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Melius Club

Topping LA-90


Melandri

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Inviato
1 ora fa, gianventu ha scritto:

Non ho ben capito bene la storia dei diffusori abbinibali in caso di utilizzo in mono. Si parla di 8ohm, ma non mi è molto chiaro, ho letto velocemente.

Un recensore dice che con diffusori a 4Ohm, l’ampli non riesce a muoverli.

  • Thanks 1
Inviato
12 ore fa, gianventu ha scritto:

visto che lo hai ascoltato, parlacene.

L'ho ascoltato sia configurato in stereo che in mono con vari diffusori; la mia sterile e puerile polemica riguarda il fatto che, anche se la Thd sul carico fittizio e il S/N sono i migliori del mondo, i Benchmark, ad esempio, suonano meglio (in cieco come già detto sono tutti indistinguibili dalla tacchinella al forno)

Ma siccome ormai conta solo il Blind Sinad confermo che è il miglior ampli del mondo. 

Aggiungo che nel periodo natalizio, con i trentasette zeri ormai famosi, ci si può addobbare l'albero di Natale. Anche se in cieco se ne può fare a meno.

Inviato

@gianventu Giusto, a quel prezzo, se si dovessero scegliere i due più pre, si possono trovare ottimi prodotti sul mercato dell'usato. Almeno a mio parere. E non per disprezzare i cinesi, in quanto questi, grazie al background che hanno accumulato per via dei produttori che dagli anni '90 hanno spostato colà la produzione, ed aggiungendo che vi sono aziende che sono presenti con ricerca, sviluppo e produzione da oltre settant'anni, ecco che i cinesi possono/potrebbero mettere sul mercato anche roba di qualità.  Escludo percio di fare di tutta l'erba un fascio.

A ciò altra considerazione per la legge dei grandi numeri il mercato orientale ha un grande numero di audiofili, e ciò lo si vede anche in considerazione della via che prendono i prodotti costosi dell'Europa e degli Usa.

Tra l'altro mi è capitato di trovare su quel mercato un gran numero di album in Europa introvabili.

Inviato

Scusate ma il tono di questo thread mi sembra veramente surreale. 

 

Un amplificatore ha delle misure estremamente buone, meglio di qualunque altro amplificatore in circolazione. Questo non significa che suoni bene, ma penso che meriti un ascolto molto attento (se leggete in giro molte persone sono rimaste strabiliate dalla qualità del suono, e non solo dei numeri). Per riprendere un esempio che ho fatto più volte negli anni 60 per avere un orologio molto preciso bisognava spendere un sacco di soldi; qualche decennio dopo l'orologio costoso era meno preciso di un casio al quarzo. Siete certi che non possa accadere anche in Hi-Fi? PS: faccio notare che l'avvento dei casio non ha fatto perdere mercato o valore ai Rolex o ai Breguet. 

 

Quanto agli ascolti in cieco, posto che uno può fare il ragionamento "se io sento meglio e sono io che pago, chissenefrega delle prove in cieco", non vedo perché si facciano in tutti i campi (compreso il vino) mentre  nell'audiofilia questo tipo di prove, che può "depurare" i nostri giudizi dalla forza spaventosa della suggestione, venga a priori rifiutata. 

 

Qualcuno dice di "non comprare cinese". La maggior parte degli oggetti, anche di gran lusso, che compriamo, sono fatti in Cina. Un amico ha appena acquistato un impianto Quad da molte decine di migliaia di euro, ESL 2912 comprese, è TUTTO made in China. Che peraltro non può essere una cattiva notizia vista l'affidabilità terribile delle Quad costruite in UK. Penso che anche negli apparecchi "made in Italy" o in USA ci siano molti componenti che arrivano dall'oriente. 

 

Infine, una parola che mi lascia sempre di stucco è la "rivendibilità": personalmente quando acquisto un apparecchio l'ultima cosa alla quale penso è il sostituirlo, se pensassi di sostituirlo non lo comprerei! Penso che questo atteggiamento (pensare già alla vendita quando si acquista) la dica lunga su alcuni audiofili! 

  • Melius 2
Inviato

@Melandri Per quanto mi riguarda non disapprovo i cinesi l'ho spiegato sopra.

Ma stai facendo un paragone errato.

