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Sono in Norvegia


Gaetanoalberto

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Inviato

Ma che razzo di lavori fate (cit.) La culla della civiltà ha ondeggiato ben lontano da quei posti. Basta sentire come parlano.

Inviato

realtà esistente in diversi paesi esteri (europeo e asiatici, non so di america)

hanno il terrore di prendere decisioni di qualsiasi genere che non sia coerente con un libretto di istruzioni o con un ordine del capo

tra l'altro (per fortuna) è un motivo per cui la russia sta prendendo batoste in Ucraina

briandinazareth
Inviato
6 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Però è vero, non è solo organizzazione ma infrastrutture, servizi, soldi, istruzione, cose che aiutano ovviamente. 

 

sono cose che funzionano meglio proprio per la maggiore organizzazione. 

e alla fine finiamo per lavorare di più, a volte semplicemente per reinventare la ruota... :classic_biggrin:


che poi alla fine possiamo vederlo dai risultati complessivi, e su quelli i paesi più organizzati stravincono.

5 minuti fa, gbale ha scritto:

a culla della civiltà ha ondeggiato ben lontano da quei posti.

 

si, va bene la culla della civiltà, ma basta vedere come funzionano i servizi pubblici oggi...

Inviato
10 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

che più vai a nord, meno si lavora

 

Affermalo qui e riattivano le carde lupo apposta.

Inviato

non so, più civilizzati di lassù.

si esprimono a grugniti che tradotti vogliono dire: va via e stammi distante.

meglio di così 

Gaetanoalberto
Inviato
5 minuti fa, Panurge ha scritto:

riattivano le carde

Ricordami di non passare da Biella. 

Edit: non sia presa come provocazione perché lo dico con grande affetto ma, messo piede nel primo studio legale dell'oltrepo', mi parve finalmente di avere una seconda vita per riposare. :classic_laugh:

briandinazareth
Inviato
4 minuti fa, gbale ha scritto:

si parla di persone, non di chi ha il PIL più lungo.

 

non è questione di pil, intendevo dire che dove c'è maggiore organizzazione e senso dello stato, meno furberia complessiva e maggior rispetto delle regole, generalmente le cose funzionano meglio. 

il paragone tra le persone non lo prendo neppure in considerazione da quanto mi pare poco sensato.

Inviato
12 ore fa, Panurge ha scritto:

Non si mitizza nessuno, si evita di autoindulgere. 

In  medio stat virtus

Inviato
5 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

dell'oltrepo'

 

Allora dillo, quelli sono praticamente dei monferrini ergo già meridionali :classic_biggrin:

Inviato
14 minuti fa, Panurge ha scritto:

e riattivano le carde lupo

questa la capiscono a Biella, a Valdagno e  a Schio...

:classic_biggrin::classic_biggrin::classic_biggrin:

Inviato
8 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

senso dello stato

Cosa c'entra?

Qua si sta parlando di lavoro e della capacità di improvvisare a fronte di un imprevisto non contemplato nel manuale di istruzioni.

Inviato
2 ore fa, senek65 ha scritto:

Ogni volta che cambio un motore trifase controllo che giri nel senso corretto o inverto le fasi. È una banalità.

Indiscutibilmente vero, però se chi costruisce il motore non rispetta la giusta sequenza delle fasi nel caso tu abbia: fatti conto una lunga linea di imbottigliamento e questi motori debbano andare ad esempio a equipaggiare nastri trasportatori come era nel caso che io ho citato, tu ti troveresti a dover alimentare ogni motore per accertarti che tutti girino nello stesso senso, altrimenti un pezzo di nastro corri il rischio che magari una volta finito di montarlo spinga indietro le bottiglie invece che avanti, nel nostro caso però siccome erano tutti sbagliati allora si poteva giustamente (sapendolo però)  invertire una delle tre fasi di alimentazione. C'è un'altra cosa da tenere in considerazione e sono gli schemi elettrici a corredo della linea di imbottigliamento, dove come nel caso dello schema allegato al motore sono evidenziate le tre fasi di tensione R-S-T che vanno solo e solo collegate alla morsettiera rispettando la U1 la V1 e la W1 ma nel caso in questione a noi erano stati richiesti che girassero nell'altro senso e se tu vuoi rispettare quello schema questo lo puoi fare solo andando ad invertire inizio e fine di due fasi nella morsettiera motore, logicamente cambierà anche lo schema in dotazione al motore che riporterà il senso di rotazione antiorario. E fin qui avevano pienamente ragione i tedeschi, ma se fortuna vuole ci fossero italiani presenti sul posto e non era gente inesperta dato che pure loro montavano impianti di imbottigliamento che si erano offerti di fare il lavoro loro senza dover partire noi dal'Italia, perché non accettarlo? Ma i tedeschi sono fatti così e se non tutto viene rispettato alla regola non si può improvvisare soluzioni alla italiana, pensa che sempre riguardo alle linee di imbottigliamento e chi le monta, i loro addetti fermano il lavoro se c'è anche solo un piccolo errore nello schema di montaggio e fin tanto che non arriva corretto dal loro ufficio tecnico loro non ricominciano a lavorare, noi siamo diversi perché magari non ci fermiamo rimediando sul posto al'errore in attesa che arrivi la modifica, però il lavoro va avanti, così non è invece per loro, chi ha ragione? Fate voi. Scusate il post prolisso.   

