Vai al contenuto
Melius Club

I corni di Brahms, ovvero la bellezza si nasconde nei dettagli


Messaggi raccomandati

Grancolauro
Inviato

Grazie di nuovo a tutti per gli apprezzamenti e per l'attenzione, che francamente non penso di meritare. Nel mio piccolo, credo che la musica sia innanzitutto condivisione. Se si ama la musica diventa quindi natuale cercare di condividere le proprie esperienze e imparare da quelle degli altri. Fine del pistolotto 🙂

13 ore fa, maverick ha scritto:

E che se il cornista è modesto, il primo flauto lo è ancora di più,  con quel vibrato esagerato e senza senso che irrita le orecchie.

Hai ragione! Ho riascoltato la versione di Abravanel e in affetti quel flauto non si può sentire... Mi vien però anche da dire che Abravanel dirigeva qui l'orchesta statale dello Utha, mica la Chicago Symphony, la Boston Symphony o la New York Philarmonic: orchestre molto ricche che possono ingaggiare musicisti di prim'ordine. Nello sperduto Utha probabilmente fanno quello che possono.

Tuttavia, il vibrato di quel flauto mi ha fatto venire in mente un'altra versione della prima di Brahms, quella di Solti proprio con la CSO:

Ora, già i corni non sono qui da primato: c'è molta fluttuazione nella dinamica e nel timbro del suono, che risulta un po' forzato e discontinuo. Ma poi attacca il flauto con un vibrato lento ma molto pronunciato, che mal si accorda con tutto il resto. Qui mi sembra che le ipotesi siano due: 1) è una scelta del direttore in accordo col primo flauto, una scelta tuttavia incomprensibile e poco felice; 2) il flautista usa quel vibrato non per ragioni artistiche ma per sostenere il suono e guadagnare più volume. Il vibrato negli strumenti a fiato (flauto in particolare) può infatti essere usato per ragioni espressive, ovviamente, ma anche per mascherare qualche magagna. Nelle note lunghe, col vibrato si ottiene infatti maggiore intensità di suono e costanza nell'intonazione. La mia impressione è che il flautista di Chicago, come quello dello Utha, avesse paura di non farcela col fiato ad arrivare in fondo a quella nota, una nota che va suonata forte (è un assolo, deve emergere su tutto il resto dell’orchestra) e sembra non finire mai. Quindi si rifugia in un "vibrato di sopravvivenza", per così dire, che non c'entra un fico secco con tutto il resto.

Questo mi fa venire in mente, per associazione, un'altra cosa: le partiture di Brahms, tutte quante, sono estramente esigenti per i musicisti. Pongono sempre, anche quando non sembra per chi ascolta, problemi tecnici estremi, apparentemente gratuiti a volte. Mi sono sempre chiesto il perché di tutto questo. Puro sadismo? Alla fine la risposta che tendo a darmi è che Brahms, creando problemi tecnici anche quando apparentemente non servono (tipo le note lunghe del flauto di cui si diceva sopra), volesse tenere il musicista/interprete sempre sotto tensione, non concedergli mai un momento di rilassamento, perché in questo modo la tesione si trasmette alla musica, la rende più viva espressivamente ed estrema emotivamente anche per chi ascolta.

Ma è un'idea che mi sono fatto io. Forse è completamente sbagliata, chissà.   

  • Melius 2
Grancolauro
Inviato

Ancora un paio di esempi "italiani" tratti dalla prima sinfonia di Brahms:

 

Giulini con la Philharmonia Orchestra di Londra

Come aveva notato giustamente @maverick, la versione di Giulini con i Wiener dell'assolo dei corni è vicina alla perfezione: perfetta coerenza timbrica dei 2 strumenti, stessa intensità di suono, rispetto millimetrico della partitura. Grande interpretazione! La versione del 1961 con la Philharmonia è invece diversa: i due corni non sono ben accordati tra loro e non c'è perfetta continuità del suono nelle note lunghe perché intervengono delle pause, dei respiri. Uno potrebbe allora chiedersi: forse Giulini nel tempo ha ripensato questo passaggio e ha chiesto all'orchestra di eseguirlo in modo diverso? A me non sembra sia così. L'idea interpretativa di fondo mi sembra sia rimasta esattamente la stessa. Sono i musicisti qui a fare la differenza: la loro bravura e la lora capacità di suonare insieme, che nei Wiener è sempre stata ai massimili livelli nella sezione fiati, nella Philharmonia decisamente meno. Insomma: non c'è direttore che tega, alla fine sono i musicisti a fare la differenza in un'orchestra.

