioglimento di tutti gli indagati. Un caso simile a quello che Calciomercato.com ha portato alla luce nelle ultime settimane e altrettanto clamoroso. Dalle piccole alle grandi, la storia degli anni 2000 del calcio italiano è disseminata di ombre legate a ipervalutazioni e misteriose plusvalenze.

Inviato

Interessante disamina della sentenza da parte del Professor Fabrizio Bava, insegna nel Dipartimento di Management dell’Università di Torino bilancio e revisione e svolge la professione di dottore commercialista:
 

https://www.fabriziobava.com/blog/sentenza-plusvalenze-juventus-alcune-riflessioni/

 

Motivazioni della sentenza plusvalenze Juventus: riflessioni (critiche)

Post Views: 829

1 Febbraio 2023 di Fabrizio Bava

Decisione/0063/CFA-2022-2023, CORTE FEDERALE D’APPELLO SEZIONI UNITE

Ho letto più volte le motivazioni della Sentenza plusvalenze Juventus e non è agevole commentarle, sia per il modo in cui sono state scritte, sia per la complessità tecnica, l’assenza di numeri e l’impossibilità di visionare i documenti citati, sia perché siamo nell’ambito del diritto sportivo, che può portare a una condanna in assenza della violazione di una norma di legge. Ma ricordo che c’è anche la giustizia ordinaria, che mi auguro consentirà di fare maggiore chiarezza.

Alcune premesse:
1. Analizzerò solo la questione plusvalenze e bilanci che rientra nelle mie competenze e non le questioni giuridiche/procedurali (rilevanti ai fini del ricorso) che sono materia per legali.
2. Sono un tifoso della Juventus, ma le mie considerazioni saranno tecniche e ritengo non viziate dal tifo, a differenza di numerosi commenti pro o contro che ho letto in questi giorni.
3. Le critiche che farò nel merito della Sentenza non devono essere interpretate come un tentativo di difesa della Juventus perché non lo sono, non ho elementi sufficienti (non avendo accesso ai fascicoli di accusa e difesa) per formarmi una opinione in merito.

.
segue sul link, un copia incolla sarebbe stato infinito.  

  • Melius 1
Inviato

@maurodg65 Mauro non fai prima a linkarci i vari indirizzi di juventibus? Mamma mia che pesantezza...

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Motivazioni della sentenza plusvalenze Juventus

La sentenza non riguarda le plusvalenze.

Inviato

@maurodg65 questo antijuventino non lo invitano a juventibus mi sa 😂

Proprio pirla non mi sembra

 

 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, DiZZo ha scritto:

Proprio pirla non mi sembra

Ho pubblicato il link della sua disamina della sentenza capoverso per capoverso. Curioso notare come diversi punti della condanna sono fondati su affermazioni degli avvocati della Juve che si danno la zappa sui piedi. 

Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:

Curioso notare come diversi punti della condanna sono fondati su affermazioni degli avvocati della Juve che si danno la zappa sui piedi. 

D'altronde mandano in RAI a difenderli un certo moggi e non è che avesse chissa quali trascorsi favorevoli con la giustizia.

Inviato
5 ore fa, appecundria ha scritto:

La sentenza non riguarda le plusvalenze

Leggi il link.

Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:

Ho pubblicato il link della sua disamina della sentenza capoverso per capoverso. Curioso notare come diversi punti della condanna sono fondati su affermazioni degli avvocati della Juve che si danno la zappa sui piedi. 

Cosa hai pubblicato? E dove? 

Inviato
6 ore fa, DiZZo ha scritto:

Mauro non fai prima a linkarci i vari indirizzi di juventibus?

Cosa c’entra juventibus? 

Inviato

 

Sempre dal link del prof. Bava dell’Università di Torino.

 

COME RISOLVERE IL PROBLEMA?

Chiunque segua il calcio sa benissimo che il tema plusvalenze è “chiacchierato” da anni. Come ho riportato nel mio primo articolo sulle plusvalenze:

Negli ultimi 9 anni la Juve ha effettuato plusvalenze per il 21% del suo fatturato. Nella classifica dei 10 club che sono sempre stati in A in quel periodo è 7a. In testa Udinese e Genoa con il 69%, poi Atalanta (38%), Fiorentina (35%), Roma (33%) e Napoli (30%). Insomma, i numeri delle plusvalenze della Juventus non mi sembrano anomali.

