andpi65 Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 1 ora fa, mom ha scritto: ’altro problema importante è che per avere una pensione al 75% dello stipendio ( che è il massimo) servono 42 anni di contributi versati ma Mariateresa che sistema di calcolo della pensione hanno in Francia, non sono in pieno regime contributivo ?
andpi65 Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 3 ore fa, mom ha scritto: oggi sui giornali e in tv si discute sul comportamento delle forze dell’ordine francesi che, a differenza del comportamento di altri Paesi che in casi simili tengono un atteggiamento non aggressivo (Germania, Gran Bretagna e nazioni scandinave), Non per giustificare nulla, ma non credo che nei paesi che hai citato ad esempio si sia mai visto quello che già da un po' di giorni sta avvenendo in Francia. È una situazione completamente sfuggita di mano e fuori controllo direi , almeno da quel poco che vedo dai filmati messi in rete.
extermination Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 2 ore fa, andpi65 ha scritto: scherza sterminatore...mica tanto Vedi che l'incipit in buona sostanza lasciava intendere che " mi piacciono i soldi" e se non si fosse capito, mi piace spenderli.
andpi65 Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 @extermination e fai bene. È che lamentarsi di lavorare 6/7 ore al giorno per un lordo di un 100keuro l'ho trovato giusto un filino fuori contesto (quello di cui si parlava) Poi fai benissimo come fai, figurati 😘
extermination Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 11 minuti fa, andpi65 ha scritto: Poi fai benissimo come fai, figurati Che non voleva essere una lamentela ma l'evidenza del fatto che, pur essendo sempre stato attratto dai soldi, non son riuscito a fare di meglio.
andpi65 Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 6 minuti fa, extermination ha scritto: evidenza del fatto che, pur essendo sempre stato attratto dai soldi, non son riuscito a fare di meglio. Tranquillo, c'è chi pur metterci impegno ha fatto di peggio. 😉
Jack Inviato 16 Aprile 2023 Inviato 16 Aprile 2023 10 ore fa, carmus ha scritto: tranquillo jack io son tranquillissimo ci mancherebbe… non ho nessuna ansia da attesa della rivoluzione. Appena finiscono i viveri tornano a lavorare pure questi ennesimi rivoluzionisti 😁 2
maurodg65 Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 18 ore fa, mom ha scritto: no di malessere sociale, incubo precarietà e difficoltà integrazioni. Il lavoro che manca è una costante e la proposta è quella di lavorare tutti ma con orari adeguati all’età e alle necessità del momento (figli / anziani/ malati ecc). L’altro problema importante è che per avere una pensione al 75% dello stipendio ( che è il massimo) servono 42 anni di contributi versati ma, se le assunzioni sono sempre più a tempo e a singhiozzo, quanti anni reali servono per raggiungere i 42 richiesti e non avere una pensione da fame? Almeno questa erano tra le proposte che volevano fare a Macron ma che sono rimaste inascoltate. Ok mom, ma il punto è sempre chi paga, in Italia la maggioranza delle persone si è detta disponibile a lavorare meno, come molti ipotizzano da mesi, ma solo a parità di salario, grazie tanto direi, chi non lo vorrebbe? Il punto è sempre capire cosa sia sostenibile e cosa no, perché non viviamo in una realtà virtuale e le dinamiche economiche, che sono poi quelle che hanno permesso a tutti noi di raggiungere e mantenere un livello di benessere impensabile fino a qualche decennio fa, non sono nazionali ma nella migliore delle ipotesi europee del non proprio mondiali, quindi non sono più di tanto gestibili da un singolo governo. Il conto da pagare arriva sempre e, se non si ha la capacità di rinunciare quando ancora si è in tempo per rimediare, il conto che verrà presentato alle generazioni successive sarà sempre più salato, alla fine in Francia sta accadendo questo ed è esattamente quello che, probabilmente come un impatto sociale diverso, accadrà nei prossimi anni anche in Italia.
mom Inviato 17 Aprile 2023 Autore Inviato 17 Aprile 2023 @maurodg65 14 minuti fa, maurodg65 ha scritto: , alla fine in Francia sta accadendo questo ed è esattamente quello che, probabilmente come un impatto sociale diverso, accadrà nei prossimi anni anche in Italia. Io ho aperto il thread proprio per questo motivo. Qui sembra che io tenga per i dimostranti e non veda più avanti. Falso. Racconto solo quello che succede e cerco di rifletterci su. A me , invece, pare che molti forumer vedano il famoso dito e non la famosa luna. Una differenza tra Francia e Italia è che in Francia, anche se ci sono tutti i giorni episodi di intolleranza verso i nuovi immigrati, ce ne sono già molti integrati di generazioni precedenti che occupano posti di lavoro adeguati. Da noi c’è ancora troppo lavoro in nero e i lavori offerti non sono quasi mai qualificanti. Se non si risolve il problema assunzioni e si arriva ad avere persone preparate e qualificate, retribuite il giusto e con i relativi contributi versati, si continuerà a fare distinguo sociali con i raccoglitori di pomodori, gli addetti a consegne Glovo ecc. E questo a discapito del futuro economico previdenziale e di integrazioni che permettano anche la nascita e la crescita di nuove generazioni che rinnovino demograficamente la vecchia platea italiana. Ci aspettano tempi di ribellioni e scontri sociali con contestazioni pericolose. Chi non li prevede è un incosciente. 1
extermination Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 @mom Peccato che Governo, istituzioni, parti sociali, lavoratori, sindacati, industriali, imprenditori, associazioni di categoria, opposizioni e via dicendo propongano, alle varie problematiche sociali, soluzioni anche fortemente divergenti tra loro. in estrema sintesi un bel "caos". PS) sto parlando dell'Italia
