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Melius Club

Deutsche Grammophon - The original source 100% analog


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Questi della Deutsche hanno mangiato la foglia. Sono certo che altre case discografiche ne seguiranno l'esempio.

Oggi come oggi l'operazione più redditizia è trasferire un buon master d'epoca direttamente su vinile, preservandone il più possibile la resa sonora.

Per chi si ritrova proprietario dei master, non c'è alcun impedimento.

Può continuare all'infinito.

Alberto.

 

 

 

Giusto, ma da parte mia non so se potrò acquistare all’infinito, sono incisioni spettacolari ma dovrò sicuramente rinunciare a qualcosa. 
Mi piacerebbe che qualcuno degli esperti di classica faccia un minimo di recensione per consigliare quali titoli sono irrinunciabili artisticamente.

Grazie,

Giorgio

 

Il 14/12/2024 at 09:08, GioSim ha scritto:

Mi piacerebbe che qualcuno degli esperti di classica faccia un minimo di recensione per consigliare quali titoli sono irrinunciabili artisticamente.

 

Ci sono diversi bignamini nelle librerie che fanno le classifiche; chi potrebbe/vorrebbe farlo nel forum? Sia pur breve una recensione sui capolavori musicali, tempo e voglia a parte, andrebbe fatta con "coscienza"... E si farebbe cmq prima a segnalare i titoli artisticamente rinunciabili.
Quando poi vedi che si aprono topic su specifici autori e ambiti musicali e rimani praticamente solo o quasi a tenerlo in vita.., ti pari scemo a te stesso e ti passa la voglia. Alle classifiche rispondono tutti per fare il solito facile gioco del concorso pronostici... si seguita a parlare del contorno e sempre meno di musica.

 

Ma per tornare espressamente in tema... altra bella e luccicante iniziativa discografica questa DG per le "nicchie" e la cappella giacchè nessuno vorrà andar più sottoterra... :classic_ninja: se la speculazione sul fronte analogico arriva a proporre prezzi super vitaminici, edizioni limitate come se questo fosse in grado di far suonare meglio i dischi e rendere ancora più geniale la musica... allora vien voglia di dire viva il proletario streaming che io ci ho e che uso in maniera parca per le eccezioni, per le musiche o dischi che non conosco per capire se valga o meno la pena comprare il disco (non è possibile comprare e possedere tutto in supporto fisico) mentre se oggi voglio l'analogico vinilico di pura razza, del quale sono già molto ben fornito previo gli assudi acquisti pluri cinquantennali da me fatti senza mai interrompere, vado essenzialmente verso il disco d'epoca usato in ottimo stato nato, cresciuto e pasciuto in ultra analogico... Benchè financo con i prodotti che fino a pochi lustri fa chiamavamo delle "pulci", signora mia non ci sono più i giusti prezzi "pulciosi" di una volta che ti facevano sorvolare sul fatto che toccando quei fondi di umide e cenciose cantine correvi il rischio di beccarti la dermatite... (fu comprando quei dischi che Fleming inventò la penicillina...  😁)

Vista la mia pochissima conoscenza della musica classica avevo solo chiesto un parere per selezionare quali potevano essere i titoli più validi.

Al momento ho acquistato tutto di questa serie e ne sono contento, non essendo in grado di acquistare usato o edizioni originali continuerò a selezionare secondo i miei gusti e continuare con questa serie anche perché non credo ci siano incisioni migliori.

Grazie comunque per il tuo tempo speso.

Giorgio

 

  • Melius 1
26 minuti fa, GioSim ha scritto:

Vista la mia pochissima conoscenza della musica classica avevo solo chiesto un parere per selezionare quali potevano essere i titoli più validi.

Ho visto dal link postato sopra e, se permetti vorrei darti il mio parere. 

Scriabin /Abbado e Brahms /Gilels sono due dischi irrinunciabili. 

Li ho in cd e suonano splendidamente immagini che sia lo stesso anche in vinile. 

Anche se il crescendo finale del poema Dell'Estasi sarà soltanto un pallido esempio di quello che potresti sentire dal vivo ma bisogna comunque accontentarsi 

  • Melius 1
  • Thanks 1
  • 1 mese dopo...
  • 4 settimane dopo...

@garmax1 Scriabin/Abbado confermo quanto da te suggerito, sono rimasto incantato per 15 minuti per arrivare agli ultimi 4 minuti con un finale così romantico, passionale e appagante che solo questo vale tutto il disco.

Ad oggi ho preso quasi tutto di questa serie e ne sono veramente contento, l’ascolto di questa musica fa ormai da sipario ai miei ascolti giornalieri.

Giorgio

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  • Melius 2
45 minuti fa, GioSim ha scritto:

@garmax1 Scriabin/Abbado confermo quanto da te suggerito, sono rimasto incantato per 15 minuti per arrivare agli ultimi 4 minuti con un finale così romantico, passionale e appagante che solo questo vale tutto il disco.

Ad oggi ho preso quasi tutto di questa serie e ne sono veramente contento, l’ascolto di questa musica fa ormai da sipario ai miei ascolti giornalieri.

Giorgio

8988DD9D-C7C0-4764-AB41-74AE0F1E1A3D.jpeg

 

Anche a me è arrivato oggi e me lo sto ascoltando. Però pur apparentemente piatto il disco è uno dei rarissimi nella mia collezione che mi fa ballare i woofer di brutto all'inizio di ognuno dei due lati... Però suona molto bene, forse leggermente sbilanciato in alto Le Poème, mentre Romeo e Giulietta perfetto.

@Robbie si confermo, un po’ troppo luminoso, ho dovuto abbassare il volume sul mio Accuphase a -41, normalmente tutti gli Original Source li ascolto a -38/39 come le incisioni Pablo. Per il resto ascolto quasi sempre a -35/36.

D’altronde quando la dinamica è esagerata se non abbasso un po’ il volume l’ascolto risulta faticoso.

Anche per me Romeo e Giulietta è perfetto.

Giorgio

  • 2 settimane dopo...

Sto ascoltando in questo momento il doppio vinile con i concerti per pianoforte n. 20 e 21 di Mozart con Abbado direttore e Friedrich Gulda pianista e devo ammettere che si, suona in maniera deliziosa, ma non mi sembra in maniera così eclatante rispetto all’originale degli anni settanta. Avendo anche il vinile dell’epoca, conto nei prossimi giorni di fare anche un confronto diretto, che della mia memoria uditiva mi fido fino ad un certo punto (cioè poco). 🤔

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  • Thanks 1
giorgiovinyl
44 minuti fa, gabel ha scritto:

Sto ascoltando in questo momento il doppio vinile con i concerti per pianoforte n. 20 e 21 di Mozart con Abbado direttore e Friedrich Gulda pianista e devo ammettere che si, suona in maniera deliziosa, ma non mi sembra in maniera così eclatante rispetto all’originale degli anni settanta. Avendo anche il vinile dell’epoca, conto nei prossimi giorni di fare anche un confronto diretto, che della mia memoria uditiva mi fido fino ad un certo punto (cioè poco). 🤔

Aspettiamo il tuo confronto, ma il problema è proprio questo, gli originali perlopiù si possono trovare usati a pochi euro su discogs, vale la pena spendere 50 euro per le ristampe?

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