Inviato

"Mi scusi Presidente
Dovete convenire
Che i limiti che abbiamo
Ce li dobbiamo dire
Ma a parte il disfattismo
Noi siamo quel che siamo
E abbiamo anche un passato
Che non dimentichiamo

 

Mi scusi Presidente
Ma forse noi italiani
Per gli altri siamo solo
Spaghetti e mandolini
Allora qui mi incazzo
Son fiero e me ne vanto
Gli sbatto sulla faccia
Cos'è il Rinascimento

 

Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono

Questo bel Paese
Forse è poco saggio
Ha le idee confuse
Ma se fossi nato in altri luoghi
Poteva andarmi peggio

 

Mi scusi Presidente
Ormai ne ho dette tante
C'è un'altra osservazione
Che credo sia importante
Rispetto agli stranieri
Noi ci crediamo meno
Ma forse abbiam capito
Che il mondo è un teatrino"

 

GG

 

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briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, vizegraf ha scritto:

Cosa c'entra?

Qua si sta parlando di lavoro e della capacità di improvvisare a fronte di un imprevisto non contemplato nel manuale di istruzioni.

 

ho esteso il discorso dell'organizzazione vs improvvisazione. 

il meccanismo è smile nelle aziende e nell'amministrazione pubblica, più in generale nel far funzionare le cose.

probabilmente essere meno abituati alle cose non documentate, che non funzionano e con una definizione precisa delle responsabilità, fa perdere qualche abilità nel problem solving. 

però gli americani (molto rigidi su certe cose) con quel metodo hanno mandato la gente sulla luna...

 

Gaetanoalberto
Inviato
21 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

senso dello stato, meno furberia complessiva e maggior rispetto delle regole, generalmente le cose funzionano meglio. 

Si. È sempre un intreccio difficile da districare analiticamente. 

Tecnologia e tecniche, forza militare, commercio e collegamenti, organizzazione dello Stato, senso civico, istruzione, PIL. 

Non si sa bene cosa venga per primo. 

Di solito dove si vive meglio si tende ad attribuirlo esclusivamente a capacità e organizzazione. 

Ci sono anche altri elementi geocapitalisticopolitici: forza, politica, furbizia, centralità o perifericitá, infrastrutture ed investimenti, capacità di fare i propri interessi anche a scapito di quelli altrui, fertilità, frequenza delle piogge e disponibilità di acqua, geomorfologia, caso. 

 

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

a i tedeschi sono fatti così e se non tutto viene rispettato alla regola non ci si può improvvisare alla italiana, pensa che sempre riguardo alle linee di imbottigliamento e chi le monta, loro fermano il lavoro se c'è anche solo un piccolo errore nello schema di montaggio e fino che non arriva corretto loro non ricominciano a lavorare, noi siamo diversi perché magari non ci fermiamo rimediando sul posto al'errore in attesa che arrivi la modifica, però il lavoro va avanti, così non è invece per loro, chi ha ragione? Fate voi.

 

sul chi ha ragione la metterei così: 
probabilmente sul breve noi, sul lungo e nel complesso alla fine, probabilmente loro. 

 

Inviato
31 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

in generale ho l'impressione che noi lavoriamo più degli altri, almeno nel mio campo. 

e spesso lavoriamo di più per via della peggiore organizzazione. 

Per quel che ho visto io. è esattamente così. Lavoriamo di più anche per l'innata tendenza a spaccare il capello in quattro, tanto più forte quanto più il dettaglio è inutile, a creare posizioni anche dirigenziali da emeriti tagliatori di brodo (I famosi poziosettori secondo la definizione di Umberto Eco). Alla fine creiamo una serie di anelli organizzativi che si sovrappongono ma non si agganciano, nessuno sa mai bene qual è il suo input e quale dovrebbe essere il suo output, cosa esattamente ci si aspetta da lui.  Veniamo educati fin dalla più tenera età a privilegiare e premiare lo sforzo più del risultato, ed il risultato - quando c'è - non è mai conseguito al 100%.  Non credo che, ad esempio, nella scuola straniera ci siano posizioni equivalenti a "Va bene, ma potrebbe impegnarsi di più" oppure "non ci siamo ancora ma so quanto si sforza". Il risultato o c'è o non c'è. Punto. 

Nella multinazionale UK dove ho lavorato gli albionici erano usi perculare i colleghi italiani imitando il loro accento e dicendo: "Uì èv ciù praiòriti..."   Uno dei papaveri italici più grossi era proprio soprannominato Mr.Uièvciùpraiòriti...

(e infatti agli italiani dovevano spiegarla coi disegnini :classic_biggrin:

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