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Deutsche Grammophon - The original source 100% analog


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4 minuti fa, Lumina ha scritto:

La sagra della primavera di Abbado, l’originale, il mio

Parli dell'edizione anni '70?

Non ho modo di confrontare ma, sinceramente, mi sembra improbabile. Un confronto l'ho fatto con la Symphonie Fantastique diretta da Ozawa e la ristampa Original Source ha ridicolizzato "l'originale". 

Questa la mia esperienza e la mia opinione, non aggiungo altro, non è una polemica. Ti chiedo di considerarlo un parere personale. 

Pietro 

Io ho confrontato la versione del box con una copia che ho del 1973 recensita da Tracking Angle questo è il commento:

“Herbert von Karajan, an acknowledged Straussian of the first order, inclines towards the more indulgent approach, and each of his three Zarathustra recordings demonstrate his mastery of the idiom.  However, his middle one for DG from 1973, is the recording which - for many - is the non pareil.”

Bene, questa del cofanetto la supera abbondantemente in tutto; dinamica, dettaglio, profondità, riempie lo spazio e oltre i diffusori sia in altezza che in larghezza.

insomma sembra di ascoltare un’altra cosa.

Convinto di prendere anche cose che ho già a patto però di trovare buone offerte.

Il resto continuerò a prendere tutto, queste incisioni sono per me il massimo mai realizzato prima.

Parere personale di un appassionato ma assolutamente non mi reputo un esperto ne di incisioni o di musica classica.

Giorgio

5 minuti fa, GioSim ha scritto:

insomma sembra di ascoltare un’altra cosa

Capisco che l’entusiasmo metta le ali!

Senza polemica.
Ho centinaia di ristampe. Possono suonare leggermente meglio o leggermente peggio dell’originale. E’ la logica delle cose.

Quello che dici, per la mia esperienza, è possibile solo se in Deutsche Grammophon, in quei giorni, fossero arrivate diverse casse di birra e si sia festeggiato…

@France1965  mi fa piacere, pensavo di essere diventato sordo 😇.

Risulta difficile da capire l’entusiasmo degli altri interventi, al di là della gioia di aver scoperto un nuovo giocattolo, finalmente mi sono fatto lo Steinberg. 😎

Il 8/10/2023 at 13:22, SimoTocca ha scritto:

No, il cofanetto che tu hai non è una registrazione digitale (basta vedere la data, 1977, quando ancora il digitale non c’era…!)

mi permetto solo di dire che già ad inizi anni '70 si sperimentano le registrazioni digitali, una delle prime fu la Denon che pubblicò un disco dimostrativo che presentava il logo "Denon PCM". Oppure l'album E=Mc^2 di Giorgio Moroder pubblicato nel '79 e registrato interamente in digitale! 

53 minuti fa, azn131 ha scritto:

mi permetto solo di dire che già ad inizi anni '70 si sperimentano le registrazioni digitali

Si stava parlando (oltre cinque mesi fa, peraltro!) delle registrazioni Deutsche Grammophon delle sinfonie di Karajan degli anni 1975/77, e io ho semplicemente detto che, per quanto concerne la DG, di registrazioni digitali in quegli anni NON NE ESISTONO.
Per le sperimentazioni: a dire il vero il primo brevetto di registrazione digitale PCM è del…1938!

È poi vero che fino al 1977 non è mai stata prodotta alcuna registrazione commerciale in PCM e che solo nel 1979 la Denon lanciò il primo LP in vinile prodotto da registrazione digitale in PCM…

Ma appunto la DG negli anni ‘70, e siamo nel 1975/6 con quelle registrazioni, non ha mai registrato in PCM..

@SimoTocca lungi da me iniziare una polemica. Indubbiamente non esistono registrazioni digitali della DG negli anni '70, ci mancherebbe :classic_smile:

Comunque la Denon ha lanciato un disco dimostrativo della tecnologia PCM nel '74 e nello stesso anno un album appartenente alla serie Denon PCM (Tadaaki Misago & His Tokyo Cuban Boys – This Is Cuban Rock Sounds, 1974).

 

La mia era solo una precisazione generale e non sapevo che già nel 1938 esistesse un brevetto riguardante tale tecnologia!

 

Chiudo off topic 

 

15 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

È poi vero che fino al 1977 non è mai stata prodotta alcuna registrazione commerciale in PCM e che solo nel 1979 la Denon lanciò il primo LP in vinile prodotto da registrazione digitale in PCM…

 

Non è così. Ma siamo OT.