Orologi, hai citato il casio a confronto con orologio meccanico, e certamente l'orologio meccanico ha bisogno di cure, di manutenzione, di revisione,  ma se di marca affermata e ricercata ti ricompensa grazie a valutazioni sempre più in salita, il casio a quarzo quello è  e quello rimane. Ed il confronto non vale in quanto la tecnologia alla base è diversa. È come se tu mettessi al confronto il casio con un orologio atomico.

Certamente il giorno che un'amplificatore facesse uso di una nuova tecnologia che portasse a risultati encomiabili a prezzi accessibili a tutti sarebbe fantastico.

Ma abbiamo visto la classe D la classe T eppure si ritorna sempre alla cara vecchia classe A con relativi costi elevati.

Il mio parere è che questi amplificatori, come del resto si può vedere dalla prova sopra in sintesi, manchino di forza e di un palcoscenico ben definito.

Altra cosa invece un cinese che faccia uso di valvole 845. In questo caso molti si trovano d'accordo sulla qualità.

  • Haha 1
Inviato

@lucio6168 Lucio, ancora questa "rivendibilità". Io ho un rolex che mi è stato regalato da mio padre per il mio 20simo compleanno, ma che me ne frega di rivenderlo? Sto benino economicamente. Lo stesso vale per il mio amplificatore. Se lo compro è perché mi piace e se lo cambio è perché è uscita una novità tecnologica rivoluzionaria. 

 

Veniamo all'orologio. Un casio, oggettivamente, ripeto OGGETTIVAMENTE, è più preciso di un Breguet. Fine della questione. Con 20 euro hai un aggeggio che ti dice l'ora meglio di uno che ne costa minimo 20mila. 

 

Quando si parla di amplificatori, al contrario è come parlare di vini. Non esiste più l'oggettività, ma la soggettività. A me piace il suono delle valvole, a te piace quello della classe A, a un altro amico piace il suono della classe T. Va bene così e non c'è niente da dire. Però dentro di me rimane una curiosità. Perché tu preferisca l'amplificatore Tizio all'amplificatore Caio (o il vino X al vino Y) è necessario che tu sappia distinguerli. Se non riesci a distinguerli, è ovvio, non puoi preferirne uno. Ecco, a me farebbe piacere che qualcuno perdesse del tempo a fare un esperimento di questo tipo, se non altro per curiosità, per capire dove comincia la qualità e finisce la suggestione. A me non importa: ho comprato un impianto 20 anni fa perché mi piaceva, mi piace ancora e fino a quando mi piace non mi pongo minimanente il problema di cambiarlo (ci ho aggiunto uno streamer per ascoltare i files MQA) per cui ormai mi sono affezionato se non al suono, certamente al suo aspetto :) 

Inviato
1 ora fa, Melandri ha scritto:

Penso che anche negli apparecchi "made in Italy" o in USA ci siano molti componenti che arrivano dall'oriente. 

Infine, una parola che mi lascia sempre di stucco è la "rivendibilità": personalmente quando acquisto un apparecchio l'ultima cosa alla quale penso è il sostituirlo, se pensassi di sostituirlo non lo comprerei! Penso che questo atteggiamento (pensare già alla vendita quando si acquista) la dica lunga su alcuni audiofili

Standing ovation

 

54 minuti fa, lucio6168 ha scritto:

abbiamo visto la classe D la classe T eppure si ritorna sempre alla cara vecchia classe A con relativi costi elevati

Mah, ho avuto 2 classe A (eh sì, cambio pochissimo) certo bensuonanti, ora ho i 2 economici cinesi Zerozone, in questo momento sto proprio godendomi Qobuz (orrore) alla grande.

Inviato

@Melandri  Io cerco di essere coerente con quello che affermo, cerco di evitare di comprare cinese fino allo stremo:

- diffusori Proac

- ampli Gryphon

- cd player Electrocompaniet

- dac - streamer Sonnet

- cablaggi Duelund/Qed

 

Poi so che sia nel mio smart Samsung che nel mio pc Dell il 90% dei componenti è cinese, e forse qualcosa di cinese c'è anche dentro i componenti di cui sopra.

 

Ma sono convinto di quello che faccio e provo a dire no alla Cina. Ma non pretendo di indottrinare nessuno, per carità, solo cerchiamo di dare un corretto valore alle cose, sia ai vari Topping della minchia che a dove sono prodotti e come.

Inviato

Topping. Il padrone inconrrastato in tutte le classifiche di Asr...

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, Melandri ha scritto:

l'affidabilità terribile delle Quad costruite in UK.

 

ma per carita'  :classic_biggrin:

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