 

Toscanini con la NBC Symphony Orchestra

A mio modesto parere, questa versione della quarta sinfonia ha molti pregi. Toscanini attribuisce alla musica di Brahms un carattere maestoso, "imperiale" mi verrebbe da dire: tempi non troppo rapidi, fraseggio sempre molto chiaro e scandito. In questo modo la complessità della scrittura di Brahms si perde un po' per strada ma si guadagna in semplicità di ascolto: tutto diventa più immediato, facile da seguire, anche se mancano i chiaroscuri e vengono omessi diversi dettagli. Questo in qualche modo è confermato dall'assolo dei corni del quarto movimento. Si tratta di un assolo, appunto, e Toscanini, quindi, decide di farlo suonare a un corno solo. Semplice! Il secondo corno se ne sta così in disparte: non collabora col primo a eseguire il tema, e contribuisce semplicemente a tessere il tappeto sonoro di sottofondo assieme al resto dell'orchestra. In questo modo il tema dell'assolo diventa certo più chiaro e ben definito. Ma si perde la continuità delle note lunghe che Brahms sembrava avere in mente, come pure spazialità del suono e quelle pulsazioni di intesità che l'entrata del secondo corno dovrebbe produrre, in base alla partitura. In Toscanini tutto questo non c'è.  E' questo il "vero" Brahms della prima sinfonia? Non direi. Anche se Toscanini esercita indubbiamente un grande fascino.      

 

 

 

     

  • Melius 1
Inviato

Post molto interessante condivido il fatto che spesso sono piccoli particolari esecutivi che consentono di apprezzare una interpretazione  rispetto ad un’altra . In specie nel barocco mia musica preferita laddove la libertà esecutiva è maggiore.

Inviato
4 ore fa, Grancolauro ha scritto:

Sono i musicisti qui a fare la differenza: la loro bravura e la lora capacità di suonare insieme, che nei Wiener è sempre stata ai massimili livelli nella sezione fiati,

E non solo nei fiati..., gli archi dove li metti ?

Sono semplicemente sublimi,  ..poi magari ci sono dei decenni in cui cambiano tanti strumentisti, ma le esecuzioni men che perfette, in 80 anni di registrazioni discografiche, si contano sulle dita di una mano.

4 ore fa, Grancolauro ha scritto:

non c'è direttore che tega, alla fine sono i musicisti a fare la differenza in un'orchestra.

L'allenatore è fondamentale,  ma se non hai i giocatori .. predichi nel deserto; in tal senso il paragone col calcio secondo me ci sta tutto.

Ci vogliono tutte e due.

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, Grancolauro ha scritto:

In questo modo il tema dell'assolo diventa certo più chiaro e ben definito. Ma si perde la continuità delle note lunghe che Brahms sembrava avere in mente, come pure spazialità del suono e quelle pulsazioni di intesità che l'entrata del secondo corno dovrebbe produrre, in base alla partitura. In Toscanini tutto questo non c'è.  E' questo il "vero" Brahms della prima sinfonia? Non direi. Anche se Toscanini esercita indubbiamente un grande fascino.      

In Toscanini questo particolare che tu descrivi e molto evidente, pero mi piace come esecuzione.

Youtube di seguito mi ha proposto questa esecuzione "Furtwangler /Berliner/1952 e non mi pare che sia stata postata, cosa ne pensi?

 

  • Thanks 1
Grancolauro
Inviato
4 ore fa, luckyjopc ha scritto:

In specie nel barocco mia musica preferita laddove la libertà esecutiva è maggiore.

Hai ragione, nel barocco lo spazio per l'invenzione è molto più grande che nella musica dell'800. Ma io non sono un esperto di barocco, purtroppo. Ti viene in mente qualche esempio interessante?

Grancolauro
Inviato
1 ora fa, maverick ha scritto:

L'allenatore è fondamentale,  ma se non hai i giocatori .. predichi nel deserto; in tal senso il paragone col calcio secondo me ci sta tutto.

Seguendo questa line, uno potrebbe dire che serve un allenatore che sia in grado di tirar su la squadra, fare un progetto di sviluppo pluriennale, scegliere i giocatori giusti. Se invece si cambia allenatore in continuazione, o questo vuole fare il divo dimenticandosi della squadra, tutto va a catafascio...

Inviato

@Grancolauro la linea melodica di organo che dantone introduce in questa esecuzione . Piccolo particolare esecutivo fondamentale 

 

  • Melius 2
Grancolauro
Inviato

@garmax1

21 ore fa, garmax1 ha scritto:

Furtwangler /Berliner/1952 e non mi pare che sia stata postata, cosa ne pensi?