Si inizia, la Denon inizia, commercialmente nel 1971. 

https://www.discogs.com/master/572312-Steve-Marcus-スティーヴマーカス-J-Inagaki-Soul-Media-ソウルメディア-Something-サム

@one4seven Stavo parlando di registrazioni commerciali nel senso proprio del termine, cioè registrazioni destinate non solo al ristretto mercato interno giapponese! Peraltro quelle registrazioni erano solo live, senza possibilità di edit, ed in formato basso, 13 bit/ 32 Khz…. che Dio ce ne scampi!

Ma..per fortuna, a quel tempo del digitale rozzo, la Deutsche Grammophon registrava in analogico pieno… 
E seppure le registrazioni DG dal 1971 al 1975/6 sono abbastanza bruttine (non tutte e non sempre) per il motivo ricordato all’inizio del Thread (diktat del CEO secondo cui la registrazione doveva suonare bene sia su fonovaligia che su giradischi HiFi, e poi cambio devastante delle attrezzature degli studi passando dalle valvole ai transistor..), sono registrazioni analogiche… con tutti i vantaggi attuali della possibilità di essere rimasterizzate in alta definizione digitale.

Fine dell’OT….

Allora... Ero curioso di sentire a confronto le due stampe della Sacre du Printemps, quindi ho cercato l'originale su Discogs e sono riuscito a reperirne una a un buon prezzo in relazione alla condizione. E' stato più un gioco che altro, nessuna voglia o desiderio di stabilire una verità assoluta, ma solo quello di "esplorare" ascoltando buona musica.

Fortuna vuole che venga da un ascolto di una Sacre dal vivo, a Roma, non più di un mese fa. 

Premessa: l'originale rispetto allo standard DG degli anni '70 è parecchio sopra la media. Suona molto bene!
 

La prima differenza macroscopica tra le due è la dinamica: i fortissimo dell'Original Source suonano più forte, il che si accompagna anche in dei momenti quieti che beneficiano di una maggiore silenziosità del supporto.
 

Altra differenza macroscopica che salta fuori, l'Original Source risulta come se si ascoltasse da più vicino. Si guadagnano 10 file di platea. Questo comporta anche una differenza altrettanto macroscopica sulla immagine acustica che è più "forward" rispetto all'originale e anche più larga, ma c'è meno profondità.
 

L'Original Source ha più bassi, l'originale risulta più leggerino, ma comunque ha un bell'impatto. Però le parti di timpani della Sacre, a me danno più soddisfazione e una sensazione di realismo sull'Original Source.
 

Però non in tutto vince l'Original Source: dell'originale apprezzo una migliore separazione degli strumenti e una certa ripresa elegante e più misurata. Si riesce a seguire meglio le singole parti, laddove invece nell'Original Source si viene letteralmente travolti da un "insieme" piuttosto prepotente. L'immagine sonora, non vede un vincitore netto, a seconda del tipo di ascolto che si preferisca.
 

Veridicità timbrica molto buona per entrambi direi e, sempre per entrambi, c'è una lieve asciuttezza di fondo.

 

In sintesi, rispetto ad altri DG anni '70 che possiedo, La Sacre originale è decisamente un disco sopra la media. Sarei stato probabilmente soddisfatto già dalla stampa originale se l'avessi avuta, ma credo che questo Original Source dia comunque una lettura interessante e piuttosto coerente con il tipo di programma musicale. Quindi vabbè, mi fa piacere averlo, non li considero soldi buttati.

Tra l'altro mi sono or ora accorto di avere anche l'originale di "Tod Und Verklärung / Vier Letzte Lieder". Un altro confronto che posso senz'altro fare...

image.thumb.png.202dac33b8eca3f6cd261ea314ae35e2.png

  • Thanks 1

Così, per completare la disamina, su Strauss, proprio non c'è partita.

Non suona male l'originale, ma nell'Original Source è proprio tutto migliore: chiarezza, separazione degli strumenti, dinamica, qualità del timbro e lucentezza... Se ancora ancora nella prima facciata l'originale si difende, nella seconda con i Lieder, la voce del soprano è talmente tanto meglio ripresa che nell'Original Source mi dà la pelle d'oca, nell'originale no e si perde sul marasma strumentale di sottofondo.

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  • Melius 2
10 ore fa, Robbie ha scritto:

dell'originale apprezzo una migliore separazione degli strumenti e una certa ripresa elegante e più misurata. Si riesce a seguire meglio le singole parti,

Già questo mi pare che basti. Bella disamina. 

21 ore fa, Robbie ha scritto:

Ero curioso di sentire a confronto le due stampe della Sacre du Printemps

Ciao Roberto e grazie per la tua "curiosità", che tanto ci arricchisce e che anche ci/mi contraddistingue. 

Sempre nel segno della stessa, inguaribile, curiosità, con quale testina hai fatto il confronto? 

Grazie 

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