maurodg65 Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 30 minuti fa, mom ha scritto: Una differenza tra Francia e Italia è che in Francia, anche se ci sono tutti i giorni episodi di intolleranza verso i nuovi immigrati, ce ne sono già molti integrati di generazioni precedenti che occupano posti di lavoro adeguati. Da noi c’è ancora troppo lavoro in nero e i lavori offerti non sono quasi mai qualificanti. Se non si risolve il problema assunzioni e si arriva ad avere persone preparate e qualificate, retribuite il giusto e con i relativi contributi versati, si continuerà a fare distinguo sociali con i raccoglitori di pomodori, gli addetti a consegne Glovo ecc. E questo a discapito del futuro economico previdenziale e di integrazioni che permettano anche la nascita e la crescita di nuove generazioni che rinnovino demograficamente la vecchia platea italiana. Ci aspettano tempi di ribellioni e scontri sociali con contestazioni pericolose. Chi non li prevede è un incosciente. Mom, c’è una differenza sostanziale sul piano economico tra noi e la Francia, la prima è la struttura del sistema produttivo completamente diverso dal nostro, la Francia è una realtà economica simile ad altri paesi europei con la presenza di grandi aziende strutturate accanto ad un tessuto economico e produttivo di piccole e medie aziende, con una produttività del lavoro più alta che in Italia, quindi seppur storicamente quando hai affermato è vero, spesso alcuni eventi politici e sociali sono “arrivati” dalla Francia all’Italia, ma la realtà delle imprese e del mondo del lavoro non credo si possa considerare sovrapponibili, i nostri problemi dovrebbero essere affrontati in primis cambiando radicalmente il tessuto manifatturiero e realizzando quelle riforme di cui si parla da decenni, quelli della Francia richiedono altre soluzioni che probabilmente sono “solo e principalmente” quelle indicate dal Governo. Che poi esista un forte problema immigrazione ed immigrati è vero in Francia perché storicamente, in virtù delle loro ex colonie, sono decenni che loro accolgono stranieri che hanno “diritto” di ingresso e sono decenni che hanno problemi per le loro periferie “povere” abitate principalmente da immigrati di seconda e terza generazione, credo che il termine con cui le definiscono sia banlieue, in sostanza la Francia è un po’ diversa dall’Italia oggi sia sul piano economico sia su quello sociale e non solo in relazione ai migranti.
Membro_0023 Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 Corsi e ricorsi storici... Ne parlavo giusto ieri con la mia compagna, a proposito dei palazzi nobiliari presenti in tutto il centro Italia (e non solo, ovviamente). Senza arrivare ai palazzi reali, si pensi ai Farnese, Giustiniani, Odescalchi, e non so quante altre famiglie che possedevano palazzi nella Capitale, nella Tuscia, sui laghi vulcanici di Lazio, Umbria e bassa Toscana. Famiglie ricche oltre ogni limite, che campavano facendo lavorare mezzadri o schiavi vari. Poi, dagli anni 50 del Secolo scorso, le cose sembravano cambiate e per ogni cristo che nasceva c'erano opportunità di crearsi una vita dignitosa, mentre i più bravi crescevano discretamente (fabbrichetta, ferrarino, villa al mare). Adesso sembra che la ricchezza sia tornata a polarizzarsi e la media borghesia arretra velocemente. Basta girare nei dintorni di Milano per vedere zone industriali semi-deserte, ed il palese impoverimento di quelle ancora presenti, testimoniato dalle cattive condizioni dei capannoni, causa carenza di manutenzione. Vedremo come andrà a finire. Nel frattempo, mi scuso per l'estrema semplificazione storico/economica, forse è più una sensazione che altro, ma che le pensioni ne risentano è ovvia conseguenza; qui, in Francia e nel resto del mondo che ha basato la propria economia sulla produzione di beni.
Panurge Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 @Paperinik2021 la concentrazione della ricchezza non porta nulla di buono, polarizzazione è un termine corretto, come la corrente scorre così le persone, e qui le differenze sono tra l'occidente ed i suoi confinanti derelitti, o la rabbia, all'interno dei paesi ad alto tasso di liberalismo mal gestito.
Membro_0023 Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 15 minuti fa, Panurge ha scritto: la concentrazione della ricchezza non porta nulla di buono lo so bene. Così non può durare
maurodg65 Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 24 minuti fa, Panurge ha scritto: la concentrazione della ricchezza non porta nulla di buono, polarizzazione è un termine corretto, come la corrente scorre così le persone, e qui le differenze sono tra l'occidente ed i suoi confinanti derelitti, o la rabbia, all'interno dei paesi ad alto tasso di liberalismo mal gestito. Ma il punto vero è perché si concentra in modo più rilevante rispetto al passato ma, soprattutto, perché in Italia esista un problema legato al livello di benessere che si riduce soprattutto per la classe media, alla fine come sempre più che la malattia è un problema identificare le cause e la cura, che è poi quello che fa un buon medico.
audio2 Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 ma è ovvio che si riduce per la classe media, è quasi sempre così. i poveracci sono sussidiati in tutti i modi e mal che vada pure esentasse o entrambi, ed i ricconzoli la sfangano sempre. ergo ci si attacca con chi ha qualcosa ma non troppo, nel senso che valga la pena spostare tutto altrove.
Membro_0023 Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 14 minuti fa, maurodg65 ha scritto: perché in Italia esista un problema legato al livello di benessere che si riduce soprattutto per la classe media In Italia? Ovunque nel mondo "sviluppato"
extermination Inviato 17 Aprile 2023 Inviato 17 Aprile 2023 Con stipendi non indicizzati e botte di inflazione a due cifre...il "benessere" cominciano a scordarselo in molti..e sempre di più. Dimenticavo; ai giovani rata nuovi mutui appensatite...
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