Lasciamo perdere, non si offendano, le squadre di provincia, le cui plusvalenze non possono certamente essere paragonate a quelle della Juventus (considerata la dimensione modesta degli altri ricavi è comprensibile che incidano percentualmente in misura elevata), oltre al fatto che in alcuni casi derivano dalla cessione di giocatori cresciuti nelle squadre giovanili. Si nota però l’incidenza percentuale della Roma (quotata in borsa) e del Napoli. E per la Juventus nell’anno record, il 2019-20 del Covid, hanno raggiunto, anche a causa del crollo delle altre tipologie di ricavi, la percentuale del 30%.

In ambito internazionale, uno studio di colleghi accademici (https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3978117) (qui una sintesi: https://www.lavoce.info/archives/92585/calcio-e-plusvalenze-l-autogol-della-uefa/) che ha analizzato 4.626 operazioni in 815 bilanci tra il 2008 e il 2018 ha evidenziato come le plusvalenze si siano incrementate a seguito dell’introduzione del parametro del pareggio di bilancio, soltanto per le società tenute a rispettarlo. Nel caso delle plusvalenze a specchio, i prezzi mediamente applicati sono mediamente del 20% superiori rispetto ai valori stimati da transfermarkt, ma solamente per le società tenute a rispettare tale parametro.

 

Inviato

Una chicca :classic_biggrin:, il rispetto delle norme passa anche attraverso le modifiche a proprio vantaggio delle norme che non “piacciono”, Salernitana docet:

 

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https://www.ilnapolista.it/2022/07/multiproprieta-la-figc-proroga-fino-al-2028-29-adl-puo-tenere-napoli-e-bari/

 

 

Multiproprietà, la FIGC proroga fino al 2028-29. Adl può tenere Napoli e Bari

Aurelio e Luigi De Laurentiis: «È un atto di buon senso, una scelta che dà respiro a chi in questi anni ha creduto nel rilancio del calcio investendo ingenti risorse economiche»

 

Clamorosa vittoria politica dei De Laurentiis: il Consiglio Federale della Figc ha approvato la modifica in materia di multiproprietà (e cioè la modifica alla norma transitoria dell’articolo 16-bis delle NOIF). Già ieri, da Gravina era arrivata un’apertura piuttosto importante in tal senso. I De Laurentiis potranno tenere Napoli e Bari (a patto che il Bari non salga in Serie A), dunque, visto che è stata prorogata la scadenza fino al 2028-29. A margine della riunione, il patron del Napoli e il presidente del Bari hanno rilasciato un comunicato, che riportiamo di seguito. 

“La modifica approvata dal Consiglio Federale della F.I.G.C. in materia di multiproprietà è un atto di buon senso e una scelta che dà respiro a chi in questi anni ha creduto nel rilancio del calcio investendo ingenti risorse economiche”.

E’ quanto affermano il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e il Presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, a margine della riunione del Consiglio Federale che ha modificato la norma transitoria dell’articolo 16-bis delle NOIF prorogando la scadenza per il divieto delle multiproprietà (anche per società non partecipanti allo stesso campionato) all’inizio della stagione 2028/2029.

Siamo soddisfatti e contenti di questa modifica – proseguono congiuntamente i Presidenti del Napoli e del Bari – e desideriamo ringraziare tutto il Consiglio Federale, ed in particolare il Presidente della Federazione Gabriele Gravina, per l’impegno e la volontà manifestata in questa occasione. Abbiamo già comunicato alla Federazione che rinunceremo al ricorso presentato nei giorni scorsi al Collegio di Garanzia dello Sport e ad ogni altra azione anche di natura risarcitoria, perché riteniamo sia arrivato il momento di aprire una pagina nuova per il calcio italiano fondata sulla fattività e sullo spirito di collaborazione”.

 

 

 

Inviato

Incredibilmente mancano all'appello Oriali e i passaporti 😁

Inviato
3 minuti fa, DiZZo ha scritto:

Incredibilmente mancano all'appello Oriali e i passaporti 😁

Perché non sono IT, il resto invece si e non sono sempre le stesse cose, inutile che cerchi di sviare l’attenzione, sono esattamente le stesse cose di cui si accusa oggi la Juventus, non solo per l’Inter ovviamente.

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