Eh, Furtwangler nella prima sinfonia di Brahms credo abbia pochi rivali... Una grandissima interpretazione, che ha contribuito non poco a renderlo celebre, tra l'altro. A differenza che in Toscanini, qui c'è una cura per i dettagli e i chiaroscuri straordinaria, che poi è diventata l'imprinting dei Berliner. Sull'assolo dei corni penso ci sia poco da dire: dentro ci sono tutti gli ingradienti suggeriti dalla partitura di Brahms, accordati tra loro con equilibrio e sapienza: c'è la continuità del suono nelle note lunghe eseguite in alternanza dai 2 corni, c'è l'impulso di intensità con l'entrata del secondo corno, ma anche un accenno di fraseggio per rendere il tema cantabile, per così dire. Personalmente, preferisco Bernstein in questo passaggio per le ragioni che ho detto all'inizio, e in generale i Wiener per il timbro unico e inimitabile dei loro ottoni (a cercare il pelo nell'uovo, nella versione di Furtwangler del 52 il secondo corno mi sembra forzi un po' troppo l'entrata, rendendo il suono metallico). Ma stiamo parlando, ad ogni modo, di versioni comunque splendide di questa sinfonia, per cui ha anche poco senso fare graduatorie credo.

Ma dopo Furtwangler, ci sarebbe da aggiungere Hv Karajan...       

  • Melius 2
Inviato

 

 

Qui Kertesz con i Wiener.

  • Thanks 1
Grancolauro
Inviato
Il 17/3/2023 at 15:57, luckyjopc ha scritto:

la linea melodica di organo che dantone introduce in questa esecuzione . Piccolo particolare esecutivo fondamentale 

Grazie per aver postato questo pezzo! Davvero molto bello, non lo conoscevo. Ho provato ad ascoltare altre versioni trovate su YouTube ma questa ha in effetti qualcosa di speciale, grazie al modo molto "ornato" il cui l'organo sviluppa il basso continuo. Magie del barocco :)

Ho provato, ad esempio, a confrontarla con la versione cantata da Andreas Scholl con l'Ensemble 415.

Qui il basso continuo è eseguito dall'organo in modo molto più prevedibile e "pesante", per così dire, con semplici accordi e raddoppi. Nella versione che hai postato tu, invece, il basso dell'organo entra in dialogo con la voce costruendo una "linea melodica", come dici bene, che si affianca a quella scritta sulla partitura. Scelta, questa, più interessante di sicuro.

Grazie ancora!

 

 

 

 

Grancolauro
Inviato
Il 17/3/2023 at 20:33, France1965 ha scritto:

Qui Kertesz con i Wiener

Questa versione della prima di Brahms proprio non la conoscevo, grazie. Non so cosa ne pensi tu, ma a me i corni dei Wiener qui piacciono meno rispetto ad altre versioni già postate. Il secondo corno è un po' in ombra nelle note lunghe rispetto al primo: quasi scompare creando un "respiro" nel tema che non dovrebbe essere così marcato. Nella seconda parte dell'assolo poi i due corni ad un certo punto non sono ben coordinati tra loro: il secondo entra un po' in ritardo. Forse Kertesz non ha prestato sufficiente attenzione a questo passaggio, o non ha avuto il tempo di farlo, o semplicemente a lui piaceva così, chissà.

Inviato

@Grancolauro Ci sono versioni di quel brano in cui l’organo non viene utilizzato affatto, e sono la maggioranza che io sappia. Ho parlato di linea melodica e non di basso continuo proprio per il pregio particolare dell’ intuizione artistica di dantone. Il quale peraltro è bravissimo anche nel tentare di ricostruire l’intento dell’artista anche quando  si tratta di opere giunte incomplete. È  (forse )il caso di questo brano del Giustino( opera che presenta brani straordinari e che fu commissionata a Roma  per il teatro capranica)un piccolo cameo che nella versione più risalente di Curtis non si trova:

 

Inviato

@Grancolauro Si è vero, non avrei potuto fare una migliore e  attenta disamina.

Considera anche che la registrazione Decca è fatta con i piedi, ho i vinili e la prima, in particolare, suona malissimo. Un peccato perché furono le ultime registrazioni di Kertesz (la terza, se non ricordo male, è stata registrata senza direttore), ma di sicuro un orecchio attento e competente nota ugualmente qualche pecca.

Inviato

Complimenti a @Grancolauro per aver aperto questa splendida discussione e per le preziose indicazioni, Bernstein e Giulini sono meravigliosi e dato che si parla dei Wiener allego la versione di Barbirolli, esecuzione un po’ diversa però sempre elegantissima, magica, suggestiva...stupenda...

 

 

 

  • Thanks 1

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Badge del Vinile Bianco
      mattia.ds
      mattia.ds ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Bianco
    • Ottimi Contenuti
      Gidaloz
      Gidaloz ha ottenuto un badge
      Ottimi Contenuti
    • Reputazione
      Luca44
      Luca44 ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      teppo
      teppo ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Badge del Vinile Oro
      zigirmato
      zigirmato ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Oro
×
×
  • Crea Nuovo...